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Autore: _heartbeat_    02/06/2016    1 recensioni
-Domani Swan!I pensieri negativi rimandali a domani, come delle scuse quantomeno dovute a tutta Storybrooke e le più sincere e vere a tuo figlio- riprese fiato, poi si ricordò di non aver finito il suo discorso.-Ah, un’ultima cosa, dimenticavo questo...-
Emma non ebbe il tempo di chiedere o mostrarsi stupita che si vide arrivare la mano di Regina dritta in una guancia.
Il dolore le annebbiò la vista per un attimo prima che si risvegliasse.
-E questo?-
-E’ per avermi fatto tanto male, se prima ti punivo mi avresti uccisa quindi meglio ora che mai-
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: FemSlash | Personaggi: Emma Swan, Regina Mills
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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-Ma’!Io esco!- urlò la voce di Henry dal piano superiore mentre scendeva frettolosamente le scale cercando di infilarsi meglio la felpa e nello stesso momento non inciamparsi nelle stringhe slacciate.Era vestito meglio del solito, profumava ed era tirato a lucido, i capelli in ordine, la sua felpa preferita e i jeans appena stirati.Mai lo aveva visto così ben messo da quando la era venuta a cercare a Boston per riportarla a “casa”.Stava proprio bene.
-Ehi, quanta eleganza Ragazzino!- Emma gli sompigliò i capelli ricevendo in cambio un’occhiataccia fulminante alla Regina, una di quelle che l’avvertivano di alto pericolo di morte imminente e la facevano indietreggiare nelle sue frecciatine. –Ho solo detto che stai bene-
-Sì, e mi hai rovinato i capelli, gli avevo dato il giro giusto, non erano più piatti- si lamentò lui avvicinandosi allo specchio per aggiustarsi.
-Aspetta dai, vieni qui, lascia fare a me!- disse Emma dolcemente avvicinandosi al suo bambino respirando il suo nuovo profumo, era profumo di vita e di amore, Henry era innamorato, si sentiva così felice. –Lo sai, ho sempre voluto fare una cosa del genere...cioè, è una cosa molto da madre-figlio questa no?-
Henry annuì debolmente, gli comparvero le fossette ai lati della bocca, proprio come a sua madre.
-Immagino sia più una cosa madre-figlia, ma apprezzo il tentativo-
Emma rise.
-Dai, ci ho almeno provato, e poi non possiamo cambiare il corso delle cose, vorrà dire che per noi sarà una cosa da madre-figlio, in fondo, anche i figli maschi si innamorano prima o poi- gli pizzicò il fianco.
-Ehi, io NON sono innamorato, e i pizzicotti li puoi dare solo alla mamma- si difese l’altro girandosi a guardarla.
-Guarda che è normale avere una cotta alla tua età...io probabilmento ero indecisa e confusa e ne avevo già tre o quattro tra fidanzatini, piccoli amanti, sogni irraggiungibili e occhi a cuoricini.Sono contentissima per te!-
-Non lo dire alla mamma, ti pregoooo!- la implorò Henry chinandosi per allacciarsi le all star nuove di zecca che si intonavano alla felpa.
In quel momento, come a volerlo fare apposta, entrò dalla porta Regina, avvolta nel suo impermeabile estivo nero, con i capelli decisamente allagati e la faccia rigata di mascara colato.Non sembrava dell’umore giusto per affrontare suo figlio.
-Buonasera, che mi sono persa?- domandò scrollandosi come un cane l’acqua e l’umido di dosso, un tuono li scosse tutti e tre.Henry guardò rassegnato fuori dalla finestra segnata da numerose gocce più o meno enormi, stava diluviando e con questa constatazione vedeva per il suo appuntamento sempre meno possibilità di scelta.Meno male che aveva convinto Violet ad andare a mangiare da Granny’s, poi magari sarebbero andati al cinema, sempre se avessero avuto abbastanza soldi.Massì...poteva andare lo stesso come terzo primo appuntamento, in fondo non era nulla di ufficiale.
-Bentornata Panda!- la prese in giro Emma prendendo il soprabito bagnato e portandolo in bagno, al suo ritorno Regina la guardò con espressione fulminante nel vero senso della parola perchè in quel preciso momento un fulmine illuminò la stanza.
Nonostante fosse pieno giugno i temporali erano più frequenti che a marzo, duravano meno ed erano imprevedibili: si poteva uscire alla mattina con un sole da spaccare le pietre ed arrivare alla sera nelle condizioni di Regina.Tutto poteva succedere in quei temporali estivi.Anche un tenero appuntamento.
-A cosa dobbiamo questo cambiamento...aspetta un attimo...- Regina annusò il collo del figlio –Hai messo la colonia di tuo nonno?-
Henry annuì felice, aveva fregato di nascosto il profumo a David, glielo avrebbe restituito se non avesse funzionato, in caso contrario se lo sarebbe tenuto, tanto David non sembrava tanto bisognoso di usarlo viste le sue doti di corteggiamento per Biancaneve.
