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Autore: hele22    25/05/2016    0 recensioni
E se Midorima seguisse dei consigli dati da una coppia poco romantica e si rivelassero essere giusti, il nostro Takao cosa capirebbe da tutto questo?
Forse sono le persone che meno pensiamo essere giuste per alcune faccende che invece sono quelle che ti possono dare un vero consiglio.
Midotaka con accenno di Aokise
Genere: Introspettivo, Romantico, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Yaoi | Personaggi: Daiki Aomine, Ryouta Kise, Shintarou Midorima, Takao Kazunari
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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midotaka

L’errore più bello della mia vita

 

L’allenamento della squadra è finita da un bel pezzo ormai, ma quello singolo sta andando un po’ per le lunghe. Come sempre.

Sospiri affaticato, e ti giri verso l’altra metà della palestra. Guardi l’altro ragazzo mentre continua la sua sfilza di tiri che, come sempre, entrano a canestro senza problemi.

Guardi l’orologio e maledici un po’ quel ragazzo, sono già le 7 e vorresti solo tornare a casa e dormire fino a domani.

-Shin chaaaaan andiamoo- urli raggiungendolo, lui ti guarda un attimo, si sistema gli occhiali e annuisce solo senza dire niente. Come se gli altri giorni facesse diversamente (ironicamente ovviamente)

Sistemate la palestra nel più completo silenzio, poi andate negli spogliatoi sempre in silenzio. Vi spogliate e vi fate la doccia sempre in silenzio. Questa cosa ti opprime. Ok che il silenzio non è una novità tra voi due nell’ultimo periodo, ma sta volta c’è qualcosa che non quadra (o per meglio dire c’è qualchequadra che non cosa).

Sembra che un velo di nervoso sia sceso tra di voi, o meglio, attorno al verde.

Vi dirigete verso i vostri armadietti, cerchi di estrarre i vestiti dalla tua borsa ma, sembra che qualcosa sia incastrato tra di loro. Forzi un po’ la mano e finalmente escono insieme a qualcos’altro.

Guardi subito la scatolina che è caduta, e ti ritrovi, inevitabilmente, a mandare a quel paese chi te l’ha messa lì. Perché sai esattamente chi è stato, quel maledetto biondo modello impiccione, non sa davvero farsi i fatti propri.

-Takao- senti, finalmente, la voce dell’altro ragazzo dietro di te. Vorresti sprofondare inghiottito dalla terra.

-Non è ciò che sembra- dici arrossendo sapendo che invece è proprio così.

-E allora che cos’è?- chiede l’altro come se niente fosse. Ucciderai quel biondo ne sei sempre più sicuro ormai.

-Ehm…è…uhm io…- non sai, davvero, che cosa dire e vedi l’altro che sbuffa

-Takao- senti il suo tono un po’ autoritario –non serve che ti inventi scuse so benissimo cos’è. Non ti giudicherò per quello, è normale sperimentare. E poi penso di sapere chi te l’ha dato- dice tutto tranquillo mentre si rimette la maglietta come stai facendo anche tu.

Non sai se sospirare perché ha capito o perché sembra davvero tranquillo con questa storia. Poi però ti si accende una lampadina capendo, ovviamente, in ritardo quello che ha detto.

-Aspetta, come fai a sapere che… cos’è?- chiedi che se dovessi dire quelle paroline ti metterebbe troppo in imbarazzo. Lui si sta mettendo i pantaloni quando si blocca a metà strada e ti fissa. Noti che si è appena morso il labbro ma poi si riprende e finisce d’infilarseli.

-Diciamo che qualcuno non sa farsi i fatti propri- dice distogliendo lo sguardo ma, lo noti che è arrossito appena. Scoppi, inevitabilmente, a ridere. Kise è davvero un’idiota delle volte.

