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Autore: nikki_13    25/05/2016    3 recensioni
Kate non è un poliziotto, sua madre non è morta, ma il suo carattere sarà sempre quello determinato che abbiamo conosciuto. Castle è alle prese con sua figlia di sei anni, ribelle per via della futura moglie dello scrittore. Kate entrerà nelle vite della famiglia Castle come rivoluzionerà le loro vite? Che succederà a Castle nell'incontrare la sua anima gemella? Che legame si creerà tra Alexis e Kate? Non vi resta che leggere per scoprirlo...baci...Nikki
Genere: Fluff, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Alexis Castle, Kate Beckett, Quasi tutti, Richard Castle | Coppie: Kate Beckett/Richard Castel
Note: AU | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nessuna stagione
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-Sbrigati Katherine sarà qui a momenti!- Martha Rodger entrò di soppiattò nella camera del figlio, che era intento a vestirsi.
-Si…si, ho quasi finito, mancano le scarpe…e poi quale donna è puntuale?- si allacciò le scarpe scamosciate.

Il citofono emise due suoni. –Questa ragazza a quanto pare è diversa…ora sbrigati, io la intratterrò come posso. La rossa
si avviò alla porta d’ingresso.

-Katherine tesoro!- l’abbracciò calorosamente, erano passati due giorni da quando aveva informato lo scrittore e il resto della sua famiglia sulla novità –come stai cara?-

-Bene, Martha…grazie- ricambiò l’abbraccio –Richard?- chiese guardandosi attorno.  

-Sta finendo di vestirsi…arriverà subito- rispose, invitandola ad accomodarsi.

-Alexis?- chiese, la piccola era l’unica che non sconosceva la situazione. Non sapevano come dirglielo.

-Dorme ancora, oggi non aveva scuola…- spiegò l’attrice, guardandola avvicinarsi alle scale.

-Posso andare a salutarla? Prometto di non svegliarla- aveva già fatto i primi scalini.

-Ma certo cara…vai pure, le farà piacere sapere che sei venuta per darle un bacio- fece un gesto con la mano, in modo da dirle di stare tranquilla.

Martha vide l’ospite scomparire al piano disopra. Il suo sguardo era pieno di orgoglio e amore per quella ragazza che era entrata nelle loro vite all’improvviso. Pensò che se ci fosse stata qualsiasi altra donna al suo posto non si sarebbe curata più di quella bambina con l’arrivo di uno proprio, ma Katherine era diversa…sotto molti punti di vista e come donna non poteva che essere più orgogliosa.

Richard entrò nel soggiorno e guardò lo sguardo luminoso di sua madre perso tra i suoi pensieri. –A che pensi mamma?
Non credo di averti mai vista così- constatò.

-Puoi dirlo forte…ragazzo- la rossa si avviò nella sua direzione –cerca di non rovinare tutto con lei…non ce ne sono molte di ragazze con questo carattere, tienila stretta…e cerca di non ferirla- i suoi occhi divennero seri –altrimenti ti troverai contro una coalizione di persone…e non ti piacerà sapere che io sono il loro capo- lo minacciò con un dito.

-O…Ok…mamma, è solo un’ecografia…ne ho già fatte altre, con Meredith, ricordi?- spostò il dito accusatore.

-Non scherzare…giuro sulla mia carriera di attrice che l’esperienza con Katherine sarà completamente diversa da quella che hai vissuto con la tua ex moglie, perché se tu non lo avessi notato…a differenza di lei, Kate vuole tenere ed amare questo bambino- concluse, raggiungendo il piano della cucina.

-Io…- voleva dire qualcosa, ma sua madre lo aveva spiazzato con quelle rivelazioni.

-Possiamo andare…Alexis dorme come un angioletto- Kate scese quella scala come se non se ne fosse mai andata da quella casa. Il suo sorriso contagioso riempì l’ara di gioia e felicità e di dolce attesa.

-Non dobbiamo prendere nient’altro?- Richard si controllò intorno.

-No…nient’altro…- la ragazza scrollò il capo.

Mezz’ora dopo il ginecologo che avevano scelto li stava ricevendo nel suo ufficio. –Salve…Ms. Beckett, signor Castle…vediamo un po’ questo piccolino come se la passa- una donna sulla sessantina li stava accogliendo con un caloroso
sorriso.

Kate si slacciò la camicetta e si stese sul lettino in attesa che la dottoressa applicasse il gel sul suo addome e iniziasse la procedura dell’ecografia.

Castle ricordò la prima ecografia della sua ex moglie. La donna si rifiutava di vedere il piccolino, cioè la piccolina sullo schermo. Era stato veramente difficile il periodo della sua gravidanza, perché lei non voleva quel bambino.

Ora guardava Kate, era stesa su quel lettino, sembrava rilassata, ma non lo era. Era in attesa…voleva vedere il piccolino che stava crescendo dentro di se. Mentre Rick continuava a pensare la ragazza gli prese inavvertitamente la mano, sorprendendolo. I loro occhi si incontrarono per una frazione di secondo, poi tornarono a guardare la dottoressa che maneggiava con la macchina dell’ecografia.

