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Autore: HeavenMayBurn    13/04/2009    1 recensioni
James sapeva che non sarebbe potuto durare per sempre, ma comunque fa male quando un sospetto si concretizza e diventa realtà.
[Eighteen Visions; James Hart/Mickdeth]
Genere: Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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'Con questo mio scritto, pubblicato senza alcuno scopo di lucro, non intendo dare rappresentazione veritiera del carattere dei personaggi, nè offenderli in alcun modo’

 

Gasoline.

 

[I thought we could make a little music
You know I never really thought that we would lose it
Maybe we let it go too fast]

 

 

James sapeva che non sarebbe potuto durare per sempre, ma comunque fa male quando un sospetto si concretizza e diventa realtà.

A volte ti ripeti una cosa per scaramanzia, perché pensi che se te ne convinci soffrirai di meno, ma sono cazzate.

Fa comunque un male fottuto.

 

Da qualche mese le cose con gli altri non andavano, ma da li a chiamarsi furoi ce ne voleva.

Lui e Mick continuavano ad avere discussioni, il clima era così pesante che quasi si poteva annusare la tensione fra di loro, ma James era convinto che l’avrebbero superato.

Forse era troppo ottimista.

 

Sembrava fosse passato così tanto da quando loro due si erano incotrati.

Per lui non era mai stato solo ‘il bassista della band di apertura’.  L’aveva notato subito.

Un ragazzo che a ventunanni va in giro vestito come se ne avesse sedici, con borchie, capelli colorati e tutto il resto non passa inosservato.

Uno dei primi giorni, mentre si stava esibendo con il suo gruppo, Keith l’aveva guardato dall’alto in basso, aveva sorriso a dentri stretti ed aveva sussurrato –Mhn.. carino-

Lo sguardo che ricevette in quel giorno da James convinse lui e chiunque altro a non fare mai più commenti del genere.

 

Ma, nonostante fosse riuscito a tenere a bada la concorrenza, James si era trovato comunque nei casini. Non era mai stato tanto bravo ad approcciare.  Certo, ci aveva provato con un po’ di persone fino a quel momento , ma si era sempre e comunque sentito un idiota. E la figura dell’idiota con Mick proprio non voleva farla.

 E così quel piccolo tour era finito, e lui non aveva nemmeno toccato la prima base.

 

Quando Javier gli disse che voleva lasciare la band James pensò che qualcuno gli stava dando un’altra occasione. Non chiamarono nessuno per prendere il suo posto. James si fece solamente coraggio e invitò Mick fuori per un caffè.

-Ehi- lo salutò Mick togliendosi gli occhiali da sole mentre entrava da Starbucks.

James sorrise e bevve un sorso di frappuccino. Probabilmente con la fortuna che aveva gli erano rimasto i baffi con la schiuma.

-Ascolta, ho una proposta da farti..- aveva detto alzando lo sguardo. –Non dovresti prendere impegni perché.. vieni in tour con noi. Javier se ne va e io ti voglio come bassista degli Eighteen Visions-

Mick se ne era andato dicendo che doveva pensarci su, ma in tre ore faceva parte ufficilamente della band.

 

Da quel momento James ebbe continue occasioni per approfondire la conoscenza; dalle mani sfiorate sul palco alle innumerevoli volte in cui dividettero la camera d’albergo o semplicemente il lettino sul torubus..

Se non fosse stato straight-edge probabilmente si sarebbe giustificato con una sbronza, invece era un continuo inventarsi scuse assurde ‘James aveva paura del buio’, ‘Ci nascondevamo dagli alieni’, ‘Dal letto sopra arrivano gli spifferi’..

I ragazzi facevano finta di crederci. Nella band vigeva la scusa del vivi e lascia vivere, in più la cosa tra di loro non creava particolari imbarazzi, quindi tutto ok.

 

Quando James compì 25 anni Mick prese il suv di Trevor e guidarono fino a Malibù.

Si sedettero sulla spiaggia e, sotto un sole che spaccava le pietre, giocarono a poker, mangiarono le tortine che avevano preso alla stazione di servizio e improvvisarono una partita con i racchettoni.

Fu il compleanno migliore che James ricordava.

Quando stavano tornando a casa, Mick aveva staccato per un attimo lo sguardo dalla strada per puntare gli occhi verso James. –Ma.. se uno mi chiede che cosa siamo noi, che cosa gli devo rispondere?-

-Mhn.. che se ci prova gli spacco la faccia- aveva risposto il cantante lapidario mettendosi gli occhiali da sole nonostante fossero quasi le sette di sera.

