Serie TV > Person of interest
Ricorda la storia  |      
Autore: Aly_WritingDreams    24/05/2016    2 recensioni
Sarah Shahi ♥ Amy Acker
Ho appena finito di rilasciare l’ennesima intervista ad AfterEllen: sono nel camerino e mi sto preparando per tornare a casa, questa volta con la certezza di non discutere al mio arrivo. La maggior parte delle mie risposte erano bugie, tenute in piedi grazie, o per colpa, all’amore che provo per i miei figli. [...]
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: FemSlash | Personaggi: Root, Sameen Shaw
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
NDA: Buonasera a tutti! Come probabilmente sapete, se seguite la sezione di POI su Efp, non sono solita scrivere FF riguardanti le attrici, ma preferisco farlo con Root e Shaw. Eppure, da quando Sarah Shahi ha fatto quelle dichiarazioni, mi sono sentita di scrivere qualcosa che ci facesse sognare e ci restituisse un po' di quello che ci ha 'tolto'. Voglio precisare che tutto ciò che è scritto in questa piccola One-Shot è tutto frutto della mia fantasia e che quindi non deve essere inteso come offesa per nessuno. Detto questo vi auguro buona lettura e spero nei vostri pareri! -A

Lie
 
Ho appena finito di rilasciare l’ennesima intervista ad AfterEllen: sono nel camerino e mi sto preparando per tornare a casa, questa volta con la certezza di non discutere al mio arrivo. La maggior parte delle mie risposte erano bugie, tenute in piedi grazie, o per colpa, all’amore che provo per i miei figli. Tra me ed Amy non c’è mai stato niente di più di una forte e reciproca chimica, ma nonostante questo non volevo assolutamente sminuire il nostro rapporto per innalzare quello con mio marito. Sono stata costretta a farlo. Steve è geloso ed è convinto che io sia seriamente presa per Amy, la sua gelosia l’ha portato a minacciare di portarmi via i bambini. Forse anche la mia poca decisione nel negare il mio coinvolgimento è la causa dei nostri problemi, comunque sia non ho assolutamente intenzione di perderli. Per quanto riguarda le bugie che ho detto su Shaw invece mi rendo conto di aver perso la situazione di mano, ma quando uno mente è difficile fermarsi.
Finisco di mettermi le scarpe ed esco dallo studio. Mi avvio alla mia moto e intanto controllo il telefono. Ho una chiamata persa da Steve. Lo richiamo.
“Hey Steve, che succede?”
“Ciao tesoro, volevo solo avvertirti che mia madre ha insistito affinché io e i bambini passassimo la serata con lei, ho accettato sapendo che avresti fatto tardi.”
“Certo, hai fatto bene. Hai visto l’intervista?” Chiedo, voglio sapere cosa ne pensa. Non è stato lui a ordinarmi di dire quelle cose, ma se le ho dette è solo per far calmare le acque.
“Si, sei stata brava e bella come sempre.” Risponde. Vorrei inveire contro il suo ‘come sempre’ dato che la scorsa volta, quando ho dichiarato che è semplice innamorarsi di Amy e guardarla, mi ha dato della puttana traditrice. Rimango in silenzio e fingo una risatina.  “Ci vediamo dopo?” Chiede speranzoso.
“Proverò a restare sveglia.” Rispondo, pensando soprattutto che ho voglia di abbracciare i miei bambini.
Arrivo davanti alla moto, lo saluto, e chiudo la chiamata. Guidare per NY di notte è quasi rilassante, mi piacciono molto le luci che illuminano i palazzi e i giovani che girano in gruppo felici. Mi ricorda quando anche io ero libera da ogni legame, da ogni catena. Tanto tempo fa credevo che l’amore fosse un prolungamento delle ali, un potenziamento per volare, adesso sono convinta che sia soltanto una gabbia da cui, ogni tanto, puoi prendere aria. Non puoi scappare, non quando dentro alla gabbia insieme a te ci sono i tuoi figli. I venti minuti di viaggio passano in fretta, sono arrivata a casa. Parcheggio la moto nel mio garage ed entro nel portone, l’ascensore per fortuna è già a piano terra. Sono molto stanca e provata dalle mie stesse dichiarazioni, tutto ciò che voglio è coprirmi il volto con il cuscino e dimenticare tutto. Il vero dolore non me lo fa Steve, me lo faccio da sola stando ai suoi compromessi.
L’ascensore suona: sono arrivata al quinto piano, il mio. Esco guardando per terra finché non noto degli stivali neri addosso ad una persona, subito li riconosco. Amy è in piedi davanti alla mia porta di casa. I nostri sguardi si incrociano e lei sorride brevemente, vorrei ricambiare, ma non ci riesco, mi vergogno troppo.
“Hey, ti stavo aspettando.” Mi dice, il che non mi sorprende per niente. Sapevo che sarebbe venuta a rinfacciarmi quello che ho detto su Root e Shaw, speravo solo non adesso.
