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Autore: nyke15    29/05/2016    1 recensioni
[...]Ad un certo punto Lorenzo smise di cantare, Flor gli girava attorno con uno sguardo più soddisfatto che felice, visto che anche lei amava qualcun’altro, tuttavia furono proprio le sue parole a ridestarla da quei pensieri e farle staccare gli occhi da quel vuoto che si ostinava a fissare.
“Questo è vero amore, profondo, intenso” disse Flor “perché un vero uomo, un vero cavaliere fa questo per la propria donna...scrive canzoni, la lusinga e la festeggia ogni giorno”
La mente di Delfina non poté fare a meno di vagare nel passato, nei ricordi, perché si, quelle cose le aveva fatte anche lui per lei una volta. [..]
Genere: Romantico, Sentimentale, Slice of life | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Delfina Santillan, Florencia Santillan-Valente, Nuovo personaggio
Note: Missing Moments, Raccolta, What if? | Avvertimenti: Incompiuta
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Your Song  

Oh I know it's not much but it's the best I can do  
My gift is my song  
And this one's for you. 

 

La vernice gialla e il suo odore inondavano la stanza. Delfina non ne poteva più, la calda giornata, il sudore, la vernice che le si appiccicava dappertutto ed inoltre la presenza di quella servetta odiosa e petulante, non facevano altro che farle venire voglia di ritornare a casa per fare un bell idromassaggioMa tutto ciò era sopportabile in confronto a quello che sarebbe successo dopo.  

Ad un tratto infatti  sentì il suono di una chitarra  ed una voce abbastanza familiare. Capii subito che si trattava di lorenzo,del suo, lorenzo. Fu per questo che quando lo vide lì, seduto con quella chitarra  e un sorriso stampato sul viso,  il suo cuore perse un battito. Voleva scappare, andare via, voleva dire tutta la verità, confessare che quello era suo marito e che nessuno poteva permettersi di avvicinarsi. Ciò che però le fece più rabbia è che lui stesso aveva deciso di allontanarsi da lei, di non rivolgerle più quel sorriso sincero e quello sguardo innamorato, aveva deciso lui di dedicare una canzone a quella sguattera piuttosto che a lei, erano inutili le finte promesse,i finti baci e le carezze, ormai non c’era più niente che li legava a parte l’interesse per i soldi. Il suo sguardo si perse nel vuoto facendo di tutto per trattenere le lacrime che spingevano a gran forza per uscire, l’amore della sua vita non la considerava più questo non poteva renderla più infelice 

Ad un certo punto lorenzo smise di cantare, Flor gli girava attorno con uno sguardo più soddisfatto che felice, visto che anche lei amava qualcun’altro, tuttavia furono proprio le sue parole a ridestarla da quei pensieri e farle staccare gli occhi da quel vuoto che si ostinava a fissare 

“Questo è vero amore, profondo, intenso” disse flor “perché un vero uomo, un vero cavaliere fa questo per la propria donna...scrive canzoni, la lusinga e la festeggia ogni giorno”  

La mente di delfina non poté fare a meno di vagare nel passato, nei ricordi, perché si, quelle cose le aveva fatte anche lui per lei una volta.  

 

Era un lontano pomeriggio degli anni novanta, Delfina era nella sua stanza intenta a prepararsi per l’appuntamento che avrebbe avuto di li a poco con lorenzo. Le aveva chiamato un’oretta prima e con una voce tutta soddisfatta le aveva detto di raggiungerla al più presto al parco perché aveva una sorpresa per lei. Cosi si preparò il più in fretta possibile, sciolse i capelli e se li sistemò, poi prese un vestito a fiori dall’ armardio e lo indossò insieme ad un paio di sandalitruccò leggermente il viso e si preparò ad affrontare il pericolo più grande prima di acquistare la libertà,sua madre. Scese le scale  facendo meno rumore possibile, ma con grande sollievo si accorse che la madre, come era solita fare da quando aveva scoperto il tradimento del marito era troppo presa dalle sue bottiglie e dai suoi bicchieri di vino pregiato per darle conto, così non perse tempo e uscì dalla porta.  

Non c’era cosa più bella al mondo che sbattere quella porta e lasciare dietro di se tutti i problemi, gli obblighi e le costrizioni. Non vedeva l’ora di raggiungere Lorenzo, da quando lo aveva conosciuto infatti poteva essere se stessa, e non le importava del denaro e del futuro, come invece le ripeteva sempre sua madre, a lei bastava anche mangiare una carpa in riva al lago pur di stare con lui, perché per la prima volta aveva trovato qualcuno che la facesse sentire libera e felice. Proprio per questo avevano pensato di fuggire e poter rimanere finalmente insieme, ma lei non aveva mai avuto il coraggio di fare questa scelta, dopotutto non poteva lasciare la sua famiglia e sopratutto sua madre in quelle condizioni, anche se negli ultimi tempi le cose erano diventate sempre più difficili e la voglia di andare via era aumentata.  

