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Autore: Tinucha    30/05/2016    7 recensioni
Leon Vargas e Violetta Castillo, due ragazzi uniti da un passato burrascoso, entrambi orfani di genitori a causa di un incidente mortale. E se quel giorno avessero perso la vita sia German e Maria, i genitori di lei che Lucia e Fernando? Se Violetta e Leon si rincontrassero, cosa accadrebbe?
Genere: Erotico, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Leon, Un po' tutti, Violetta
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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<< Cosa vuol dire che sarai il sostituto di Gregorio? >> sbotta Camilla incrociando le braccia al petto << Significa che quando lui sarà assente io prenderò il suo posto. >> << Ma è ingiusto. >> sbotta imbronciandosi e facendomi prontamente roteare gli occhi << Potresti almeno fingerti felice? >> << Mio fratello maggiore viene a controllarmi nella mia scuola e dovrei anche esserne felice? Hai il cervello leso Leon? >> << Lascia stare che è meglio >> mi lascio cadere seduto sul divano quando un' Emma racchiusa in una mini asciugamano fa capolino in salotto con una mela tra le mani, e proprio in quell'istante il campanello suona e lei va ad aprire. Dalla porta entra Andres che la guarda abbastanza spaesato facendole una radiografia. << Ciao >> balbetta lei, reggendo forte l'asciugamano ed arrossendo << Ciao >> risponde il moro facendo incastrare i loro occhi. << Emma va' a vestirti, e tu Andres smetti di guardare mia sorella. >> lo ammonisco mentre le bionda corre velocemente di sopra << Ehi, non è mica colpa mia se la tua sorellina apre la porta mezza nuda >> << Ha 15 anni, non può nemmeno immaginare cosa ti passa per la mente, stronzo. >> rido << E vedi di starle lontano altrimenti puoi dire addio alle tue palle. >> si copre istintivamente scoppiando a ridere. << Allora? >> << Allora cosa?! >> << Allo Studio gira voce che tu prenderai il posto di Gregorio per qualche tempo. >> << Chi te lo ha detto? >> scrolla le spalle << Non ricordo, se non sbaglio una del quarto anno. >> << Beh si, speriamo di non ritrovarmi qualche 'alunno' indisponente, perché se mi girano le palle finisce male. >> << Ricordo bene, amico. L'anno scorso stavi per fare a botte con Samuel nell'ufficio della preside >> << Si, ma hai visto come guardava Camilla? >> << Non potrai per sempre tenere le tue sorelle in una campana di vetro, ne sei consapevole? >> << Fino a quando sarò in vita le mie sorelle si terranno lontane da tipi così loschi >> << Come vuoi >> scrolla le spalle << Quindi sei già pronto per domani? >> << Non aspetto altro! >> rispondo euforico facendolo ridere e facendogli prontamente scuotere la testa. << Lara mi tartassa da due settimane, perché non ti sei fatto più sentire? >> mi guardo intorno per vedere se le mie sorelle sono nei paraggi << Perché me la sono già scopato. >> << Quindi ti tiri indietro? >> << Sapeva benissimo come sarebbero andate le cose eppure sembrava concorde. Tu invece? >> << Io che? >> << A parte mia sorella non ti piace nessuna? >> le sue guance assumono un colore scarlatto << Non mi piace tua sorella. >> << Oh certo. >> rido << Andiamo al campetto dagli altri? >> << Si, Federico ha detto che ci aspettavano e che poi saremmo andati a mangiare una pizza. >> << Non posso devo tornare dalle mie sorelle >> confesso dispiaciuto << Ma.. >> << No Andres, davvero, gli zii ci hanno dato questa possibilità solo se io mi fossi trovato un lavoro e fossi diventato responsabile, non posso lasciarle qui da sole >> << Portale con te, no? >> << Si, Leon, dai andiamo! >> dal cornicione della porta sbuca un'Emma saltellante e fortunatamente vestita, Camilla al suo fianco sorride guardandola. << Oh e va bene, ma sbrigatevi a vestirvi, non abbiamo tutto il tempo del mondo. >> inutile dire che alla mia approvazione tutte e due mi saltano al collo per poi correre a prepararsi. 


