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Autore: Imbranata09    28/05/2016    6 recensioni
Dal capitolo 1^
Ho sempre creduto al colpo di fulmine. Quello che ti fa scoprire innamorata di una persona in pochi istanti. In quel momento in cui gli occhi di due innamorati si incontrano e non esiste più nulla intorno a loro. Non ci sono i problemi di lavoro, i colleghi impiccioni, i figli che strepitano per essere ascoltati, le bollette da pagare, … non esiste niente se non la persona amata.
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Un po' tutti | Coppie: Bella/Edward
Note: AU | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
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Capitolo 6°
I Papabili



 
Aprile 2014

Pov Bella

Come era previsto Edward è tornato a casa sua e alla sua vita da oramai 5 giorni. Tornerà a Londra a breve per impegni lavorativi già programmati e non procrastinabili. Non per me. Io, diciamo, sono il surplus. Quel motivo in più che rende la sua trasferta eccitante.

E’ difficile non pensare ai pochi giorni vissuti insieme.

Durante la sua permanenza a Londra ci siamo visti tutti i giorni e abbiamo avuto modo di scoprire molto l’uno dell’altro. Dopo la prima volta è stato naturale rimanere a dormire con lui nella sua suite e la mattina il suo autista mi scortava a casa, attendeva che mi preparassi per il lavoro e mi scortava fino alla galleria.

Sono anche stata molto fortunata perché nessuno, in quelle mattine in cui è accaduto, mi ha visto scendere dal suv Mercedes e risalirci pochi minuti dopo. Già la macchina era molto vistosa. Se qualcuno avesse notato anche l’autista scendere ed aprirmi la portiera, chissà che avrebbe pensato di me.

Neanche i miei familiari si sono accorti del cambiamento che è avvenuto in me. Non solo emotivamente, visto che sono passata dall’euforia ad una sorta di malinconia negli ultimi giorni. Ed ho giustificato le assenze da casa come lavoro straordinario. D'altronde sanno quando amo il mio impiego e l’impegno che ci sto mettendo per realizzarmi.
Mi manca la routine che si era creata in quei pochi giorni. Fortunatamente il fuso orario non ci danneggia eccessivamente e le 5 ore di differenza  fanno si che riusciamo a sentirci costantemente, senza fare levatacce mattutine. Ed, infatti, poco fa mi è arrivato un sms con cui mi augurava buona cena mentre lui, appena rientrato da un pranzo di lavoro,  si apprestava ad un meeting con gli altri soci. Tra qualche ora, quando io starò per andare a dormire e lui starà rientrando a casa per la cena, ci sentiremo via skype.
Ieri, mi sono lamentata del fatto di non sapere come passa il tempo. Poco dopo mi ha inviato, tramite mail, un link per l'accesso al suo planning online. Per cui, adesso so in ogni istante cosa sta facendo o con chi va a pranzo o a cena!
In questi giorni ho riflettuto sulle mie emozioni per Edward. è ancora presto per parlare di sentimenti quale l’amore. Sento che mi manca, mi manca tutto di lui. Riusciamo a parlare con tutte le moderne tecnologie ma non è la stessa cosa di quando siamo nella stessa stanza. Non riesco a percepire tutte le sfumature del suo viso e le sue espressioni. Non riesco a percepire il profumo del suo dopobarba o il sapore della sua bocca dopo aver bevuto il caffè mattutino. E, soprattutto, mi mancano le lunghe nottate passate insieme.
L'unica mia perplessità riguarda la presenza di una bambina. Dopo avermene accennato la sera della nostra prima volta insieme, Edward mi ha fatto solo dei brevi accenni ad Erin. Ho ascoltato altre telefonate svolte fra di loro ed ho capito che hanno un legame molte forte. Sono stata con lui a scegliere il regalo che le ha portato da Londra ed ha scelto la bambola che piaceva a me. Ma i dubbi ci sono. Già è una relazione a distanza. E se non piacessi alla piccola? Oppure se mi legassi talmente a lei da non riuscire a sopportare la distanza?

