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Autore: BrightIncubus    27/05/2016    1 recensioni
Dalla storia:
[...] «Sapevamo a cosa stavamo andando incontro quindi se non vi sta bene rischiare, potete saltare la porta. Nessuno vi costringe a restare, siete padrone di voi stesse e delle vostre scelte. Detto questo, decidete se venire o meno stasera e fatecelo sapere» dice mia sorella in tono glaciale. Non la sentivo dire una frase così lunga da mai visto e considerato che lei è di poche parole, però ha proprio ragione, non ha senso lamentarsi, noi abbiamo scelto ciò che siamo oggi. [...]
Genere: Azione, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Carlos, James, Kendall, Logan, Nuovo personaggio
Note: OOC, What if? | Avvertimenti: nessuno
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Just getting started

Logan’s pov 
 
Io, Kendall e James ci siamo appena svegliati. Qualcuno ci ha portati nello studio del padre di Kendall, ma ora come ora non c’è nessuno. 
«Finalmente vi siete svegliati!» esclama mio padre sbucando dal nulla con Kent e Mike.
«Papà, ma cosa sta succedendo?» domanda Kendall. I nostri genitori si guardano e alla fine sospirano, mi stanno facendo venire ansia.
Il padre di Kendall ci porge una pila di fogli che Kendall prende subito e inizia a sfogliarli. Mentre li sfoglia iniziamo a vedere delle cose sconvolgenti che risalgono a circa dieci anni fa, come se fosse un salto nel passato. In ogni documento appare un nome: Bruce Parker. Sembra che questo tipo ne abbia combinate di tutti i colori, ma la cosa che più mi sconvolge è che lui è attualmente il capo della Central Intelligence Agency.
«La CIA?» domanda James guardando tutti i presenti, ma suo padre si limita a fare un cenno con la mano come per dire di proseguire e infatti lo facciamo.
Oltre alle malefatte di quest’uomo troviamo un foglio con scritta una grande lista, ma sei nomi saltano all’occhio poiché sono evidenziati. Armstrong Gabrielle, Montgomery Lucille Nichole, Montgomery Juliet Stephanie,Peña Carlos Roberto Jr., Russel Jade Estelle e Winston Blair. L’ultimo nome mi fa ghiacciare il sangue nelle vene.
«Questa è una lista di agenti della CIA coinvolti in questo caso» annuncia mio padre. Io e i ragazzi ci guardiamo e l’unica cosa che ci viene da fare è ridere. Questo si che è uno scherzo organizzato bene!
«Sei grande papà! Ti giuro che non me lo sarei mai aspettato da un tipo come te» dice James tra una risata e l’altra. Credo che morirò dal mal di pancia!
«James ascolta...» prova a dire Kent, ma viene prontamente fermato da Kendall «Papà abbiamo scoperto dello scherzo, non ha senso fare quella faccia» 
«Ma Dus, tu eri un complice?» chiedo ridendo al mio amico. Non capisco che senso ha tenere il muso lungo. Abbiamo scoperto dello scherzo e stiamo ridendo. Perché non ridono pure loro?
«Non è uno scherzo. Ciò che vi hanno detto è reale» dice Dustin e per un attimo noi tre ci guardiamo stupiti, poi riprendiamo a ridere. Non riescono neanche a fare uno scherzo senza farsi scoprire!
«Ragazzi basta! Ascoltateli» dice c'è Dustin troppo seriamente, è serio al punto da farci smettere di ridere istantaneamente e farci spostare lo sguardo verso i nostri padri.
«Non è semplice da spiegare, ma ci proverò - annuncia Kent – Allora, noi tre, insieme al padre di Dustin e di Carlos eravamo agenti della CIA, so che è difficile da credere, ma è così. Comunque, dieci anni fa Alexander Armstrong, glorioso agente segreto è leader della CIA è morto senza una vera e propria causa e il potere è passato al suo braccio destro, ovvero, Bruce Parker»
«Noi abbiamo continuato a fare il nostro lavoro, ma qualche tempo dopo abbiamo scoperto che Alexander è stato ucciso e il mandante dell’omicidio non era altri che Bruce. Di conseguenza noi abbiamo indagato e abbiamo appurato che lui sta solo usando la CIA per coprire i suoi traffici illeciti» prosegue Mike e noi siamo stregati dal racconto.
«Così ci siamo ritirati e abbiamo continuato ad indagare. Bruce ha continuato a fare i suoi affari e faceva cancellare le prove ai suoi agenti, ma poi ha scoperto che noi tre sappiamo tutto quindi ha mandato sei dei suoi agenti a controllarci per portarci via tutte le prove che abbiamo contro di lui. Il punto è che i suoi agenti pensano che i reati commessi da Bruce, siano stati commessi da noi» finisce mio padre.
«Ma che c’entrano le nostre amiche e Carlos?» domanda James perplesso.
«Sono loro gli agenti che si occupano di questo» dice Dustin abbassando lo sguardo come se questa realtà, detta a voce alta, gli avesse fatto crollare il mondo addosso.
«No aspetta! Mi stai dicendo che Jade lavora per la CIA e sta indagando su di voi e non mi ha detto nulla?» domanda Kendall e suo padre fa un cenno d’assenso con la testa. Io e James siamo nella sua stessa situazione. Ma è surreale tutto ciò.
«Non possono dirlo, hanno giurato fedeltà agli Stati Uniti» dichiara Mike poggiando una mano sulla spalla di suo figlio.
«Ma allora le voci familiari presenti in quel video erano le loro? Ecco perché lo hanno fatto sparire!» esclama Kendall e i nostri genitori annuiscono.
«Quel video ritraeva la loro prima missione, avevamo bisogno di conoscerle visto che avrebbero lavorato contro di noi. Però sono migliorate parecchio! Blair da un cellulare ha aperto la mia cassaforte mentre Juliet ha fatto impazzire il sistema operativo del computer. Hanno piazzato cimici e telecamere ovunque» dice Kent.
«Lo avete sentito?» domando riferendomi al rumore proveniente sicuramente dal soggiorno. Tutti annuiscono e ci alziamo per andare a vedere.
 
