Anime & Manga > Durarara!!
Ricorda la storia  |      
Autore: hikikomori in classe    30/05/2016    1 recensioni
tratto dalla storia:
Un brivido di freddo ti corre sul corpo. La gola è irritata. Ti copri la bocca in un attacco di nausea. Ti stringi l’addome cercando di sconfiggere uno di quei mal di stomaco che tanto odi. Potrebbe salirti la febbre da un momento all'altro. Quando pensi che il peggio sia passato sospiri. Si dice che ogni volta che uno sospira un pezzo della sua felicità se ne va, adesso riesci a capire cosa significa.
-------------------------------------------------------------------------------------------------------
Ogni tanto richiami la sua attenzione, come per aver la certezza che lui ti stia seguendo.
Arrivi al solito punto in cui lo lasci andare. Con tutta la forza che hai provi l’ultimo scatto per poi saltare sul muro. Ti senti pronto per il salto, ma qualcosa va storto. Esiti per un attimo, cosa che ti costa la fuga. Per quell'attimo, quel secondo di ritardo hai permesso di farti catturare dalla bestia.
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Yaoi | Personaggi: Izaya Orihara, Shizuo Heiwajima | Coppie: Izaya/Shizuo
Note: Lime | Avvertimenti: Tematiche delicate
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
L’immortalità dell’odio
Dolore
Pensavi di essere diverso dagli altri, pensavi di essere speciale, di essere su un tutt’altro livello rispetto a quelle povere creature semplici da manovrare e semplici da capire. Di quelle persone che tu vanti d’amare alla follia, consapevole del fatto che loro non ricambino questi sporchi sentimenti.
Patetico
E adesso guardati, disteso su un letto , senza forza per muoverti, con le membra doloranti e la puzza di morte che ti gira attorno. Dove sono le tue espressioni esagerate, quei movimenti fluidi di un tempo, quella forza suicida  che ti permetteva di farti beffe della vita stessa?
Rimpianto
Pensa, stai per lasciare questo mondo senza aver risolto nulla nella vita, senza aver lasciato nessun segno nel mondo. Hai distrutto la vita a qualche persona, ti sei fatto odiare da altri, ma non hai lasciato altro che un lieve graffio. Esatto, nessuno ti ricorderà, nessuno saprà del tuo nome, verrai del tutto rigettato e dimenticato da questo mondo
Rabbia
Ti sentivi potente, ti sentivi invincibile. Chi mai sarebbe riuscito a uccidere l’immortale? Colui che è sempre riuscito a scappare da qualsiasi forma di pericolo. L’uomo scaltro, veloce come un gatto che non si lascia acciuffare. L’uomo che guarda ogni giorno la bestia in volto e riesce comunque a cavarsela. Ma guarda un po’, Izaya, non sei immortale, penso che tu ora l’abbia capito. Quella macchia si sta estendendo nel tuo corpo come veleno. Ora non hai più via di scampo. Poi sentirti la morte sulla pelle, la  sua falce sta per rubarti l’anima. A breve cadrai in un sonno profondo e doloroso.
Paura
La cosa che ti fa più paura in questo momento però non è la morte. A pensarci bene tu le sei stato sempre vicino. Sentivi il suo fiato sul collo. Il tuo lavoro, il tuo istinto suicida, il tuo divertimento. Lei per tutto questo tempo è stata sempre al tuo fianco, cercando una buona occasione per prenderti e portarti con se. Ma la tua vera paura ora è la solitudine. Nel tempo hai conosciuto molta gente interessante;come spettatore hai visto l’uomo da lontano, l’hai osservato, l’hai capito e adesso li trovi tutti uguali, nessuno è degno di nota,ma questo non ti ha dato nulla di che. Izaya tu ora sei solo. Non hai amici, la tua famiglia ti ha rinnegato. Sei arrivato al punto di trasformare la tua morte come felicità per molti. E questo il pensiero che ti tormenta di più mentre cerchi un attimo di pace sulla poltrona in pelle della tua scrivania.
Non sai nemmeno tu come sia riuscito ad alzarti dal letto per continuare il tuo lavoro. Hai la testa pesante, la forza mancarti, ma finché rimarrai in vita farai tutto il possibile per lasciare un segno di te a qualcuno.