-Allora siete pronti?- girò il monitore nella loro direzione, notando quello speciale luccichio negli occhi di entrambi –eccolo…il vostro bambino…guardate quanto è bello…- indicò il piccolo embrione sullo schermo.

I due ragazzi guardarono senza parole quel piccolissimo puntino, poi iniziarono a sentire qualcosa. Bulup…bulup…il rumore meccanico che indicava che quell’esserino nella sua pancia era vivo. Il suo cuoricino batteva vivace.

-E’ un ragazzo forte…sentite come batte forte il suo cuoricino- la voce della dottoressa confermò quello che avevano sentito.

-Accidenti…- Kate sussurrò qualcosa di impercettibile e Rick pensò che forse si era spaventata. Invece no. Non era spaventata. I suoi occhi si spostarono su quelli dello scrittore, erano lucidi. La sua bocca formò un sorriso molto più luminoso di quelli che solitamente regalava alla gente. –E’…la cosa più bella che io abbia mai visto e il suo cuoricino…senti che musica…- si lasciò sfuggire una lacrima, commossa dal momento.

Rick sentì mancarsi la terra da sotto i piedi per quella scena così dolce. Kate che lo guardava con gli occhi pieni di gioia. Il suo istinto lo costrinse ad abbassarsi e a baciarla sulle labbra. Era un bacio lieve, dolce…ma conteneva tutta l’emozione dei due futuri genitori. Kate si lasciò travolgere in un primo momento, ma poi gli strinse la mano e lui capì di doversi
staccare.

-Scusami…- sussurrò al suo orecchio, rendendosi conto dell’errore.

-Non importa…è un momento travolgente…- lo giustificò lei, stringendogli delicatamente la mano.

-Cosa ci può dire del bambino? Ste bene?- Kate si voltò verso la dottoressa che aveva assistito alla scena commossa anche lei per la dolcezza di quei momenti.

-Oh…è sanissimo, è lungo esattamente due millimetri e mezzo. Visto che sei alla quinta settimana di gravidanza, ma è ancora presto per determinarne il sesso…forse possiamo provare con la prossima visita- spiegò.

-Certo…posso chiederle se si può stampare una foto…lo so è ancora piccolo per vedere le forme del bambino, ma per me è…- non sapeva descriverlo.

-Certo…e se lo lasci dire, sarà una madre straordinaria…- sorrise la dottoressa, prendendo la foto appena stampata e la porse a Kate.

-Lo dice a tutte, vero?- sorrise grata.

-No…non dovrei dare giudizi personali, ma non sono riuscita a trattenermi…mi è bastato vedere la luce nei tuoi occhi quando hai visto il tuo bambino-

-Grazie- sorrise grata, mentre si puliva dal gel.

-Ci vediamo tra cinque settimane per il nuovo controllo…ma per qualsiasi problema, non esitate a chiamare...- gli porse un foglietto con l’appuntamento.

 
Usciti dall’ufficio del ginecologo Kate non riusciva a togliere gli occhi dall’ecografia e Rick non smetteva di guardare la ragazza che amava stringere la prima foto del loro bambino.

-Senti…- si ricordò di doverle delle scuse -…mi dispiace per essermi lasciato andare…prima…prometto che non accadrà più-

-Non scusarti…in quel momento ci stava…era così travolgente e dolce e straordinario che il tuo bacio lo ha reso ancora più speciale. Lo so che ho detto di essere ancora arrabbiata, ma questo non significa che non provi ancora quei sentimenti che ti ho rivelato così tante volte- lo aveva spiazzato, pietrificato su quel marciapiede. Lo amava? Ancora? Dopo tutto quello che le aveva fatto? Dopo il discorso di qualche giorno prima? Forse erano gli ormoni che parlavano…lo aveva sentito da qualche parte…

-Che fai, non vieni?- lo richiamò, con un sorriso che diceva ti ho colpito…e ho vinto!

-Certo…ma, la macchina è qui, dove vuoi andare?- le chiese curioso.

-Qui vicino c’è un negozio interessante- lo invitò a seguirla. Fermandosi a qualche metro dalla macchina. Kate si era
fermata davanti alla vetrina di un negozio per bambini. Gli occhi che scrutavano ogni singolo oggettino.

Entrarono insieme, catturando inevitabilmente lo sguardo delle donne che erano all’interno del negozio. Iniziarono a vagare all’interno del locale, ispezionando ogni scaffale, mensola e altro.

-Che dici li prendiamo?- Rick sbucò da dietro uno scaffale con in mano due completini. Uno rosa con delle farfalle e uno blu con dei dinosauri. Kate sorrise nel vedere lo sguardo preso e desideroso dello scrittore nel comprare qualcosa.

-Si…prendili, tanto fino a quando non sapremo il sesso del bambino, vanno bene entrambi i colori- annuì lei, avendo preso anche lei qualcosa tra le mani.

