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Autore: libilibellula    01/06/2016    1 recensioni
Quando una notte il suo migliore amico muore tragicamente Hailey non perde solamente il suo punto di riferimento e il suo braccio destro ma anche il ragazzo che amava.
Dopo la scomparsa del ragazzo dagli occhi di smeraldo , Hailey non può che mantenerne viva la memoria e scontare la sua colpa adempiendo alla sua ultima richiesta:"Voglio che tu mi faccia una promessa. Se necessario chiuditi in te stessa, non mostrare le tue emozioni, fingiti forte perché non puoi più contare su nessuno."
Ma il dolore, la paura e i sensi di colpa la distruggono pezzo dopo pezzo e ,quando perde il controllo sulle sue abilità, solo Austin potrà salvarla... Sarà in grado il giovane viaggiatore di penetrare la sua corazza? E quando le bugie verranno a galla chi Hailey sceglierà di seguire ?
Genere: Dark | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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"AHHHHHHHH" mi svegliai urlando.

Mi tastai il viso: avevo le guance bagnate, gli occhi gonfi, il respiro mozzato. Mia madre entrò correndo in camera e mi abbracciò:"Shhh, va tutto bene, shh". Ma non andava tutto bene.

Ancora quello stramaledettissimo incubo: erano tre mesi che mi perseguitava a tre mesi che ogni volta che chiudevo gli occhi lo sognavo... o dovrei dire ricordavo. Eh già, il mio brutto sogno non era altro che un ricordo e non un ricordo qualunque bensì quello del giorno della sua morte: quando tutto mi era stato strappato via.

Mi feci cullare dalle braccia di mia madre o almeno ci provai. Avevo sofferto troppo per esser consolata da semplici carezze ma sapevo che lei era preoccupata e che quel gesto la rassicurava così la lasciavo fare.

Ripensai a quella notte. Sforzandomi potevo ricordare ancora il forte odore di muschio che impregnava l'aria e il rumore poco rassicurante dei rametti spezzati dai nostri piedi. Tutt'ora non conoscevo la ragione per cui quel giorno io e Nate avessimo preso la via della foresta per tornare a casa: forse eravamo semplicemente curiosi di sapere se il lupo di cappuccetto rosso esistesse veramente.... ma non fu un lupo quello che ci attaccò.

3 MESI PRIMA:

"Nate aspetta! Si può sapere che ti prende??" dissi biascicando le parole. Probabilmente ero un po' brilla. Mi aveva appena trascinato via dalla festa e io non ne capivo il motivo.

"Che mi prende?! Hailey ti ho trovata avvinghiata ad un ragazzo nel bagno di una lurida discoteca. Capisco che tu sia una cheerleader, però mi risultava fossi diversa!" urlò.
...Ed ecco che tornavano i pregiudizi su noi cheerleader.
Era vero che alcune andavano a letto con chiunque ma non tutte erano così disponibili, io non rientravo nella categoria!
Ero perfettamente consapevole di chi fosse il ragazzo del bagno, mi piaceva da un po'. Il suo nome era Brad, Brody, Jordan... sí qualcosa del genere.

Certo che il mio bellissimo Nate era propio pudico eppure con quei capelli rossi ed occhi verdi non passava mica inosservato!
"Ti assicuro che io e quel ragazzo ci stiamo frequentando!" 
Bugia, ma ero sicura che se gli avessi detto la verità non mi avrebbe più rivolto la parola.
"Davvero? E allora come si chiama?"
Mi aveva letto nel pensiero per caso?

"Io credo si chiamasse Jared...?" Ero più che consapevole di aver sbagliato nome però speravo che lui non conoscesse il biondo.

"Nick..." Eh? "Hailey il suo nome è Nick!"

... Non c'entrava nulla con Brian... 
Che sfortuna ero sicura iniziasse con la B o con la J.

Volevo ribattere che ovviamente stavo scherzando ma ci stavamo inoltrando nel bosco e io barcollavo perciò alla prima radice sporgente rischiai di cadere faccia a terra. Ero già pronta a provare un dolore tremendo quando le sue braccia robuste mi cinsero la vita evitandomi la caduta.
" Sei completamente ubriaca vero?" Non volevo dargli anche quella soddisfazione e mi apprestai a mentirgli nuovamente ma, quando i miei occhi incontrarono lo smeraldo dei suoi, non potei che vergognarmi per tutte le menzogne. Mi scrutava critico, non potevo più negare anche perchè iniziava ad arrabbiarsi per davvero e quando perdeva la calma succedevano cose strane.

"Ho bevuto qualche drink di troppo. Mi dispiace!" Si passò le mani tra i capelli crespi frustrato, poi sbuffò sonoramente mentre abbassava le braccia e, prima che me ne accorgessi, aprì una specie di portale e ci saltò dentro; dopo diversi secondi riapparve a una decina di metri da me.
Ora iniziava il bello! Rabbrividii mentre mi avvicinavo. Mi fidavo di lui ma questa sua particolare abilità continuava a turbarmi... faceva paura.

"Nate, ti prego... Lo sai cosa penso dei tuoi poteri".

