Libri > Alice nel paese delle meraviglie
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Autore: Lady_loneliness    31/05/2016    0 recensioni
E se i personaggi del Paese delle Meraviglie fossero le persone con cui hai a che fare tutti i giorni nel mondo reale?
E se il Bianconiglio fosse solo un animale birbantello e lo Stregatto un animale troppo viziato?
Riuscirà Alice ad attraversare quello strano mondo e a ritrovare il coniglietto scappato da lei?
Non resta che incrociare le dita e scoprirlo.
Genere: Slice of life | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Alice, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Capitolo I




 
Alcuni uomini vedono le cose per come sono e chiedono: “ Perché? ”
Io oso sognare cose che non sono mai state e dico: “ Perché no? ”.
( George Bernard Shaw )




Aveva sedici anni eppure ne dimostrava molti di meno quando, d'estate, la si vedeva correre e ridere e giocare nell'ampio giardino della nonna, proprio come una bambina piena di fantasia avrebbe fatto.
A volte inventava strane storie che vedevano come protagonisti gli animali di nonna Marie insieme agli insetti che svolazzavano lì in giro, altre volte invece fingeva di andare all'avventura in posti sconosciuti - ovviamente sempre accompagnata dai suoi cuginetti, da cui non si separava mai.
Johnnie, Lily e Xavier adoravano Alice.
C'erano molti anni di differenza, era vero, ma lei con il suo spirito sempre bambino riusciva a farli divertire come pochi.
Anche nonna Marie adorava Alice.
Oltre ad essere la sua prima nipote, la ragazzina era anche molto simile all'anziana donna.
Infatti nonna Marie si riconosceva tantissimo in lei, soprattutto quando la vedeva rotolarsi sull'erba fresca o quando la vedeva tutta impiastricciata mentre preparava un dolce.
Quel giorno però era uno di quelli in cui Alice preferiva starsene sulla sedia a dondolo in veranda a coccolare Romeo, il gatto, mentre articolava un discorso abbastanza serio con Lollo, il coniglio.
C'era da dire che Marie adorava gli animali.
Infatti possedeva un gatto rosso, un coniglio bianco, un canarino ed uno scoiattolino - anche se gli ultimi due erano antipatici, secondo Alice, che concentrava sempre tutte le sue attenzioni sulle due palle di pelo.
I bambini stavano dormendo così come l'anziana signora, e la ragazzina poteva godersi un po' di pace e tranquillità e riflettere.
Poteva anche sembrare una bambina, ma anche lei aveva problemi proprio come tutte gli adolescenti.
Non tanto per la scuola, dato che i voti erano sempre nella media, ma per l'amore.
Oddio, forse per la sua età " amore " era una parola troppo grossa, ma non sapeva proprio come definire quella cosa che provava verso Abel.
Il ragazzo, più grande di lei di un paio d'anni, era l'unico che a scuola le parlava sempre - e questo era grandioso, dato che lui era il ragazzo più bello e popolare.
Non sapeva nemmeno come erano diventati amici, eppure lui le voleva bene - parole sue!
Abel era sempre così gentile e dolce e premuroso e... Alice era profondamente cotta di lui.
Anche ora che ci stava semplicemente pensando sentiva le guance andare a fuoco ed il cuore battere all'impazzata.
Ma no, non doveva! Fra loro c'era solo amicizia, la più bella amicizia che avesse mai avuto in vita sua.
Non poteva permettersi di perderla.
E poi c'era un piccolo intoppo: Elizabeth. 
Era la quasi fidanzata di Abel, una delle più antipatiche ed altezzose della scuola.
Odiava Alice ed ogni scusa era buona per farle un dispetto e deriderla.
Non la sopportava proprio.

Stava ancora scuotendo la testa, persa nei suoi pensieri, quando Lollo decise di fare una pazzia.
Non era mai scappato prima d'ora, anzi era sempre stato buono ad ascoltare i discorsi della ragazza in tutti quegli anni.
Forse oggi sono stata più noiosa del solito!, pensò Alice mentre con uno scatto si alzava - e faceva ruzzolare a terra Romeo con un « Meow » infastidito.
Corse dietro la pallina pelosa per tutto il giardino con scarsi risultati, almeno fino a quando non lo vide infilarsi dentro un tronco di un albero gettato a terra.
« Questo coso è talmente grande che ci posso entrare anch'io. » borbottò.
Così senza pensarci due volte si inginocchiò sull'erba e senza nemmeno curarsi delle sue ginocchia nude si infilò dentro al tronco, gattonando con poche difficoltà attraverso esso.
« Ah, ma non si vede nulla... Chissà se Lollo è uscito da qui -- Oh cielo! Ma se è uscito, da che parte è andato? »
Purtroppo la giovane Alice non riuscì a dire altro né riuscì a capire che il tronco era finito, perché proprio dove il legno si interrompeva c'era un buco nel terreno. 
Un enorme buco nel terreno.
La ragazza vi cadde dentro senza rendersene conto, ed in un attimo tutto quello che riuscì a percepire fu il buio più totale.
  
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