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Autore: summer_moon    26/05/2016    6 recensioni
Ciao a tutti.
In questa nuova storia il drago Shenron decide di citare in giudizio il giovane Dende, dopo che quest'ultimo ha deciso di potenziare le sette sfere...
Buona lettura!
Genere: Comico, Demenziale | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Dende, Kaioshin il Sommo, Popo, Shenron
Note: Nonsense | Avvertimenti: nessuno
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Dende a processo






In un'aula di tribunale si stava tenendo un vero e proprio processo.
Dopo la decisione di Dende di potenziare le sfere del drago terrestri, Shenron aveva dovuto esaudire così tanti desideri da finire in terapia a causa di un esaurimento nervoso.



A quel punto era partita una raccolta di firme a favore del povero Drago, mentre quest'ultimo aveva citato il namecciano in giudizio.
Non avendo però i soldi per pagarsi un avvocato, dato che quando evocato soddisfaceva le richieste altrui senza ricevere niente in cambio, si era dovuto accontentare di farlo attraverso un programma televisivo.



Il Giudice altri non era che Kaioshin il Sommo, mentre il Saggio Moori e gli altri namecciani si trovavano lì in veste di pubblico.
C'era anche Mr. Popo, che si sarebbe occupato di raccogliere il parere dei presenti al riguardo.



"Ebbene, signori. Potete spiegarmi perché mai avete richiesto i miei servigi?" cominciò la massima autorità dei Kaioshin.
"Vostro Onore, voglio che il qui presente Dende mi risarcisca i danni sia morali che materiali!" rispose Shenron.
"Ma dove li vedi i danni morali e materiali, Shenron, vista la tua popolarità?" replicò il namecciano a quella richiesta, a suo dire, semplicemente assurda.
"Dove li vedo, dici?" sbraitò il Drago, per poi continuare:
"A causa della tua idea di potenziare le sfere, sono rimasto vittima di stalking da parte di chi pretendeva che esaudissi desideri su desideri! Ho dovuto affrontare una lunga e costosa terapia per uscire da un brutto esaurimento nervoso, e osi anche affermare che non abbia subito danni morali o materiali? QUESTO E' TROPPO!".



"E di grazia, come avresti pagato 'ste cure di cui tanto parli, visto che per il tuo lavoro non ricevi nemmeno uno straccio di salario?" commentò sarcasticamente il giovane Dende.
"Coloro che hanno deciso di organizzare la raccolta firme in mio favore sono stati anche talmente gentili da fare una colletta per permettermi di coprire le spese." spiegò allora Shenron.
"E' soprattutto per queste persone che pretendo un risarcimento!" aggiunse poi.
"Ma tu guarda che razza di ingrato!" urlò a quel punto il Supremo della Terra.
"Ricorda che ti ho ridato la vita, dopo che avvenne la scomparsa del mio precedessore! Se non fosse stato per il mio intervento adesso non esisteresti!" concluse.



"Non avrei detto nulla se tu ti fossi semplicemente limitato a restituirmi la vita, ma ti sei permesso di potenziare le sfere senza consultarmi al riguardo, ed ecco com'è finita. Beh, grazie tante, moccioso!" rispose Shenron a quell'accusa.
"E da quando in qua avrei dovuto consultare Il grande Shenron? MA FAMMI IL PIACERE!" ironizzò Dende.
La situazione stava rapidamente degenerando, ma il sommo Kaioshin intervenne per calmare gli animi.



"ADESSO FINITELA VOI DUE!" gridò la divinità ai due contendenti.
"Altrimenti sarò IO a pretendere un risarcimento da voi, visto il mal di testa che mi avete fatto venire con le vostre urla! Quindi vedete di darvi immediatamente una calmata, mentre io mi ritiro per deliberare."
Subito dopo uscì dalla stanza.
Nei successivi venti minuti Mr. Popo passò tra il pubblico, raccogliendo la sua opinione.
Molti erano dalla parte di Dende, altri erano, al contrario, dalla  parte di Shenron.



Moori preferì astenersi dal commentare la situazione, forse perché si rivedeva nel giovane Dende, avendo anche lui ereditato a suo tempo la carica di Saggio dal proprio predecessore. Ma allo stesso tempo sentiva di poter capire Shenron: anche Polunga poteva, come lui, esaudire tre desideri, ma non gli era mai capitato di venire evocato e sfruttato così tanto!
I pensieri del Saggio di Namecc vennero interrotti dall'invito di Popo ad alzarsi rivolto ai presenti, dato che Kaioshin il Sommo era rientrato nella stanza.



Il Giudice iniziò a parlare:
"Dopo aver riflettuto per bene sulla situazione, aver preso nota degli atti e consultato testi ed articoli al riguardo, è giunto il momento di leggere la sentenza."
Tutti i presenti osservarono il Kaioshin con estrema attenzione, aspettando che continuasse.
"E la mia decisione è questa: Dende dovrà risarcire le spese mediche affrontate dal Drago Shenron!" sentenziò la divinità.



"Ma io non ho..." protestò il namecciano, venendo però interrotto.
"Inoltre, dopo aver saputo dei problemi di salute di Shenron e della petizione a suo favore, d'ora in poi Dende dovrà rimpiazzare il Drago nel suo lavoro. Così è deciso, l'udienza è tolta!" concluse Kaioshin il Sommo.



Dopo la lettura della sentenza Shenron esultò:
"Evviva, finalmente potrò andare in pensione!" diceva in preda alla gioia.
Nella mente del giovane Dende, al contrario, iniziò a delinearsi uno scenario inquietante...



"Compari, Drago Dende, ed esaudisci i nostri tre desideri!"
Subito dopo aver recitato la formula magica apparve un Drago dalle dimensioni piuttosto contenute, con la testa del namecciano al posto di quella di Shenron.



                               


Non appena ebbe immaginato se stesso al posto del Drago, Dende cominciò a capire cosa intendesse dire quest'ultimo con le sue parole.
Il giovane sbiancò per l'agitazione, gli si annebbiò la vista, sentì cedere le gambe e tutto divenne buio...




                                                                               ***




... finchè non si sentì afferrato con forza e scosso energicamente per le spalle, mentre qualcuno lo chiamava, riportandolo alla realtà.
"Signore, signore, state bene?" diceva la voce, con tono apprensivo.
Dende aprì lentamente gli occhi, scoprendo così che la voce che lo chiamava apparteneva a Mr. Popo.
Quest'ultimo, sentendo il namecciano lamentarsi nel sonno, era infatti immediatamente corso a svegliarlo.
"Signore, tutto bene?" ripeté l'assistente del Supremo della Terra.
"Sì, è tutto a posto grazie." rispose quest'ultimo.
"Ho fatto solo un brutto sogno, non preoccuparti." gli spiegò.



Mr. Popo, una volta assicuratosi che Dende stesse effettivamente bene, si congedò, lasciandolo da solo nella propria stanza.
Mentre si preparava per affrontare una nuova giornata il giovane si mise a riflettere su quanto accaduto.
"Sarà meglio che la smetta di guardarmi Forum alla televisione subito prima di andare a  letto, visto i sogni che mi fa fare!" si disse.
Poco dopo uscì, finalmente pronto ad adempiere ai propri doveri di divinità della Terra.






FINE 
   
 
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