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Autore: StormyPhoenix    27/05/2016    3 recensioni
Relief. Sollievo da ansia, paure, dubbi, insicurezze... grazie all'amore.
[...] «Ora dormi, piccola, [...] e non temere l'ansia... ti aiuterò a mandarla via.»
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: Lemon | Avvertimenti: nessuno
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Piccola storia scritta di recente e particolarmente influenzata dal vissuto dei miei ultimi mesi, spero piaccia. Buona lettura <3






È una notte serena, tiepida e ventilata... 
E io sono qui, sola, in questo letto matrimoniale, in una stanza di hotel. 
Nonostante sia davvero stanca, non riesco ad addormentarmi e continuo a rigirarmi, inquieta, in attesa del mio ragazzo che è ancora fuori con i suoi colleghi. L'ansia mi sta tenendo in pugno, pensieri spiacevoli mi punzecchiano come aghi... cerco di respirare profondamente e svuotare la mente, girata sul lato che dà sulla finestra della camera, devo resistere fino al suo arrivo.
Dopo un tempo inquantificabile la porta si apre con pochissimo rumore e mentalmente esulto, sollevata; sento rumori di scarpe tolte e poggiate sul pavimento, di vestiti sfilati e posati su una sedia e di gingilli rumorosi rimossi dai polsi.
Daron, chitarrista dei System Of A Down, condivide la sua vita con me da qualche tempo.
Rimango ferma, quasi fingendo di dormire, mentre il letto si muove appena; mi tradisce un sospiro quasi involontario che mi sfugge quando si accomoda vicino a me, da dietro, abbracciandomi.
«Piccola» mormora, con il naso affondato fra i miei capelli, in prossimità della spalla.
«Tesoro...» replico, con lo stesso volume di voce, alzando una mano per accarezzare i suoi corti capelli tinti di rosa acceso.
«Cosa ci fai ancora sveglia?»
«Non riuscivo ad addormentarmi.»
«Come mai?»
Esito un poco prima di rispondere. «Ansia.»
La stretta del suo abbraccio si intensifica un poco, poi il ragazzo mi tira appena un braccio come a chiedermi di girarmi dall'altro lato, e così faccio; lo guardo e i suoi occhi scuri e intensi mi mozzano il respiro, così come il suo viso affascinante e la vista del suo corpo seminudo, minuto ma ben fatto.
«Vieni qui, piccola» sussurra, facendomi appoggiare la testa sul suo petto; il battito lento e regolare del suo cuore e il calore della sua pelle sortiscono l'agognato effetto calmante. «Va meglio?»
«Sì...»
Alzo la testa per guardarlo e prima di riuscire a dire una qualunque cosa le sue labbra si posano sulle mie, scatenando le farfalle nel mio stomaco.
«Ti amo, piccola.»
«Daron... anche io ti amo.»
Il ragazzo sorride, prima di stringermi più forte.
«Ora dormi, piccola» mormora, cullandomi fra le sue braccia «e non temere l'ansia... ti aiuterò a mandarla via.»
E così mi addormento fra le sue braccia, il posto più bello del mondo, dove l'ansia non esiste e io sono in estasi.

Riemergo dal sonno, come percependo l'arrivo dell'alba.
Rivolgo gli occhi socchiusi verso la finestra, constatando quanto sia ancora buio, ma quando faccio per richiuderli sento le mani di Daron muoversi appena all'altezza della vita, le sue braccia ancora strette attorno al mio corpo. 
Si è mosso nel sonno? O è sveglio? Il movimento continua, per cui non credo sia ancora addormentato... 
Avverto il suo respiro caldo sul collo e la sua lingua che traccia il contorno del mio orecchio proprio mentre con una mano mi palpa un seno sopra il mio top nero e con l'altra scivola giù fin tra le mie gambe, dove il desiderio si sta risvegliando con forza nonostante i sensi ancora annebbiati dal sonno... lo sento ridere appena, senza tuttavia fermarsi, quando gemo sottovoce.
Dopo diversi minuti delle sue provocazioni ormai mi sento scoppiare e mi inarco, come implorandolo di porre fine al mio tormento; un suono gutturale sfugge dalle mie labbra quando affonda in me fluidamente. Il movimento è lento e mi inebria, ma non mi basta... dopo qualche momento entrambi ci muoviamo, optando per una posizione più classica, e dopo un frenetico caos di vestiti tolti inizia a baciarmi. 
D'istinto, durante il bacio, cerco di coprirmi, conscia delle mie imperfezioni fisiche, ma lui in qualche modo lo percepisce e, senza staccarsi, prende le mie mani e le blocca al di sopra della mia testa prima di abbassarsi sul mio petto e tortura seni e capezzoli con la sua bocca, facendomi tremare quasi con violenza; dopo un poco torna su e mi bacia con passione quasi selvaggia, entrando nella mia bocca con la sua lingua bollente e prepotente e intensificando i suoi movimenti, mentre io con una mano gli accarezzo i capelli e con l'altra graffio la sua schiena, lasciando lievi segni rossi.
Sembra passata una quantità di tempo considerevole quando le spinte si fanno ancora più forti e toccano un punto tale da portarmi verso l'orgasmo rapidamente e sento Daron tremare leggermente... chiudo gli occhi e arrivo al culmine con un grido soffocato, stringendomi disperatamente a lui che mi raggiunge poco dopo con un altro urlo smorzato e poi si abbandona su di me, con il suo corpo che aderisce morbidamente al mio. 
Diverso tempo passa prima che riusciamo a riprendere fiato e, dopo un altro lungo bacio, mi accoccolo fra le sue braccia e mi riaddormento insieme a lui... 
Accanto a lui mi sento sicura e felice.
  
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