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Autore: MissGomez    02/06/2016    1 recensioni
Le protagoniste della storia sono tre ragazze -- nonché amiche -- Kathryn, Jasmine ed Audrey e, se non fosse per i propri poteri, la loro, sarebbe una vita come tutte le altre. Certo,inizialmente sarà una sorta di gioco ma, quando si intromette l'amicizia e l'amore, è tutta un'altra storia, vero? Non sarà facile innamorarsi del proprio nemico ma, la mente prima o poi, deve lasciar spazio anche al cuore, giusto?
Genere: Parodia, Poesia, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: Lemon | Avvertimenti: nessuno
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01

Un sospiro di sollievo esce dalle labbra del ragazzo seduto di fianco a colei che ha "osato" guidare. Ah! Jason si era lasciato coinvolgere e convincere dalla ragazza al proprio fianco. Insomma. Un soggetto che afferma di saper guidare ma che vuole comunque migliorare e che, di conseguenza, chiede aiuto...ah! Come avrebbe potuto rifiutare? E' troppo generoso ed ingenuo, ha semplicemente creduto alle parole della bionda.  
« Sicura che tu abbia il foglio rosa, Kath? » 
Kathryn Baizen posa lo sguardo sull'amico, sorridendogli innocentemente per poi osservarsi su uno degli specchietti, sistemando i capelli biondi con le dita. Non ama le doppie punte inoltre, è in compagnia di Jason -- eh si, ha una super cotta per lui -- non può certo sfigurare di fianco a quest'ultimo no? Passa la lingua sulle labbra per poi alzare un sopracciglio alla domanda del ragazzo e sghignazzare divertita. 
« Non ho mai detto di avere questo foglio rosa e comunque perché? Senza di esso non posso guidare? » 
Il ragazzo non può far altro che sgranare gli occhi, incredulo di ciò che le sue orecchie hanno dovuto ascoltare. Porta una mano sulla fronte, scuotendo lentamente il capo. Oh, ora ne è davvero sicuro: non salirà mai più in auto con lei. 
« Quante lezioni hai seguito? » 
Quante lezioni ha seguito Kathryin Baizen, da quando è iniziato il corso?  
Posa una mano dietro il collo, chinando appena il capo osservando le proprie ginocchia. Non vuole rispondere alla domanda. E si nota. Insomma, chiunque lo avrebbe capito. 
 

