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Autore: serre02    02/06/2016    3 recensioni
Era il figlio della grande Zanna Bianca della Foglia, noto come il ninja copiatore in tutte le grandi terre, divenuto Jonin alla sorprendente età di dodici anni, membro delle forze speciali Anbu... Eppure, quando era con lei, si sentiva piccolo, insignificante. Il cuore sembrava un uccellino impazzito che cercava disperatamente di uscire dalla gabbia toracica, sbattendo violentemente nelle costole, e faceva male. Ma non era un male proveniente dall'odio, piuttosto dalla paura; di cosa avesse paura, tuttavia, Kakashi proprio non riusciva a spiegarselo.
Genere: Avventura, Romantico, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Kakashi Hatake, Nuovo Personaggio, Pakkun
Note: nessuna | Avvertimenti: Spoiler! | Contesto: Prima dell'inizio
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L’oscurità aveva avvolto ogni cosa nella foresta di Konoha; l’aria era gelida e carica di tensione. Qualcuno saltava di ramo in ramo, con sorprendente agilità, silenzioso come un gufo che ghermisce la sua preda con il favore delle tenebre.
Da sotto la sua maschera di porcellana bianca e rossa dalle sembianze animali, l’Anbu pensava solo alla sua missione di pattugliamento; anche se la guerra era terminata da tempo ormai, era meglio non rischiare di mettere a repentaglio la sicurezza del villaggio.
Il simbolo rosso tatuato sul braccio sinistro risaltava sulla pelle resa ancora più pallida dai raggi della luna piena. Al minimo movimento nel fitto fogliame era pronto ad estrarre l’arma affilata riposta dietro la schiena.
Di scatto frenò la sua corsa; era calata una fitta nebbia ad una velocità impressionante, riducendo la visibilità a zero. Il cielo, già coperto abbondantemente dalle chiome degli alberi imponenti, sparì del tutto, così come la poca luce che prima gli permetteva di proseguire. Dopo un attimo di esitazione, qualcosa sembrò stupire il ninja.
“Ma questa… è la tecnica del velo di nebbia…”
«Tecnica del richiamo» disse a bassa voce; comparve dal nulla un piccolo cane.
«Ciao, Kakashi. Come posso aiutarti?»
«Ehi, Pakkun. Mi dispiace disturbarti, ma ho bisogno del tuo olfatto a causa di questa nebbia; penso che sia provocata da una tecnica del nemico.»
«Mh, hai ragione, di sicuro non è un fenomeno naturale.» constatò annusando l’aria. «Da questa parte!»
I due ricominciarono a saltare da un ramo all’altro, finché il carlino non si arrestò di colpo. «Ci siamo, percepisco odore di sangue sotto di noi.» affermò.
Con un balzo scesero ai piedi di una maestosa quercia dalla corteccia asciutta e squamosa che ricopriva come una corazza l’imponente tronco; lì, priva di conoscenza, giaceva una ragazza dai lunghi capelli biondi che le ricadevano dolcemente sulle spalle, il viso pallido imperlato di sudore e pieno di graffi. Con una smorfia di dolore in volto, si teneva il fianco destro, lacerato profondamente da un kunai, dal quale usciva una grande quantità di sangue; il caldo liquido scarlatto sporcava l’erba formando una piccola pozza. Le sentì il polso e si accorse che era ancora viva.
«Forza, Pakkun, torniamo al villaggio; dobbiamo fare in fretta, è messa male.» così dicendo fece per prenderla tra le braccia, ma il sibilo della maschera rigata da uno shuriken lanciato con estrema precisione lo fece indietreggiare bruscamente;
«Non immischiarti in cose che non ti riguardano.» Uno shinobi del villaggio della nebbia uscì dai cespugli.
«E’ riuscito a sfuggire al mio olfatto! Ma com’è possibile?!» esclamò Pakkun, esterrefatto.
L’Anbu fece alcuni segni con le mani ed il suo braccio fu avvolto da scariche elettriche; nell’aria si propagò un acuto rumore, come se uno stormo di falchi si fosse librato in aria. Scattò verso l’avversario alla velocità del fulmine, colpendolo in pieno petto.
Il ninja ridacchiò: «Sei in gamba, non c’è che dire…» Il suo corpo divenne acqua e si squagliò.
«Era solo una copia…»        
«Kakashi, attento alle spalle!» lo avvertì Pakkun.
Non riuscì a voltarsi in tempo e fu trafitto dal kunai del nemico. Quest’ultimo sogghignò: «Forse ho parlato troppo presto, è stato facile eliminarti...»
Quando ormai sembrava evidente la sconfitta dell’Anbu, il suo corpo venne avvolto in una nuvoletta di fumo bianco ed al suo posto comparve un ciocco di legno.
«La tecnica della sostituzione?!»
Si voltò di scatto, ma era troppo tardi; Kakashi e Pakkun se n’erano già andati, portando via la giovane ragazza.
   
 
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