Blair’s pov
 
Trovo abbastanza ridicolo il fatto che abbiamo tre macchine differenti! Quello stupido dice di non dare nell’occhio e ci fa arrivare sul posto con tre auto. Bravo chi lo capisce.
«Blair eccolo! Sia Carlos che Jade si sono fermati» mi dice Gabrielle ed io i parcheggio dietro gli altri due. Che strano, sembra deserto... Ma siamo sicuri che sia il posto giusto?
Carichiamo la pistola ed entriamo da tre angolazioni differenti dell’edificio. Io e Gabrielle siamo entrate da quello centrale, ma sembra che non ci sia nessuno. 
«Libero!» dico al walkie-talkie e poco dopo anche Juliet e Lucy dicono la stessa cosa, quindi, decidiamo di tornare alle macchine.
Non capisco però perché non ci sia nessuno. Bruce ha detto chiaramente che il posto era questo. Non so perché ma non mi fido molto di quel tipo, è strano.
«È stato un buco nell’acqua» mormora Elle.
«Perlustriamo la zona» propone Jade tirando fuori il computer dell’auto.
«Io e Carlos cerchiamo di captare qualcosa all’interno dell’edificio» dice Lucy prendendo il palmare. Si avviano all’interno e noi sistemiamo tutto per verificare. Juliet e Jade stanno controllando l’interno e l’esterno, mentre io e Gabrielle controlliamo il circondario con scarsi risultati visto che in questo posto dimenticato da tutto e tutti ci sono solo insetti strani e qualche volatile.
«Uscite subito dall’edificio! Avete quattro minuti prima di saltare in aria! C’è una bomba composta di dinamite con innesco chimico e un involucro nucleare di ribosomi. Si trova a qualche metro dalla vostra testa, evacuate!» strilla Juliet al suo walkie-talkie. Pochi secondi dopo vediamo Carlos e Lucy uscire e correre verso le auto. Noi saliamo sui nostri mezzi e appena arrivano partiamo a tutto gas, ma non siamo troppo lontani dal posto, infatti riusciamo a sentire l’esplosione.
«Ti è arrivato un messaggio da Logan. Dice che non potete vedervi perché è stato trattenuto dal padre» mi comunica Elle ed io mi allarmo.
«Anche James e Kendall ci hanno detto la stessa cosa» dice Jade dal suo microfono sull’altra auto. È divertente poter parlare così, se solo non fossimo in questa situazione ovviamente.
«Controllo con il gps dove sta James» dice Juliet e questa sua affermazione non può far altro che farmi sorridere.
«Hai sul serio attaccato una cimice al suo cellulare?» domanda Gabrielle sconvolta.
«Non è una cimice, è solo il suo gps del suo cellulare sempre attivo che è connesso al mio ventiquattro ore su ventiquattro – risponde Juliet – È  a casa Schmidt! Gli faranno del male!» strilla.
«Avvisa Carlos!» dico a Gabrielle mentre accelero verso la casa di Kendall. Ho paura che anche Logan si trovi lì...
Eccoci davanti ala casa di Kendall, ora dobbiamo organizzarci per entrare e arrestarli tutti, credo che utilizzeremo le pistole.
«Allora, io e Blair entriamo dal soggiorno, Carlos e Lucy entrano dal piano di sopra, mentre Elle e Jade dalla cucina, ok?» domanda la nostra nuova stratega, alias Juliet.
«Ok perfetto! Le pistole sono pronte?» domanda Lucy. «Si anche se francamente spero di non usarla» dice Jade ed io condivido a pieno questo pensiero.
Silenziosamente entriamo. «Juls... È il padre di Logan» mormoro e lei mi abbraccia. Proprio in quel momento Carlos inciampa e fa un baccano assurdo. Ci ritroviamo tutti a nasconderci perché la porta dello studio si è aperta e sta uscendo qualcuno. Vedo Kent, Mike, Jeffrey, Dustin e ci sono anche Kendall, James e il mio Logie. 
«Figliolo sei suggestionato e ha suggestionato pure noi!» esclama suo padre.
«Si sbaglia signor Henderson» dice Lucy mentre ci alziamo in piedi e puntiamo le pistole verso il gruppo di uomini.