“Vuoi entrare?” Chiedo, sorpassandola e correndo ad aprire la porta di casa.
Lei annuisce e mi segue nell’appartamento. E’ la prima volta che entra in casa mia, non l’ho mai invitata perché Steve non ama avere ospiti.
“Bella casa, molto da te. Steve e i bambini?”
“Sono dalla nonna, faranno tardi. Grazie per il complimento.” Rispondo brevemente, per poi prendere la sua giacca e posarla, insieme alla mia, sull’attaccapanni. La invito a seguirmi in cucina e le offro un tè, lei accetta ed io inizio a prepararlo per entrambe. Il silenzio è calato nella stanza, non so se voglio essere la prima a romperlo, ma forse è compito mio.
“Quindi... come mai da queste parti?”
“Potrei dirti che passavo di qua e quindi ho pensato di fare un saluto, ma non sarebbe vero. In realtà stavo per recarmi ad una cena, ma per caso ho ascoltato la tua intervista in radio e così ho annullato tutto.”
“Perché?” Chiedo, fingendo di non intuire minimamente il motivo. Nel mentre lascio scorrere il mio sguardo sul suo vestito da sera: le sta da dio. Fascia perfettamente ogni centimetro di pelle e la rende il triplo desiderabile.
“Non mi è piaciuto ciò che hai detto.”
“Quale parte?” Sono piuttosto sicura che si riferisca alla parte relativa alla difficoltà di Shaw di provare sentimenti nei confronti di Root. Amy è molto legata ai fan e odia quando qualcuno, soprattutto io, do false e cattive notizie sulla coppia.
“Lo sai quale parte.”
“Hai ragione, non dovevo dire quelle cose su Shaw.” Rispondo, seriamente pentita. Il suo sguardo slitta dall’arrabbiato al confuso in pochi secondi.
“Oh, sì certo. Non dovevi assolutamente dirle.” Ribatte, abbassando la testa.
Verso il tè caldo in entrambe le nostre tazze e la invito a spostarci in sala. Ci sediamo sul divano grande a gambe incrociate, così da essere l’una di fronte all’altra.
“Mi dispiace per le false dichiarazioni che ho rilasciato, non ho dato giustizia alla coppia.” Riprendo, cercando di toglierle l’aria triste dal volto, senza però successo. “Amy, stai bene?”
“Si, va tutto bene Sarah.”
“Amy davvero, mi sono sfuggite le cose di mano e ho detto cose esagerate e insensate su Shaw. Hai tutte le ragioni di essere arrabbiata con me, ma lascia almeno che io trovi una maniera per farmi perdonare.” Chiedo, sentendomi sempre più male a vederla triste.
“Pensavi davvero quello che hai detto?”
“Se credo davvero che Shaw non sia pronta per Root e che preferisca andare con altri per cui non prova niente? No Amy, non lo penso davvero. Shaw sarebbe una stupida a preferire qualcuno al di fuori di te.” Concludo, rendendomi solo dopo conto dell’errore. “Ehm, ecco, volevo dire all’infuori di Root.” Mi correggo, cercando di essere il più credibile possibile.
La verità, anche se cerco di nascondermela da un po’, è che io credo veramente che non si possa preferire nessuno ad Amy. Amy è la persona che vorrei accanto quando sono triste e con cui vorrei condividere ogni bella notizia. Vorrei poterla chiamare ogni mattina solo per sentire la sua voce e darle il buongiorno, per sentirla sorridere con il tono di voce che usa solo con me. Mi piacerebbe poterla abbracciare ogni volta che voglio, ma non posso. Quando sono con lei mi dimentico del mondo intero, ogni priorità diventa eventualità e ogni sua volontà un mio gesto. Eppure, nonostante questo, entrambe siamo sposate.
“Sarah, cos’hai provato mentre giravamo la scena d’amore?” Chiede. La sua domanda mi spaventa, non vedo il vero punto della questione e ho paura che abbia capito cosa mi gira nella testa da tanto.
“Non lo ricordo Amy, è stato molto tempo fa.” Mi limito a rispondere, mentendo per la centesima volta in una sera. In realtà lo ricordo come se fosse ieri.
“Quindi è vero. Non stavi mentendo quando hai detto che per te l’unica vera chimica è quella con tuo marito, quando hai detto che ti piace baciare solo tuo marito e il resto è solo recitazione.” Conclude. Sgrano gli occhi rendendomi conto del vero motivo della sua visita: non è arrabbiata con me perché ho sminuito il rapporto di Shaw e Root, ma perché ho sminuito il nostro.
Sono confusa, non mi aspettavo questo risvolto. Ho sempre creduto che la mia ossessione nei suoi confronti fosse a senso unico. E’ sempre stata dolce e premurosa con me, ma non ha mai dato altri segni.
“Amy, sei gelosa?”