-Ok adesso che abbiamo appurato che Ryouta è un impiccione….- realizzi proprio mentre parli quello che ha effettivamente detto il verde accanto a te, così lo guardi con gli occhi e la bocca spalancati –Shin-chan anche tu hai…- inizi a dire ma lui ti interrompe

-Io.. si, me ne ha dato uno alcuni giorni fa- dice diventando rosso seriamente sta volta e sistemandosi gli occhiali. Lo guardi bene, non potevi minimamente immaginare che lui avesse guardato una cosa del genere

-E lo hai guardato?- chiedi tra il malizioso e l’innocente (come se fosse possibile)

Ormai non ti guarda più mentre si rimette le fasciature alle dita, noti però che lo scotch è quasi finito così vai a recuperare quello che ha in borsa. Lo cerchi per un po’ prima di notare che è sotto tutto e nel tirarlo fuori lo vedi. Anche lui ce l’ha in borsa eh? Oh beh neanche fosse così strano.

-Shin-chan l’ho appena trovato proprio dentro la tua borsa che mi dici?- chiedi al ragazzo di fianco a te. Lui non si gira nemmeno a vedere di cosa parli perché lo sa già, ovviamente (purtroppo non per te ma per lui)

-Lo so. Se avessi finito prima ti avrei detto che me l’ha messo in borsa, ma che non l’ho guardato- ti risponde lui finendo le fasciature. Lo guardi capendo che l’ha lasciato lì da quando Kise glielo ha dato e che quindi non l’ha visto (ci stai cascando in pieno Takao caro)

-Quindi non l’hai guardato- è più un esclamazione che una domanda, beh l’aveva già detto lui, ma avevi bisogno di una conferma di ciò che avevi sentito. Lui annuisce solamente guardandoti. Sei curioso, dannatamente curioso, di sapere come sarà quel ragazzo che sembra così imperturbabile, mentre guarda un porno gay (finalmente l’hai pensato questa cosa). Ma non ne hai il coraggio così fai esattamente come sempre.

Quando, dopo vari minuti, arrivate davanti casa del verde dici esattamente come la pensi e quello che pensi voglia il ragazzo seduto sul carretto dietro di te.

-Shin-chan, lo andiamo a guardare- e anche sta volta ti esce più un esclamazione che una domanda.

Lui, ovviamente, ti guarda, non si esprime, non annuisce, ti guarda solamente e, quello sguardo, ti mette ansia addosso ma, non ne capisci il motivo, anche un po’ di felicità.

 

Siete già in camera sua, quando realizzi che c’avete messo meno del solito ad arrivare fino a casa sua. C’era poco traffico? Non te lo ricordi. Ma è impossibile, non andate mai per strade troppo trafficate. O eri meno stanco del solito? Nemmeno questo. Sei stanco, lo senti dovunque la stanchezza. Forse è perché, anche se non lo vuoi ammettere, non vedi davvero l’ora di vedere quella cosa con Midorima?

Non sai esattamente il motivo, ma sai che non ti dispiace nemmeno tanto essere lì con lui.

Ti sei seduto sul letto mentre l’altro ragazzo accende il computer e lo posiziona su una sedia di fronte a voi. Appena il cd parte vorresti morire, non può subito iniziare con una scena di sesso, non può.

Non pensi minimamente al fatto che davanti a te ci sono due ragazzi (maschi, cavolo) che stanno facendo del buono e sano sesso, oh no, pensi al ragazzo di fianco a te. Te lo immagini mentre fa questa cosa ma, se pensi a chi sta sotto non hai molte idee, non riesci nemmeno a provarci.

Il “film” sta andando avanti, ora un po’ più tranquillo, e il tuo cervello è come bloccato. L’unica cosa che senti in questo momento è in mezzo alle tue gambe, inizi ad avere un’erezione, non ti dà ancora fastidio, non del tutto almeno, ma capisci che se continui così finirai nei guai, grossi guai.

Un tonfo proveniente dal computer ti distrae dal ragazzo di fianco a te facendoti concentrare sul video e per poco non ti strozzi. Uno dei ragazzi sta facendo un pompino all’altro.

Deglutisci ma non riesci a distogliere lo sguardo dallo schermo finché non senti un fruscio provenire dal ragazzo al tuo fianco. Ti giri verso di lui e senti il groppo in gola farsi più pesante, si sta togliendo i pantaloni con estrema lentezza e, secondo te, con sensualità.

