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Autore: GrimmHyai    31/05/2016    2 recensioni
In una comune notte di estate, Sabo viene assediato da un vuoto nella sua testa che cerca di attenuare contemplando le costellazioni. Cercando una risposta soddisfacente e pertinente che, forse, un giorno troverà. Eppure, in quel trambusto psicologico, Koala sembra essere l'unica consolazione che riesce a cullare i tormenti del rivoluzionario.
Genere: Introspettivo, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Koala, Sabo
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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Non sapeva spiegarsi il perché, non sapeva per quale arcano motivo quella notte Sabo non riuscisse a cadere tra le braccia di Morfeo. In fondo, si trattava di una mera notte d'estate! Forse il caldo? No, scosse la testa escludendo a priori tale ipotesi; era stato addestrato per sopportare torture peggiori, il suo corpo era stato temprato nell'acciaio in tutti quegli anni.
Sapeva solo contemplare curiosamente l'intero firmamento tenebroso, con i gomiti appoggiati al bordo della finestra e, di conseguenza, con il mento adagiato sul palmo delle mani, avviluppate - a loro volta - dai suoi avvezzi ed inseparabili guanti di pelle.

Sabo: Uff...!

Un pesante sbuffo trapassò il petto del biondino, esondando dalle narici sino a disperdersi nell'atmosfera. Tutto taceva, tutto era immobile, in quell'effimero istante esistevano solo lui e luna piena; una compagna fidata che donava al fanciullo una sorta di camera da meditazione.
O, almeno, così pensava! Fin quando quel silenzio surreale non fu strappato dalla calorosa vocina di Koala. Lei invece era reale, poteva toccarla, poteva assaporarla, poteva sentirla...


Koala: Sabo-kun...
Sabo: Umh?

Egli si voltò con l'avvezza espressione ingenua e sorpresa, già, semplicemente sorpreso di sapere che lui non era l'unico desto.
Con un delicato gesto delle dita, fece per sfilarsi quei guanti che iniziavano a pesare, li strinse in una mano, fino ad appogiarli sul medesimo davanzale ove, poco prima, era beatamente adagiato; dopotutto, la stagione non era adatta per l'abbigliamento in pelle, ma ignorava bellamente ciò. Se una cosa lo attirava, l'avrebbe presa, punto.


Sabo: Hey Koala. Cosa ci fai ancora sveglia? È tarda notte e domani dobbiamo partire per quella missione, dovresti andare a riposare...
Koala: Senti un po' chi parla! Da quanto tempo sei tu a preoccuparti? Queste cose dovrei dirle io a te.

La rossa fece la finta indispettita; gonfiò le guance, incrociando le braccia mentre voltava il capo di lato ma, quella voce poco rassicurante di Sabo non lasciava presagire nulla di buono. Lo conosceva, erano cresciuti assieme e, ogni sua preoccupazione, diventava per mera conseguenza anche quella di Koala. Per questo smarrí quell'aria giocosa che voleva assumere.

Sabo: Già, immagino che tu abbia ragione...
Vediamo, non saprei come spiegartelo. Mi sento semplicemente strano e, quando guardo fuori da quella finestra percepisco un'arcana sensazione; vedi, è come se qualcuno o, qualcosa mi stesse chiamando. Ma chi? Cosa? Non saprei dirlo, non riesco a ricordare se lì, per il mondo, ci sia davvero questa "cosa" che mi sta aspettando. Ma, forse è...-

Non riuscí nemmeno a concludere il suo discorso che, il rivoluzionario, fu travolto dalle braccia amorose della fanciulla. Avvolse il suo collo come fosse un tesoro prezioso ed inestimabile, un gioiello che per nessun motivo avrebbe voluto perdere.
Sabo capí: Koala lo aveva compreso, lo aveva compreso sin troppo bene! Non vi era nulla in lui, di incomprensibile per lei.


Koala: Non so se, lì fuori ci sia davvero qualcosa che ti sta chiamando ma, quello che volevo dirti era che... E-era che...!!

Pinta di un rosso acceso sulle gote, l'emozione aveva preso il sopravvento sulla piccola rivoluzionaria. Questa volta, però, fu Sabo ad accorgersi di questo dettaglio anormale; stette a contemplarla per pochi secondi, quel suo viso era tremendamente dolce, tanto da fargli arrivare i battiti del cuore sino alla gola. Quasi come se, suddetto organo, volesse scoppiare ma, dalla gioia!
Dunque, in quel momento fu il biondo a recidere di colpo la parola della propria partner; premise d'un fiato le labbra sulle sue, assuefandosi in tale gesto.
Assaporò quella carne così tenue e delicata da desiderarne ancora e, lasciò salire le dita dai fianchi, fino alla sua chioma rossa, staccandosi solo dopo averle morso la parte inferiore della sua bocca.
In quel momento, Sabo arcuò le stesse labbra che avevano appena baciato Koala, smarrendosi in un sorrisetto sincero e rassicurante.


Sabo: Quel che volevi dirmi era che, finché ci se tu con me, non importa ciò che c'è al di fuori. Giusto?

A candenzare quel romanticismo, fu il sorriso solare che le aveva elargito.
Quello del solito Sabo!



   
 
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