A Perfect Good Morning

Le lancette dell'orologio non segnano ancora le 5:00 del mattino, quando, all'improvviso, ti svegli di soprassalto dopo un sonno agitato.

Ti senti soffocare sotto le coperte, ti manca l'aria nel buio della tua stanza.

Allora ti alzi, aprendo le imposte per lasciare che i tuoi occhi vedano ciò che si estende oltre la finestra.

Il sole non è ancora sorto, ma i primi bagliori dell'alba cominciano a fare capolino alla tua sinistra, lì dove si trova l'est; mentre alla tua destra il firmamento è di una tonalità più scura, cosparso ancora di qualche stella qua e là.

La luna, alta nel cielo proprio di fronte a te, è ancora presente, offuscata da un lato, trovandosi nella sua fase calante.

Volti nuovamente lo sguardo a est, dove in lontananza riesci a scorgere la costa. Nel principio di una mattinata così limpida, è impossibile non godere della vista del mare.

Ma oltre allo spettacolo che si manifesta ai tuoi occhi, è quello riservato ai tuoi orecchi che prevale: il canto di mille e più creature ti arriva forte e chiaro, catapultandoti in un'altra dimensione.

A quell'ora, quando la città è ancora cullata dalle braccia di Morfeo, la natura spicca forte e chiara, incontrastata; nessun rumore infernale può nuocerle, lasciando che sfoci in tutta la sua armonia.

D'impulso chiudi gli occhi, assaporando quei canti soavi che ti è impossibile udire durante il giorno, mentre una lieve brezza ti scompiglia le ciocche scomposte, carezzandoti delicatamente il viso… ti sembra quasi che quell'arietta tiepida, tipica del giorni che precedono l'estate, sia seta sulla tua pelle, soffice stoffa che ti avvolge piacevolmente.

Inspiri forte e forse, per la prima volta, è aria veramente pura quella che ti riempie i polmoni.

Sorridi sincera e apri nuovamente gli occhi, stranamente felice per quel sonno agitato che ti ha destata all'improvviso: se nessun incubo avesse infestato la tua notte, non avresti avuto modo di ricevere un così puro buongiorno.