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Autore: Chocolat95    29/05/2016    1 recensioni
“E’ incredibile…”
“Cosa…?”
Dopo una lunga pausa Manigoldo aveva ripreso “Che posso ancora sentirlo… che siamo di nuovo vivi…”
Genere: Fluff, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai | Personaggi: Cancer Manigoldo, Pisces Albafica
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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La sensazione di stanchezza che lo avvolgeva completamente non accennava ad andare via anche se una gran luce illuminava già la stanza.

Ancora due minuti poi mi alzo

continuava a ripetersi nella sua mente ancora mezza addormentata ma senza successo finchè una voce risuonò potente

“Albafica…! Ma sei ancora qui?!”

Manigoldo fece irruzione con la sua solita grazia  andandogli subito addosso senza dargli il tempo di realizzare alcunchè, col risultato che l’altro si trovò bloccato sul letto dal dolce peso del Cancro.
Mugugnando e corrugando la fronte Albafica si rigirò su un fianco cercando di ingorare ancora per un po’ quell’ingombrante presenza che però non aveva alcuna intenzione di passare inosservata.
Infatti Manigoldo si mise subito a stuzzicarlo prima punzecchiandogli ciocche di capelli, poi vedendo che non sortiva l’effetto sperato, passò allo strofinare la propria guancia con la sua posandovi talvota dei piccoli baci.
Pisces cercò di proteggersi con le braccia da quelle effusioni inaspettate ma l’altro trovava sempre una via per i suoi dolci attacchi finchè decise di  provare a liberarsene definitivamente.
Si girò quindi verso di lui e tirandosi un po’ su fece per aprir bocca
Era già pronto ad urlargli di lasciarlo in pace, che almeno quando era in casa sua, nello specifico in camera sua, nel suo letto, poteva fare quell’accidente che gli pareva, quando dopo  aver meglio messo a fuoco la stanza si blocco di colpo.

“Maledizione…”

Si era reso conto solo in quel momento che quella, in verità, era la camera di Manigoldo. Il quale lo guardò con espressione stupita

“Come sono arrivato qui?” chiese ributtandosi sul materasso e coprendosi gli occhi con un braccio

“Eh? Non ti ricordi?”

“Se te lo chiedo, evidentemente no…!”

“Già dolci di prima mattina eh? – ridacchiò Cancer – comunque niente di particolare, ieri sera, parecchio tardi ti sei presentato qui dicendo che aveva appena finito di lavorare ma non avevi voglia di salire fino al tuo tempio. Il che mi è parso molto strano, tra i due sei tu quello che si preoccupa sempre di non farsi trovare insieme alle ore più improbabili, come del resto mi è parso strano che non te ne fossi ancora sgattaiolato via. o hai forse deciso di dire a tutti che stiamo insieme?" Chiese quasi speranzoso ma fu troncato sul nascere

"Assolutamente no! - quasi gridò Albafica, che si stava agitando per nulla salvo poi ricomporsi un po' mugugnando - non è necessaro lo sappiano altri..."

Manigoldo quasi si intenerì di fronte a quella scena che in realtà aveva avuto luogo già altre volte, ma che gli faceva sempre lo stesso effetto.

"In ogni caso - riprese - io ero già mezzo addormentato ma anche tu dovevi essere ben stanco perché quando ti ho proposto di condividere il letto invece che rimanere sul divano come al solito, non hai fatto una piega e ti sei infilato sotto le coperte.”

Albafica ascoltò tutto con un’espressione stranita in volto, facendosi sempre più rosso man mano che cominciava a ricordare cosa diavolo gli era saltato in mente?!
Manigoldo notò il suo cambiamento e si fece una bella risata

“E-e poi, cosa è successo…?”

“Assolutamente nulla, come ti sei messo giù ti sei addormentato!”  rispose senza smettere di ridere dandogli un bacino sulla fronte come a rassicurarlo. Era incredibile come Albafica riuscisse ad agitarsi così per sciocchezze simili, ma proprio per questo gli piaceva da morire ed era felice del fatto che solo lui potesse vederlo in certi momenti.
D’impulso allora lo baciò ributtandolo giù nell’impeto

“E-ehi! Adesso che mi ero alzato-“

“Solo un momento”

E cominciò  a posargli baci delicati sul volto e sul collo

“Mani…” un sospiro rassegnato ma che nascondeva un sorriso

All’improvviso però il Cancro posò la testa sul suo petto e Albafica che non se lo aspettava di riflesso gli posò le mani sui capelli, più per il gesto repentino che per mandarlo veramente via.

“Aspetta “ gli disse prendendogli gentilmente i polsi e bloccandoli a lato dei loro corpi, senza però alzare il capo

“Che stai facendo…?”

“Voglio sentire il tuo cuore…”

Pisces non seppe cosa dire e per un lungo momento, nessuno dei due parlò.

“E’ incredibile…”

“Cosa…?”

Dopo una lunga pausa Manigoldo aveva ripreso “Che posso ancora sentirlo… che siamo di nuovo  vivi…”

Liberando allora senza sforzo le mani dalla presa  dell’altro, Pisces gliele posò nuovamente sulla testa, questa volta come a trattenerlo a sé

“E cosa senti adesso…?”

“Che batte, forte, veloce, come un uccellino in gabbia…”

“E lo sai perchè? Sai cosa sta dicendo?”

“Mh?”

Allungò un po' il collo per riuscire ad arrivare a dargli un bacio, prima di rispondere:

“Sono tuo”



 
  
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