I suoi boxer neri svettano sul corpo chiaro e muscoloso, inizi a fissare le sue gambe allenate ma, non hai il coraggio di alzare il viso un po’ più in alto dove sai che troverai quel qualcosa che a te è diventato improvvisamente duro.

Quando finalmente ti decidi ad alzare la vista di qualche centimetro vedi la sua mano muoversi piano sopra la stoffa dei boxer. Santo Iddio

Distogli lo sguardo da quella parte del suo corpo e fissi il suo viso, non ti eri accorto che si era tolto gli occhiali, ma i suoi occhi sono fissi su di te e ti guarda, come se vedesse tutti i tuoi pensieri (che non sono nemmeno collegati tra di loro a dire il vero) e un po’ bruci. Il tuo stomaco fa una capriola e poi un’altra, poi si restringe, la tua gola si secca e i muscoli rabbrividiscono davanti a quello sguardo così pieno di lussuria e di voi. Di un voi così nuovo e eccitante che non riesci nemmeno a ragionare ormai.

Capisci che il tuo cervello è andato a farsi due tiri a canestro quando il tuo corpo si muove da solo, le tue mani raggiungono l’orlo dei pantaloni della tuta e, alzando un po’ il bacino, te li fai scivolare giù fino a toglierteli completamente.

La tua mano raggiunge presto la tua erezione, ormai completamente dura, iniziando a stimolarti dal glande fino a tutta l’asta tesa. Ma ormai i vostri sguardi sono incatenati, quel porno ormai dimenticato, e non riesci a concentrarti su altro se non su di lui e sulla tua mano che piano piano continua ad andare su e giù sulla tua asta.

Non sai esattamente chi sia stato a fare il primo passo, ma le vostre bocche si stanno toccando, in modo fugace si incontrano e poi si staccano. Vi guardate negli occhi per pochi secondi, sta volta sei proprio tu a farle incontrare ma non vi staccate, il suo sapore ti ha incastrato, incatenato completamente a lui solo con quel piccolo assaggio.

Mentre vi baciate, il verde ti spinge con dolcezza giù facendoti sdraiare sul letto, quando staccate le vostre labbra le sue labbra vanno subito a lambire il tuo collo, lo lecca, lo succhia e lo morde. A un certo punto pensi che il ragazzo sopra di te sia un vampiro ma subito dopo si stacca da te e ti guarda.

-Takao non lo sono- ti dice guardandoti negli occhi e tu che fai? Arrossisci un po’, non ti aspettavi mica di averlo detto ad alta voce.

-Io…io non pensavo che..- non sai nemmeno tu cosa stai dicendo cercando una scusa ma ti blocchi quando una sua mano si appoggia sulla tua guancia –Shin chan?- chiedi

-Zitto e basta ok?- ti chiede mentre si avvicina per baciarti di nuovo. Prima di quel giorno non avresti mai pensato che avresti fatto alcune cose nella tua vita: baciare il tuo migliore amico, vedere i suoi occhi così scuri (non dalla rabbia ovviamente), sentirti eccitato mentre ti guarda con quegli occhi, e, soprattutto, fare sesso con un uomo (men che meno se quell’uomo è proprio Shin chan). Eppure in quel momento ti ricredesti, avresti fatto tutte quelle cose, tutte nello stesso giorno, e no, non stavi sognando, ne eri sicuro.

Midorima ti toglie la maglia per poi fare lo stesso con la sua, il suo tocco su di te arrivò leggero ma, anche se sai che le sue mani erano congelate, tu bruciavi mentre ti accarezzava dovunque sul tuo petto.

Sei immobile mentre lo guardi stringere tra le labbra il tuo capezzolo sinistro, mentre continua a torturarlo inizi a gemere piano cercando comunque di trattenerti inutilmente, ma noti subito il cambiamento dell’altro ragazzo mentre si blocca all’improvviso. Ti guarda negli occhi e sta volta non li vedi così scuri, si sono schiariti e lucidi. D’un colpo si allontana da te, per poi alzarsi di fretta e si gira dall’altra parte.

-Shi- shin chan?- chiedi interdetto, che diavolo gli è preso ora?

