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Autore: Kodocha    01/06/2016    1 recensioni
Un'altra lite tra Ranma ed Akane.
La causa?L'intromissione di lui, durante l'appuntamento di lei con Ryoga.
Grazie all'intervento di Nabiki, il codinato decide -con non poco imbarazzo- non soltanto di chiarire questa spiacevole situazione che si è andata a creare tra loro, ma anche di confessarle finalmente ciò che prova nei suoi confronti.
Genere: Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Akane Tendo
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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E' da circa venti minuti che osservo la paperetta gialla con su inciso il suo nome -che diverse volte ha rischiato di fracassarsi al suolo a causa della sua innata delicatezza nel chiudere la porta quando ha un diavolo per capello (praticamente quasi tutti i giorni e nella stragrande maggioranza delle volte a causa mia)- appesa fuori la sua camera, indeciso su cosa dirle per farmi perdonare in seguito alla nostra ennesima lite.
E' incazzata nera e davvero non ne capisco il motivo...cioè, non è mica colpa mia se mentre era in compagnia di quel maiale di Ryoga, gli sono andato a finire causalmente con i piedi sulla faccia, rovinando il loro romantico appuntamento al parco.
Che poi come l'è saltata in mente l'idea di accettare l'invito da parte di quell'idiota proprio non lo capisco!
Ovviamente la mia non è gelosia, solo che per quanto mi sforzi non riesco proprio a capire cosa ci trovi in lui, o meglio, cosa ci trovi in qualsiasi altro ragazzo che non sia io.
Respiro profondamente e finalmente, con non poca facilità, mi decido a bussare a quella maledetta porta.

«Chi è?»

Dal suo tono rabbioso è chiaro che in realtà sappia che sia io, ma ovviamente deve fare la parte della finta tonta «Sono io, Ranma»

«Va via!»

Roteo gli occhi cielo, esasperato all'ennesima potenza da quest'assurda situazione «Avanti, smettila di fare la bambina Akane!»

Sento dei passi avvicinarsi velocemente, il che mi porta inevitabilmente ad indietreggiare di qualche passo

«Chi sarebbe la bambina?» sbotta aprendo la porta.

La tentazione di risponderle per le rime -come sono solito fare- è forte, ma per questa volta decido di non peggiorare ulteriolmente la situazione «Possiamo parlare?»

«NO!» mi urla contro prima di sbattermi la porta in faccia.

Mi massaggio le tempie con le dita, nel banale tentativo di riacquistare un briciolo di calma che mi impedisca di esplodere ed urlarle contro parole poco carine «Akane, apri questa maledetta porta»

La apre «Fatto» la richiude.

«E poi ti lamenti quando ti chiamo bambina»

Sussulto a causa del rumore di qualcosa -sicuramente di pensante- che ha lanciato contro la porta «Il prossimo oggetto ti arriverà dritto in faccia, sappilo!»

Deglutisco rumorosamente, consapevole del fatto che se non me ne vado da qui all'istante lo farà per davvero.

«Problemi con Akane?»

Mi volto, trovando la mezzana appoggiata allo stipite della sua porta con le braccia incrociate sotto al seno

«Col caratteraccio che si ritrova quella lì poteva mai essere altrimenti?»

E questa volta l'oggetto -che altro non è che una lampada- mi colpisce in pieno viso «Ti avevo avvisato Baka!» ringhia la furia dal caschetto blu prima di chiudersi nuovamente all'interno della sua camera.

Mi massaggio la parte dolente «Non sei per niente carina, proprio per niente!»

Nabiki scuote il capo sospirando rassegnata «Avanti vieni, dobbiamo parlare»

Mi indico con l'indice, sbattendo più volte le palpebre confuso «Parli con me?»

Annuisce facendomi segno di entrare in camera sua.
Titubante, faccio come mi è stato chiesto, accomodandomi ai bordi del suo letto «Di cosa devi parlarmi?»

Prende posto accanto alla scrivania «Dunque, dalle vostre urla durante la cena, mi è sembrato di capire che avete litigato perchè hai mandato all'aria il suo appuntamento con Ryoga»

«Esatto, ma non l'ho fatto di proposito!Stavo saltando da un albero all'altro ed è stato solo un caso se mentre lui stava tentando di baciarla, sono atterrato su di lui facendogli perdere i sensi»

Degna il soffitto di un occhiata, prima di riposare lo sguardo su di me «Mi stai dicendo che è stato solo uno incidente e che in realtà il fatto che lei esca con Ryoga non ti crei alcun disturbo?»

