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Autore: Felix_Felicis00    27/05/2016    1 recensioni
Fred Weasley Jr. sta per sposarsi. Tutti sono contenti della notizia, tutti tranne la sua migliore amica, Scarlett Wright, che farà il possibile per far saltare il matrimonio. Verrà aiutata in questa sua missione da Dylan e Dominique, i suoi amici più cari.
Tra amore, gelosie, damigelle, testimoni e la sposa, riuscirà Scarlett a raggiungere il suo obiettivo?
***
Dalla storia:
- È normale che tu ti senta triste: il ragazzo che ami si sposa con un’altra! – replicò Dominique.
- Il tuo tatto mi colpisce sempre, Domi – disse sarcasticamente Dylan.
– Già. Comunque è ovvio che io sia triste, ma non sarà per molto. –
- Beh, conoscendoti cadrai in una depressione tale che mangerai cioccolato per giorni, ti riempirai di brufoli e ingrasserai di qualche chilo, ma questo è lo spirito, ragazza! –
Dylan alzò gli occhi al cielo trattenendo una risata, mentre Scarlett la ignorò e continuò:
- Quello che volevo dire è che non sarò triste per molto visto che lui non si sposerà. –
- Cosa stai dicendo? –domandò il ragazzo, confuso.
- Ragazzi, abbiamo una missione: rovinare un matrimonio! -
Genere: Generale, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Slash, FemSlash | Personaggi: Dominique Weasley, Fred Weasley, Fred Weasley Jr, James Potter, Lysander Scamandro, Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nuova generazione
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My best friend’s wedding: how to ruin it