-Takao torna a casa- ti dice cercando di capire quale dei due pantaloni per terra sia il suo. Non capisci proprio perché ora si comporta così. Ti alzi anche tu dal letto e ti avvicini a lui piano come se lui fosse un animale da braccare e non il tuo migliore amico.

-Cosa succede Midorima?- gli chiedi non usando il suo soprannome quando finalmente ti ritrovi davanti a lui

-Niente. Vattene soltanto e dimenticati di quello che è appena successo- ti dice e allora capisci qual è il vero problema

-Non volevi farlo, vero?- chiedi e non capisci come sia possibile, ma noti che nella tua voce c’è un tremolio di amarezza. Non ti risponde subito, vedi come la sua mano si chiude a pugno, e distoglie i suoi occhi dai tuoi solo per alcuni secondi prima di tornare su di te.

-Non avrei dovuto ascoltare quell’idiota di Kise, ecco tutto- dice prima di infilarsi i pantaloni della tuta, ti lancia poi i tuoi che inizi a fissare senza trovare un collegamento tra quello che è successo e il biondo.

-In che senso?- infatti chiedi un po’ timoroso, non sai bene perché, ma mettere in mezzo quel ragazzo non è mai una buona cosa.

-Non è una cosa che ti riguarda, è stato un mio errore- ti risponde mentre va a rimettersi gli occhiali

-Eh no che cavolo. Sono anche affari miei visto quello che stavamo facendo quindi ora mi spieghi- dici ormai un po’ arrabbiato, il ragazzo di fronte a te si blocca un attimo e ti guarda di nuovo negli occhi, ma poi li richiude prendendo un respiro

-Takao… ti prego ….vattene- ti dice, anzi ti supplica, e noti come i suoi occhi sono di nuovo lucidi. Sai a cosa è preludio quello sguardo, è già successo quando siete stati sconfitti dal Seirin e dal Rakuzan un anno prima, lui sta per scoppiare a piangere. Ma non vuole farsi vedere da te, si sta trattenendo finché non te ne andrai, aspetterà di essere da solo.

Lo guardi ad occhi aperti, non sai davvero cosa fare, vederlo davanti a te così non ti piace, il tuo cuore si stringe in sé stesso, vorresti fare un po’ d’ironia ma, sai che non servirebbe a nessuno dei due. Così ti rimetti semplicemente i pantaloni, recuperi la borsa di scuola per poi dirigerti verso la porta della camera, appena apri la porta ti blocchi e ti giri a guardarlo un’ultima volta per quella sera

-Shin chan tu non hai fatto niente di male, e lascia che ad ascoltare le cavolate di Kise ci sia Aomine- dici chiudendo la porta dietro di te. Ma chiudendo quella porta non ti accorgi dell’altro ragazzo che si butta sul letto, recupera il telefono dal comodino e scrive un messaggio

A: Aomine

La prossima volta che ascolto quell’idiota del tuo ragazzo ricordami di picchiarlo prima, tanto per sicurezza.

Non aspetta nemmeno la risposta che spegne il telefono, appoggia la testa sul cuscino e finalmente dà sfogo a quello che sente: scoppia a piangere per la cavolata appena fatta e gli insulti verso se stesso, verso Ryouta Kise, e pure verso il suo ragazzo Daiki Aomine. Cavolo e ora che farà?

 

Pensi sul serio che oggi sia il tuo giorno sfortunato, anche senza ascoltare l’oroscopo, lo sai, perché non può davvero succedere tutto oggi. Ti sei svegliato, cadendo dal letto e pure in ritardo, fantastico pensi subito. Appena arrivato a scuola vieni portato dal preside per il tuo enorme ritardo (mezz’ora non è mica poco) e quando, finalmente, arrivi in classe, qualcuno t’ignora. Midorima nemmeno ti guarda, sai che non è solo perché sta mattina non l’hai accompagnato a scuola sul vostro carretto ma, è soprattutto per quello che è successo ieri. Durante le pause cerchi di parlargli come se niente fosse, ma noti che non ti sta minimamente calcolando. Di solito non ti saresti arreso ma, sta volta lo fai, quando lo guardi vedi la fragilità che aveva il giorno prima e il tuo cuore si blocca ogni volta, non vuoi più vederlo così ma non sai davvero cosa fare.

