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Autore: Donatozilla    26/05/2016    5 recensioni
[Presenza di autori].
La Lucas Force ha sempre difeso la Terra da terribili minacce.
Ma ogni volta ci sono state delle conseguenze.
Molte persone hanno perso la vita.
E ora i governi ne hanno abbastanza.
Vogliono controllare la Lucas Force che si dividerà in due fazioni: una favorevole guidata da Gyber e una contro questo guidata da Lucas.
è iniziata la guerra civile della Lucas Force!
Genere: Avventura, Azione | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri, Le sei protagoniste, Nuovo personaggio
Note: Cross-over | Avvertimenti: nessuno
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CIVIL WAR. CAPITOLO 1: PROLOGO. Las Vegas, laboratori Sharp…. Un camion si appostò fuori dai laboratori. Lì dentro trasportava un macchinario, che gli scienziati del laboratorio volevano usare per produrre energia pulita. Uno degli scienziati si avvicinò all’autista che intanto era uscito dal camion per andargli incontro. “Il macchinario è apposto?” chiese lo scienziato. “Certamente signore” rispose l’autista “Non abbiamo incontrato nessun tipo di problema durante la strada, ve l’assicuro” “Molto bene. Presto con questo marchingegno, potremo produrre energia pulita per tutto il mondo” “Io non credo proprio” disse una voce dietro lo scienziato, che si voltò di scatto ma venne colpito in faccia da un pugno che lo fece cadere a terra. “Ma che…” tentò di dire l’autista, ma venne colpito dieci volte da dei colpi di pistola. I passanti che si trovavano lì vicino cominciarono a fuggire via completamente terrorizzati, mentre gli aggressori osservarono il corpo dell’autista cadere a terra. In tutto erano dieci e il decimo, indossava una specie di armatura nera con rifiniture bianche. Sul volto indossava un passamontagna rosso e gli occhi erano scoperti, mentre sulle mani teneva delle specie di guanti meccanizzati. Prese per il coletto lo scienziato e disse “Dacci subito il macchinario” “M-ma… ma voi chi siete?” “Affari tuoi razza di Eistein?! Noi vogliamo quel macchinario e se non ce lo darai subito, saremo costretti a farti molto, molto male! Mi sono spiegato?” concluse avvicinando pericolosamente il suo volto a quello dello scienziato che era completamente terrorizzato. “V-va bene… s-si trova dentro quel camion… ma vi prego lasciatemi!” “Potremmo farlo…. Ma in fondo non ci servi più!” disse il misterioso individuo tirando fuori la sua pistola e sparando al petto del poveretto. Lasciò cadere a terra il cadavere, continuando ad ignorare le urla di terrore dei passanti e si avvicinò al camion. “Bene, bene…” sussurrò lui sotto la maschera, per poi colpire con il guanto destro il retro del camion sfondandolo. “Eccolo” disse lui vedendo dentro il camion il macchinario. Assomigliava ad una sfera di metallo attaccato e delle colonne di un metro. Grazie a quelle, l’energia arrivava alla sfere alimentandolo. “Eh eh… presto il potere sarà mio!” rise lui. Intanto, fuori dal camion i nove malviventi facevano la guardia al mezzo. Poi uno di essi vide un ombra sopra di lui e incuriosito, alzò lo sguardo vedendo una ragazza alato volare in picchiata su di lui. “Ma che ca…” non finì la frase, dato che la ragazza sganciò verso di lui un ragazzo biondo che colpì il malvivente con uno scudo. “Oh no… LUI è LUCAS!!!!!” urlò uno dei malviventi riconoscendo il ragazzo. “Ehi ragazzi… è qui la