~~Ed eccoci arrivati pensò Natalia sospirando mentre l’aereo scendeva di quota per atterrare all’aeroporto di Buenos Aires dopo 10 lunghe ore di volo in cui la ragazza non aveva fatto altro che dormire e ascoltare musica.
Dopo circa mezz’ora la mora uscì dall’aeroporto e trovò Marina, sua madre biologica, una donna sulla trentina dai lunghi capelli biondi che le ricadevano sulle spalle in boccoli.
- Ciao tesoro- disse la donna andando verso la figlia con l’intento di abbracciarla, ma lei si spostò infastidita.
Insomma come poteva quella donna strapparla via dalla sua vita e poi comportarsi come se non fosse accaduto nulla?
Marina sembrò leggerle nel pensiero perché il suo sorriso mutò in una smorfia e disse – lo so che non lo capisci, ma è per il tuo bene-
- Per il mio o per il vostro?- replicò Natalia fredda per poi iniziare a camminare
- Allora andiamo o devo rimanere qui tutto il giorno?- riprese cinicamente la mora rivolgendosi alla madre che era immobile e fissava il vuoto.
Al sentire ciò la donna si mosse e, raggiunta l’auto, mise in moto e iniziò a guidare sulle strade di Buenos Aires.
NOTA AUTRICE: Ciao anche questa volta il capitolo è corto, avrei voluto scrivere di più e pubblicare prima, ma ho avuto problemi con il PC  e alcuni imprevisti questo week end.
spero che il capitolo vi piaccia comunque
Giuly