Quando finalmente l’allenamento finisce non sai se tirare un sospiro di sollievo e semplicemente buttarti a terra sfinito. Anche l’allenatore deve avere una brutta giornata se ha voluto uccidervi così.

Non fai nemmeno in tempo ad entrare negli spogliatoi che noti il verde in piedi davanti la porta per uscire, si blocca solo un secondo per fissarti e poi andarsene. Non ragioni nemmeno e lo rincorri

-Shin chan dove stai andando?- gli chiedi appena lo raggiungi, lui nemmeno si gira verso di te

-Takao lasciami in pace- dice prima di ricominciare a camminare verso casa. Non sai davvero cosa fare, volevi davvero tornare a casa con lui, volevi parlargli, chiedergli delle spiegazioni, e magari chiarire quella “cosa”, era l’unico momento in cui sareste stati da soli, ma lui ti ha evitato, e alla grande anche.  Sospiri un po’ rassegnato, torni in spogliatoio a cambiarti ed è proprio mentre t’infili i pantaloni della tuta che ti viene in mente una cosa, o per meglio dire, una persona da cui avere una risposta se proprio quella carota non vuole risponderti.

 

Arrivi davanti allo studio che manca poco al tramonto ma noti subito il ragazzo che è appoggiato lì davanti con un pallone da basket sotto braccio.

-Aomine. Buonasera- gli dici mentre lui ti fissa con un ghigno molto poco mascherato

-Yo Takao. Come mai così tardi?- ti chiede, non che sia strano che tu sia lì, in fin dei conti non abiti molto distante, e nemmeno che tu voglia magari chiacchierare con Kise, ormai andate molto d’accordo. Ma anche lui ha capito che sei lì per un motivo ben preciso, per parlare con il biondo, e sai che lui sa anche di cosa diavolo vuoi parlare con quell’idiota del suo ragazzo. Ovviamente.

-Shin chan- dici solamente, e il suo ghigno si allarga enormemente.

-Sei prevedibile, Takao, Kise t’aveva avvertito riguardo a cosa saresti andando incontro prima o poi- ti dice mentre fa girare il pallone sul dito di una mano

Proprio quando avresti voluto rispondere sentite la voce del ragazzo per cui siete entrambi in quel posto.

-Aominecciiiii- urla infatti il ragazzo prima di saltare addosso a quello che hai di fronte che, per sua fortuna, è abbastanza abituato a quelle effusioni e riesce a prenderlo prima che cadano entrambi per terra.

-Kise idiota- senti dire al blu mentre lo stringe prima di essere baciato dal proprio ragazzo, ti senti un po’ di troppo quando fanno così, però pensi anche che siano dolci, a modo loro.

-Ehy ciao Takao- ti saluta il biondo quando si staccano dal bacio e finalmente si accorge di te

-Ohy Kise- saluti il biondo

-Cosa succede?- ti chiede subito

-Shin chan- dici come risposta, basta quel nome per far girare il biondo verso il suo ragazzo, si guardano per alcuni secondi e poi si girano verso di te.

-Andiamo a parlarne da qualche parte non ho voglia di stare qui in piedi- dice Aomine prima di dirigersi verso un bar lì vicino.

Noti che mentre camminate Kise striscia un po’ i piedi e ti domandi perché sembra così giù, il ragazzo al suo fianco cerca di tirarlo un po’ su tenendoselo stretto e sussurrandogli all’orecchio ma sembra che non funzioni del tutto visto cosa succede subito dopo esservi seduti e ordinato qualcosa da bere.

-Credo che sia colpa mia- se ne esce subito il biondo che hai di fronte, il tuo sopracciglio sfugge subito al tuo controllo e si alza tutto d’un colpo

-In che senso?- chiedi non sapendo bene se vuoi sapere la risposta oppure no

-Beh vedi Takao, noi… cioè io… ecco… vedi…- cerca di trovare le parole giuste, ma non ci riesce e si gira verso il suo ragazzo facendo gli occhioni da cucciolo, e vedi lui cedere di fronte a quello sguardo.