-Quindi gli dico che stiamo insieme?-

-Secondo me non dovresti nemmeno rivolgere la parola ad un tipo così- aveva sussurrato prima di sporgersi verso di lui e baciarlo a fior di labbra.

 

Quella fu la prima volta che parlarono della loro posizione nei confronti dell’altro. Probabilmente perché non ne erano i tipi, e quel giorno la domanda di Mick fu dettata più dalla curiosità che da altro.

Non vedevano la necessità di certe cose. Il loro rapporto era fatto dalle cose ovvie e sottintese, dai pensieri che ronzavano nella mente di entrambi ma a cui nessuno aveva mai avuto la voglia, o forse il coraggio, di accennare.

 

La prima volta che James disse ‘Ti amo’ a Mick fu il giorno in cui lui lo lasciò.

Era il sei di Aprile, un venerdì abbastanza caldo.

James era sdraiato sul suo letto, intento ad accarezzare il suo gatto quando il suo cellulare vibrò.

Mick gli diceva di vedersi da Starbucks.

 

Ironico come tutto per loro due fosse iniziato e finito dentro una caffetteria, soprattutto perché lui era straight edge e il caffè non lo beveva.

 

Dalla sua espressione quando lo vide, James capì che non erano belle notizie.

La sera prima Mick era andato da lui, avevano litigato e James aveva finito per cacciarlo di casa; ma lui intuì che non era solo per quello.

Era come se tutte le serate no, le litigate, le parole non dette dietro cui James si nascondeva avessero finito per creare un qualcosa di grosso e scuro dentro Mick.

Nella mente di James si formarono un sacco di alternative di come avrebbe dovuto comportarsi in passato o come si sarebbe potuto comportare in futuro, tutto pur di non lasciare andare nulla di loro. Si poteva recuperare tutto, James lo sapeva. E lo sapeva anche Mick, forse..

 

-Io non posso più continuare ad andare avanti così, ho parlato con i ragazzi e anche loro sono d’accordo…-

-Ma di che cazzo stai parlando..?- biascicò James.

-Di noi, della band.. –

James prese un sorso di latte e qualche secondo per riordinare le idee.

Avrebbe voluto litigare, prenderlo a pugni, e poi baciarlo, riempirlo di insulti e poi sussarargli di non andarsene, ma al posto di tutto questo gli vennero fuori dalla labbra solo quattro piccole parole. –Ma io ti amo..-

 

L’annuncio ufficiale dello sciglimento della band arrivò tre giorni proprio, direttamente dal blog di Mick.  Così facendo il bassista non aveva distrutto solo la sua vita sentimentale, ma la sua vita intera. Non ne era rimasto un aspetto integro, visto che lui e la Musica la occupavno tutta.

Per il primo mese James non si avvicinò nemmeno ad una chitarra, ma poi la sua vita ricominciò lentamente.

 

Il fatto era che non era pronto ad essere lasciato, lui aveva bisogno di Mick, più di quanto avesse mai confessato; lui lo amava. E forse a Mick questo non interessava, o non lo sapeva o lo sapeva ma..

Nel bene o nel male avevano passato quasi dieci anni insieme e l’unica cosa Mick aveva fatto era bruciare quei ricordi con la benzina.

 

[You checked out from the moment didn't think it was over
I gave you the best of me
Got my collection of photos and an old box of letters
Gonna soak 'em up in gasoline]

Gasoline: Burn Halo

 

NdA:  E, sorpresa generale, sono ancora viva!

Lo so, ho un sacco di storie abbandonate e sono qui con una nuova short. Il fatto è che ho un blocco che mi perseguita da mesi e mesi. Ma ora voglio rimettermi in carreggiata.

Quindi ho deciso di ricominciare con la mia band preferita. Lo so qui questo fandom non ha molta fortuna, anzi è proprio vuoto (and it’s a shame!) ma non importa, piace a me ed è questo che conta.

Mick è una delle poche persone con cui potrei accettare di dividere James, e questa  è in breve una mia piccola interpretazione di come possono essere andate le cose.

Questa storia non mi soddisfa appieno, ma almeno non mi fa schifo completamente, ed è già qualcosa.

I Burn Halo sono il gruppo fondato da James dopo che gli Eighteen Visions si sono sciolti. E’ uscito il loro album da poco ed è pieno di canzoni slashiosissime (almeno per come la vedo io) anche se gli 18V rimarrano per sempre nel mio cuoricino infranto.

That’s all folks.

Ringrazio chiunque leggerà questa cosuccia e chi la commenterà.

xxx

Fede.

 

   
 
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