-Quella maglietta è troppo grande per il bambino- Rick indicò la magliettina che aveva in mano.

-Lo so…ma non è per il bambino che deve nascere…è per quello che già c’è- rispose, mostrandogli la scritta che era davanti. The Best sister in the world. Rick si commosse a quel pensiero, guardando negli occhi la donna che continuava a sorprenderlo ogni volta.

-Pensi che dovremo dirglielo adesso?- si preoccupò dell’eventuale reazione della figlia.

-Non possiamo continuare a rimandare fino a quando il bambino non sarà nato- rispose –non voglio lo scopra all’improvviso, voglio coinvolgerla e renderla partecipe-

Lui la guardò grato e compiaciuto per il suo carattere così straordinario. –Allora, penso che dovremmo comprare quella maglietta e parlare con Alexis- sorrise, dirigendosi entrambi alla cassa.
 
Passarono la giornata a passeggiare per il parco. Alexis era andata con sua nonna a teatro e non sarebbe tornata fino all’ora di cena. Solo quando iniziò a rimbrunire, i due futuri genitori decisero di riavviarsi verso casa, per parlare con la piccola Alexis.

Si trovarono tutti seduti sul divano. Avevano cenato, parlato e sorriso. Arrivato il fatidico momento però, calò un silenzio imbarazzante. Richard non sapeva esattamente come dire alla figlia del futuro fratellino o sorellina. Fortunatamente per tutti fu Kate a prendere la parola e attirare l’attenzione della bambina.

-Senti Alexis…tu sai come arrivano i bambini?- iniziò Kate, sedendosi con la bambina sulle ginocchia. Lei annuì –la cicogna porta i bambini nel pancino delle mamme e poi inizia a crescere e crescere- fece il mimo con le manine.

-Esatto…proprio così- sorrise dolce la donna –lo sai…una cicogna ha portato un bambino qui- poggiò le mani sulla sua pancia, facendo capire alla bambina cosa voleva dire.

-Sei incinta…- il suo volto si rabbuiò subito -…significa che non mi vorrai più bene come prima? Si…che non mi vorrai bene perché avrai un bambino tutto tuo?- chiese triste.

-Oh…piccola- le accarezzò il visino, portandole una ciocca di capelli rossi dietro l’orecchio –tu sarai sempre nel mio cuore, il mio amore per te non può scomparire, in caso può solo aumentare- la vide sorridere.

-E come fai a volere bene a tutti come prima o di più- allargò le braccia come aveva fatto lei. Il cuore inizia ad essere piccolo-

-Alexis…- sorrise Kate -…quando si ama…il cuore non sarà mai piccolo, ma più grande, così il mio amore sarà uguale per tutti…- spiegò semplicemente.

-Quindi potrò essere sempre la tua bambina?- sorrise Alexis, commovendo tutti.

-Si…sarai sempre la mia bambina…anzi…non sarai più solo la mia bambina…- prese la bustina con la magliettina –sarai qualcosa di più…-

Alexis prese in mano il regalo e guardò la magliettina, le sue capacità di lettura erano molto alte per la sua età e quando ebbe letto quello che c’era scritto, alzò lo sguardo sulla ragazza. Non disse niente, le sue braccia avvolsero Kate in un forte abbraccio affettuoso.

-Sarai la sorella maggiore migliore del mondo- sorrise, accarezzandole i capelli e la schiena.

-Questo bambino significa che tu e papà siete nuovamente innamorati?- si entusiasmò.

-Oh…beh…- erano stati presi in contropiede -…ci stiamo lavorando- disse Rick al posto suo. Era vero avrebbe fatto qualsiasi cosa per stare con lei e farsi perdonare. Kate annuì silenziosa.

-Che fa il bambino?- chiese Alexis guardando nuovamente la futura mamma. –Credo stia dormendo, è tardi- rispose lei sicura, poggiando le mani sulla sua pancia scoperta.

Alexis commosse nuovamente tutti. Imitò Kate e poggiò le sue manine su quelle di Kate, che si spostarono e le poggiarono sulla sua pancia.

-Accidenti…questo…è…- Rick aveva gli occhi lucidi.

-Non fare così caro…è Katherine ad avere uno sconvolgimento ormonale, non tu…- scoppiarono tutti a ridere per la battuta di Martha, anche lei visibilmente commossa.

 
ECCOMI CON IL NUOVO CAPITOLO. SPERO VI PIACCIA. IL BACIO RUBATO. L’EMOZIONE. IL FUTURO CASCKET. GRAZIE PER LE RECENSIONI BELLISSIME E PER AVER LETTO QUESTO NUOVO CAPITOLO. L’APPUNTAMENTO VA ALLA PROSSIMA VOLTA. CON I NOSTRI FUTURI GENITORI ALLE PRESE CON UNA CENA DI FAMIGLIA…COSA SUCCEDERA’? ALLA PROSSIMA. NIKKI. 
   
 
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