FLASHBACK -- 01/05/2016


Portare la mano sopra il libro per poi picchiettare su di esso con le dita, è un'azione tipica di Kath.
Oh  be', soprattutto se si annoia. Diciamo che non può davvero farne a meno. E ciò, accade con qualsiasi cosa eh si, anche durante le lezioni mattutine, a scuola. Uh! Quelle davvero non può sopportarle. Insomma, detesta svegliarsi al mattino per recarsi in quell'edificio. Diciamo che ne farebbe sicuramente a meno ma, a quanto pare, deve per uscire finalmente da quell'inferno poiché, sì, attende solo la fine della scuola ma…neppure tanto. Quest’anno deveaffrontare gli esami assieme alla sua amica, Audrey.
« Signorina Baizen, mi fa piacere rivederla dopo, esattamente un mese dalla sua ultima visita, sa? »
La ragazza sobbalza appena,  completamente incredula di vedere quel tipo di fronte a se. Oh be’, non si aspettava di vederlo. Insomma…è vero, non la vede da un mese…diciamo che ha avuto da “fare” e che, si presenta alle lezioni una volta al mese e che si, oggi era il giorno dell’esame. Non ha mai studiato la teoria e, se lo supera, sarà grazie alla fortuna che ha o, come afferma il suo compagno di classe, grazie al “culo” che si ritrova.
« Non potevo certo mancare! Vedrà, ne uscirò vincitrice. »
Un sorriso divertito si posa sulle labbra della bionda, mentre lascia la propria borsa alla sua migliore amica,Jasmine.
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« Ah! Finalmente, com’è andata? »
Jasmine non appena nota l’amica uscire da quella stanza, si avvicina alla ragazza, velocemente. Insomma, era curiosa dopotutto , era del pensiero che, se fosse riuscita a superarlo Kath…ci sarebbe riuscita anche lei.
« L’ho superato…non so come, ma ci sono riuscita. Mi hanno dato questo coso rosa, non so a cosa mi possa servire ma, non ha importanza!  »
La Baizen inizia ad agitare il proprio corpo, saltellando per poi stringere in un abbraccio l’amica e lasciarle qualche bacio sulla guancia, emozionata. Hei! Non credeva neppure lei di riuscire a superare l’esame dopotutto non aveva seguito neppure una lezione o meglio…una al mese.
« Come non sai a cosa serve….a guidare! Con questo puoi guidare…»
Ah si! Jasmine non può credere alle parole appena pronunciate dall’amica ma, non può far altro che ridacchiare per il comportamento della ragazza. Soprattutto quando la nota avvicinarsi all’istruttore con un passo deciso.
Oh si, gli sbatterà in faccia quel foglio rosa, ne è completamente convinta.
« Ah! Stai attento! »
La moretta cade a terra e porta istintivamente una mano sul capo. Eh si, sbattere la testa al muro non è mai piacevole. Una piccola smorfia si posa sulle labbra della ragazza che nota la mano del ragazzo di fronte al proprio viso. Non solo non ha osato chiederle scusa – insomma, avrebbe potuto no? E’ colpa sua – ma non si è preoccupato neppure di chiederle come sta. Schiaffeggia la mano del moro per poi portare entrambe le mani sul pavimento e, facendo forza con esse, alzarsi per poi guardarlo dritto negli occhi. Ah! Se gli sguardi potessero uccidere, eh?
« Sei te che stavi in mezzo al corridoio. Io, non ho colpe. »
Una risatina divertita sfugge dalle labbra di Jasmine. Non poteva credere alle proprie orecchie. Aveva avuto il coraggio di incolparla quando quel tipo, poteva benissimo spostarsi per evitare di gettarla a terra con una semplice spinta. Se quello doveva essere un modo per provarci con le ragazze be’, avrebbe dovuto cambiare tecnica poiché…fa’ davvero pena, no?
« Io? Sul serio?!? Dovresti andare da un’oculista. Uno buono però! »
Ah! Come avrebbe voluto togliergli quel sorrisino da perfetto idiota che si ritrova stampato sulle labbra. I questo momento, tutto ciò che desidera più di tutto, è recarsi fuori da questo edificio per poter dimenticare l’accaduto e, soprattutto un essere del genere.
« Eric, andiamo. »
Una mano si posa sulla spalla sinistra del ragazzo che si era scontrato poco fa con Jasmine. Oh be’, non era neppure tanto male l’amico: biondo, occhi azzurri. Certo, di questo Eric, Jasmine lo odiava ancora di più. Ah!
« Scusa, mentre ti aspettavo perdevo tempo. »
Eric calca il primo termine. Che fosse un messaggio indiretto? Cosa voleva dimostrare? Che sapeva pronunciare “scusa” solo con chi voleva? Ah! Jasmine lo odiava ancora di più. Ah! Come avrebbe voluto utilizzare il proprio potere su di lui. Peccato che Jason aveva raccomandato di utilizzarli solo se fosse stato necessario. La ragazza stringe la mano a pugno non appena nota che i due si allontanano senza neppure degnare di salutarla. Questa è maleducazione. E’ più che evidente.
« Però. Dici male a me che ci provo con i ragazzi ma neppure te scherzi. »
Kathryn fa la propria apparizione, comparendo alle spalle dell’amica, sorridendole compiaciuta. Oh be’, aveva sbattuto in faccia all’istruttore di aver superato l’esame inoltre, era davvero felice che Jas avesse avuto l’occasione di parlare con un “figo” del genere. Si. Kath non si fa sfuggire nessun ragazzo. Anche quando pare sulle nuvole, i ragazzi li nota: sempre.
« Ma cosa?!? No! Stavamo discutendo! Ah! Come vorrei usare il mio potere su di lui ma Jason… »
La Baizen alza un sopracciglio, ridacchiando. Ah! Kath è convinta che Jas pensa troppo e che, agisce poco. Nota quei due ragazzi, di fronte a delle ragazze che conversano liberamente e, non può far altro che sorridere.
« ..ma Jason non c’è quindi avanti! Agisci. Sono in compagnia di due ragazze. Ti prego! Non gli dico, niente! Dai avanti! »
Jasmine osserva l’amica sempre più euforica. E chi la ferma più.
La bionda afferra il polso dell’amica per poi portarla dietro al muro ed osservarla negli occhi. Addenta il labbro inferiore, attendendo una possibile risposta da parte dell’amica. Eh si. Spera davvero che sia positiva.
« D’accordo, sei davvero testarda. »
Sospira passando la lingua sulle labbra per poi portare il viso oltre il muro per poter osservare quei due ma, il suo sguardo non può far altro che posarsi su Eric. Eh si. Non lo sopporta e davvero, spera di umiliarlo talmente tanto da fargli ricordare questo giorno. Sorride non appena, sente la risatina divertita di Kathryin e, soprattutto, nota i pantaloni del ragazzo toccare i pavimenti.
Che dire? Missione compiuta.
« Andiamo, Audrey ci sta aspettando. »
La biondina non può far altro che annuire, ridendo ancora di più, seguendola senza parlare. Diciamo che, non riusciva a smettere di ridere.


