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Autore: Little Redbird    30/05/2016    3 recensioni
A quanto pareva, Simon era una calamita per amori non corrisposti.
Fino a quel giorno, ché aveva deciso che non si sarebbe lasciato fregare per la seconda volta allo stesso gioco.
Genere: Introspettivo, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Raphael Santiago, Simon Lewis
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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El màs alto riesgo


 

 "Miedo. De ti. Quererte es el màs alto riesgo." 

 

A quanto pareva, Simon era una calamita per amori non corrisposti.

Aveva amato Clary per anni, senza mai farsi avanti, spaventato dall'idea di perdere la sua migliore amica, e finendo, poi, col perderla perché un altro aveva avuto più coraggio di lui.

E aveva amato Raphael per mesi, senza mai farsi avanti, spaventato dall'idea di perdere l'unica persona che si prendeva cura di lui. Fino a quel giorno, ché aveva deciso che non si sarebbe lasciato fregare per la seconda volta allo stesso gioco.

Non aveva messo in conto di non essere ricambiato. Il che non era davvero da lui – che viveva di insicurezze da vent'anni, che aveva un attacco d'ansia anche solo per chiedere un favore. Non aveva creduto di essere rifiutato, perché i segnali di Raphael erano stati piuttosto chiari – le chiacchierate nel primo pomeriggio, nel silenzio dell'hotel, cercarsi l'un l'altro nelle stanze affollate, trovare ogni scusa immaginabile per sfiorarsi. Raphael gli aveva retto il gioco, aveva flirtato, aveva ascoltato, aveva capito.

Eppure, l'aveva rifiutato.

Simon continuò a fissarlo ancora per qualche secondo, incapace di credere al proprio udito soprannaturale. “Perché?” riuscì a sussurrare alla fine, quando le lacrime vermiglie ebbero smesso di appannargli la vista e furono tornate al loro posto.

Raphael distolse lo sguardo. “Non posso” ripeté, la voce incolore.

“Credevo-” Simon scosse la testa. “Non l'ho immaginato, Raphael” insistette. “Forse non è nulla di profondo o speciale, ma non negare di provare qualcosa!”

“Non dico che non sia così.” Non lo guardava ancora, la voce era stanca, i suoi occhi vagavano sulle strade sotto di loro, parecchi piani più giù.

“E allora cosa?” volle sapere Simon. Cominciava ad esasperarsi, e sapeva che presto le lacrime avrebbero vinto.

Raphael scosse la testa. “Non sei tu” cominciò, ma Simon lo interruppe.

“Oh, no. Non ti azzardare a pensare di farmi il discorso 'non sei tu, sono io'. Non ci credo. Hai flirtato con me fino a questa mattina, non ci credo che tu abbia perso interesse durante il sonno. Non capisco cosa ti spaventa. I pregiudizi? Sei il benedetto leader del Clan dei Vampiri di New York, per l'amor di D-” tossì sul nome, ma non si fermò. “Che cos'è che ti blocca?”

Nessuna risposta.

Raphael!” Lo strattonò per un braccio fino a che non si decise a guardarlo.

Miedo!” sbottò allora lui. “De ti. Quererte es el màs alto riesgo.”

Aveva parlato velocissimo e Simon faticò perfino a capire che fosse spagnolo. “Che cosa?” domandò confuso. “Che significa?”

Raphael assunse un'espressione sofferente. “Ti prego, Simon.”

Simon esitò. Raphael lo stava pregando, e lo faceva con una voce e un'espressione così ferite che non seppe cosa rispondere.

Si era sbagliato? Aveva visto cose dove non c'erano? Aveva solo immaginato la voce di Raphael che si scaldava quando erano soli? Aveva solo sognato le dita che sfioravano le sue quando erano uno a fianco dell'altro? Fece un passo indietro, infilando le mani nelle tasche della giacca che Raphael gli aveva dato, e che non gli aveva mai restituito, e incassò la testa nelle spalle, incapace di capire cosa fare per uscire da quella situazione. Forse doveva solo allontanarsi, senza dire altro, senza mortificarsi ancora.

“Non andare” lo fermò Raphael.

Simon non si era ancora mosso, ma l'altro aveva capito le sue intenzioni. Lo guardò, le lacrime che tornavano a colorargli la vista. “Non so cosa dire” confessò. “Non-” Sospirò pesantemente. “Mi dispiace.”

Lui tentò di avvicinarglisi, ma Simon fece un altro passo indietro.

Raphael lo guardò dritto negli occhi, ancora più ferito. “Simon” soffiò, appena udibile sui suoni che venivano dalla strada. Strinse i pugni e distolse lo sguardo, puntandolo in un punto imprecisato sopra la sua spalla. “Amarti,” disse allora, e Simon sobbalzò visibilmente, “è un rischio troppo alto.” Tornò a guardarlo, negli occhi aveva uno sguardo di sfida. “Non perché ho paura dei pregiudizi o qualunque altra assurdità stia partorendo il tuo cervello adesso. Ho paura di te.”

“Cos-” Simon tentò di interromperlo, ma Raphael non glielo permise.

“Ho paura della facilità con cui mi spezzi. Ti basterebbe un solo sguardo, davvero, per annientarmi. Non ho mai lasciato avvicinare nessuno così.”

Simon voleva avvicinarglisi fisicamente, ma le gambe non volevano saperne di muoversi, e si limitò a guardarlo con la bocca socchiusa e l'anima negli occhi.

Raphael fece una mezza risata e portò lo sguardo sull'asfalto del tetto. “Lo vedi? È di quello sguardo che parlo.”

Simon si passò un braccio sul viso per cancellare qualunque cosa stesse ferendo Raphael, e incontrò di nuovo i suoi occhi. Sorrise incoraggiante, perché lui continuasse a parlare, ad aprirsi come mai aveva fatto.

Raphael alzò gli occhi al cielo e scosse la testa, schioccando la lingua contro il palato ed espirando pesantemente. Faceva sempre così quando non ne poteva più della sua presenza. “Dios, sei impossibile” disse infatti. Annullò la distanza tra di loro e affondò la fronte nel suo collo, aggrappandosi ai lati della sua giacca persa da tempo come ne valesse della sua vita.

Simon rimase spaesato per un momento, il tempo di realizzare che Raphael lo stava abbracciando, e lo circondò con le braccia lunghe, le dita che si posavano esitanti sulla sua schiena. Strofinò una guancia sui suoi capelli perfettamente pettinati e rise, ancora intento ad assimilare tutto quello che era successo.

Raphael allungò le braccia per stringerlo a sua volta. “Tu sarai la causa della mia morte” sussurrò, il naso che seguiva piano la curva della sua spalla.

“Mi assicurerò che sia una morte dolce” mormorò di rimando Simon, ringalluzzito dall'aver conquistato – senza avere idea di come avesse fatto – il ragazzo più bello del Mondo delle Ombre.

“Sarà meglio per te” minacciò Raphael e sollevò il viso per posare la bocca sulla sua, l'unico modo per mettere a tacere entrambi.




[Paura. Di te. Amarti è il rischio più alto.]


AN:
Altro fill dall'ultimo event del WAOFP. Sono quasi finiti, lo giuro. Poi non vi romperò più per un po'.
Prompt di graciusghost:  "Miedo. De ti. Quererte es el màs alto riesgo." [Paura. Di te. Amarti è il rischio più alto.]  

Questo è uno dei miei preferiti. La poesia è semplicemente bellissima e sono contenta che Ayu me l'abbia fatta scoprire.

Red

   
 
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