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Autore: hellojune    26/05/2016    1 recensioni
Darleen e Caleb non fanno più coppia fissa ormai da anni. Ognuno di loro ha superato il trauma della rottura a modo proprio: Darleen ha pianto fiumi di lacrime finché non si è stancata di starsene chiusa in casa a deprimersi mentre Caleb ha preferito concentrarsi sulla scuola e sul suo sogno da realizzare. Le loro strade si sono divise, i loro destini hanno imboccato direzioni diverse e le vecchie fotografie sono state chiuse in grandi scatoloni da dimenticare. Eppure per loro due qualcosa sta per cambiare, un'e-mail inaspettata e una proposta di lavoro ribalterà ogni convinzione facendo nascere nuovi dubbi.
Per Darleen e Caleb non è che un nuovo inizio... Forse.
Genere: Commedia, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
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Problemi di sceneggiatura
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Ϟ L'email
Il picchiettare frenetico delle dita di Darleen sulla tastiera del computer aveva lentamente accompagnato Jason nel viaggio verso il mondo dei sogni. 
L'uomo aveva lasciato la sua storica fidanzata seduta alla scrivania dello studiolo, adiacente alla camera, per dirigersi in tutta fretta verso il letto. Si era infilato il pigiama, aveva passato una ventina di minuti al bagno combattendo contro il sonno mentre Darleen... Oh, quella ragazza era diventata una vera e propria creatura della notte! Dormiva di giorno, si svegliava verso l'una di pomeriggio per pranzare e poi si tuffava sul divano in attesa che calasse la sera. Leggeva spesso – che si trattasse di giornali o romanzi –, incanalava informazioni e nuove parole e poi passava la notte a scrivere. Era certamente una tipa strana, non che gli dispiacesse, ma da quando era riuscita a pubblicare il suo primo romanzo qualcosa in lei era cambiato. Innanzitutto Jason ancora non aveva avuto modo di scoprire il suo pseudonimo – piccolo dettaglio che faceva apparire Darleen ancora più stravagante di quanto non lo fosse già – e poi lei non gli aveva dato modo di seguirla nello sviluppo della sua prima opera. 
Jason a volte si addormentava così, con il rumore martellante di quei tasti premuti e il pensiero che Darleen nascondesse qualcosa di orribile nella sua identità di scrittrice, qualcosa che voleva tenergli forzatamente nascosto.
Fu la mancanza di quel sottofondo, di quell'assurda ninna nanna, a scagliarlo nuovamente nel mondo reale. Jason si voltò sul lato destro e allungò una mano cercando il corpo caldo di Darleen ma trovò solamente il freddo lenzuolo. Sbadigliò appena e tornò supino stropicciando lievemente gli occhi.
Che ore erano?
Il display dell'orologio digitale sul comò segnava le sei e quarantacinque del mattino. Jason si tirò su di scatto mentre nella sua testa una miriade di domande prendevano forma: dov'era Darleen? Che fine aveva fatto? Perché non era nel letto? 
Non aveva mai fatto così tardi prima di allora e di solito si limitava a rintanarsi nel letto verso le quattro/cinque, prima che il sole sorgesse. Ma in quella tiepida giornata di marzo, quando la luce mattutina aveva già raggiunto ed inondato la piccola casa Doyle/Hattman, Darleen non era nella sua camera da letto. 
Jason decise di alzarsi e poggiò i piedi sul parquet ancora gelato. Un brivido di freddo spiacevole gli percorse tutta la spina dorsale moltiplicando in lui quel senso di disagio che gli attanagliava lo stomaco. Mosse incerto i primi passi verso il corridoio guardandosi attorno ancora rintronato per via di quel brusco risveglio. Quando si trovò di fronte all'entrata del piccolo studio titubò. La porta bianca di legno era socchiusa e dall'altra parte tutto era immobile. Jason avvicinò l'orecchio alla soglia nella speranza di cogliere anche il più piccolo dei rumori, che si trattasse di un respiro o di un “click” del mouse.
Niente.
Eppure Darleen...
Avvicinandosi un po' di più cadde con tutto il peso sulla porta che si spalancò all'istante scaraventando il povero Jason per terra. Una risata cristallina riempì l'aria mentre due mani fredde lo aiutavano a tirarsi su: Darleen, in tutto il suo “splendore” notturno, con i capelli scompigliati e il trucco sbavato, era proprio di fronte a lui.
Jason aggrottò le sopracciglia ed incrociò le braccia al petto mentre la sua fidanzata provava distrattamente a spolverargli il pigiama, sul suo volto abbondava ancora il riso.
«Non è divertente...» Provò a borbottare l'uomo mentre sentiva i muscoli del viso cedere a quell'angelo biondo «E soprattutto perché diavolo ancora non sei a letto?»
Darleen gli sorrise senza spiaccicare parola. I suoi occhi castani si illuminarono di colpo mentre la bocca si allargava sempre di più scoprendo i denti bianchi. Darleen lo prese per mano e lo condusse davanti al computer dove Jason notò appena il documento di Word e la prima riga centrale scritta in grassetto: “Never let me go”.
«È per caso il titolo del...» Ma l'occhiataccia che Darleen gli riservò bastò per far chiudere il becco a Jason.
«Non è di questo che dobbiamo parlare oggi» Fu il suo unico commento. Darleen si sedette di fronte al laptot e chiuse il documento Word per poi aprire la sua e-mail. 
Si spostò di lato e gli indicò lo schermo con il dito indice: «Leggi.»
Jason scosse il capo confuso e sospirò, a volte Darleen sapeva essere anche terribilmente fastidiosa oltre che strana.
Lo sguardo di Jason lesse senza troppo interesse tutto quell'accumulo di parole difficili ed formali ma non una sola frase gli suggerì il motivo di quella lunga notte insonne di Darleen.
«Non capisco...» Mormorò confuso mentre avvicinava gli occhi al display nel vano tentativo di scorgere una qualunque informazione in più.
Darleen alzò gli occhi al cielo ed evidenziò con il mouse soltanto due parole: Diamond's Pictures.
«Continua a non essermi chiaro dove vuoi arrivare, Darla...»
«Jason» Pronunciò il suo nome lentamente senza staccare gli occhi dalla pagina della sua posta elettronica «La Diamond's Pictures vuole acquistare i diritti del mio romanzo per farne un film ed io avrò la possibilità di partecipare alla stesura della sceneggiatura. Sai cosa vuol dire questo?» Darleen parlava con un'intensità crescente mentre il suo petto si gonfiava d'orgoglio. 
L'uomo non fece in tempo a rispondere. Darleen gli accarezzò il viso e lo strinse a sé: «Significa che la nostra vita sta per cambiare.»

 

Note dell'autrice: mi mancava tanto scrivere e pubblicare quindi sono nuovamente qui. Ci sto provando con tutta me stessa a portare avanti questo progetto ma è difficile, sono più le volte che mi scoraggio che quelle in cui ci credo davvero. Non so dove mi porterà questo percorso, né se avrò mai abbastanza coraggio (e voglia) per percorrerlo tutto ma nel frattempo... Ci provo. Voglio bene a Darleen, gliene voglio con tutto il mio piccolo cuore e penso che questa storia meriti di essere raccontata. Cercherò di farlo un po' per volta, tenterò di farvi affezionare a questa strana ragazza dai biondi capelli e gli occhi stanchi. Penso che se lo meriti e, per la prima volta, penso che anche io meriti di finire qualcosa.
Forse è la volta buona, chissà.
Per il momento questo è tutto,
June.
   
 
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