 

FINE FLASHBACK


« Sai? Non ha importanza! Dimmi, come sono andata? » 
Jason alza un sopracciglio, nuovamente. Oramai ha capito: è tanto se ne ha seguita qualcuna. Di certo non è andata a tutte le lezioni, di ciò può esserne certo. Sorride, divertito per la domanda di lei. Non fa altro che sorridere, per tutto e, non può che chiedersi come ciò possa essere possibile. La vede sorridere. Sempre.
« Ti dirò un’altra cosa: in auto con te non ci salirò più. Ed ora, è meglio se guido io. Dobbiamo recarci alla base e raggiungere le altre che devo aggiornarvi su, rivoglio il mio posto da guidatore. » 
Kath osserva Jason uscire dall’auto e, non può far altro che svolgere la stessa azione per posizionarsi al  fianco di Jason. Addenta il labbro inferiore mentre lo osserva mettere in moto l’auto e guidare con naturalezza e soprattutto, tranquillità. Perché a lei viene una terribile ansia quando deve guidare? Probabilmente è lui che provoca in lei queste sensazioni. Sì, è possibile. Avvicina il proprio corpo verso la radio, accendendola e, sorride.
Sentire la voce di Enrique Iglesias la rende talmente euforica. La voce di lei esce involontariamente dalle labbra, cantando ogni singola parola della canzone di Iglesias. Certo, la pronuncia non sarà esatta ma a lei, non interessa. Non si sente a così in imbarazzo in presenza di Jason. Oh meglio, ha completamente dimenticato di trovarsi in sua compagnia.
« Allora quando vuoi sei intonata. Devo informare Jasmine ed Audrey » 
Kahryn si zittisce immediatamente, voltando lentamente il capo verso il guidatore per poi ridere. In effetti, quando è in compagnia di Jasmine ed Audrey non può far altro che “cantare” sì, ma stonando. Dispettosa? Forse.


