Juliette Clarity Mason poteva definirsi una delle donne più fortunate del mondo. Aveva tutto ciò che poteva desiderare, una "casa" bellissima e ampia, una famiglia che l'amava e degli amici a cui era legatissima nonostante fossero passati anni dalla fine del liceo. 
Ricordava bene i compleanni passati con loro.  Il giorno del suo dodicesimo compleanno le avevano fatto una semplice ma bella festa a sorpresa, a tredici anni erano andati tutti insieme a fare un giro in un paese lì vicino e le avevano comprato tutto ciò che desiderava, a quattordici anni un'altra festa, ma quella volta dei fuochi d'artificio avevano illuminato il cielo notturno, a quindici anni aveva passato tutto il pomeriggio con Cory, i suoi amici volevano aiutarla, a sedici anni aveva fatto un giro a cavallo con il suo ragazzo, Raphael, e lui le aveva organizzato una cena.
Venne riscossa dai propri pensieri da un paio di labbra che si posarono sulle sue, aprì gli occhi incontrando quelli verde giada del marito. Raphael le sorrise dolcemente mettendosi seduto sul prato dove lei era sdraiata e iniziò a carezzarle i capelli capelli castani. Rimasero in quel modo per pochi minuti, finché l'uomo non si alzò porgendole la mano, per invitare la moglie a seguirlo, Juliette lo guardò un attimo perplessa, ma sorrise e lo seguì senza esitazione, camminarono mano nella mano, fermandosi soltanto una volta raggiunti due splendidi cavalli, uno bianco e uno nero.
Raphael salì su quello color delle tenebre, poi guardò la donna, aspettando. -Che fai? Tu non vieni, principessa?- Julie sobbalzò leggermente, non la chiamava così da anni, forse aveva capito; salì in groppa all'altro lasciandosi condurre all'interno di un boschetto, quando arrivarono alla loro meta scese velocemente da cavallo, si fermò a guardare lo spettacolo davanti a lei.
Un tavolo era stato apparecchiato in maniera molto simile a quella di quindici anni prima, con fiori e petali sparsi in ogni dove, c'era solo una differenza. Quella volta tre bambini erano in piedi davanti al tavolo.
Valerie, di quattro anni, giocherellava con i suoi capelli biondi tenendo per mano Giacomo, di anni tre, che saltellava allegramente soffiandosi da davanti gli occhi le ciocche castane, in fine la piccola Sofia di solo un anno teneva tra le mani un mazzolino di fiori rossi, fece qualche passo incerto dandoli alla madre che li accettò di buon grado e le baciò i capelli castano-rossicci, si girò verso il marito.
-Grazie, mio principe.- E lo abbraccio ridacchiando, felice.