-Partiamo dall’inizio ok?- chiede Aomine mentre voi semplicemente annuite – Takao tu sai cosa prova Midorima verso di te?- ti chiede guardandoti negli occhi. Lo sai e l’hai sempre saputo cosa prova ma non hai mai avuto il coraggio di dirlo ad alta voce.

-Non lo so- e per l’appunto non hai il coraggio di dirlo, di ammetterlo nemmeno a te stesso ma ti basta un’occhiataccia di entrambi per ripensarci –Lui mi ama- sussurri appena. Ma è proprio mentre lo dici che ti rendi conto del peso che hanno veramente quelle parole, cosa implicano quelle tre semplici parole.

-Bene almeno questo lo sai anche tu- dice Aomine

-Ecco il fatto è che lui non sapeva come fartelo capire. Quindi gli abbiamo, ho - si corregge il biondo dopo una gomitata del ragazzo al suo fianco – dato qualche consiglio e lui li ha presi alla lettera, purtroppo- conclude con un sorriso forzato.

Hai come la sensazione che stia per arrivare una mazzata tra poco, sei sicuro che questo discorso non finirà bene, o forse non bene per loro?

-Quali sarebbero questi consigli esattamente?- chiedi sempre più nervoso soprattutto dopo aver visto lo sguardo che i due si lanciano

-Per esempio quello di fartelo capire in qualche modo se non aveva il coraggio di dirtelo apertamente. O farti suo- finisce sussurrando Kise, non sai esattamente se vuoi ucciderlo o scuoiarlo vivo

-Quando gliel’abbiamo detto lui l’ha presa sul serio anche se era solo uno scherzo e quindi è colpa nostra se è successo tutto sto casino- conclude dopo un attimo di silenzio

-Capisco. Penso che…- non fai in tempo a finire la frase perché Aomine ti interrompe

-Si beh il problema alla fin fine sarebbe cosa provi tu per lui- gli lanci un’occhiataccia prima di provare a rispondere. Quando apri la bocca per rispondere ti interrompe di nuovo.

-Takao la mia non è nemmeno una domanda, sappiamo cosa provi per Midorima, l’abbiamo sempre saputo o non gli avremmo dato quei consigli- li guardi disarmato, nessuno aveva capito niente, nemmeno tu eri sicuro dei tuoi sentimenti fino a quella sera eppure loro lo avevano capito.

-Ehy non ti devi preoccupare non lo diremo a nessuno se non vuoi, però, ti prego Takaoicchi, non far soffrire Midorimacchi- ti supplica il biondo, una supplica che passa dai suoi occhi ai tuoi e ti arriva dritta al cuore. Non che ci fosse davvero bisogno che lui dicesse quelle parole però ha ragione. Non vuoi farlo soffrire perché ci tieni troppo a lui, non devi farlo soffrire o ti ritroveresti contro tutti quelli della Generazione dei Miracoli, non una cosa molto bella per te.

-Io…- non sai nemmeno che cosa dire ormai, vuoi andartene, vuoi andare da lui ed amarlo, amarlo sempre e comunque. A loro non serve altro, ti guardano e dopo un sorriso raggiante di Kise e un cenno affermativo di Aomine ti alzi correndo verso l’uscita e verso casa di quel pazzo fissato per l’oroscopo.

 

-Pensi che finalmente arriveremo a 3 coppie?- chiede il biondo mentre lui e il ragazzo al suo fianco escono dal locale

-Può essere- gli risponde l’altro

-Aominecchi sei così freddo- dice il biondo con voce lagnosa mentre si aggrappa al suo braccio destro

-Sto pensando- gli risponde il blu mentre si blocca in mezzo al marciapiede

-A cosa esattamente?- gli chiede quindi l’altro

-Su 6 della Generazione dei Miracoli siamo già a 4 gay e 3 coppie. Siamo sicuri che Kuroko a Akashi non lo siano?- chiede infatti Aomine che per risposta riceve una risata

-Kurokocchi è innamorato di Kagamicchi. Akashi penso sia bisex ma non ne sono sicuro- risponde l’altro tra le risate. Aomine lo guarda stupito prima di ridere anche lui.

