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Autore: Meramadia94    24/05/2016    1 recensioni
Sequel di '' Capace di uccidere?''
Sakura torna a Tokyo per svolgere un lavoro universitario e nel frattempo pensa di poter godere della compagnia del fratello e dei suoi nuovi amici... ma come arriva in città verrà coinvolta in un nuovo caso che vede protagonista un membro della prima squadra. Fantasmi del passato che vogliono vendetta ed una sfida alla polizia che in caso di sconfitta, potrebbe costare molto cara.
Genere: Angst, Drammatico, Thriller | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Ninzaburo Shiratori, Nuovo personaggio, Shinichi Kudo/Conan Edogawa, Un po' tutti, Wataru Takagi
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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~~Carnagione olivastra, capelli scuri lasciati morbidi sulle spalle, occhi castani.
Così era la ragazza appena arrivata all'aereoporto di Haneda, abbigliata con una camicetta rosso fuoco, jeans chiari strappati ed una pio di stivali neri con il tacco alto.
Con sè portava un trolley nero ed il suo baglio a mano erano una borsetta bianca ed una giacca nera.
Tokyo non era mutata da quando l'aveva lasciata.
Le persone, i palazzi, il traffico... era rimasto tutto uguale. Immutato.
Ma era la sua prospettiva ad essere cambiata... non riusciva a vederla con gli stessi occhi di un turista al quale veniva consigliata tale città per le vacanze o come una persona che ci rimetteva piede dopo anni per cause di forza maggiore.
'' E' passato... è tutto passato.''- fece la giovane iniziando a camminare per la strada alla ricerca di un taxi.
Il posto da raggiungere era abbastanza lontano per farsela tutta a piedi e con un trolley a seguito, anche se era abituata a fare lunghe scarpinate.
'' Allora ci vedo bene!!!''- una voce conosciuta la fece voltare verso la strada.
Sorrise tiratamente vedendo chi era il proprietario di quella voce.
'' Ispettore Shiratori, è lei...''- fece Sakura.
'' Già. Stai andando a trovare tuo fratello?''- fece l'ispettore -'' Salta su. Ti do un passaggio.''
'' No, la ringrazio, ma non si disturbi, non è necessario.''- fece Sakura declinando l'offerta, tentando di muovere un altro passo.
'' Mi permetto d'insistere a dire il vero.''- fece Shiratori -'' se dovesse accaderti qualcosa lungo la strada, tuo fratello non mi perdonerebbe mai.''
Se mi dovesse succedere qualcosa? - pensò Sakura tra sè e sè - Quanto me la tira quest'individuo?
Ad ogni modo, decise di accettare l'offerta del poliziotto e salì in auto.
'' Mi spiace recarle disturbo, immagino che avrà cose più importanti di cui occuparsi invece di fare il tassista.''
'' Non ti preoccupare di questo.''- la tranquillizzò l'ispettore -'' Oggi è il mio giorno libero, ed ero in giro per sbrigare alcune cose, ma il mondo non si distruggerà se faccio una piccola deviazione.
Invece tu che fai di bello in città?''
'' Ricerca universitaria.''- fu la risposta della ragazza.

La centrale di polizia era rimasta tale e quale a come la ricordava. Non era nemmeno un brutto spettacolo a vedersi, anzi doveva ammettere che era un posto decisamente accogliente considerato che la gente in solito ci andava perchè aveva un problema grande come l'intero nipponico paese.
Shiratori l'aveva lasciata di fronte all'ingresso, poi si era congedato per sbrigare le sue '' commissioni''.
'' Chissà di che doveva occuparsi...''- di certo non di ritirare dei vestiti in lavanderia o fare la spesa. Suo fratello le aveva raccontato che malgrado fosse un funzionario di polizia, il suo ex rivale in amore nonchè capo della coalizzazione nei suoi confronti, Shiratori era il rampollo di una famiglia molto ricca e dopo aver lasciato la villa in cui viveva con i suoi genitori si era trasferito in un appartamento di lusso di loro proprietà in cui viveva con un maggiordomo che si occupava di tutto.
Trovava strano che andasse ad occuparsi di faccende '' ordinarie'' di persona.
'' Guarda un po' chi si rivede!''- la salutò l'agente Chiba con un sorriso radioso in volto e dandole un abbraccio quasi fraterno -'' Ragazzi!!! Venite a vedere chi c'è!!!''
'' Si può sapere cosa hai da urlare in quel modo...''- fece Takagi uscendo dalla sala ristoro per poi sgranare gli occhi dalla sorpresa, dall'incredulità e dalla gioia nel vedere chi aveva causato le urla euforiche del collega di pattuglia.
Non si fece nessuno scrupolo a prendere in braccio la sorellina, proprio come quando aveva otto anni per farla giocare ed abbracciarla.
'' Come stai piccola?''- fece il poliziotto con un sorriso luminoso in volto, rimettendola giù -'' è una vita che non ci vediamo.''
'' Ora, una vita...''- fece Miwako raggiungendo il gruppo arrivando dalla sala ristoro con un'espressione contenta in viso -'' l'ultima volta che questi corridoi l'hanno vista era sei mesi fa.''
'' Agente Sato, piacere di rivederla.''- fece Sakura portandosi una mano alla fronte per imitare il saluto militare, causando così lo sconcerto di Miwako.
'' Cos'è questo lei? Non eravamo rimaste al tu?''
'' Lo so, stavo solo scherzando.''- fece Sakura.
'' Dì un po', che fai di bello a Tokyo? Quando sei arrivata?''- chiese l'agente Chiba.
'' Non sarà per caso successo qualcosa, vero?''- chiese Takagi -'' a proposito, come vanno le cose a casa? La mamma sta bene?''
Sakura lo tranquillizzò.
'' Tranquillo. Non è successo niente, la mamma è sempre dinamica e piena di energie ed il maneggio va benissimo. Oh, e sono riuscita ad arrivare sin qui senza imbattermi in maniaci omicidi.''
'' Meno male...''- fece Takagi. Ricordava molto bene come era finita l'ultima visita della sorella... e ricordava ancora meglio di come era stata dopo quei tragici eventi.
Adesso sembrava che stesse molto meglio... era allegra, sorridente... sembrava sempre la stessa persona. Però sapeva che per lei le cose non erano state sempre facili. Spesso la madre gli aveva telefonato per dirle che la sorella rifiutava di uscire con le amiche accampando scuse varie, a volte piangeva ed era sempre triste.
Poi però... il tempo guariva tutte le ferite. O almeno... le cicatrizzava.
'' Sono venuta a Tokyo per fare alcune ricerche.''- spiegò Sakura -'' Mi hanno ammessa alla facoltà di giornalismo e devo svolgere una ricerca che dimostri che la maggior parte dei criminali agisce per motivi per lo più personali e distorti. Devo procurarmi degli articoli di giornale e ho pensato di fare della biblioteca di Tokyo il mio terreno di caccia.''
'' Questo significa che starai con noi per un po', giusto?''- fece Sato allegra come una bambina.
Anche Takagi pareva entusiasta della cosa.
'' E per tutto il tempo che resterai, non voglio sentire scuse, starai a casa mia. Messaggio ricevuto?''
'' Taru lascia perdere... non sei mai stato bravo a comandare qualcuno...''- avrebbe voluto dire, ma non si sarebbe mai sognata di dire una cosa per certi versi così cattiva davanti ai colleghi del fratello e si limitò ad annuire.