Cerchi tra i tuoi appunti una qualsiasi cosa che possa riattivare la tua scacchiera ormai lasciata da parte e creare il più grande caos possibile nella città.
Lo sconforto prende il sopravvento. Nulla, Non c’è assolutamente nulla. Stringi i tuoi capelli tra le dita, li tiri, per poi lasciarli ricadere sul volto.
Un brivido di freddo ti corre sul corpo. La gola è irritata. Ti copri la bocca in un attacco di nausea. Ti stringi l’addome cercando di sconfiggere uno di quei mal di stomaco che tanto odi. Potrebbe salirti la febbre da un momento all’altro. Quando pensi che il peggio sia passato sospiri. Si dice che ogni volta che uno sospira un pezzo della sua felicità se ne va, adesso riesci a capire cosa significa.
Stringi gli occhi cercando di non pensarci; ti alzi, prendi la giacca e ti dirigi da Shinra. Non sei mai voluto andare da un medico. Li trovi così inutili, parlano tanto ma alla fine non fanno nulla che prescriverti medicine su medicine. Al contrario, di Shinra ti sei sempre fidato, o almeno l’hai sempre preferito a loro. Sai che Shinra è un medico clandestino ma è anche il migliore nella zona. È stato lui ad avvertirti della tua malattia e da quel giorno ti porta sempre una scatola di pillole da prendere per alleviare il dolore.
Sorridi, sai che ti piacerebbe tanto dichiararlo tuo amico, ma sai anche che non è così. Lo dimostra il fatto che il giorno dell’annuncio non ha versato nemmeno una lacrima, era amichevole come sempre, ma nessun tipo di sentimento anche solamente malinconico era presente sul suo volto. Tu al contrario eri del tutto sconvolto, ma lo nascondevi, sotto quella maschera irritante che ti sei creato. Quel ghigno insolente e quegli occhi fieri di te.
Aumenti il passo, la casa di Shinra è vicina. Il portone è aperto, Sali senza fare troppo rumore. Sei davanti alla porta di casa, suoni, ed ecco nuovamente il volto simpatico del caro medico spuntare una volta aperta la porta- Ah Izaya, vedo che te la passi bene! Certo, sei un po’ pallido ma la tua arroganza è ancora rimasta.-
Spalanchi le braccia e sollevi le spalle- Una piccola malattia non può certo cambiarmi. Sono venuto …per quelle.-
Il medico capisce e ti fa cenno di entrare. Ti sedi con nonchalance sul divano e aspetti pazientemente il ritorno del medico.
Senti Shinra parlottare un po’ con qualcuno per poi tornare nel salone con “quello”.
Il medico ti sorride- Hai bisogno di altro?- Tu scuoti la testa- nulla in particolare, ci si vede.-
E con la stessa indifferenza esci dalla casa. Uno sguardo di odio si forma sul tuo volto appena osservi la scatola arancione che Shinra ti ha dato. Le odi così tanto. Odi prenderle, ma queste almeno alleviano il dolore. Ne prendi una e inizi a camminare per le strade di Ikebukuro.
Rifletti un attimo se tornare a casa o farti un giro per la città, ma un qualcosa color rosso ti sfiora appena. Era un distributore automatico. All’instante senti l’urlo di una bestia invocare il tuo nome e come una lampadina ti accendi all’istante. Un sorriso divertito si stampa sul volto e ogni preoccupazione svanisce all’istante, se non che pensi per un secondo che questa volta il distributore stava veramente per colpirti. Come un incudine la realtà ti schiaccia, ti urla in faccia che sei debole, che i tuoi movimenti sono lenti, che non riuscirai a farla franca questa volta. Ma non vuoi scappare, non puoi, il tuo unico divertimento non può essere portato via. Così lo aspetti, lo vedi arrivare con grosse falcate vicino a te e quando ormai è vicinissimo lancia un pugno che ti sfiora appena.
Sorridi per non pensare- Shizu-chan, sono contento di vederti-
Un altro pugno un'altra schivata- Shizu-chan non saluti nemmeno- Come un ruggito le parole gli escono con forza- Vattene dalla mia città- Alzi un sopracciglio con aria dubbiosa- da quando adesso questa è la tua città.
