Ehm... Salve! Grazie a chiunque stia leggendo questa mia piccoletta, spero seriamente vi piaccia.
Forse il ritmo con cui ho scritto è stato troppo veloce, ma spero comunque vada bene. ( So che è piccola, ma non sto avendo molta ispirazione e aver scritto già questa cosetta va più che bene per me, poi per voi non so)
Vi chiedo di lasciarmi una recensione se volete, così posso sapere come migliorare.

Ci manchi

“Mi manca la mamma. Lei dove si trova, Ada?”chiese il piccolo Legolas, mentre con le sue piccole e paffute manine andava a tirare leggermente la tunica del padre, che seduto sul letto accanto lui aspettava si addormentasse.
Il re si girò lentamente, la sua solita espressione severa fu sciolta da un piccolo sorriso.
Il suo viso si ammorbidì e le spalle si rilassarono, e lui si lasciò cadere indietro sul morbido cuscino, ritrovandosi davanti al suo piccolo monello.
“Ada! Su, dimmi: dove si trova la mamma? E’ per caso una di quelle stelle che si trovano sul cielo?
O quel bellissimo cervo che accudisci quando vuoi stare da solo?”
Thranduil sentì gli occhi pizzicare leggermente.
“La tua mamma purtroppo non è qui con noi, ma vive in te, e questo mi basta per volerti bene ogni giorno di più. “
Sentì come una fitta al cuore nel dirlo.
Legolas divenne per un attimo triste, ignorando come il padre lo aveva accucciato e ora gli cantava una piccola canzoncina che sua madre canticchiava quando cercava di calmarlo dopo una brutta giornata;
“Legolas posso chiederti una cosa?” il piccolo annuì.
“cosa ti piaceva di più di tua madre?”
Il principe ci pensò un attimo, poi sorrise e rispose “Mi piaceva come mi abbracciava, e quando per farmi svegliare mi faceva il solletico.”
“eppure hai sempre odiato il solletico … Non eri tu quell' elfo che piangeva ogni qual volta? “
“certo! Però … a volte ripenso a lei e mi sento in colpa.
Avrei potuto darle più baci e invece non sono stato bravo, e ora mi manca tanto e non so come fare perché tu non ci sei mai..”
Legolas mise su un adorabile broncio, poi Thranduil sentì nuovamente un dolore al petto quando vide l’elfo piangere. Lo abbracciò, e lo tenne stretto a se, continuando a canticchiare.
“Farò di tutto per essere un buon padre. “
Il re guardò fuori dalla finestra: Il cielo era di un blu scuro, sembrava un gigantesco mare con tante piccole luci. Il fruscio degli alberi portò per un attimo la sua mente altrove.
“Thranduil! Legolas! Guardate!” Disse l’elfo femmina mostrando al piccolo una farfalla.
Legolas si mise a inseguire la piccola farfallina gialla e blu, mentre Thranduil si affiancava all’amata e le baciava la fronte, intrecciando le mani con le sue.
“Uh uh!! Ada!! L’ho presa!!” gridò il principe.
Incredibile come quei piccoli pezzi di vita quotidiana potessero renderlo felice.
Dopotutto la regina se ne era andata da poco, e Legolas era troppo piccolo per capire una cosa così brutta come la morte.
Si girò a controllare il principe e soddisfatto notò che si era addormentato.
Gli rimboccò le coperte, poi si decise a lasciare il piccolo e andarsene dalla stanza.
Uscì dalla soglia, si tolse la corona, la strinse tra le mani sul grembo e una lacrima solcò il suo viso.
Ci manchi tanto. E stai tranquilla, è in buone mani.