Anime & Manga > Detective Conan
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Autore: gigylove    01/06/2016    1 recensioni
cosa succederebbe se una persona reale entrasse nel manga di conan e di kaito? questa è la mia prima fanfiction dove incrocio le storie di detective conan e magic kaito... dal testo: “sei pronto Conan?” “si!” ed entrarono. “Ciao Ran, sono tornato!” “Ciao Conan, scusa ma lei chi è?” disse di risposta Ran fissando Aruka “piacere, mi chiamo Aruka… sono un’amica di Conan… dobbiamo parlarti di una faccenda importante” “ah, piacere Aruka, io sono Ran, di cosa dovete parlarmi?” a quella domanda rispose Conan: “beh… ecco… dobbiamo parlarti di Shinichi… e di me…” Ran sentendo il suo nome subito si preoccupò “di Shinichi? Perché, gli è successo qualcosa? E poi cosa centri tu con Shinichi?” “beh, in realtà… non ci riesco! Per favore Aruka diglielo tu” “ok se proprio vuoi: allora, vedi Shinichi è da un po’ che sta lavorando ad un caso, innanzitutto il suo caso riguarda un’organizzazione, quel giorno a Tropical Land lui aveva inseguito un uomo vestito di nero che stava facendo uno scambio illegale, però a quel punto un suo complice lo aggredì e gli fece ingerire un farmaco, l’APTX4869, che… ecco… lo ha fatto regredire fino a tornare un bambino di 7 anni..." spero vi piaccia...
Genere: Azione, Fantasy, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Ai Haibara/Shiho Miyano, Aoko Nakamori, Kaito Kuroba/Kaito Kid, Ran Mori, Un po' tutti | Coppie: Heiji Hattori/Kazuha Toyama, Ran Mori/Shinichi Kudo
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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PREMETTO CHE LE SCENE D'AZIONE NON PENSO SARANNO MOLTO DESCRITTE, MA E' POSSIBILE CHE CAMBI IDEA...

