Binari immobili,
Arrugginiti portano dovunque,
Tu voglia.
Pazienza se fà ritardo,
Non parlare, rimani in silenzio
E goditi il viaggio.
Vedo dal finestrino, degrado.
I primi graffiti multicolori,
Percezione di periferie sconosciute.
Questo amavo, il degrado, i treni,
I passeggeri un po' viandanti,
Un po' buffoni e personaggi.
Vedo scorrere paesaggi,
La natura cedeva il passo alla città.
Di netto, senza aspettare un cazzo.
Incroci metallici, fatti di fili e bulloni,
Diramazioni, vecchie visioni.
E odore di bombolette,
Fra l'inchiostro della mia mente.