-Benissimo e dopo questa ci possono chiamare la Generazione dei Gay- dice ironico il blu –che poi come diavolo si sono messi insieme Murasakibara e Himuro devo ancora capirlo e soprattutto come fa a sopportare i capricci di quel gigante credo rimarrà un mistero per l’eternità- dice mentre riprende a camminare

-Te la racconto io com’è andata Aominecchi- riprende a parlare l’altro facendo spuntare un sorriso sulle labbra dell’altro, per lui ascoltare quella voce è il Paradiso.

 

Corri a perdifiato tra le strade della tua città, non ti puoi permettere di fermarti ora, per fortuna tutte le corse fatte durante le partite e gli allenamenti ti hanno abbastanza abituato a tutto questo. Appena vedi il cancello di casa sua, il tuo cuore perde un battito per poi riprendere ancora più veloce di prima.

Prima di suonare al campanello riprendi un po’ di fiato, speri che a rispondere sia proprio la carota.

-Chi è?- cavolo, è proprio lui, sospiri prima di rispondere

-Sono Takao, Shin chan aprimi dobbiamo parlare- non ti risponde neanche ma il cancello si apre davanti ai tuoi occhi, percorri quei pochi metri che ti separano dall’entrata aperta quasi tremando.

Midorima è in piedi dietro il divano, ma appena lo vedi t’imbamboli a fissarlo, tutte le cose che prima ti sembravano “strane” ora le vedi come cose che sono parte di lui, cose “stupende” o forse anche di più.

-Andiamo in camera mia, i miei sono a casa- ti dice distogliendo lo sguardo dal tuo, lo segui fino in camera e ti siedi sul letto mentre lui si mette sulla sedia della scrivania.

-Takao lo so che…- non lo ascolti nemmeno perché lo interrompi guardando il soffitto

-Sai ho sempre pensato che avrei trovato una ragazza e mi sarei innamorato di lei, avrei finito la scuola, e dopo aver trovato un buon lavoro mi sarei sposato e avrei messo su famiglia. Avevo praticamente già organizzato tutto nella mia mente, lo so che sono giovane e che questo pensiero non è molto da me, ma l’avevo già fatto. Eppure ora tutto questo è sparito dalla mia mente- noti come l’altro ragazzo abbassa la testa come se si sentisse in colpa- ho parlato con Kise e Aomine- dici per poi interromperti vedendo il suo sguardo allarmato dietro a quegli occhiali che nascondono un prato verde smeraldo- e ho capito quanto io sia un idiota- ti blocchi, non sai esattamente come continuare

-Mi dispiace Takao, io non volevo che tu scoprissi così….tutto- ti chiede perdono l’altro, e lo guardi stupito, chi avrebbe mai pensato che il verde avrebbe chiesto perdono un giorno?

-Non sei tu a dover chiedere perdono. Io devo farlo, non avevo mai capito cosa provavi per me, e ora voglio che questa storia finisca- dici, ma hai sbagliato le parole per esprimerti e te ne rendi conto nel momento in cui vedi i suoi occhi chiudersi per poi riaprirsi lucidi

-Capisco. Allora finisce tutto qui, saremo solo compagni di squadra e null’altro- dice lui alzandosi dalla sedia e avviandosi alla porta, ma lo blocchi per il polso

-No aspetta, io…-ma sta volta è lui a non lasciarti finire

-Che vuoi ancora Takao?- ti sputa addosso girandosi verso di te e tu ti blocchi. Nei suoi occhi vedi tante emozioni: rabbia, delusione, malinconia e soprattutto tristezza. Ti mordi il labbro prima di parlare di nuovo

-Ti amo- dici borbottando, ma non ricevi risposta, dopo alcuni secondi rialzi lo sguardo e lui ti sta fissando sempre nello stesso modo.

-Shin chan?- chiedi allora

-Non borbottare idiota e ripeti cos’hai detto perché non si è capito niente- ti dice e noti il suo noto più duro del solito. Prendi un bel respiro, o la va o la spacca

-Ho detto che ti amo- quasi urli – e che sono un coglione perché l’ho capito solo per colpa di Kise e Aomine, anche se lo ero da molto tempo ed è per questo che sono qui ora, dovevo dirtelo- dici abbassando il viso e il tono di voce.