festa?” chiese ironicamente il ragazzo. “AMMAZZATELO, AMMAZZATELO!!!!” urlò il malvivente di prima, e insieme ai suoi compari spararono verso Lucas che per tutta risposta fece infiammare tutto il suo corpo, bruciando in questo modo i proiettili. “Eh eh… dovreste fare attenzione cari miei” disse Lucas per poi lanciare lo scudo verso uno dei criminali facendolo svenire. “CREPA BASTAR….” Disse un criminale tentando di colpire Lucas da dietro, ma la ragazza alata difese l’amico colpendo in faccia il criminale con una padella. “Grazie Giuly” “Di niente Lucas” rispose la ragazza. “E voi chi diavolo siete?!” disse il criminale in armatura uscendo dal camion. “C-capo…” disse uno dei criminali “C-ci hanno preso di sorpresa… n-noi…” “Fate silenzio razza di idioti!” sbraitò l’uomo “Andatevene col macchinario…. Io mi occupo di questi mocciosi!”. I criminali annuirono spaventati e salirono in fretta e furia sul camion, per poi partire a gran velocità. “Ora cosa farete? Combattete me oppure seguite i miei complici?” chiese il criminale sorridendo da sotto la maschera. “Oh non preoccuparti” sorrise Lucas “Abbiamo mandato un nostro amico a fermare i tuoi complici”. “FORZA, FORZA CON L’ACCELLERATORE!!!” sbraitò uno dei criminali “SE CI FACCIAMO CATTURARE, IL CAPO SI INCAZZERà NON POCO!!!” “Tranquillo amico! Quei due sono occupati ad affrontare il capo! Mica c’è anche un…” non finì la frase, dato che un ragazzo con i capelli blu e le mani da lucertola fermò il camion, mettendosi dinanzi alla strada dei criminali. “… terzo?!” “Dio! Quando parli tu, subito succedono cose negative!”. Il criminale era rimasto a fissare i due ragazzi con odio e disse “Dannati mocciosi! La pagherete di esservi presi gioco di Deathbones!” e si lanciò all’attacco. Colpì Lucas allo stomaco, che non si aspettava un attacco simile. Venne lanciato all’indietro, ma il biondo riuscì a fermarsi prima di finire contro un lampione. “Uhm… sei molto forte…” osservò Lucas. “Esatto ragazzino! Questi miei guanti sono rinforzati con vibranio, il metallo più duro al mondo! Con questi persino tu sei un vermiciattolo!” “Tu credi?” sorrise Lucas per poi lanciargli di sorpresa il suo scudo. L’arma colpì in faccia Deathbones che indietreggiò tenendosi il viso, mentre Lucas balzò contro di lui. Diede un pugno allo stomaco del criminale, che perse per un secondo l’equilibrio, per poi ristabilirlo. “Okay ragazzo… sei morto!”. L’uomo si lanciò all’attacco e tra lui e Lucas iniziò un furioso corpo a corpo. Il ragazzo tentò di dare un pugno in faccia a Deathbones ma lui parò il colpo col proprio braccio, e diede una testata a Lucas. “Certo avrai dei poteri” disse il criminale “Ma io ho combattuto in Vietnam ragazzo! Sono un ottimo combattente corpo a corpo! Non hai speranze!” “Bhe… peccato che non hai un amico che ti aiuta quando sei nei guai” sorrise il biondo parando un colpo di Deathbones. “Che….” Tentò di dire il criminale ma fu colpito in testa dalla padella di Giuly. “AHRG!!!” urlò dolorante il criminale mascherato. “Ben fatto Giuly!” disse Lucas colpendo con un calcio allo stomaco Deathbones. “Di niente Lucas!” rispose l’amica. “GRRR.. dannati… la pagherete tutti!!!!” urlò furioso il criminale. Con un poderoso pugno colpì in faccia Lucas che andò a sbattere contro il muro. Deathbones tentò di dare un altro pugno al ragazzo che riuscì a schivare per il rotto della cuffia. “Cavolo! Sei davvero indiavolato!” affermò Lucas dando un pegno a Deathbones che indietreggiò di qualche passo. “Non puoi battermi moccioso!!!!” urlò l’uomo per poi lanciarsi alla carica. Diede un pugno in piena faccia a Lucas che sputò un po’ di sangue dalla bocca, e dopodiché tentò di dare un secondo pugno invano. Infatti Lucas aveva bloccato l’attacco con facilità. “Secondo me” disse Lucas pulendosi il labbro sporco di sangue con l’altra mano “Ora hai esagerato!”