Prompt: Frutto 12. Pesca
Fandom: Norn9

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Koharu si era presa diligentemente cura del suo pesco.
L’aveva piantato e innaffiato con speranza e ottimismo.
L’aveva visto crescere e diventare un albero sano e rigoglioso.
L’aveva fatto seguendo tutti i consigli di Kakeru.
Con gli occhi lucidi e un sospiro dal sapore nostalgico, la ragazza raccolse una bella pesca caduta ai suoi piedi.
La buccia era morbida, sembrava velluto.
Il frutto era maturo, pronto per essere mangiato – il suo succo era una vera delizia per il palato, dolce e dissetante, nonché ricco di vitamine.
Al momento però lei non aveva appetito, c’era un pensiero fisso che la tormentava, un senso di colpa che la soffocava, ricordi preziosi che rimpiangeva con tutta se stessa.
“Se soltanto avessi teso un po’ di più la mia mano… Se soltanto il vento avesse soffiato con meno intensità… Adesso lui sarebbe qui con me”.
E le mancava, le mancava moltissimo.

A malincuore, Koharu distolse lo sguardo, senza però mollare la presa sulla pesca raccolta.
La malinconia non l’abbandonava mai, proprio come il senso di sconforto dovuto al mancato ritrovamento del ragazzo, del suo Kakeru.
Tuttavia la speranza resisteva nel suo cuore, unita al presentimento che lui fosse ancora vivo da qualche parte e impossibilitato a raggiungerla; erano due fiammelle accese che non si spegnevano.
Doveva essere paziente, aspettare il lieto fine della storia.
L’adorato pesco era muto testimone del passato e del presente, e avrebbe avuto la sua parte anche in futuro, se lo sentiva.
E anche Norn, la grande nave volante ormai decaduta che l’ospitava, senza la quale non avrebbe conosciuto il suo amore e i suoi amici, forse sarebbe tornata all’antico splendore.
La dolce Koharu levò il capo, scostando ciocche di capelli rosa mosse dal vento, per poter ammirare un cielo azzurro, limpido, positivo.
Doveva soltanto essere paziente e fiduciosa.



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