«Kent Schmidt, Mike Maslow, Jeffrey Henderson, in nome degli Stati Uniti d’America io vi dichiaro in arresto! Avete il diritto di rimanere in silenzio» dice Juliet sotto lo sguardo stupito di James.
«Aspetta!» esclama il signor Maslow.
«Fate spostare i ragazzi verso di noi e alzate le mani» mormoro a mezza voce. Mi dispiace Logie, non volevo che lo scoprissi così, ma non posso tornare indietro.
Dustin, Logan, Kendall e James guardano i loro genitori che con un cenno li spronano a venire verso di noi. Non riesco neanche a guardare Logan in faccia, vorrei piangere dal nervoso, questa situazione mi fa schifo.
«Vado a chiamare Bruce. Verrà con gli altri a terminare la missione» annuncia Lucy con il suo solito tono glaciale.
«Forse dovreste ascoltarli e ascoltare anche me – annuncia una voce profonda, maschile. Noi ci voltiamo e non possiamo fare a meno di sgranare gli occhi dalla sorpresa, pensavamo fosse morto. Lui ci guarda attentamente, poi sposta lo sguardo sulla mia amica – Mi dispiace Jade, non potevo fare altrimenti» dice l’uomo in direzione della figlia. 
Succede tutto in qualche secondo, ma Jade lancia la pistola e si butta sull’uomo e non per dargli una dimostrazione d’affetto. Kendall si precipita per tenerla, ma è una furia. Fortunatamente Kendall riesce a prenderla e spostarla, altrimenti credo che non si sarebbe fermata.
«Dopo parleremo tesoro, ora è importante che spegniate tutto ciò che vi collega alla CIA, tutte le telecamere e i microfoni presenti in questa casa è che tu Lucy, non chiami Bruce» dice il padre di Jade. Non so perché, ma mi fido di quest’uomo, quindi posò la pistola, stacco tutti i collegamenti e tolgo l’anti proiettili. Juliet e Gabrielle mi imitano, Carlos e Lucy ci seguono a ruota.
«Ti ascolto e staccherò tutto, ma scordati che io poggi la mia pistola. Tu non meriti fiducia quindi scordati la mia» le dice Jade e lui annuisce abbattuto.
«Ciò che mi ha spinto ad allontanarmi è stato proprio Bruce. Io, insieme ai miei colleghi – dice indicando i genitori dei ragazzi – abbiamo subito nutrito dei sospetti su di lui da quando ha preso il posto del nonno di Gabrielle. Successivamente abbiamo scoperto che il mandante dell’omicidio di Alexander Armstrong non era altri che Bruce Parker, quindi abbiamo continuato ad indagare e abbiamo scoperto che lui utilizza la CIA per coprire i suoi traffici illeciti. Così, io, Kent, Mike, Jeffrey e Carlos ci siamo ritirati. Il padre di Dustin è stato eliminato per mano di Bruce, io sono dovuto sparire, Carlos non ne ha voluto più sapere e loro tre hanno continuato ad indagare. Io partecipavo, ma passivamente, era troppo pericoloso uscire allo scoperto. Voi siete solo le sue pedine ed Andrew lo sa bene, solo che ha deciso di assecondarlo» racconta il signor Russel.
«Mio padre sa di questa storia?» domanda Juliet e loro annuiscono.
«Se vi fidate, ora dobbiamo far finta che questo incontro non sia mai avvenuti, dobbiamo giocare d’astuzia e prendere Bruce con l’effetto sorpresa» dice Jeffrey e noi ragazze annuiamo. L’unica un po’ contrariata è Jade.
«Ora penso che voi ragazze abbiate bisogno di parlare con loro. Domani ci vedremo per organizzare tutto e ovviamente verrà anche Andrew» dice Kent. Successivamente si ritirano nello studio mentre io mi giro verso Logan. Nessuna di noi ha idea di cosa fare, non è una situazione normale questa.
«Ti va di fare due passi?» mi chiede accennando ad un piccolo sorriso.
«Prima dobbiamo andare a fare rapporto, non possiamo sparire così, andiamo» dice Jade prendendo le chiavi.
«Ci vediamo dopo amore, torno qui e parliamo» dico scoccando un bacio sulle labbra di Logan.
 