Non vedi gli occhi sgranati dell’altro ragazzo e nemmeno le sua blocca che forma un o, ma fa presto a riprendersi, sorride e si avvicina a te. Senti le sue mani sulle tue guance, alzi lentamente lo sguardo verso di lui che ha un piccolo sorriso sulle labbra screpolate. Lentamente avvicina il suo viso al tuo, i nasi si sfiorano e ogni tuo respiro diventa suo e l’opposto, i suoi occhi nei tuoi. Non esiste nient’altro, solo voi due, in quella stanza, chiudi gli occhi perché non sopporti più il suo sguardo che brucia nel tuo.

Ed è proprio in quel momento che senti le sua labbra sfiorare le tue. Il tocco è leggero però lo senti, senti il suo sapore, lo stesso sapore che solo alcuni giorni prima ti aveva incatenato a lui, ora è diventato essenziale per te. Non puoi aspettare oltre, le tue mani raggiungono il suo collo mentre le sue sono scese sui tuoi fianchi e approfondisci il leggero tocco delle vostre labbra. Sì, il suo gusto sta diventando di già una droga e no, non puoi, non vuoi, più farne a meno.

Pensi sia stata colpa tua ma, non ne sei molto sicuro, vi ritrovate sul letto, sei sopra di lui mentre continuate a baciarvi finché l’aria non viene a mancarvi. Vi staccate e lo guardi negli occhi, è arrossito lo scemo (non che tu sia meno rosso) ma ne sei felice.

Abbassi il viso fino ad appoggiarti al suo addome, senti la sua mano appoggiarsi tra i tuoi capelli e iniziare ad accarezzarli.

-Idiota- senti la sua flebile voce e non puoi fare a meno di sorridere esattamente come un idiota.

Sai che quella parola esprime esattamente quello che l’altro prova quindi non ribatti e ti stringi forte a lui. Sai che le cose cambieranno d’ora in poi e sai che dirlo alla squadra e alle vostre famiglie sarà la parte più difficile, ma dovrai ringraziare quei due scemi di Kise e Aomine per tutto questo.

-Cavolo è vero devo ringraziarli!- dici, urli, mentre ti alzi dal corpo dell’altro ragazzo, ma lui non ti lascia il temo nemmeno il tempo di fare un passo che ti prende per il polso e ti ributta sul letto, si mette sopra di te e si avvicina al tuo orecchio.

-Che dici di continuare da dove abbiamo interrotto l’ultima volta?- ti chiede, e questo Midorima malizioso è una novità, ma molto piacevole. Annuisci appena e poi non hai più il tempo di respirare perché ti bacia.

 

Sono le 22 ormai e nei telefono di due ragazzi c’è lo stesso messaggio dalla stesso mittente

Da: Takao Kazunari

Grazie a entrambi, ragazzi siete pazzi e vi adoro. Ma non fate più una cosa del genere per favore.

Nel viso di entrambi i ragazzi spunta un sorriso sapendo già tutto.

 

 

 

Angolo dell’autrice (sclerotica):

Alloraaaaa mi sento davvero una merda ad aver scritto questa cosa “solo” dopo 6 mesi (o erano di più?) dall’Aokise. Ho avuto un blocco durato 4 mesi, gli altri 2 sono stati un casino totale e ho finito questa storia tra ieri e oggi.

L’immagine è l’ultima scena nel letto di Midorima, carina vero?

Anche in questa c’è un piccolo indizio per capire chi sarà la prossima coppia che scriverò (non sarà un’altra Aokise).

E per chi se lo chiede (nessuno) questa è poco prima dell’Interhigh del loro secondo anno, quindi è dopo l’altra Aokise, e sì saranno tutte collegate le prime, ma possono essere lette anche da sole.

Mmmh direi di aver finito, spero.

Ci vediamo alla prossima ragazzi

 

P.S. per chi sapesse da dove viene questa immagine me lo dica, io l’ho trovata su internet quindi boh

 

Hele22

 

  
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