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Autore: Devil_san    27/05/2016    1 recensioni
Dicono che la curiosità uccise il gatto.
In effetti loro un sacco di volte si sono ritrovati davanti alle porte di Morte.
Ma quante volte ancora avranno così tanta fortuna da tornare indietro?
In effetti non si sa ma... forse questa se la sarebbero potuta risparmiare.
Rischiare di morire, di nuovo, per soddisfare la propria curiosità, da sobri, non era una delle loro migliori idee.
E poi, diamine, gli aveva già promesso che come regalo glieli avrebbe fatti conoscere alla faccia di quei miscredenti.
Certo però che forse sarebbe stato meglio aspettare un attimo invece di premere il bottone e quasi morire nei meandri dello spazio-tempo.
Però diamine, almeno si sono tolti un capriccio.
Già, perché la soddisfazione lo riportò in vita.
Genere: Avventura, Commedia, Storico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Shonen-ai | Personaggi: Kaito Kuroba/Kaito Kid, Shinichi Kudo/Conan Edogawa
Note: Cross-over | Avvertimenti: nessuno
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Non Possiedo Detective Conan and Magic Kaitou
 



 
Luna di Miele
 



Tarocchi
Arcano Maggiore
La Ruota della Fortuna
o
L'Idiozia non conosce confini

 





 
 
«Idioti!»
Sbam!
I due, trasalirono.
«Io... sono senza parole.» La mano che gli nascondeva il viso scuoteva violentemente di rabbia:«Per colpa di due Disgraziati Imbecilli come Voi!»
Sbam!
I due, che si trovavano molto lontano da lei attraverso lo Spazio, molto lontano da lei attraverso il Tempo, e per essere precisi, molto lontano da lei attraverso il Multiverso, si ritrassero via, lontano.
«Cosa dovrei fare con voi due, eh? E dire che siete dei maledetti Geni, e pure certificati! Come diamine vi è saltato in mente, eh? Me lo volete spiegare? Eppure vi ho detto centinaia di volte di fare attenzione ma noooooooo, facciamo gli idioti, cosa vuoi che succeda? Eh?»
Sbam!
E sì, cominciavano davvero a sentire l'irresistibile impulso di nascondersi via, lontano dai suoi occhi temporaleschi e rannicchiarsi in un sperduto angoletto buio pregando come dei ferventi credenti a chiunque fosse in ascolto li su, in verità in quel momento andava bene anche uno di li giù, di non essere notati fino a quando la tempesta non era passata.
«Ecco cosa succede! Ti ritrovi catapultato in un Universo Alternativo! E pure Temporale e Spaziale visto che ci siamo!»
Sollevò le mani al cielo, come a dire ci rinuncio.
«Dei! Quasi quasi dovrei lasciarvi a voi stessi, magari così imparate qualcosa una buona volta!»
Si volse di schiena, lasciando uno spicchio di viso visibile ma nascosto dalla mano che lo reggeva mentre le dita tamburellavano furiose contro lo zigomo. I due, osservandola attraverso il magico proiettore olografico, tenevano d'occhio le sue azioni con il fiato sospeso. Da Lei dipendevano tutte le loro possibilità di riuscire a tornare a Casa. Si stritolarono l'un l'altro la mano in trepidante attesa.
«Ma non lo farò.» sentenziò rigirandosi verso di loro per affrontarli faccia a faccia mentre continuava a tamburellare le dita inquiete. I due riuscirono a trattenere i loro sospiri di sollievo; non sia mai che un azione del genere la facesse cambiare idea. Era già successo prima, meglio evitare.
I suoi occhi temporaleschi li inchiodò sul posto. Il peggio non era ancora passato.
«E' vero che siete due novelli sposi, e che avevo intenzione di regalarvi una Luna di Miele impossibile da dimenticare ma...» e qui il cuore cominciò ad andare a un miglio al minuto:«visto che a quanto pare il matrimonio vi ha messo in uno stato di deficienza acuta mi assicurerò che per voi non sia poi così rilassante questo viaggetto.»
Ah, ecco.
Lavoro, in poche parole; probabilmente quello che lei avrebbe dovuto fare mentre al contempo faceva per loro da autista mentre scorrazzavano da un luogo all'altro.
Ed erano fortunati, ...sarebbe potuta andare peggio, Molto Peggio.
Meglio non protestare.
Decisamente.
Perché davvero, non volevano diventare loro l'oggetto che subiva l'ira fisica della sua rabbia invece di quella povera cosa che gemeva sotto i suoi colpi da quando avevano risposto alla sua chiamata. E probabilmente anche da molto prima. Per tutti i Kami, l'avevano davvero combinata grossa questa volta, non è vero?
Meglio accettare la punizione in silenzio.
E per il pacifico viaggio di nozze mancato avrebbero sempre potuto rimediare, se questo proprio fosse stato da incubo, una volta che fossero tornati a casa. Un bel viaggetto tranquillo con solo loro due e lontani dalla civiltà. ...e da Lei, soprattutto da Lei.
«Quindi...» e il suo sorriso ora ricordava una bestia maligna, ma non si sentiva magnanima fino a un attimo fa? «Vi consiglio di scoprire dove diamine avete atterrato i vostri maledetti culoni, che in questo preciso momento mi piacerebbe tanto prendere a sculacciate come i marmocchi che siete, e riferire. Tra tre ore vi richiamerò, vedete di non fare altre idiozie fino ad allora.»
E con questo la comunicazione saltò.
I due, cuore in gola per la tempesta appena passata, si alzarono su spolverandosi via dai loro abiti da cerimonia, uguali e opposti, la polvere della costruzione in rovina in cui erano atterrati, raccolsero i loro orologi da tasca con nove complicazioni, drappeggiarono con cura i loro particolari grifoni, un regalo inaspettato da lei al loro primo vero incontro, sulle spalle e si avventurarono fuori a scoprire il Mondo.
O almeno ci tentarono.
A due passi dalla soglia il proiettore olografico, fissato sul coperchio dei loro orologi, che usavano per comunicare con lei tornò on-line.
«E un ultima cosa, cercate di non attirare troppa attenzione su di voi mentre ci siete. Non ho voglia di rammendare strappi nel tessuto spazio-tempo per colpa vostra. Sono stata chiara?»
I due, allo sguardo di morte dolorosa se avessero anche solo osato pensare di contraddirla, congelarono di terrore.
«Sì, Signora.»