James’ pov
 
Troppe cose tutte insieme, non riesco ad assimilare ciò che è accaduto. Il loro avvicinamento era dovuto alla missione o al fatto che provassero veramente qualcosa per noi? Ormai non sono più sicura di nulla.
«Non riesco a crederci» mormora Kendall lasciandosi cadere a peso morto sul divano.
«Neppure io» mormoro a mia volta, è troppo strano tutto questo, sembra un sogno.
«Io non so cosa dire, ho solo bisogno di parlare con lei per chiarire la situazione» dice Logan spostandosi da un lato all’altro del soggiorno.
«Io lo sapevo» ammette Dustin. «Se lo sapevi, perché non ci hai detto nulla?» domanda Kendall.
«Loro dovevano proteggervi e se voi aveste saputo, avreste rischiato voi e anche loro. Non potevo permettere che Bruce scoprisse tutto e facesse a tutti del male» risponde Dustin alla domanda di Kendall. Io vorrei solo parlare con lei e farmi spiegare bene ogni cosa, ho bisogno di sapere se mi ha mentito tutto questo tempo oppure stava con me perché le piaceva, mi scoppia la testa.
«Prendiamoci un bel caffè, abbiamo bisogno di riprenderci» dice Kendall andando in cucina e Dustin lo segue.
«Se pensi al fatto che potrebbe non essere stata con te per amore, posso capirti. Anche io per qualche secondo lo ho pensato, ma nessuno sarebbe stato in grado di recitare così bene. Ti accorgi se una persona ti ama o meno ed io sono sicurissimo che la mia Blair mi ama quasi quanto io amo lei» mi dice Logan per tirarmi su il morale, ma ora l’unica che potrebbe confermarmi queste parole è a fare rapporto alla CIA.
«Penso di aver bisogno di parlare con lei» dico prendendo in mano il cellulare come se potesse aiutarmi in questo momento.
«Anche io ho bisogno di spiegazioni, ma dobbiamo fidarci, non ci hanno detto nulla per una buona ragione» dice Kendall ed io annuisco, forse hanno ragione.
Dustin accende il televisore e passa un caffè a tutti, magari riusciamo ad ammazzare l’attesa. A parte Lucy e Carlos devono tutte tornare per risolvere la situazione con noi, o almeno spero che lo facciano.
Dopo aver consumato i nostri caffè sentiamo il rumore di un’auto, ci affacciamo alla finestra che dà sulla strada e vediamo le quattro ragazze, vestite in maniera normale, che si guardano mentre si avviano al portone di casa Schmidt.
   
 
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