Lo senti digrignare i denti- Ti avevo già avvertito di non farti vedere qui, non la passerai liscia questa volta-
Gli sfoderi una delle tue miglior risate- e come pensi di scacciarmi Shizu-chan-
Come se avessi scoppiato una mina accesa lui si fionda su di te con sguardo assassino- a suon di pugni-
Ed ecco che inizia il tuo amato gioco. Lui vuole ucciderti e tu vuoi provocarlo. La città trema sotto i vostri scontri, I cittadini scappano spaventati, la strada si distrugge, ma il sole continua imperterrito a illuminare quella bella giornata.
E pensare che tu riesca a condurlo sempre dove meglio preferisci andare. Di solito corri per molte stradine secondarie fino ad arrivare ad un vicolo ceco per scavalcare il muro e piantarlo in asso, cosa che lo fa sempre incazzare. E anche questa volta non ti astieni dal farlo. Ormai le strade sono deserte, hai molto spazio per correre. Intraprendi molte stradine apparentemente senza un senso logico. Ogni tanto richiami la sua attenzione, come per aver la certezza che lui ti stia seguendo.
Arrivi al solito punto in cui lo lasci andare. Con tutta la forza che hai provi l’ultimo scatto per poi saltare sul muro. Ti senti pronto per il salto, ma qualcosa va storto. Esiti per un attimo, cosa che ti costa la fuga. Per quell’attimo, quel secondo di ritardo hai permesso di farti catturare dalla bestia.
Senti una forte presa sul cappuccio, le forze ti mancano, una brutale spinta ti porta indietro e come a rallentatore vedi il muro allontanarsi da te lentamente. Un dolore lancinante al sedere ti riporta alla realtà.
Uno schiaffo sul volto. Il tuo corpo te lo aveva detto, sei diverso ora, sei più debole, sei in trappola. Senti il mostro muoversi nella tua direzione. Cerchi di riprenderti dalla grande gaffe appena fatta e con velocità di metti sulla difensiva, spalle al muro. Tocchi le tue tasche alla ricerca di un coltellino ma non lo trovi “cazzo”
Cerchi di sorridere in preda all’agitazione- Shizu-chan, ammetto di essere colpito, sei riuscito a prendermi per la prima volta! Ma adesso cosa pensi di fare? –
Vedi il suo sguardo assottigliarsi e con passo minaccioso avvicinarsi a te- cosa penso di fare? Lo chiedi pure? Bastardo ti ucciderò e questa volta veramente! –
Stranamente senti le sue parole colpirti; in genere non provi niente in queste occasioni, molte persone hanno minacciato di ucciderti. Ma adesso, ti senti quasi felice. Non sai perché ma morire per mano del tuo peggior nemico è una soluzione molto migliore rispetto al morire a causa di una qualsiasi malattia. Si, ti fa sentire quasi speciale il fatto che non morirai da classico uomo qualunque, ma per mano di un animale, di un mostro, di una persona speciale. Quasi sorridi sentendo quelle parole.
I pensieri vengono distrutti da un poderoso colpo allo stomaco. Non trattieni un gemito e le gambe iniziano a tremare. “questo si che è un mostro” pensi dolorante. Senti il ragazzo farneticare qualche sorta di imprecazione nei tuoi confronti e un altro colpo ti arriva questa volta sul volto. Ti mordi il labbro e del sangue ti esce dalla bocca. Tossisci in apnea. Le gambe cedono e cadi in ginocchio sull’asfalto rovinato. Un altro colpo e avresti perso conoscenza. Ti prepari per l’impatto del prossimo, percepisci il suo corpo avvicinarsi, ma qualcosa cambia.
Senti due braccia calde stringersi intorno a te con forza, Senti la pressione dell’altro corpo premere sula tua. Una sua mano va a infilarsi tra i tuoi capelli corvini stringendoli brutalmente. L’altra mano è avvolta sulla tua schiena, stretta come una morsa.
Senti il suo fiato sul collo e guardi esterrefatto l’asfalto sotto di voi. Lui inizia a parlare stringendo maggiormente il suo abbraccio- Razza di coglione. Perché cazzo non mi hai detto nulla eh? Spiegamelo! Bastardo! Me lo ha dovuto dire Shinra! Perché?-
Senti il calore sprigionato dal suo corpo diffondersi nel tuo.