Scarlett si materializzò in un vicolo, dove sapeva nessun Babbano l’avrebbe potuta vedere. Trascinando il grande trolley che aveva, si diresse verso casa sua cercando di non inciampare – evento che non sarebbe stato così raro, vista la sua goffaggine – sugli alti tacchi a spillo che portava. Lei li detestava, ma era costretta a vestirsi elegante per il lavoro, poiché “non puoi certo presentarti in tuta ad un incontro con i più importanti maghi del mondo, Scar” le ripeteva sempre sua madre e qualsiasi altra persona avesse a che fare con lei. Lavorava nell’ufficio internazionale della legge sulla magia e perciò spesso le capitava di fare viaggi all’estero per discutere su questioni come l’applicazione di una legge o riguardo problemi che potevano compromettere la sicurezza mondiale.
Una volta raggiunta casa sua, si abbassò a raccogliere le lettere che aveva ricevuto e che i gufi avevano lasciato davanti alla sua porta, erano circa una decina e le guardò di sfuggita, mentre cercava le chiavi dentro la sua borsa.
- Eccovi! – esclamò, una volta trovate.
Le infilò nella serratura, proprio mentre il suo cellulare iniziò a squillare. Premette il tasto verde, senza nemmeno guardare chi fosse a chiamarla, e lo incastro tra la spalla e l’orecchio destro, mentre con la mano sinistra cercava di aprire la porta.
- Pronto? –
- Ciao, tesoro – esclamò una voce dolce e familiare.
- Ciao, mamma – la salutò Scarlett, trattenendo un grido di esclamazione poiché era finalmente riuscita ad aprire. Trascinando il trolley con la sinistra e tenendo le lettere con la destra entrò in casa e si chiuse la porta alle spalle con un calcio.
- Sei tornata? –
- Sì, sono appena arrivata – rispose prima di guardarsi in torno e sbuffare.
La casa era un vero disastro, evidentemente sperare che si mettesse in ordine da sola mentre era via era pretendere troppo. Sul divano verde acqua erano sparsi vestiti e sul tavolino di fronte ad esso c’erano dei piatti sporchi e delle riviste, appoggiato alla televisione c’era un reggiseno di pizzo rosa e dentro l’acquario, insieme ai pesci rossi, c’era un ananas. Scarlett non voleva chiedersi perché fosse lì. Nemmeno con la magia sarebbe riuscita a riordinare in fretta. Si buttò sul divano liberandosi finalmente di quelle scarpe infernali.
- E come stai? Come è andato il viaggio? Hai visto qualcosa di bello a Parigi? Sei salita sulla Torre Eiffel? – domandò a raffica la donna, senza nemmeno lasciarle il tempo di rispondere.
- Tutto bene e lo sai che era un viaggio di lavoro, non ho avuto tempo di visitare la città, ma ti ho preso un regalo, poi passo a portartelo. Come stai tu? E papà? –
- Oh grazie, tesoro, non dovevi. Noi stiamo tutti bene. –
- È solo un pensiero, niente di che. E Josh? – domandò, cercando di non far capire quanto la preoccupasse la risposta che avrebbe potuto ricevere.
- Beh, lo sai come è fatto – rispose e poi, cercando di tranquillizzarla, aggiunse: - Credo che tu gli sia mancata. –
- Più che altro gli è mancato il fatto di avere un po’ più di libertà e la sua camera – ribatté la ragazza. Alzandosi dal divano e dirigendosi in cucina – che, se possibile, era ancora più in disordine del salotto – per prendere un bicchiere d’acqua.
- Forse, ma lui non è ancora abituato a stare qua con noi, tu sei l’unica persona che considera parte della sua famiglia. –
- Con il tempo imparerà a fidarsi anche di voi, vedrai. – la rassicurò: sapeva quanto per sua madre fosse importante che Josh le volesse bene.
- Lo spero, è solo un ragazzo che ha bisogno di amore, in fondo. –
- E di attenzioni – aggiunse. – Lo passo a prendere più tardi, d’accordo? –
- Okay, tesoro. A presto! –
- Ciao, mamma! – la salutò, prima di riattaccare.
Josh era suo fratello di sangue, i loro genitori erano morti in un incidente stradale quando lei aveva dieci anni, mentre lui ne aveva solo sei. Non avendo altri parenti in vita, furono poi mandati in una casa famiglia dagli assistenti sociali. Scarlett fu fortunata e trovò subito una famiglia che l’adottò, mentre Josh passò da una famiglia di affidamento all’altra, finché la sorella, una volta compiuta la maggiore età, lo prese sotto la sua tutela.
Il telefono squillò nuovamente e il nome “Freddie <3” apparse sullo schermo. Era il suo migliore amico, nonché il ragazzo di cui era perdutamente innamorata. Erano stati persino fidanzati per un periodo durante il settimo anno di scuola ad Hogwarts, erano una bella coppia e secondo tutti i conoscenti sarebbero finiti per sposarsi. Poi però avevano deciso di lasciarsi causa le strade diverse che volevano intraprendere: lui era stato chiamato a giocare in un’importante squadra di Quidditch, i Puddlemere United, mentre Scarlett voleva intraprendere una carriera nel suo attuale ufficio. Nonostante si fossero lasciati da tempo, lei non aveva mai smesso di amarlo.