Mi porto la mano a pungo vicino alla bocca, schiarendomi la voce «Diciamo che un pò di disturbo me lo crea, ma solo perchè non è quello giusto per lei, non per altro»

«E questa tua convinzione da cosa deriva?»

«Dal fatto che è un maiale!Ho perso il conto delle volte in cui con la scusa di essere P-chan si è fiondato sul suo seno strofinandoci quella stupida faccia sopra»

Mi sembra di sentirle mormorare un "Come se tu al suo posto non ne approfitteresti", ma decido di far finta di nulla, anche perchè in fondo ha ragione.
Ma non lo ammetterò nemmeno sotto tortura.

«E poi ti immagini un futuro tra loro due? Lei che gli chiede di andare a fare la spesa e lui che fa ritorno a casa dieci anni dopo perchè non è riuscito a trovare il supermarkert dietro l'angolo»

Inarca un sopracciglio «Quindi il problema è Ryoga, non il fatto che esca con qualcun altro che non sia tu»

Annuisco più volte con il capo «Proprio così!»

«Allora supponiamo che esca con Kuno, ti andrebbe bene?»

Mi lascio andare in una risata isterica «Con quel mentecatto?Ma per favore, è anche peggio del maiale»

«E con Toma?»

«E' un bambino»

«Mossue?»

«Mousse è innamorato di Shampoo, dovresti saperlo»

«Si, ma supponiamo che si renda conto che quella gatta morta non faccia per lui e che si prenda una cotta per Akane, come li vedresti insieme?»

Chiudo gli occhi, cercando di immaginarmeli insieme «No, lui è troppo...» inizio a gesticolare, non riuscendo a trovare le parole adatte per espriemere il concetto «Hai capito no?»

«E...» quel sorrisino malefico, tipico alla Nabiki Tendo, che l'è improvvisamente comparso sul viso non promette nulla di buono «Shinnosuke?»

Il solo sentir pronunciare quel nome mi fa ribollire il sangue nelle vene dalla rabbia.

Avverto una vena pulsarmi pericolosamente sulla fronte «Non se ne parla» sbotto alzandomi di scatto dal letto «Lo scopettone che parla agli animali non fa assolutamente per lei!»

Appoggia un braccio sulla scrivania, sorreggendosi il volto con una mano, senza eliminare quel fastidioso sorriso «Ranma, ti rendi conto che a te non vada bene nessuno?»

Alzo le mani in segno di difesa «Non è mica colpa mia se fino ad ora tutti quelli che le vengono dietro sono degli idioti!»

Si picchietta il mento con le dita un paio di volte «Allora supponiamo che incontri un ragazzo, bello, ricco, intelligente, premusoro, che la riempia di regali e attenzioni, lui ti andrebbe bene?»

Visualizzo Akane, in compagnia di questo tipo descritto dalla mezzana.
Lei con indosso un abito firmato e vari gioielli che il tizio in questione le ha regalato.
Lui, il classico figlio di papà, che la porta a cena fuori, in un lussuoso ristorante in centro con tanto di champagne e musica soft in sottofondo.
E inevitabilmente nell'immaginare questa scena, provo un insensata voglia di prenderlo a pugni.
Il che è a dir poco assurdo, considerando il fatto che nemmeno esiste.

Fingo un conato di vomito «Ti prego, non c'è bisgono nemmeno che ti risponda»

«Allora dimmi tu qual è il tipo di ragazzo giusto per mia sorella»

Incrocio le braccia sotto al petto «E' molto semplice Nabiki, Akane merita un ragazzo che pratichi le arti marziali proprio come lei, in modo tale che abbiano una passione in comune che un domani consentirà loro di gestire la palestra insieme. Che rischi la vita senza pensarci due volte quando si trova in pericolo e credimi, capita almeno una volta al mese.
Che adori le smorfie che fa quando si arrabbia, come gonfiare le guance assumendo vagamente le sembianze di un adorabile pesce palla o quando si imbarazza e le sue gote si tingono lievemente di rosso.
Un ragazzo che avverta la tachicardia ogni qual volta lei gli regali uno di quei suoi sorrisi che sono in grado di migliorare un giornata dove gliene sono capitate di tutti i colori, come inseguire tra i tetti di Nerima un vecchio maniaco che ha rubato della biancheria intima altrui, mentre le sue "finte" fidanzate del quale non gliene può fregar di meno lo perseguitano pur di ricevere un appuntamento da parte sua, mentre lui vorrebbe solo poter passare un pò di tempo in compagnia di Akane senza essere continuamente interrotto dagli altri.
Ma soprattutto, ha bisogno di qualcuno che sia assolutamente consapevole del fatto che possieda un caratteraccio ma che gli vada bene così perchè, anche se non lo ammetterà nemmeno sotto tortura, è una delle tante cose che l'hanno fatto innamorare di lei»

«In pratica quel ragazzo sei tu»

«Esatt...» mi tappo la bocca con entrambe le mani, mentre avverto un calore invadermi il viso.