-Dove stai andando?-
-Esco-
Regina sgranò gli occhi.No no e no, non poteva uscire proprio quella sera, con quel cavolo di diluvio in corso.
-Si può sapere perchè vorresti uscire quando sembra che si siano messi d’accordo per rovesciare tutti i mari su Storybrooke?-
-Mammmaa!Perchè l’avevamo già deciso e poi staremo al chiuso, lo prometto, non ci cacceremo nei guai.Fidati!- Henry sgranò gli occhi per convincerla.
-Aspetta...”l’avevamo”...con chi vorresti uscire?-
-Gente-
-Gente chi?No, perchè se è una ragazza, voglio sapere almeno se la conosco e poi...mi dici dove andreste-
-Ma che ragazza ma’, serata tra uomini, ed è una sorpresa, sappi solo che siamo al chiuso-
-Certo e per uscire a fare una serata da uomini ti imbalsami tutto e ti fai bello che potresti fare invidia al trattamento dei faraoni morti!- disse retorica la donna, Emma in tutta la scena, se ne stava un po’ in disparte e li ascoltava divertita.
-Beh potrebbe essere, guarda te ed Emma!- rispose a tono il ragazzo facendo sbiancare Regina.
-Scherzo ma’, non è come hai pensato tu-
-E allora si può sapere con chi te ne vai?-
-Si chiama Violet e mangiamo qualcosa insieme, ora devo proprio scappare!- prese l’ombrello, si tirò su il cappuccio dopo aver preso chiavi di casa e portafoglio e si lascio la porta alle spalle fissato da una Emma euforica e una Regina scioccata.
-Ems, ha una ragazza...quando è successo?-
-Meno male che è successo, non aspettavo altro mamma chioccia, è un ragazzo ormai, non puoi trattarlo come un bambino-
Regina si stese sul divano seguita da Emma che si sedette a gambe incrociate in modo che la testa di Regina fosse comodamente non sull’osso.Le accarezzò le guance e le arruffò i capelli.
-E smettila, me li spettini- sbuffò Regina prendendo le mani di Emma tra le sue.
-Uffa però...è un vizio di famiglia o ho beccato solo la giornata storta di entrambi?- sorrise notando quanto fossero simili Henry e Regina.
-Sono solo preoccupata, se si bagna e rimane con i piedi bagnati tutta la sera?Poi si ammala e addio.O se questa Violet è una poco di buono?Magari si stanno ubriacando e noi siamo qui, o peggio...se succede l’inevitabile?Emma, se succedesse l’inevitabile io non saprei proprio cosa fare, insomma, è piccolo, non riesco neanche ad immaginarlo fare certe cose...-
-E che cavolo, la smetti di straparlare, non ti preoccupare che staranno benone, non si stanno ubriacando, non sono fatti, non stanno progettando nè di ucciderti nè di uccidermi nè di mettere su una casa di eredi dallo strano albero genealogico.Sono solo ragazzi!-
-Dici?- chiese titubante la mora mettendosi più comoda e stringendosi di più ad Emma.
-Non lo dico, lo super dico.Pensa a quanto sono belli i temporali d’estate e a quante cose potrebbero succedere?-
-A me fanno paura in realtà, tutti quei tuoni che ti fanno tremare dentro, tutti quei fulmini che mi illuminano-
-Pensavo che alle dive piaccessero sempre i flash- la prese in giro Emma facendole la linguaccia-
-Ma che simpatica che sei!E comunque continuo ad avere paura dei temporali- disse Regina sovrastata dal rombo di un tuono –Ecco vedi, lo fanno apposta così mi fanno aumentare l’ansia-
-Io li trovo romantici!-
-In quale remota isola del tuo cervello un temporale è romantico-
-Beh in questa...io e te sul divano e fuori l’acqua e nostro figlio solo con una ragazza!-
-Oh, ma sei proprio stronza eh?-
-Rilassati...era da tempo che non avevamo un po’ di tempo da sole, che ne sai che le assenze strategiche del ragazzino non si rivelino interessanti- sorrise Emma maliziosa dando un bacio sulla guancia di Regina che però non sembrava molto contenta.
-Uhmm!- protestò pochi secondi dopo.
-Cosa?-
-Non lo voglio lì Emma, il bacio, ne voglio uno sulle labbra-
Emma acconsentì e fece incontrare le loro labbra in un bacio dolce.
-Sì direi che potrebbero dimostrarsi molto interessanti- ammiccò Regina sorridendo con gli occhi.
-Cos’è, è passata la paura del piccolo figlio innamorato?-
-Passata no, ma potrei farci un pensierino-
-Ho le mie armi a disposizione, posso convincerti sempre!-
  
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