~~Magnus era seduto sul divano, per meglio dire, sbragato, i piedi appoggiati al tavolino di mogano e la testa rivoltata all'indietro, gli occhi chiusi gli davano un senso di pace. Pace che gli mancava da secoli, ormai.
Magnus pensava alla sua vita, a come tutto era cambiato da quando aveva conosciuto Alexander. Non si era mai sentito così   completo, lo shadowhunter era diventato la sua aria, la sua droga, il suo tutto...
E dire che erano usciti insieme solo una volta. Eppure da quel venerdì, Magnus non poteva fare meno di pensare al cacciatore, non poteva fare a meno di paragonare ogni essere vivente ad Alec.
Alec ha gli occhi più azzurri... Alec ha un sorriso più luminoso... Alec ha un fisico più statuario...
Alec era sempre più.
E, nonostante tutto questo, Magnus  era spaventato, non aveva mai provato niente di simile per qualcuno, neanche per Camille.
Poi pensò al fatto dell'immortalità. Alec sarebbe cresciuto, invecchiato e poi morto, e lui non avrebbe potuto fare niente, solo guardare la felicità scorrere via, come acqua dalle mani, impossibile da trattenere.
E per la prima volta, Magnus prese davvero in considerazione l'idea di rinunciare alla vita eterna.
Si immaginò ad invecchiare insieme al cacciatore e non poté fare a meno di sorridere.
Il lieve bussare alla porta lo distolse dai suoi pensieri. Aprì gli occhi di scatto, poggiando velocemente i piedi a terra e si diede una spinta con le mani per alzarsi dalla sua comoda posizione. Con due soli passi arrivò alla porta per poi aprirla.
L'oggetto dei suoi pensieri era davanti a lui.
Alec aveva i capelli spettinati e la fronte imperlata da un velo di sudore. Gli occhi azzurri studiavano  lo stregone, mentre con le mani torturava il bordo della sua maglia nera.
-Ciao, Magnus -  la sua voce era incerta -ti ho riportato la maglia che mi avevi prestato l'ultima volta e ...-.
-Ti va di entrare, Alexander? - Magnus interruppe quel fiume di parole.
-C...Con piacere- balbettò Alec, diventando improvvisamente rosso.
Magnus si spostò ad un lato, per far entrare il moro. Dal canto suo, Alec non poteva fare a meno di pensare a ciò che era accaduto, o meglio stava per accadere l'ultima volta che era stato a casa del sommo stregone di Brooklyn.
L'idea del cacciatore era quella di riconsegnare la maglia a Magnus e dileguarsi il più velocemente possibile, in fondo non gli sembrava giusto presentarsi in casa sua senza preavviso. Tuttavia i piani erano sfumati quando aveva incontrato lo sguardo felino dello stregone, e non ci aveva più capito niente.
-Allora, la  maglia?- chiese Magnus, più per interrompere il silenzio che altro.
-Tieni- Alec porse la maglia all'altro, la scritta "se mi vuoi batti le ciglia" era in bella mostra, i glitter rilucevano sotto le luci al neon.
Alec chiuse gli occhi e li riaprì un paio di volte, condizionato da quella frase. Probabilmente era una cosa stupida, eppure Magnus capì e non poté fare a meno di sorridere.
Lo stregone prese la maglia e la buttò su una poltrona lì vicino. Poi, spinto dallo sguardo di Alec, si avvicinò e catturò le sue labbra in un bacio.
Le loro bocche si muovevano in sincrono, le loro lingue avevano preso a rincorrersi in un girotondo senza fine. Magnus posò le mani sui fianchi dello shadowhunter, avvicinando i loro corpi, facendo scontrare i bacini e Alec emise un gemito, soffocato dal bacio.
Lo stregone avvicinò le mani al bordo della maglia del  ragazzo, sfilandogliela poi da sopra la testa. Si staccarono per un secondo, il tempo di buttare la maglia in un angolo del salotto.
Alec arretrò, andando a scontrarsi con il bracciolo del divano e cadendo di peso sui cuscini, trascinandosi dietro lo stregone. Non indugiò prima di iniziare a sbottonare la camicia di Magnus.
Il cacciatore iniziò ad accarezzare titubante la pancia piatta dell'altro, insicuro. Magnus sorrise a quel contatto, staccandosi dal moro per guardarlo negli occhi.
Sapeva perfettamente di essere il primo per Alec e ne era veramente onorato.
Lo stregone si riavvicinò al cacciatore,iniziando a lasciare baci umidi sul suo  collo,alternando a volte con piccoli morsi. Iniziò a tracciare un percorso immaginario con la lingua sul petto del ragazzo, per poi scendere, baciando gli addominali scolpiti dello shadowhunter.
-Questi sono decisamente di troppo- decise, dopo qualche secondo, facendo passare il bottone dei jeans attraverso l'asola, godendo dei gemiti dell'altro.
Fece scendere lentamente i pantaloni dalle gambe di Alec, accarezzando, di tanto in tanto, l'interno coscia.
-Anche i tuoi- aggiunse il moro -decisamente di troppo-.
-Lo penso anch'io-.

Magnus aveva gli occhi chiusi, la mente altrove e il ragazzo che amava tra le sue braccia. Si era addormentato subito dopo, dando la possibilità allo stregone di studiarlo.
La fronte imperlata di sudore, i capelli scompigliati e le guance lievemente rosse gli davano un'aria serena, il respiro caldo andava a infrangersi sul petto di Magnus, che aveva iniziato ad accarezzare la schiena del nephilin.
Magnus diede un ultima occhiata al suo cacciatore e alla stanza, la maglia "se mi vuoi batti le ciglia"  era in penombra, eppure lo stregone la vide benissimo, prima di addormentarsi.















Ciao a tutti, questa è la prima storia che pubblico e anche la prima di questo genere, quindi non abbiate paura di dirmi ciò che pensate.
Alla prossima.