"Zia, vieni a cena?" vengo distratta dalle mie elucubrazioni mentali da Elionor che mi avvisa che la cena è pronta. Oggi ceniamo a casa di Vic. È vicino la porta e sorride con aria birichina.
"Arrivo subito, Stellina"  si avvicina e ride nascondendo gli occhi con una manina. Chissà che avrà combinato.
"Zia, io so un segreto che sappiamo tutti. Solo tu non lo sai!"  e continua a ridere e sono sicura che muore dalla voglia di confessare il segreto.
"E tu me lo vuoi dire, vero? In fondo, chi è la tua zietta preferita?"  Elionor è la chiacchierano della famiglia. Annuisce vigorosamente con la testa e comincia a raccontare.
"Sei tu! Ma anche zia Alice è moooltooo simpatica! Però ora ti dico il segretissimo. Mami e zia Alice hanno invitato degli uomini a cena perché devi trovarti il fidanzato o farai la fine delle zitelle che abitano di fronte casa nostra! Dicono che ti manca solo il gatto … " spalanco gli occhi! Non ci posso credere che le mie amiche dicono questo di me. E si fanno sentire anche dai bambini! Ah! Se solo sapessero che bei giorni ho passato con Edward!!!
"Ah! Pensano questo di me? Questa gliela farò pagare!" mi alzo e, con mia nipote per mano, velocemente raggiungo casa di Vic dove Alice sta addobbando il tavolo da pranzo.
"Abbiamo ospiti?" non mi ha sentito arrivare e sobbalza quando si accorge di me, ferma alle sue spalle a pochi centimetri da lei. Per lo spavento ha fatto cadere le posate che aveva in mano facendo un gran fracasso. E facendo ridere i bambini.
"Ah! Bella. Non lo fare mai più se non vuoi farmi la respirazione bocca a bocca!"  lascio perdere le parole e mi avvicino a lei con fare minaccioso. Osservo la tavola ed, effettivamente, ha apparecchiato per molte persone.
"Perché hai apparecchiato per 10?" adesso diviene sfuggente.
"James e Jasper sono in ufficio con dei loro colleghi che si tratterranno per cena"  Vic la chiama dalla cucina, le chiede aiuto ma  ho tanto l’impressione che voglia distrarla da me.
"Ah! Una coppia?" purtroppo per loro le seguo in cucina.
"No, single – poi si volta verso di me e mi scruta con attenzione facendo una faccia quasi schifata -  ma come ti sei vestita? Quei leggins e quella tshirt da dove li hai presi? Sono anni che non li tiravi fuori. Per favore, va subito a casa e indossa qualcosa di meno … casalingo. E truccati che sei pallida e sembri malaticcia. Niente Converse. Non sei più una ragazzina!" la guardo ma non mi muovo. Per il mio abbigliamento ha perfettamente ragione. Ma nei giorni passati con Edward ho trascurato la casa e sono indietro con il bucato. Per cui ho tirato fuori le poche cose che avevo pulite!
"Perché dovrei farlo?" scuotono la testa.
"Gli ospiti sono due bei ragazzi. Uno ha 35 anni, l’altro 37. Affermati professionisti e liberi. Finora hanno pensato solo alla carriera. Ora si stanno guardando intorno alla ricerca di una compagna e … si, insomma, tu sei disponibile! " Vic parla con fare pratico!
"Ma, credete che sia così disperata che non sia capace di trovarmi un uomo da sola? Oppure che sia così sciatta o imbranata che nessuno mi filerebbe?"  adesso mi siedo comoda mentre loro si affrettano a negare.
"No, ma hai già 24 anni, il tempo scorre inesorabile, a breve usciranno le prime rughe  e tu passi tutto il tempo al lavoro. Quanto straordinario hai fatto la settimana scorsa? Hai lavorato anche sabato e fino a sera. Così non va bene. Anche tua madre è preoccupata, mentre Charlie sta pensando di utilizzare i fondi che hanno messo da parte per il tuo matrimonio per ristrutturare casa"  le guardo senza parole. Se sapessero che ho fatto la settimana scorsa non si preoccuperebbero per me!
"Non avevo idea che il mio status sociale fosse fonte di preoccupazione per la mia famiglia"   Comunque non fanno in tempo a ribattere perché arrivano i ragazzi. Vic mi nasconde in cucina e, quando si sono accomodati in sala da pranzo, mi fa sgusciare fuori di casa e mi ordina di cambiarmi. Lo sguardo che mi lancia Alice non lascia dubbi: meglio non sgarrare.Malgrado la poca voglia, indosso un jeans ed una camicetta. Mi hanno detto di non indossare le Converse ma nulla è stato detto per le Hogan, per cui le indosso! Non mi trucco. Mi limito ad un po’ di fard per darmi colore. Faccio appena in tempo a mandare un sms ad Edward, prima di presentarmi e sedermi a tavola:
stasera non sarà una buona cena. Le mie amiche temono che resti zitella e hanno organizzato invitato a cena due papabili … a presto!
 
