Erano le quattro del pomeriggio quando Tony, dopo aver passato tutta la notte nel laboratorio, si era svegliato ed aveva maledetto il sole proveniente dalla grande finestra posizionata davanti il suo letto.
Non sapeva che giorno fosse, non perché fosse ubriaco, ma perché aveva passato le ultime 37 ore rinchiuso nel suo laboratorio per finire un prototipo per la Stark Industries e al momento l’unica cosa che voleva davvero fare era scendere nella cucina comune e sperare che ci fosse rimasto qualcosa dal pranzo.
Si alzò dal letto per andarsi a vedere allo specchio, notando come al solito le profonde occhiaie sotto gli occhi e ripromettendosi che non avrebbe passato altre 37 ore in laboratorio per un bel po’ di tempo. Si posizionò davanti all’armadio, prese un paio di pantaloni della tuta e una maglia grigia con la scritta ‘’say hey if you’e gay’’ per poi chiedere a JARVIS di far salire l’ascensore al suo piano.
Una volta sceso dall’ascensore si precipitò in cucina, dove trovò Natasha, Bucky e Steve intenti a parlare di una futura missione nell’Europa occidentale.
Tutti si girarono verso di lui, ma Steve fu il primo a salutarlo con un semplice ‘’Hey’’. Negli attimi successivi Bucky scoppiò a ridere, e poco dopo si unì anche Natasha alle risate; Tony, invece, osservava la scena piuttosto confuso, ma dopo essersi ricordato che maglia aveva addosso accennò una piccola risata. ‘’Hey anche a te, Cap’’ rispose semplicemente, versandosi l’ennesima tazza di caffè, ‘’bel modo per far coming out con i tuoi amici’’. Steve gli sorrise, ‘’penso che tu fossi l’unico a non saperlo’’ e sul volto di Tony si formò un’espressione quasi offesa. ‘’Ma- aspetta, tu mi stai dicendo che perfino Thor lo sapeva prima che lo sapessi io? Davvero?’’ Tony guardò Nat e Bucky con sguardo interrogativo, e quest’ultimi annuirono prima di scoppiare nuovamente a ridere e lasciare Steve e Tony da soli.
‘’Beh, a quanto pare sì’’ Steve accennò una piccola risata, e Tony non poté far a meno di unirsi a lui.
‘’Allora che ne dici se questo sabato, prima che tu parta per la missione, ti porto fuori a cena? Tanto per recuperare il tempo perso nel pensare che tu fossi etero’’ il genio gli chiese, e accompagnò la frase con un occhiolino.
Il biondo arrossì violentemente, e non poté far a meno di annuire lentamente e rispondere ‘’Certo Tony, sarebbe fantastico’’.