. Diede un pugno in faccia a Deathbones, per poi strappargli uno dei guanti. “GRAAAAA” urlò l’uomo tentando di colpire Lucas con l’altro guanto, ma il fiammifero schivò il colpo per poi prendere l’altro guanto e colpire Deathbones con un poderoso calcio, che lanciò contro un lampione il criminale mascherato. “NYEEEEAAAGH!!!” urlò dal dolore Deathbones mentre Lucas si avvicinò a lui. Ora il criminale era messo non molto bene: infatti l’armatura era ammaccata in più punti, mentre la maschera era lacerata nel punto in cui si trovava la bocca e proprio lì scendevano due rivoli di sangue. Deathbones ansimò per poi levarsi la maschera, rivelando il proprio volto. Era un uomo sulla quarantina, i suoi capelli erano di colore nero e gli occhi verdi, mentre la parte sinistra del volto…. Era sfregiato da una tremenda cicatrice. “Chi sei tu?” chiese Lucas mentre l’uomo sputò un po’ di sangue. “Il mio nome? Sono Marcus Land…. Una volta…. Marito di una donna bellissima e padre di due bimbi… una bella famiglia… che tu hai ucciso!” “Ucciso?! Amico tu devi essere tutto matto! Io non ho ucciso nessuno!” “AH NO?!” urlò Marcus furioso come non mai “E quella battaglia a Baltimore contro quelle Ombre?! Eh?! È lì che la mia famiglia è morta!!! Quei bastardi erano venuti per te!!! E hanno ucciso la mia famiglia!!! È tutta colpa tua!!!”. Le urla dell’uomo sovrastavano quelle dei passanti che continuavano a fuggire e paralizzarono Lucas e Giuly. Calde lacrime cominciarono a scendere dagli occhi di Marcus che disse “Quella era la tua battaglia… e hai messo in mezzo la mia famiglia… e quelle di altre persone…” sul suo volto apparve un maligno sorrise “Ma presto… raggiungerò la mia famiglia… e tu… mi seguirai!” tirò fuori un detonatore. Lucas sbarrò gli occhi. Marcus aveva nascosto sotto l’armatura una bomba! “ADDIO!!!” urlò il criminale schiacciando il bottone. “NO!!!” urlò Giuly colpendo Marcus e in questo modo lanciandolo verso i laboratori. Purtroppo però l’esplosione travolse non solo Marcus, ma anche i laboratori e tutte le persone che si trovavano là dentro. I passanti urlarono dal terrore mentre Lucas e Giuly osservavano impietriti ciò che era successo. La ragazza angelo si mise la mano destra dinanzi alla bocca per non urlare, mentre Lucas non aveva nemmeno il coraggio di guardare. Anche Donatozilla, che intanto aveva legato i malfattori aveva visto l’esplosione da lontano. Un brivido gelido gli attraversò la schiena mentre osservava con gli occhi spalancati il fumo che si innalzava verso il cielo. E in contemporanea, i tre membri della Lucas Force pensarono “Buon Dio, che cosa abbiamo fatto?”. CONTINUA…. Angolo dell’autore: eeed eccomi qui con… Civil War :D!!!! Come ve ne pare gente? E se ve lo chiedete Deathbones è ispirato a Crossbones personaggio dei fumetti Marvel apparso pure in Captain America Civil War! Spero comunque che l’idea vi piaccia e ora… voi da che parte state? #TeamLucas o #TeamGyber?
   
 
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