I due pretendenti, effettivamente, mi squadrano a lungo. Mi viene il dubbio che i miei coinquilini abbiano spiattellato i fatto miei e detto loro che sono libera e in cerca di marito. Si presentano e si comportano come se fossero in competizione ed io fossi il premio! Non sono male, uno in particolare potrebbe anche sembrare simpatico. Ma, dopo aver conosciuto Edward, non è facile essere paragonati a lui. Non hanno la sua conversazione brillante, il suo acume, il suo modo di sorridere o di prendere in giro l’interlocutore. Insomma: non sono lui.

Siamo quasi al dolce quando squilla il mio telefono. Guardo il numero e non lo conosco, ma è internazionale ….
"Scusate, ma è il lavoro. È il diretto di Madame Leblanc …" mi alzo e vado nel pianerottolo. Sembrano aver creduto alla mia bugia. Mentre sento Vic lamentarsi perchè penso solo al lavoro.  E, per questo motivo, rispondo in maniera sgarbata al telefono.
"Pronto?"
"Come sono i due papabili?"  Edward! Il tono di voce è duro. Sarà, forse, geloso??!!
"Da dove stai chiamando?" chiedo spiegazioni per il numero che non conosco e prendo tempo prima di rispondergli.
"Dall’ufficio. Ero in riunione quando ho dovuto sospenderla per il tuo messaggio! Allora, chi sono?" sorrido divertita.
"Ah! Valuti la concorrenza?" mi piace flirtare con lui.
"Non pensavo di averla. Ma se sei alla ricerca di un uomo, mi candido anche io. Anzi, se non te ne fossi accorta, mi sarei già candidato e mostrato le mie qualità" cerco dal trattenermi dal ridere per evitare che da casa mi sentano.
"Veramente hai sospeso la riunione per il messaggio?" ci mette un attimo prima di rispondere.
"Si, quando l’ho letto mi ha mandato in crisi. Pensavo a te circondata da uomini che si pavoneggiavano.  Ho cercato di trattenermi ma mi stavo innervosendo e per poco non ho mandato al diavolo un affare importante" mi piace la sua sincerità.
"Sono Jeff e Barney. Due colleghi di mio fratello e del socio. Si stanno pavoneggiando, come dici tu,  a chi ha il lavoro più gratificante e a chi ha più titoli di studio!  In sostanza le mie amiche sostengono che se non mi cerco un uomo farò la fine delle mie vicine di casa. Due zitelle che passano il tempo a spiare i vicini, bere te e coccolare il gatto! Anzi, secondo mia nipote di 5 anni, mi manca solo il gatto!" lo sento ridere di cuore.
"Sono pazze! Dovresti raccontargli della settimana scorsa!" adesso rido anche io, piano per non farmi.
"È stata proprio la settimana scorsa a portarle a prendere la decisione che devono trovarmi un uomo. Perché ho passato tutto il tempo al lavoro e ho fatto molte ore di straordinario. Addirittura anche sabato sera!"
"Va bene, Piccola. Adesso mi sento meglio. Torno alla mia riunione e penso che riuscirò a concludere il mio affare! Ci sentiamo più tardi" sorridente torno ad accomodarmi a tavola.

