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Autore: eclairswickedworld    29/05/2016    1 recensioni
Vedere la persone che si ama baciare qualcun altro non è di certo una delle esperienze che tutti noi ambiamo, purtroppo a volte capita di avere la sfortuna di assistere come spettatore in prima fila a queste non molto splendide scene; questo One Shot, secondo con protagonisti personaggi della saga di Divergent, mostra la reazione della povera Lynn al bacio tra Marlene e Uriah.
Spero che vi possa piacere!
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Genere: Angst, Malinconico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het, Slash, FemSlash | Personaggi: Lynn, Marlene, Uriah
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Vedere quel bacio era stato come essere trafitta da una lama in pieno petto; tra tutte le cose che aveva visto, tra tutto quello che aveva subito niente le aveva procurato un dolore così forte, così insopportabile... solo il pensiero la faceva davvero infuriore: Lynn era una ragazza forte, aveva sopportato tagli e lividi senza dire una parola, riuscendo sempre ad ignorare il dolore ripetendosi che sarebbe diventata più forte, che le era necessario soffrire poiché in futuro le sarebbe stato utile ma... come poteva in quel momento rimanere impassibile? Era stata proprio LEI a dare quel consiglio a Marlene in un momento di rabbia e l'aveva baciato, aveva baciato Uriah proprio davanti a lei. Marlene non l'aveva capito ma coportandosi in quel modo aveva spezzato il cuore di Lynn e, per la prima volta nella sua vita, la ragazza dai capelli a spazzola sentiva il bisogno di piangere; per la prima volta i sentimenti repressi da tempo sentivano l'impellente bisogno di venire galla, proprio in quel momento, proprio davanti a tutti.
No, non poteva permetterlo, doveva fuggire da loro, dagli sguardi indagatori dei suoi amici e doveva più di ogni altra cosa al mondo mantenere quel segreto che da tando aveva custodito gelosamente, sapeva benissimo che rivelarlo avrebbe significato una sola cosa: perderli tutti, perdere Marlene e Uriah e questo non poteva accadere, non DOVEVA accadere. Trovò un'unica soluzione: decise di lasciare la mensa mostrando quella che ormai er diventuta la sua espressione fissa, a prima vista arrabbiata ma se solo si prestava attenzione ai suoi occhi avrebbero intravisto l'infinito dolore che provava. Ma nessuno si fermava a guardare i suoi occhi, non correva nessun rischio.
Lynn dunque attraversò la mensa con grandi falcati, rispondendo male e con il suo classico tono scorbutico a chiunque le si mettesse tra i piedi.

Toglietevi dai piedi. Meledetti, mi state facendo perdere tempo. Toglietevi dai piedi, non voglio che mi vedano tutti.


Le guance cominciarono a diventare calde e umide allo stesso tempo nel momento esatto in cui mise piede fuori dalla mensa, le lacrime avevano cominciato a manifestarsi ma non aveva importanza, non poteva aspttare oltre e in ogni modo si trovava abbastanza lontana dal dolce sguardo di Marlene, da dove si trovava lei e i suoi amici non potevano vederla piangere. Lynn amava Marlene, l'aveva sempre amata, amarla era l'unica certezza che aveva; Marlene aveva sempre amato Uriah, e anche di questo Lynn era certa e quella certezza la feriva ogni giorno di più. Ma nonostante tutto non la lasciava, non si allontanava da lei ma al contrario rimaneva ad ascoltarla mentre parlava del suo futuro con Uriah; Lynn era ad asciugarle le lacrime che quel ragazzo provocava, talvolta era lei stessa che tentava la sua dolce Marlene a fare il primo passo... avrebbe fatto qualunque cosa affinché Marlene smettesse di piangere, affinché mostrasse il suo bellissimo sorriso.
 Fu così che Lynn si accorse di amarla davvero: non le importava di non essere scelta, non le importava che tutti i baci che voleva dare alla ragazzina dolce come una torta al cioccolato sarebbero dovuti morire sul nascere, ciò che davvero importava era vederla felice. E ache in quel momento, proprio lì davanti alla alla mensa, con le lacrime che le rigavano il volto, non poteva non pensare alla felicità della sua amata, niente era più importante di quello, nemmeno i suoi sentimenti.

Adesso tu, mia cara testa di rapa, ti alzi e asciughi queste dannate lacrime e vai nella tua stanza e l'aspetti. Aspetterai Marlene e la sentirai parlare di loro due, sorridendo come sempre.

Sarebbe stato difficile, lo sapeva, ma non le importava, in cuor suo sapeva che i suoi sentimenti non sarebbero mai stati ricambiati, impedirle di essere felice con lui sarebbe stata solo una cattiveria. Avrebbe solo fatto da spettatrice, sorridendo davanti a loro e soffrendo in silenzio; a quel punto poteva fare solo una cosa: farsene una ragione e tacere per il resto della sua vita.

   
 
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