Sorride serniona, visibilmente soddisfatta di se stessa «Finalmente l'hai ammesso cognatino»

Maledizione, era una trappola.
Dovevo immaginarlo...

Indietreggio imbarazzato «No...non è così, io non so cosa mi sia preso»

«Ranma» mi richiama e dal modo con cui ha pronunciato il mio nome è chiaro che avrebbe voluto sostituirlo con qualche altra cosa di poco carino «Ti rendi conto che se continui di questo passo rischierai di perderla?»

«Di...perderla?» ripeto, mentre avverto un gran senso d'angoscia invadermi improvvisamente.

«Il fatto che stia accettando gli inviti da parte di altri ragazzi, è un chiaro segno del fatto che stia iniziando a stancarsi del tuo comportamento infantile.E dopottutto come darle torto?Fossi stata in lei mi sarei stancata dopo una settimana» sfila una sigaretta dal suo pacchetto di malboro e l'accende «Cioè voglio dire, chi è che non l'avrebbe fatto?Nessuna ragazza sana di mente e quindi di conseguenza escludiamo le tue altre fidanzate, sarebbe stata disposta a dividere il ragazzo che ama con altre ragazze e invece lei in tutti questi anni, anche se con molta difficoltà, ha cercato di restistere alla tentazione di sciogliere il fidanzamento, perchè nonostante tutto non voleva perderti. Ma adesso a quanto pare, anche se continua a provare qualcosa per te è arrivata al limite della sopportazione»

«Il ragazzo che ama?»

Rotea gli occhi al cielo «Kami, sei proprio uno zuccone!Possibile che tu non l'abbia ancora capito?»

Boccheggio alla ricerca di una buona risposta, ma non mi esce alcuna parola sensata se non un semplice «Ah...»

«Allora?» fa un altro tiro «Sei ancora qui?»

Strabuzzo gli occhi confuso «Dove dovrei andare?»

Sospira «Stai messo peggio di quanto pensassi» si alza, aprendo la porta della sua camera «Cerca di chiarire le cose con lei, prima che sia troppo tardi»




E rieccomi qui, fuori la sua camera con un espressione da perfetto demente stampata sul volto.
Avvicino la mano chiusa a pugno alla porta, con l'intenzione di bussare, ma all'ultimo la ritraggo.
Sarebbe tutto più molto semplice se avessi anche la più pallida idea di cosa dirle, perchè parliamoci chiaro, non sono mai stato bravo con le parole, soprattutto con lei.
Inspiro ed espiro diverse volte e proprio mentre cerco di raccogliere quel coraggio sufficiente che mi spinga ad entrare lì dentro e chiarire questa situazione una volta per tutte, la porta si apre.
Nel vedermi lì sembra alquanto sorpresa, ma subito si ricompone assumendo un'espressione inferocita «Sei ancora qui?»

Deglutisco «Io...» iniziò a giochellellare con i pollici «Volevo...»

«Volevi?»

«Io volevo...»

Inarca un sopracciglio, incitandomi con un gesto del capo a continuare.

«Volevo...»

«Ce la fai per mezzanotte?»

«...Parlarti»

«Mi era sembrato di essere stata abbastanza chiara quando ti ho detto che non ho alcuna intenzione di parlare con te»

«Ti ruberò solo qualche minuto»

Mi scruta attentamente, prima di decidersi a spostarsi quel poco che basta per permettermi di entrare in camera.
Sospiro rassicurato; il fatto che abbia deciso di ascoltarmi è già un passo avanti, no?!

«Allora, cosa volevi dirmi?» mi chiede chiudendo la porta.

Inizio a fissarmi le dita dei piedi «Innazittutto volevo scusarmi per averti fatta arrabbiare»

«Almeno sai perchè mi sono arrabbiata tanto Ranma?»

Alzo di scatto lo sguardo, incontrando il suo che purtroppo sembra ancora rabbioso «Per aver rovinato il tuo appuntamento»

Scuote la testa lasciandosi andare in una risatina isterica «Davvero credi che sia solo questo?»