Ed è adesso che il tuo mondo cade a pezzi. La tua unica speranza di salvezza vola via lontano da te.
Non capisci la situazione,”non doveva picchiarmi? E adesso perché mi abbraccia?”. Un profondo odio prende il sopravvento sul tuo solito cauto comportamento. Perché non ti uccide?perchè?. Glielo urli con forza- Che diavolo ti passa per la mente? È la prima volta che riesci a prendermi e cosa fai? Mi abbracci? Dovresti picchiarmi, farmi male, uccidermi? Odiami! Dovresti odiarmi! Sei così altamente stupido che devo essere io a spiegarti cosa devi fare?-
Senti un dolore lancinante al fianco e un gemito esce dalla tua bocca.
Il biondo ti tira di forza i capelli, in modo tale da guardarti dritto in faccia. È furioso- Ti odio, ti odio così tanto. Ogni volta che ti ho tra le mani sento sempre il bisogno di distruggerti. Voglio farti male, provocarti così tanto dolore da renderti completamente inerme. Ma adesso nulla ha più senso.-
Lo guardi con disprezzo- Come puoi dire che nulla ha più senso? Mi stai sottovalutando? Non ho bisogno della tua pietà sappilo! Anzi la cosa mi infastidisce così tanto. Giuro che nel poco di vita che mi rimane te la rovinerò così tanto da rigettarti dal mondo intero! Se non mi uccidi all’istante farò conoscere a tutti il vero mostro che sei-
Senti il suo sguardo fulminarti. Ti odia, ti odia così tanto da poterti trasmettere tutto quel sentimento in un unico sguardo. Adesso sei a conoscenza del suo profondo odio per te, ma ancora non capisci. Perché se ti odia così tanto non ti uccide adesso che ne ha l’occasione.
Senti la sua stretta sui tuoi capelli farsi sempre più forte- Fai quello che ti pare. Per me Izaya è già morto. Quello che sto trattando in questo modo è solo il suo corpo.-
Come una lancia le sue parole ti feriscono nel profondo. Senti quasi le lacrime pizzicarti gli occhi. Come poteva dirti delle frasi così cattive- Come puoi dire questo! Non mi vedi? sono qui! Davanti a te! Non trattarmi come scarto! Sono io! Izaya! La persona che ha distrutto perennemente la tua patetica vita! Come puoi non avermi ancora ucciso?. -
Come se tu gli avessi tirato uno schiaffo in faccia, lui  ti ammutolisce con un colpo, smorzandoti il respiro - e proprio perché Izaya è morto che riesco a trattenermi ancora dal non picchiarti.-
Con la voce ridotta dal dolore cerchi di rispondergli- Cosa vuoi dire con questo?-
Lo senti calmare, non freme più così tanto di rabbia come prima, quasi ti sconvolgi del suo repentino cambiamento.
Senti la sua stretta alleggerirsi- e proprio perché l’Izaya che odio è morto che riesco a trattarti così. Ai miei occhi adesso non sei che … La persona che… ho amato e odiato dal  più profondo del cuore…Io Odio Izaya, lo odio così tanto da portarlo alla morte, ma ora tu non sei più Izaya, sei la persona che io ho amato di più nella mia misera vita. So cosa si prova ad avere la costante paura di morire soli. E so che tu provi questo sentimento. Anche se non lo vuoi ammettere, sei umano. Non puoi dire il contrario. La mia vita è a rischio ogni santo giorno, anche se cammino solamente per la città. Mi domando sempre se ci sarebbe stato qualcuno al mio funerale. Amico, conoscente, anche solo passante. A causa di Izaya  ormai la tua presenza nella mia vita è fondamentale. Sei stato così egoista a volerci entrare per forza. Così egoista nel volermi imprimere la tua presenza nei miei pensieri.. e nello stesso modo egoista te ne vuoi uscire per sempre. Quindi farò ciò che forse nessuno farà a me. Anche se morirai non scomparirai mai dalla mia vita-
Ti senti avvampare, rabbia, paura, dolore, frustrazione. Ridi, ridi di fronte alle sue parole. Lo odi, adesso sempre di più- Stupido di una bestia. Come puoi dire certe cose. Vuoi usarmi non è così? Perché sei sempre così imprevedibile. Non voglio….il tuo affetto. Non ne ho bisogno. Mi fa ribrezzo questo, è così disgustoso.-
Senti le sue braccia stringersi con dolcezza attorno al tuo corpo- Lo faccio anche per questo, mi stai odiando dal profondo del cuore. Ti farò provare cosa ho sentito io per tutto questo tempo. Mi farò odiare così tanto da Izaya da farlo contorcere anche nella tomba. Io odio Izaya e questo sarà il mio ringraziamento per lui. Ma mi farò amare. Mi farò amare dall’Izaya che è sempre stato rifiutato, dall’Izaya umano; dall’Izaya che non vuole morire solo-
Ti sta ferendo nell’orgoglio, il suo atteggiamento, le sue parole. Le parole di un mostro. Cerchi di divincolarti. Urli come non hai mai fatto, lo strattoni senza riuscita. Gli tiri pugni sul petto, ma niente. Lui affonda il suo volto nell’incavo del tuo collo. Ti stringe a se premendoti contro il suo petto possente.