POV VIOLETTA
<< Amai tua nonna da subito, fin dal primo sguardo. >> guardo gli occhi luminosi di mia nonno accendersi mentre parla della donna della sua vita, e non penso sia mai stato così felice da quando se n'è andata. So che la notte piange. Lo so perché io lo conosco il cuore di mio nonno. Mi accoccolo vicino a lui, rannicchiandomi sul dondolo e sorridendo aspettando un continuo. << L'ho amata anche quando il suo viso morbido e candido si è ricoperto di rughe. Giuro, non l'avevo mai vista così bella. >> rimango perfettamente in ascolto, perché amo il luccichio negli occhi di chi lo ha anche solo sfiorato l'amore. << Faceva la sarta quando la incontrai. Era così piccola, sperduta, ma amava quel che faceva. Ed io mi innamorai al primo sguardo, ammiravo il modo in cui le sue mani si muovevano, invidiando il filo, l'ago e la stoffa che sorreggeva tra le mani. La vidi passando di fronte la vetrina del negozio in cui lavorava, a quell'epoca aveva solo 15 anni. Ricordo che rimasi a pensarla ogni singolo attimo che fu lontana. Il giorno dopo tornai a quella vetrina, ed anche quello dopo ancora. Era bella, Violetta, bella proprio come te, e la tua mamma. >> accenno ad un sorriso sentendo che potrei scoppiare da un momento all'altro. << Come l'hai conquistata? >> << Un giorno mi sono fatto coraggio e sono entrato nel suo negozio comprando ogni singolo capo cucito dalle sue mani. >> << È stato un gesto molto nobile, nonno. >> gli accarezzo una mano e lui me la stringe forte. << Poi l'ho guardata attentamente, ma lei per nemmeno un secondo si è azzardata ad incontrare i miei occhi. Non ne capivo il motivo, probabilmente per paura o per vergogna. Ricordo che le ho fatto un sorriso inimitabile, che neanche ora potrei mostrarti, le sue guance si sono imporporate di rosso e l'ho invitata ad uscire, ha scosso il capo ma io non mi sarei mai arreso. Ho attraversato probabilmente solo l'orlo dell'uscita di quel negozio, la sua voce mi ha fermato. E poi ha accettato. >> << Anche lei ti amava già. >> constato facendolo annuire ed arrossire al tempo stesso << Abbiamo parlato così tanto, da innamorarci giorno dopo giorno sempre di più, fino all'inverosimile. L'esperienza più bella di sempre. Ti diranno che l'amore è sofferenza, nipotina. Ma sta' tranquilla, quello che c'è dopo vale tutte le lacrime ed il dolore che hai versato con fatica. >> sento il mio cuore esplodere << Non so se sono pronta ad un'esperienza come quella di innamorarmi, ma se dovesse succedere ci provo. Vada come vada almeno ci avrò messo tutta me stessa. >> scrollo le spalle << Voglio innamorarmi della persona giusta, non di quella sbagliata. >> << A volte è più facile adattarsi ad una vita incasinata con la persona sbagliata che ad una vita lunga e monotona con la persona giusta. Pensaci bene, tesoro. Io vado a trovare la mia Meredith. >> sorride alzandosi e raccogliendo dei fuori dal giardino prende il suo giubbotto e lo infila diretto al cimitero, dove troverà la nonna. Lo invidio. Lo invidio perché so che se fossi al posto suo non ne avrei neanche un decimo della sua forza.