«Beh...» mi mordo un labbro incerto «..si.»

«Questo sta a significare quando tu in realtà poco mi conosca»

Sussulto incredulo.Questo è davvero il colmo.

«Guarda che ti conosco fin troppo bene Akane» ribatto indispettito.

Solleva un sopracciglio «Ah si?»

Alzo le mani «Se non ti conosco io!»

«Dimostralo allora» esclama iniziando a picchettare con il piede sul pavimento in attesa di una mia smentita.

«Ti accontento subito» mi avvicino a lei fronteggiandola «Il tuo colore preferito è il giallo, odi i film horror ma nonostante questo ti ostini nel volerli guardare perchè vuoi mostrarti forte agli occhi degli altri.
Non sai cucinare, adori i girasoli,il tuo sogno è quello di diventare mamma di tre figli, due maschi e una femmina di cui già hai scelto i nomi, che altri non sono che: Sakura, Daichi ed Akito.»

«Queste cose le sanno anche i miei familiari Ranma» m'interrompe bruscamente

«Lasciami finire, che ora arriva il meglio» respiro profondamente «Sei sbadata, lunatica, logorroica, zuccona, permalosa.Sei così ingenua che trovi del buono in tutti anche quando in realtà non c'è e nella maggior parte dei casi la cosa finisce che col ritorcerti contro. Sei così stupida che ogni volta che una ragazza mi si avvicina invece di prendertela con lei finisci col'attaccare me anche se faccio di tutto per allontanarla, per non parlare del tuo essere incredibilmente violenta e suscettibile, tanto che basta poco per per far si che tu mi faccia volare tra i cieli di Nerima senza nemmeno un valido motivo»

«Vedi?E' per questo motivo che sono arrabbiata con te!» mi urla contro a pieni polmoni, svegliando sicuramente l'intero vicinato.

Aggrotto la fronte, sempre più confuso da questa situazione «In che senso?»

«In me vedi solo difetti, eppure nonostante questo ti ostini nel voler rovinare sul nascere una storia che potrei avere con dei ragazzi che a differenza tua in me trovano qualcosa di buono» si volta dandomi le spalle «Lasciami vivere la mia vita una volta per tutte e trovati anche tu una ragazza con la quale avere una storia, in fondo hai ancora tre fidanzate tra cui scegliere no?»

«Ma io non voglio una di loro» mi lascio sfuggire, arrossendo subito dopo come un'idiota.

Sussulta continuando a rimanere di spalle.

«Non voglio un'altra che non sia tu» mi correggo subito dopo, mentre avverto il cuore smettere di battere regolarmente.
Nell'aria cala un silenzio imbarazzante che mi pesa come un macigno sul petto, rendendomi difficile anche solo respirare.
Sposto continuamente lo sguardo dalla porta alla finestra, indeciso su quale via di fuga scegliere e nel mentre lei si volta, fissandomi così intensamente da farmi contorcere lo stomaco.
Si avvicina a me, che di conseguenza mi trasformo in una statua di sale.

«E' me che vuoi?»

Attraverso lo specchio appeso alla parete della sua camera, mi è possibile notare le mie gote color porpora e il codino teso come una corda di violino «Si cioè...» deglutisco a vuoto «Nonostante tutto, credo di...» mi gratto la nuca con fare imbarazzato «Credo di non aver fatto altro che amarti da quando mi hai scaraventato il tavolo sulla testa quel giorno di tra anni fa»

Continua a fissarmi senza proferire parola per quelli che mi sembrano interminabili secondi, durante il quale per la prima volta mi ritrovo a desiderare ardentemente che qualcuno ci interrompa.
Dove sono quegli impiccioni quando servono?

«Io invece credo...» mi afferra per il colletto della casacca «Che nonostante tu sia un Baka insopportabile, arrogante, antipatico, permaloso e tanti altri difetti che se dovessi elencarteli tutti finiremo domani» mi tira verso di sè «Anch'io non ho fatto altro che amarti da sempre» conclude unendo le sue labbra alle mie.

* * *
Avate presente quei momenti di noia durante il quale dovresti concentrarti sullo studio ma finisci col divagare su cose che non centrano assolutamente nulla su quello che dovresti fare? ^_^"
Ecco, questa one-shot è nata così! XD
E' stata pensata e scritta velocemente, con il solo scopo di staccare un pò la spina dai libri, ma spero che possiate gradirla ugualmente! ^_^
Detto questo, ringrazio in anticipo chi passerà a leggerla, un abbraccio! :)
   
 
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