- Ehi! – rispose, sorridendo.
- Ciao, Scar. Come stai? – le domandò il ragazzo, con voce stranamente allegra, l’avrebbe definita quasi emozionata.
- Bene, grazie. Tu? –
- Benissimo. Hai ricevuto la mia lettera? –
- Mmm… può essere. Scusami, ma sono appena tornata e non ho guardato la posta, ma giuro che dopo la leggo! –
- Tranquilla, te lo posso dire anche per telefono. Ti ricordi di Emily? –
Scarlett cercò di associare un viso a quel nome, ma non le ricordava nessuno. Poi ebbe un lampo di genio: era l’attuale ragazza di Fred, nulla di cui preoccuparsi, visto che lui le cambiava molto spesso. Solo Emily era durata un po’ di più: erano circa tre mesi che stavano insieme.
- Certo! Me ne hai parlato, come sta? – chiese Scarlett, fingendosi di essere interessata.
- Sta bene. Quello che volevo dirti è che noi, beh, ci sposiamo! – esclamò.
Scarlett lasciò cadere il cellulare a terra per la sorpresa. Non si era mai preoccupata delle ragazze di Fred e non pensava che lui potesse sposarsi, di certo non così presto. Invece ora stava per succedere, non poteva andare peggio di così. Cercò di fermare le lacrime e raccolse il telefono da terra.
- Scarlett? Ci sei ancora? – chiedeva Fred.
- Sì, sì, eccomi. Scusa, mi era scivolato il telefono – si scusò, cercando di mostrarsi allegra.
- Sempre la solita goffaggine. Beh, allora cosa mi dici? –
- Io… beh, sono sorpresa! Non me l’aspettavo, è successo tutto così in fretta. –
- Già, lo so, ma che ti devo dire? Mi sono innamorato. Emily è fantastica, non vedo l’ora di fartela conoscere. Sei sempre via, altrimenti l’avresti già incontrata! –
- Quand’è il matrimonio? – chiese lei, desiderosa di chiudere la conversazione il prima possibile.
- Tra tre settimane, alle Hawaii. Tu e la maggior parte degli ospiti, però, siete invitati a venire qui già da settimana prossima! – le spiegò lui, emozionato.
- Vi costerà un occhio della testa questo matrimonio! –
- Beh, ti ricordo che stai parlando con un famoso giocatore di Quidditch, mia cara, il cui stipendio mensile è una cifra con non puoi immaginare nemmeno quanti zeri! – esclamò facendola ridere. – Dunque… verrai? –
- Non posso lasciare Josh da solo per altre due settimane, lo sai. –
- Certo che lo so, infatti è sulla lista degli invitati. Non vedo l’ora di rivederti, Scar, mi sei mancata! –
- Anche tu – sussurrò lei.
- Ci vediamo settimana prossima! Emily è emozionata dall’idea di conoscerti, le ho parlato tanto di te. Nella busta ci sono i biglietti aerei: smaterializzarsi così lontano potrebbe essere pericoloso per Josh. Ora ti lascio, mi stanno chiamando. A presto, Scar! –
Non fece nemmeno in tempo a chiudere la telefonata che qualcuno suonò alla porta. Sospirò, pareva proprio che quel giorno non avrebbe avuto un attimo libero per se stessa, per rilassarsi dopo lo stressante viaggio e anche per piangere, perché non si poteva non piangere a una notizia del genere.
Si trascinò in salotto e aprì la porta. Davanti a lei c’erano la sua migliore amica, Dominique, e l’altro suo migliore amico – quello di cui non era innamorata, Dylan. In mano avevano un sacchetto con dei muffin al cioccolato, i suoi preferiti.
- Fred ti ha chiamato? – chiese Dylan a bruciapelo.
- Si nota così tanto? –
- Non hai certo un bell’aspetto, tesoro – le rispose Dominique.
- Abbiamo portato i muffin, aiutano a sentirsi meglio! – esclamò il ragazzo.
Scarlett si spostò dall’ingresso per farli entrare e i due si accomodarono sul divano senza stupirsi del disordine, ormai ci avevano fatto l’abitudine.
- Ragazzi, non voglio essere consolata. –
- È normale che tu ti senta triste: il ragazzo che ami si sposa con un’altra! – replicò Dominique.
- Il tuo tatto mi colpisce sempre, Domi – disse sarcasticamente Dylan.
– Già. Comunque è ovvio che io sia triste, ma non sarà per molto. –
- Beh, conoscendoti cadrai in una depressione tale che mangerai cioccolato per giorni, ti riempirai di brufoli e ingrasserai di qualche chilo, ma questo è lo spirito, ragazza! –
Dylan alzò gli occhi al cielo trattenendo una risata, mentre Scarlett la ignorò e continuò:
- Quello che volevo dire è che non sarò triste per molto visto che lui non si sposerà. –
- Cosa stai dicendo? –domandò il ragazzo, confuso.
- Ragazzi, abbiamo una missione: rovinare un matrimonio! -   

SPAZIO AUTRICE
Ciao a tutti!
Mi presento, sono Felix_Felicis00, ma chiamatemi Felix.
Spero che la storia vi incuriosisca e che questo capitolo vi sia piaciuto, sarebbe fantastico leggere i vostri commenti nelle recensioni! ^.^
Qui sotto vi lascio i prestavolti dei personaggi che sono apparsi fin ora!
A presto e un bacione,
Felix



Scarlett Wright, 21 anni, ex Grifondoro

Dylan Thompson, 21 anni, ex Grifondoro

Dominique Weasley, 21 anni, ex Serpeverde

  
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