Forse sono tornata al tavolo un po’ troppo felice perché Alice ha passato tutto il tempo a scrutarmi. Ed ho imparato che ad Alice Cullen non si può nascondere nulla!
Stiamo aiutando Vic a sistemare la cucina, gli uomini sono tornati in ufficio, i bambini giocano. I due pretendenti, prima di congedarsi, mi hanno chiesto il numero di telefono. Ho cercato di tergiversare ma James, il mio amato fratello, mentre cercavo una scusa per declinare, lo ha inviato loro tramite sms!

Ed ora …
"Come mai ti hanno chiamato dal lavoro ad ora di cena? Ultimamente accade spesso" guardo Alice che, con fare innocuo mi ha posto la domanda. Al volo invento una bugia.
"Non trovavano la valutazione di un vaso che ho fatto stamattina. Stiamo ricevendo parecchi appuntamenti fuori orario. Pensa che la settimana scorsa ci hanno chiesto un appuntamento per accompagnare un cliente al Tate Modern" cerco di non  guardarla in faccia, perché altrimenti mi scoprirebbe. E, in parte, le ho raccontato la verità.
"Ah! Certo che il tuo lavoro è proprio impegnativo. Io che sono un medico ed ho la reperibilità non vengo chiamata quanto te! Anzi, in due mesi è accaduto solo una volta"  alle sue parole, Vic alza la testa e ci osserva.
"Effettivamente negli ultimi giorni ti hanno chiamato di continuo. Oltre le ore di straordinario che hai fatto … " sta riflettendo e questo non è mai un bene. Perché Vic è diabolica.
"Forse, nei prossimi giorni farò una capatina alla galleria. Magari bisogna ricordare alla tua titolare la differenza fra orario di lavoro e schiavitù!"  deglutisco con fatica perché se Vic ha qualcosa in mente, nulla riesce a distrarla e se, poi, Alice la appoggia …. Io sono sei guai!
"Vic, restane fuori" la guardo seria.
"Perché?" 
"È mia la colpa di tutto lo straordinario che sto facendo in questi giorni. Ho avuto problemi con dei clienti e sto cercando di rimediare"  mi guarda scettica. Ha capito ce è una bugia.
"Che tipo di problemi?" anche Alice mi mette sotto pressione.
"Non posso dirvi di più. Fidatevi di me. Sto cercando di recuperare prima che se ne accorgano e …"
"Ma il problema è economico? Devi restituire dei soldi e non li hai? Non siamo ricchi, i ragazzi hanno appena investito in nuovi software ed io sono ancora a part time,  ma possiamo vedere di darti una mano. A meno che non si tratta di una somma elevata. Non dirmi che hai distrutto un Monet?  .. " guardo Vic che sta vaneggiando. In un certo senso le sue parole mi riscaldano il cuore perché capisco che la mia famiglia è sempre pronta a correre in mio soccorso.
"Vic, non ho problemi economici al lavoro. Semplicemente ho avuto problemi con un software e, di conseguenza, ho perso tempo nella valutazione di alcuni autori contemporanei. Preferirei solo che la mia titolare non lo venisse a sapere. C’è parecchia concorrenza alla galleria e 2 nuove stagisti che farebbero di tutto per essere assunti. Tutto qui – penso di essere riuscita a convincerle perché mi lasciano andare nella mia casa senza ulteriori domande. 

E a letto, prima di addormentarmi, mi rendo conto che non posso mantenere a lungo il segreto sulla mia nuova relazione. Solo che prima di renderla ufficiale devo capire cosa provo per Edward e cosa voglio da lui. E, soprattutto, se me la sento di imbarcarmi in una relazione a distanza con un single con figlia a carico!
 
  
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