POV LEON
<< Sono stanchissimo >> sbotto rientrando in casa seguendo le mie sorelle passo dopo passo. << Per forza, hai giocato due ore di seguito a calcio con i ragazzi. >> << Non ricordarmelo, per favore. Anzi, se dovesse di nuovo saltarmi in mente un'idea del genere tu fermami a qualunque costo. >> << Certo, come se fosse possibile fermarti. Sei così impulsivo che non farei in tempo a girarmi per rimproverarti che già ti ritroverei in campo a giocare. >> << Va' a letto mezzacartuccia, domani ci aspetta una lunga e pesante giornata. >> << Anche imbarazzante visto che mio fratello maggiore sarà il mio professore. >> << Ancora con questa storia? Sarò severo al punto giusto >> << E pesante, tremendamente pesante. >> commenta Camilla ridendo e schioccando un bacio a me ed Emma va di sopra. << Tu non vai a letto? Guarda che domani è il tuo primo giorno allo studio, nana. >> sbuffa, torturandosi le labbra. << Tu ed Andres siete amici da tanto, no? >> << Si. >> << E pensi che io e lui.. >> << ..potreste essere buoni amici, sorellina, certo. >> le sorrido minaccioso posandole una mano sulla spalla << Sarai una sorellina minore anche per lui. >> alza gli occhi al cielo sbuffando << Buonanotte fratellone. >> << Buonanotte Emma. >> mi lascia anche lei un tenero bacio sulla guancia andando di sopra, mentre io, esausto mi stendo sul divano. Non credo di essere contrario al fatto che Emma ed Andres stiano insieme, ma sono molto geloso. Sorrido come un deficiente voltandomi verso il tavolino in vetro ed ispezionando come ogni notte le foto incorniciate. Mi alzo, e per la prima volta dopo secoli metto piede in soffitta ed è lì che le trovo, entrambe, con gli occhi lucidi, il sorriso indelebile e l'album di famiglia tra le mani.



POV CAMILLA
Mi guardo attorno tutto qui dentro sa di lei. Il suo profumo un'essenza dolce, materna ed indimenticabile. I suoi vestiti sono sparsi un po' ovunque, né io né Emma abbiamo mai avuto il coraggio di indossarli. Carezzo la stoffa del suo abito da sposa e sorrido immaginandomela più bella che mai, mentre raggiunge mio padre sull'altare, noto il baule con le sue cose nell'angolo della stanza e sorridendo mi avvicino aprendolo. Il suo profumo invade le mie narici, con le dita carezzo l'album di famiglia aprendolo. Nella prima foto ci siamo tutti e cinque al completo, sorridenti, vivi e accesi. Il mio sorriso si spegne, è ancora lì sulle mie labbra si, ma man mano avverto l'amarezza espandersi nel mio petto. Le mie dita si muovono sulle figure dei miei genitori mentre una lacrima solca il mio viso, una figura si materializza al mio fianco. Emma mi fa un piccolo sorriso sedendomisi vicina. Continuiamo a sfogliare le foto ricordando i vecchi tempi, poi la porta si apre ancora e Leon ci guarda confuso. Credo si stia arrabbiando invece ci viene incontro con un sorriso calmo attirandoci a se e scostandomi i capelli dal viso. << Siete la mia forza. >> << Andiamo avanti sempre insieme, no? >> << Sempre. >> ci stringe più forte << Basta lacrime, non c'è più spazio per il dolore dentro di noi, va bene? >> annuiamo entrambe guardandoci. << Ora a letto, piccole pesti o sarò costretto a portarvici io con la forza. >> Emma sorride, si alza e scappa via, io rimango qualche secondo a guardarlo. << Tu non vai? Guarda che la minaccia era indirizzata anche a te. >> << Non sei arrabbiato? >> << Arrabbiato? E perché dovrei esserlo? >> << Non so, tutte le volte che tiriamo fuori il discorso di mamma e papà ti arrabbi e ti rinchiudi in camera. >> serra la mascella, guardando in basso. << Vai a dormire, Camilla, per favore. >> annuisco consapevole che per lui questa situazione sia più difficile, perché deve portare il nostro peso sulle spalle, ed è così giovane e piccolo ancora. 



POV LEON
Non posso credere di aver messo piede in questa stanza. Una rabbia mi sale dentro. La rabbia di non essere capace di urlare, sfogarmi e piangere. Piangere fino a finire le lacrime. Hanno ragione Camilla ed Emma questa stanza sa di lei. Scaravento i suoi vestiti per aria mentre il dolore si fa strada in me, e quella ragazza, Violetta, lei come starà adesso? 

   
 
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