~~Growing up...

Vi siete mai sentiti asuefatti da qualcuno?
Come se la vostra vita dipendesse solo ed esclusivamente da quella persona, a tal punto da arrivare a conoscerla alla perfezione?
Beh, io sì.
Ora vi sembra tutto molto confuso, ma più avanti capirete.
Ho trascorso anni ed anni nel posto più improbabile del mondo, ad osservare impotente ciò che accadeva intorno a me. O forse dovrei dire intorno a lui.
Di chi sto parlando? Della stessa persona a cui avete pensato quando avete aperto questa breve storia: di quel rosso che anni fa ha conquistato me, esattamente come ora ha conquistato voi.
E qui comincia la mia, la nostra storia.
Sono rimasto per ben cinque anni, un periodo lunghissimo per un semplice ciondolo, appeso al collo di Ed Sheeran. L'ho visto crescere fino a diventare un uomo ed un idolo. Ho visto la sua prima barba crescergli sul mento e sotto di me sono passate centinaia di magliette stupide. Mi ha portato con fierezza su palchi da dieci persone, fino ai grandi spettacoli, e ancora adesso riesco a ricordare tutto il sudore freddo che mi colava addosso quando si è esibito all' I Tunes.
Fu un'esperienza orribile e fantastica, come credo la sia stata per lui.
Eravamo felici insieme, quando mi guardava sorrideva ed io ero felice, perchè in qualche modo mi sembrava di dargli la forza di fare ciò che faceva, anche se sapevo benissimo che era il pensiero di Alice a dargliela.
Conobbi lei prima di lui.
Venne a prendermi in una bancarella, di quelle che ci sono nelle località turistiche, e mi portò a lui. Io fui il primo regalo che si scambiarono, dopodichè ci fu il loro primo bacio.
Sentivo il battito di Edward andare velocissimo e le mani della ragazza che di tanto in tanto mi sfioravano, e da lì cominciò tutto.
Ed non si separava mai da me, nemmeno per fare la doccia, eppure un giorno di quattro anni fa, mi sfilò dalla testa, mi diede una carezza quasi come per dirmi addio, e mi chiuse in una scatolina piena di foto. Per un po', di tanto in tanto si chiudeva in camera e sfogliava le foto, tenendomi stretto nel pugno, poi smise.
Lì mi resi conto che il mio tempo era finito. Ed aveva lasciato andare Alice, l'aveva dimenticata.
Devo ammettere che ripenso spesso alle nostre avventure, alle sue sbronze, al modo in cui lei mi prendeva tra le dita e mi tirava per avvicinarsi al volto di lui, ma ormai è tutto finito. Probabilmente resterò chiuso qua per sempre, ad aspettare che un bambino curioso o magari Edward stesso venga a dare un'occhiata dentro questa vecchia scatolina rovinata. Sono solo un pezzo di legno lo so, eppure in qualche modo mi sento partecipe della vita di quel ragazzino spettinato. Sono stato un segno tangibile del suo primo vero amore, e se questo è riuscito anche solo un minimo ad insegnargli che l'amore esiste, sono contento di aver trascorso quei cinque anni con lui, e dei dieci, cento o mille che passerò qua dentro.

Fine