Note dell'Autrice:

E yesssssss, sono tornata. Dopo un eternità e mezza dopo. Direttamente in un altra sezione. Senza finire quello che avevo iniziato in quella prima (sapete, una bella revisione grammaticale ci vorrebbe nella storia precedente, sono sicura che ci siano ancora degli orribili strafalcioni lì in mezzo).
Ma va be'.
Comunque, dato che ormai ho capito che se inizio una storia e la pubblico sembra che riesca a finirla perchè mi da personalmente fastidio non finirla iniziamo con questa, che è un intreccio da Malditesta, anche per me.
Vi consiglio di tenere d'occhio le denominazioni dei capitoli (es: Tarocchi) indicherà in che momento temporale siamo, chi ci sarà di mezzo e su chi sarà concentrata in particolare, come d'esempio i PoV in cui saranno scritti oltre alla solita terza persona onnisciente, cioè io.
Visto che siamo a solo l'inizio non vi dirò cosa indichino i Tarocchi, ne quali sono le seguenti.
Però vi dico questo, riuscite a capire dalle premesse di questo capitolo, prologo, chi c'è di mezzo? Chi rischia di subire la sua ira se riesce a mettere le mani su di loro prima che le si calmino i bollenti spiriti? Sì? 
Bene, alla prossima.

PS. Appena me ne viene uno migliore cambio introduzione alla storia, che un po' mi fa pena. Non risalta neppure un po'.



 
  
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