Finalmente arrivò al parco e dopo un breve tragitto vide Lorenzo seduto all’ombra di un albero con la sua chitarra, tutto intorno a lui era circondato di fiori e candele e dopo un po’ notò che anche lui si era sistemato più del solito, certo, i suoi vestiti da hippie rimanevano, ma aveva un’aria più distinta con i capelli pettinati e quella barbetta che le piaceva tanto appena rasata. Fu per questo che dopo averlo salutato con un bacio ed essersi seduta vicino a lui gli disse: “che hai fatto ai capelli?  si festeggia qualcosa in particolare?” Lorenzo le prese la mano e le baciò il palmo “Si, in effetti oggi si festeggia una cosa importantissima” “Cosa?” Si chiese delfina sorpresa “beh, te.” Gli disse quasi in un sospiro senza staccare gli occhi dai suoi  “ La tua bellezza, la tua intelligenza e il fatto che tu sia qui con me, nonostante tutto e tutti, ti sembra forse poco?” Delfina sorrise, cercando di nascondere il rossore che quell’affermazione le aveva provocato, lui le prese il volto con le mani accarezzandole le guance con i pollici e posandole un casto bacio sulle labbra a cui ovviamente delfina o come la chiamava lui fina, non poté non contraccambiare trasformandolo in una bacio pieno di passione in cui le lingue danzavano e le mani si cercavano affannosamente. Una volta staccati si sorrisero a vicenda e con le fronti incollate,Delfina aggiunse “in effetti è un ottima motivazione per festeggiare, anzi dovrebbe addirittura diventare una festa nazionale” disse con fare altezzoso, e subito si misero a ridere “e la chitarra a che ti serve?” E Lorenzo rispose “che festa sarebbe senza una canzone o un inno per celebrare qualcosa?” “Hai ragione! Sentiamo allora, sono tutta orecchi” disse la donna e si mise dritta davanti a lui per poterlo guardare dritto negli occhi, così Lorenzo prese la chitarra e senza ulteriori esitazioni cominciò a suonare e poi a cantare.  

Delfina si immerse subito nella musica, ascoltando attentamente le parole e non levando lo sguardo nemmeno un secondo dal viso concentrato del suo ragazzo e dalle mani che si muovevano sulle corde. Appena finì chiuse gli occhi per assaporare ancora meglio il momento e quando li riaprì disse “che bella questa canzone, però non la conosco, di chi è?” “Mia” rispose Lorenzo “l’ho scritta ieri sera dopo aver preso questo” e fu così che uscì dalla tasca dei pantaloni una scatolina colorata, la aprì e dentro c’era l’anello in pietra azzurra che le aveva messo la prima volta che si erano conosciuti. Come già aveva fatto quella volta glielo infilò al dito e poi alzando lo sguardo le disse “So di non essere il massimo, di non essere né bellissimo, né ricco e di non poterti offrire nient’altro che una canzone, un picnic in un parco e un anello di pietra e non di diamanti, so che meriteresti di meglio e mi chiedo ogni giorno perché tu tra tanti abbia scelto proprio me. Tuttavia io ti amo come mai ho amato, sei la donna della mia vita e nonostante tutti i problemi cercherò sempre di farti felice e di realizzare ogni tuo piccolo e grande desiderio. Desidero averti sempre accanto a meper vedere il tuo sorriso ad ogni mio risveglio, e sentirmi finalmente completo, accanto a te. É per questo che ti chiedo, Delfina Santillan, vuoi sposarmi?”. Delfina rimase paralizzata, avevano parlato tante volte di fuggire per crearsi una nuova vita insieme ma non aveva mai pensato al matrimonio, come avrebbe fatto con la sua famiglia,dove sarebbero andati, come si sarebbero mantenuti? Nonostante tutte queste domande non esitò nemmeno un momento e con il sorriso più grande  bello che Lorenzo le aveva mai visto fare e gli occhi lucidi lo abbracció e ripeté più volte “si,si,si Lorenzo Moaco, voglio essere tua moglie” e così si gettarono sopra l’erba, si abbracciarono e si baciarono, incuranti di tutto quello che era attorno a loro, perché in quel momento erano solo presenti l’uno per l’altro 

 

Delfina ricordò quel momento, e, mentre continuava a lavorare, una lacrima le scese sulla guancia.  

Nessuna eredità, nessuna ricchezza avrebbero mai potuto eguagliare la felicità che aveva provato in quel momento. Ma ormai era troppo tardi.  

 

 

 

NOTE AUTRICE! 

Ciao! Spero che la storia vi sia piaciuta, amo la coppia di Delfina e Lorenzo così ho deciso di scrivere qualcosa sulla loro storia da un altro punto di vista.  

Non so se continuerò con altri capitoli, però se avete suggerimenti sono sempre ben accetti :)

  
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