E così dolce quell’abbraccio, così intenso, così caldo che ti immobilizza completamente. Per la prima volta nella tua vita ti senti amato. Amato da un mostro.
La cosa ti fa odiare la bestia ancora di più, lo odi così tanto. Ricominci a dimenarti, a urlare di lasciarti andare, che non vuoi, ma qualcosa di ancora più dolce ti blocca. Lui ti bacia, senti la leggera pressione delle sue labbra sulla tua clavicola lasciata scoperta dalla maglietta. È un bacio morbido,gentile,inteso. Ti senti quasi svenire. La tua vita è stata molto triste, nessuno prima aveva osato avvicinarsi così a te. Neanche la tua famiglia. E adesso lui ti stava lasciando quel morbido tocco vellutato sulla pelle. Senti il suo volto incavato nella tua spalla, il naso premere leggermente sul collo e quella bocca regalarti tenere carezze.
Era così strano tutto quell’affetti che avvampi completamente di rosso. Senti le sue braccia stringersi intorno al tuo corpo e la sua bocca percorrere lentamente e dolcemente il profilo del tuo collo.
Sei così confuso, la tua mente lo vorrebbe allontanare, urlargli di sparire, di odiarlo, ma il tuo cuore piange di felicità. Le sue carezze così dolci ti trascinano in una specie di limbo rassicurante. Lui ti morde leggermente la mandibola e tu quasi gemi al contatto. Il tuo corpo è caldo, infuocato.
Il tuo cuore batte così forte che temi possa sentirlo. Come possono essere i suoi gesti da bestia tanto delicati? Tanto gradevoli.
Senti i suoi denti morderti delicatamente il lobo del orecchio. I brividi percorrono il tuo corpo.
La sua voce esce morbida e roca- Izaya, ti voglio-
Le sue parole, quel tono ti vietano ogni forma di protesta, e resti immobile, lasciandoti cullare dalle sue carezze, dai suoi tocchi, dai suoi baci.
Ti stende dolcemente sul terreno freddo. Ti regala lussurioso piacere. Ogni tanto dalla tua bocca esce qualche parola di negazione mischiati a gemiti di piacere. Senti il corpo fremere sotto al suo,i suoi movimenti, la preparazione, le sue spinte sono legati a gesti delicati, gentili, gradevoli oltre l’impossibile. Vieni invocando il suo nome e tremi appena senti il tuo pronunciato dalle sue labbra ormai al culmine del piacere.
 Ti senti più amato in quel momento che in tutta la tua esistenza e sei felice. Sei così felice che lo odi. Lui ti odia e la cosa non cambierà. il tuo odio sarà solamente più profondo. Per un secondo, hai anche solo potuto pensare che forse le due cose, tra le due persone che eravate, sarebbero potuti modificare in qualcosa di più grande, ma subito ti sei corretto. Quei sentimenti primitivi sarebbero rimasti per sempre così.
Quello che ti ha fatto quella giorno, quella notte, sarà imperdonabile. Te lo porterai fino alla tomba, ma adesso sei sollevato. Sai che anche dopo la morte qualcuno si ricorderà di te… per tutta l’eternità.
 
   
 
Leggi le 1 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > Durarara!! / Vai alla pagina dell'autore: hikikomori in classe