La mattina dopo, Sakura si alzò solo verso le nove del mattino. L'ultima volta non aveva potuto farci caso a causa del'inferno che le era piovuto tra capo e collo, ma ora che si era fatta una bella dormita spontanea poteva dire con cognizione di causa che il jet lag era demolitivo.
Si fece una doccia, si pettinò i capelli in una treccia, un lieve velo di trucco e poi indossò un vestito celeste, pantaloni fusà neri e delle ballerine argentate.
Quando entrò in cucina vide il fratello, ancora in pigiama, seduto a tavola a fare colazione.
'' Buongiorno piccola.''- la salutò allegramente indicandole il posto di fronte al suo dove le aveva messo a disposizione una tazza di caffè bollente, una confezione di biscotti ed un piattino in cui era depositata della polvere di cacao.
'' Spero di aver ricordato bene... il caffè espresso ti piace con un po' di cioccolato, giusto?''
'' Ricordi benissimo, grazie fratellone. Ma non lavori oggi?''- fece Sakura soffiando sul caffè per raffreddarlo ed evitare di scottarsi la lingua e versandovi dentro la polverina di cacao.
'' No... oggi tocca a me il giorno libero.''- rispose il poliziotto -'' Che ne diresti se oggi andassimo a Tropical Land?''
'' Al parco divertimenti vuoi dire?''- fece Sakura inzuppando un biscotto -'' veramente dovrei...''
'' Ascolta piccola...''- fece Wataru con un tono di finto rimprovero -'' Non avrai per sempre diciotto anni, tanto vale che tu te li goda al meglio.
E poi hai detto che l'ultimo termine di scadenza per questo compito è il mese prossimo. Non succederà niente di male se per due o tre giorni ti metti in modalità stand by e ti rilassi un po'.''
Sakura sorrise annuendo.
Inutile. Suo fratello non sarebbe mai cambiato... era sempre così attento e premuroso con tutti... si meravigliava che prima di Sato nessuna donna si fosse realmente interessata a lui.
Solo una donna con il cervello bacato si sarebbe lasciata sfuggire un ragazzo del genere.
In quel momento squillò il cellulare del poliziotto.
'' L'ispettore Megure?''- fece Takagi prima di rispondere, vedendo chi era a cercarlo -'' e cosa può volere da me...? Pronto?''
Nel frattempo, Sakura aveva preso la tazza di caffè ed aveva iniziato a sorseggiarla.
'' Co-come?''- fece Takagi impallidendo di colpo -'' Ma è sicuro? Shiratori?''
Sakura posò la tazza di caffè che stava sorseggiando, tentando di capire cosa diavolo poteva essere successo perchè l'ispettore Megure telefonasse a suo fratello nel suo giorno libero.
Di certo non per dirgli che aveva organizzato una gita per la prima squadra investigativa e voleva chiedergli di aggregarsi alla compagnia.
'' Sì... la raggiungo quanto prima.''- fece Takagi chiudendo la telefonata -'' Sakura scusa, ma credo che dovremo rimandare...''
'' Che è successo?''
'' Shiratori. Pare che non sia presentato al lavoro e non è nemmeno a casa. Inoltre non riescono a contattarlo in nessun modo.''
'' Oddio...''- assurdo. Lo aveva incrociato solo il giorno prima...-'' Magari si è solo fermato a dormire da un amico o dalla sua fidanzata e sta ancora dormendo.''
'' Non credo, perchè so per certo che non ha molti amici o contatti amichevoli fuori dal psoto di lavoro. Per quanto riguarda la sua fidanzata, al momento non è nemmeno in citt.
Devo andare, scusami.''- fece Takagi andando a cambiarsi per andare a lavorare.
Sakura rimase seduta a tavola, presa da mille pensiero.
Perchè ogni volta che metteva piede a Tokyo succedeva qualcosa di strano o misterioso?

  
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