“No Sarah, stai svisionando. Lascia perdere, me ne vado.” Dice, cercando di alzarsi dal divano. La blocco prendendole il volto tra le mani e costringendola a guardami.
“Amy, non intendevo niente di quello che ho detto.” Le dico, deve sapere la verità. Lascio la presa del suo volto e lei torna seduta davanti a me.
“La nostra chimica è reale Sarah.” Inizia, facendo una pausa in attesa di una mia risposta.
“Si, lo è.” Confermo, lasciando che sia lei a continuare il discorso.
“Allora perché prima hai dichiarato quelle cose?”
“Perché sono stufa Amy. Steve crede che io lo tradisca con te e ha minacciato di portarmi via i bambini, non voglio perderli!” La prima verità della sera.
“Ed è vero Sarah?” Chiede. Non rispondo perché non capisco la sua domanda, è ovvio che non lo tradisco con lei, non lo sa? “Non passi le notti ad immaginarmi al tuo fianco? Non immagini che ogni sua ruvida carezza sia una mia più dolce e delicata? Non pensi anche tu che sia terribile non poter catturare le mie labbra ogni volta che vuoi?” Conclude. Le sue parole abbassano ogni mia difesa e distruggono tutte le strategie difensive.
“Quando abbiamo girato la scena d’amore il cuore mi scoppiava. Mi sentivo come una pivella alla prima volta, non per l’inesperienza, ma per le emozioni forti. Amy, non so cosa mi capita quando ti ho vicina, ma non sono sicura di volerlo sapere.”
“Sarah tu lo sai già.”
“Amy, tuo marito ti aspetta a casa ed il mio tra meno di due ore sarà di ritorno.”
“Ti prego Sarah, non alzare altri muri.” Chiede, quasi implora. Non posso fare ancora del male a quei bellissimi occhi castani.
“Non so cosa fare.”
“Cosa ti piacerebbe fare?”
Sospiro e mi preparo a raccontare tutti i miei più recenti desideri su noi due.
“Ogni mattina vorrei chiamarti e darti il buongiorno, soltanto per sentire la tua voce. Ogni sera vorrei girarmi dall’altro lato del letto e accarezzarti il viso in ogni suo splendido tratto. Ogni volta che ti vedo desidero solo una cosa, ovvero non lasciarti mai andar via. Amy, quei baci sul set con te sono stati i più sentiti e belli della mia vita, ma non posso ammetterlo al mondo, già fatico ad ammetterlo a me stessa.”
“Cosa ti spaventa?”
“Mi spaventa la vita che viviamo. Siamo entrambe sposate e abbiamo entrambe dei bambini, non pensi a loro?”
“I bambini hanno bisogno di amore e cure, non sono necessari i genitori biologici per crescerli bene. Potremmo tranquillamente divorziare.”
“Mi piacerebbe riuscire a pensarla come te.”
“Provaci, non è difficile.” Si limita a dire.
“Non saprei neanche da dove iniziare.”
“Ti aiuto.”
“Come?” Chiedo, con ben poche speranze, ma tante paure.
Posa la tazza nel tavolino di vetro davanti al divano e si avvicina al mio viso con il suo. Siamo l’una ad un soffio dalle labbra dell’altra.
“Amo te Sarah.” Sussurra, poco prima di portare la sua bocca a contatto con la mia.
Non riesco né a baciarla di rimando né a scansarla. Nonostante ciò lei non molla, bensì cerca di approfondire leccandomi il labbro superiore. Lascio che la sua lingua incontri la mia e, quando lo fa, non riesco più a trattenermi. Mi spingo con forza contro di lei e la faccio sdraiare sul divano, mi posiziono sopra e aumento il ritmo e l’intensità dei nostri baci. Mi sembra un sogno, è qui con me e mi ha scelta.
Improvvisamente, riguardando la mia vita dall’alto, mi rendo conto che il vero amore non è una gabbia. Io non sono in gabbia perché non amo Steve, ma amo lei.
Interrompo il nostro bacio, senza però spostarmi, e la fisso. Sto cercando le parole giuste.
“Amy… non ti prometto che sarò perfetta. Ho molti difetti, tra cui la paura per il futuro, ma non posso più continuare così. Voglio stare con te, voglio baciare solo te. Non amo Steve, sono perdutamente innamorata di te.” Confesso. Mi bacia di slancio e lo fa in una maniera che parla più di mille poesie.
Se in questo momento fossi una nuvola sarei a forma di libro bianco, perché sono pronta a riscrivere tutta la mia storia. Se fossi un poeta, invece, sarei certo di aver trovato la mia musa per la vita. Io sono un’attrice, ma in primis Sarah, e sono certa di aver trovato la mia chiave per la felicità. Non m’interessa una vita falsa e triste, voglio una vita con le persone che amo e con cui voglio svegliarmi ogni giorno. Voglio una vita con Amy ed i miei figli.

 
   
 
Leggi le 2 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Serie TV > Person of interest / Vai alla pagina dell'autore: Aly_WritingDreams