CAPITOLO 1
 
Era notte fonda, le stelle iniziavano a spuntare nel cielo come i fiori a primavera, e una sagoma bianca volava tra esse, girovagando avvilito per aver ancora fallito rubando una pietra che non era Pandora, dato che non emetteva bagliori rossi se esposta alla luce della Luna. Il mago bianco stanco di volare si era rifugiato su un balcone nella periferia di Beika, per poi ripensare alla sua giornata, al come aveva giocato con Aoko la mattina e con suo padre, l’ispettore Nakamori e il piccolo Shinichi Kudo quella stessa sera. Finiti i suoi pensieri, gli venne la curiosità di sapere a casa di chi era atterrato con il suo deltaplano, così sbirciò dalla finestra, vedendo all’interno la camera di una ragazzina che dormiva beatamente nel suo letto abbracciando un cuscino. Era mora con i capelli lunghi fino alle spalle ed aveva all’incirca sui 12 o 13 anni. Aprì la finestra, non era da lui entrare nelle camere altrui vestito da kid, se non quella della sua amica Aoko quando era triste o angosciato, ma sentiva il suo sesto senso - che in genere non sbagliava mai – dirgli che doveva farlo: così entrò e si avvicinò al letto della fanciulla. La osservava mentre dormiva, ma ad un certo punto, la ragazza, lentamente aprì gli occhi trovandosi davanti il mago dal chiaro di Luna. “O no, l’ho svegliata!”, pensò il mago escogitando un modo per andarsene, ma non fece in tempo che la ragazzina gli aveva afferrato il mantello bianco e lo stringeva. Piano, piano, si stava alzando mettendosi seduta sul letto, senza però lasciare il mago… “Kid come mai sei qui?” chiese una volta resasi conto della situazione. Kaito non sapeva come rispondere e quindi le spiegò tutto: “Mia cara fanciulla, non volevo svegliarla, stavo volando nelle vicinanze quando, sentendomi stanco, sono atterrato sul suo balcone… allora spinto dal mio sesto senso sono entrato qui”. La ragazza ovviamente non si aspettava questa visita ma ne era ugualmente felice: “Sai kid, non serve darmi del lei, mi fa sentire adulta ed io ancora non lo voglio diventare… comunque sono molto contenta nell’aver ricevuto questa tua visita, perché sai io ti stimo molto, come tutti d’altronde, e conosco molte cose su di te, anche la tua vera identità, Kaito Kuroba”. Kaito, era rimasto basito da questa sua frase, addirittura dimenticandosi del suo poker-face “chi è questa ragazza e come fa a sapere la mia identità?”. Inutile dire che oltre ad essere rimasto di stucco, era anche spaventato, ma, dopo qualche secondo si riprese e chiese cercando di non mostrare le sue paure: “chi? Scusami piccola, ma non lo conosco, io sono solo Kaito Kid, il mago dal chiaro di Luna”. La ragazza, però non tenne conto delle sue parole e continuò con la sua per così dire teoria: “Quindi vorresti dirmi che tu non sei Kaito Kuroba, figlio di Toichi Kuroba, mago ed anche il primo kaito kid, morto otto anni fa in un incidente durante un suo spettacolo, vorresti dirmi che non studi al liceo Ekoda, dove tutte ti fanno il filo e che in classe tua non ci sono anche Akako Koizumi, strega dalla magia rossa, e Aoko Nakamori, tua migliore amica e amore segreto, nonché figlia dell’ispettore Nakamori a cui è stato affidato il tuo caso?”. Kaito era sempre più esterrefatto da come quella ragazza di cui neanche sapeva il nome, conosceva tutte quelle informazioni su di lui e sui suoi contatti. Allora prese la mano della ragazza e le fece un baciamano, che lasciò anche lei stupita da tale comportamento nei suoi confronti e che arrossò vistosamente in viso: “E no kid, non mi imbamboli con queste smancerie!” disse, cercando di non rimanere attratta dai suoi occhi blu magnetici. “My lady, conosce molte cose su me, ma io non conosco nulla su di lei, qual è il suo nome?” “Aruka, mi chiamo Aruka, comunque Kaito potresti toglierti questi abiti da ladro per favore?” “Mi dispiace, ma non posso proprio, è notte ed io di notte sono Kaito Kid” “Ok, comunque vuoi essere mio amico? Potrei esserti utile in molte cose anche se sono più piccola di te… comunque so a cosa stai pensando e non credere che io mi sia innamorata di te come fanno tutte, non sono mica così facile da abbindolare, caro maghetto dei miei stivali!” Kaito intanto pensava “ma come ha fatto a capire che pensavo quello? E lei come mai non mi sbava dietro come tutte? Mah…. Comunque sarà meglio che me la tengo amica, conosce troppe cose su di me…”.
“Ah, quanto è carino! Si ma io non mi faccio abbindolare dalla bellezza, no io non sono così!”
“Ok Aruka, sarai mia amica, adesso però rispondi ad una mia domanda, come fai a sapere tutte queste cose su di me?” chiese curioso. “Beh è semplice, ma non posso dirtelo mi dispiace… comunque tranquillo io non sono come Akako… io sono una semplice ragazza…”. “scusami Kaito ma non posso dirti che ho visto tutti gli episodi del tuo anime, sarebbe strano…”. Kaito dopo aver sentito la sua risposta “uffi, quanto è misteriosa, ma vediamo se mi resiste anche così, khi khi!” Quindi Kaito tornò gentil uomo per abbindolare la ragazza, facendole apparire davanti una rosa blu “Wow, Kaito, come mai blu? Non è il colore di Aoko il blu?” “Si, ma ho letto nei tuoi splendidi occhi che il nero è il tuo colore preferito, però non è un colore felice, non potevo regalarti una rosa nera, così ho pensato al blu, perché nei tuoi occhi accanto al nero c’era questo colore”. La ragazza rimase affascinata da come lui abbia compreso in un solo sguardo i suoi colori preferiti, ma non poteva ricevere una rosa di quel colore, non spettava a lei, così gli tornò la rosa dicendo afflitta: “Mi dispiace Kaito, ma non posso accettarla, questa rosa blu non spetta a me, è della ragazza che è entrata nel tuo cure fin da quando eri bambino… Non è giusto nei suoi confronti ed in un certo senso anche nei tuoi”. “Ma cosa? Davvero Aruka sta rinunciando ad una rosa data dal suo idolo solo perché è dello stesso colore di quella che dò sempre ad Aoko? Wow, che animo nobile, mi sento in colpa per aver pensato di abbindolarla con qualche parola dolce” Pensò Kaito stupito da quel gesto così nobile. “Ok, d’accordo, ma non aspettarti da me una rosa di un altro colore, soprattutto nero! Comunque apprezzo molto il tuo gesto, sicuramente un’altra ragazza l’avrebbe accettata anche se sapesse di Aoko… mi piaci sei diversa dalle altre… comunque si è fatto tardi ed io domani devo andare a scuola, incontriamoci domani pomeriggio al parco vicino casa mia, dista pochi isolati da qui… Sogni d’oro my lady” Le disse Kid per poi farle un altro baciamano e sparire in una nube di fumo.


ANGOLO AUTRICE: 
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