"Hailey non sono solo i miei poteri!" Cosa voleva dire con questo? Io non conoscevo nessun altro con la capacità di apparire o dissolversi a suo piacimento. Eppure..
"Di cosa stai parlando?" Mi guardò colpevole mentre irrigidiva nervosamente i tratti del volto. Ero preoccupata: una insana idea continuava ad affacciarsi alla mia mente  malata! Contraddicimi...
"Non sono il solo a possedere queste potenzialità.." esordì. 
Mi squadrò in cerca di una qualche reazione. Non ne ricevette. Forse era colpa dell'alcool che mi annebbiava il cervello ma quell'informazione non mi stupì più di tanto.
"La mia stirpe è erede di un popolo avente la capacità di viaggiare nell'Etere".
Spalancai gli occhi: lezioni di fisica mai ascoltate mi scorrevano nella mente. 
"Per Etere intendi la sostanza che fino al 1800 si credeva trasportasse la luce?" 
"Esattamente". Era una tesi superata da secoli: tutte le leggi moderne la negavano! 
"So che può sembrare strano ma ti assicuro che non ti sto mentendo. Io posso..." Si fermò di colpo indeciso su quanto rivelarmi. Non si fidava ... era il mio migliore amico... e questo mi feriva.
"Hai presente quando gli scienziati affermano che gli uomini usano solo il 30% del cervello?"
Ricordavo di aver letto, non molto tempo prima, un articolo che ne parlava, così annuii incerta. 
" La nostra stirpe può attivare il 20% in più di sinapsi rispetto ai comuni mortali. È per questo che i nostri poteri si attivano. Potremmo considerarci dei nerd cugini prossimi dei super secchioni!"
Rise della sua stessa battuta ma senza allegria. Collegai i pezzi del puzzle: i suoi voti altissimi, l' intelligenza superiore alla media, la velocità di lettura di un libro. Non era un genio, semplicemente aveva una mente più sviluppata della mia. Stavo ancora riflettendo su quanto fosse fortunato Nate quando mi accorsi dell'uso del plurale. Repressi un gemito di stupore mentre riportavo lo sguardo su di lui che mi osservava impaurito in attesa.

Si avvicinò di un passo e io d'istinto ne feci uno indietro. Mi accorsi troppo tardi che con il mio atteggiamento l'avrei ferito ma ormai il danno era fatto e poi ero io a dovermi sentire ferita!
"Perchè hai detto nostra?" la voce tremò. 
"Tu sei come me!" 
MERDA, non era possibile! Dovevo aver capito male, magari iniziavo a subire i postumi della sbornia o stavo diventando sorda oppure.... 
"Hailey guardami ti prego" Credevo che non l'avrei mai sentivo supplicare. 
Era tutto vero! 
Non notai il suo cambiamento di postura finché non lo sentii al mio fianco. Mi scosse per le spalle. 
Non ero mica una maracas! Percepii uno spostamento d'aria dietro di me. Nate si irrigidì di colpo.
" Insieme ai viaggiatori è arrivato anche qualcos'altro " affermó con espressione seria "ed è estremamente pericoloso..." Non era necessario che continuasse la frase.
"Cosa devo fare?" chiesi allarmata. Nate chiuse gli occhi, inspirò profondamente e annuì come se avesse preso la decisione più dura della sua vita. Quando li riaprì non c'era  paura nel suo sguardo. Prima di parlare mi accarezzò le braccia. Sembrava un addio. No... "Hailey" disse dolcemente.
Scossi la testa non l'avrei lasciato andare. 
" Sono stato io a metterti in pericolo e IO ne pagherò le conseguenze" 
Iniziai a piangere, non volevo perderlo. Sorrise tristemente posandomi un casto bacio sulla fronte, anche il suo viso era solcato da qualche lacrima.
"Voglio che tu mi faccia una promessa. Se sará necessario chiuditi in te stessa, non mostrare le tue emozioni, fingiti forte finché non troverai qualcuno su cui contare." 
Il terreno tremò sentinella dell'arrivo del mostro.
"Quello che ti ho rivelato potrebbe attirare altri viaggiatori meno amichevoli. Non ti fidare di nessuno. Giuramelo!" 
Annuii non potevo negare la sua ultima richiesta!
Nate mi scostò deciso mentre un pungiglione si schiantava dove mi trovavo poco prima.
"Hailey scappa e non voltarti mai!" urlò. 
Corsi con tutto il fiato che avevo in corpo con la paura che mi incalzava. Fermai la fuga solo quando Nathan urlò. L'adrenalina si esaurì. Non potei evitare di guardare.
Che errore!
Una specie di falena gigante lo aveva infilzato con il suo pungiglione. 
Sputò sanngue mentre il petto si riempiva di rosso. Il grido mi morì in gola nel momento in cui i suoi bellissimi occhi di smeraldo incontrarono un'ultima volta i miei prima che il suo sguardo si spegnesse definitivamente. 
Le gambe mi tremarono quando ripresi a scappare. 
La falena non sembrò interessarsi a me ... Magari non ero uno spuntino abbastanza appetitoso... 
Giunsi sana e salva alla fine del bosco, le ginocchia cedettero e svenni. 
Prima di perdere completamente i sensi non potei non pensare al viso sorridente di Nate che mi accompagnava in classe ogni mattina.
Alla fine l'avevo abbandonato davvero.

OGGI

Sono un mostro!  Le uniche parole che riuscivo a pensare mentre tentavo di trattenere le lacrime e mia madre mi stringeva a sè.

   
 
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