Audrey osserva lo schermo del televisore in perfetto silenzio, portando ogni tanto alle labbra qualche patatina, non preoccupandosi affatto di sporcare. Insomma, senza la presenza di Jason, la ragazza si sente più libera. Non si può dire lo stesso di Jasmine: non si gode affatto il momento. Ha il capo chinato verso il libro di letteratura. Deve studiare per superare l’esame.
« E comunque sei esagerato! Ho guidato una meraviglia. Era come l’autoscontro, una vera figata! Ciao ragazze. » 
Kathryin saltella sul posto per poi sedersi sul divano, al fianco di Audrey, distendere le gambe e posare la testa sul braccio dell’amica, sorridendole innocentemente. Agita le braccia in alto, per poi battere la mani per attirare l’attenzione di tutti. Si. Inizia ad annoiarsi.
« Jason deve dirci una cosa. » 
Il ragazzo posa lo sguardo sulla ragazza, scuotendo il capo divertito.
Sì. Quando Kathryn si annoia, tutto il mondo se ne accorge. Diviene impaziente e, alle volte, davvero insopportabile. Audrey si alza dalla propria postazione avvicinandosi al ragazzo, lasciando cadere a terra la bionda. Jasmine a sua volta si allontana dal libro per seguire l’amica.
Oh be’, mancava solo la bionda. I tre, non possono far altro che osservarla, attendendola impazientemente.
« Hei! E’ colpa di Audrey.  »
Sospira gattonando per raggiungerli e, non appena è di fronte il ragazzo, afferra la gamba sinistra di Jasmine e la gamba destra di Audrey per sollevarsi e sorridere. 
« Ti ascoltiamo. »
Audrey è la prima a prendere parola dopo il piccolo spettacolino della bionda. Sì, le tre sono impazienti di ascoltarlo. Vogliono sapere cosa vuole rivelare il ragazzo e, Jasmine è davvero preoccupata dopotutto, sono amici da molto. Spera davvero che non ci siano problemi.
« Ho fatto qualche ricerca e ho scoperto che la C.V.A ha fatto diversi esperimenti su mia nonna per poi ucciderla quando non sono riusciti ad ottenere il risultato sperato. »
Le tre ragazze ascoltano con attenzione e la bionda, non può fare a meno di osservarlo leggermente confusa. Ciò che si chiede? Cosa sia la C.V.A sta per cosa? Addenta il labbro inferiore, giocherellando con una ciocca dei suoi capelli, non appena sente il resto.
« Quindi voglio andare nella loro agenzia, da solo. »
Jasmine porta una mano sul petto del ragazzo ed alza un sopracciglio. Audrey e Kathryn sghignazzano, divertite.
« Tu non farai un bel niente da solo. Non hai neppure dei poteri, non sai neppure chi sono e come li riconosci. Andremo noi, non tu. »
Jasmine prende la parole e le due ragazze, tornando serie, annuiscono, portano una mano sulla spalla dell’amica. Jason non potrebbe mai farcela, non avendo dei poteri si caccerebbe solo nei guai.
Non appena il ragazzo apre bocca per replicare, la bionda porta la mano sul petto di lui per spingerlo contro il muro.
« Scordatelo. E la discussione termina qui. Mostraci dove possiamo trovarli e ce ne occupiamo noi. »
Audrey osserva la scena divertita. Oh be’, entrambe le amiche sono a conoscenza della “piccola” cotta della ragazza ma, vederla così autoritaria con lui…
« …non è molto lontana da qui, vi do le indicazioni via sms. Iniziate ad andare. »
Le tre annuiscono senza esitazioni, escono rapidamente dalla base per poi afferrare il cellulare attendendo il messaggio da parte dell’amico.
« Ma…se ci fermiamo a prendere qualcosa da mangiare? Tanto ha detto che deve cercarle quindi… »
Eh no, la bionda non da neppure il tempo di replicare alle due che le trascina nella pizzeria di fronte. Sì, lo stomaco non fa altro che brontolare e, come avrebbe potuto lottare con lo stomaco vuoto? Semplice! Non può. Passa la lingua sulle labbra dopo aver pagato e, addenta la pizza senza pensarci due volte.
« Allora questo messaggio? »
Audrey scuote il capo osservando come Kathryn mangia come se nulla fosse per poi porgere la domanda a Jasmine, attendendo ovviamente, una risposta. Insomma, voleva conoscere questi pazzi.
« Ah si! Ora controllo… »
Audrey Saint-James annuisce alle parole dell’amica, attendendo.
« E’ andato da solo! Ma, ci ha lasciato le coordinate per dirlo agli altri e raggiungerlo… »
Kathryn fa cadere involontariamente la pizza a terra per poi sgranare gli occhi, afferrare il cellulare di Jasmine e leggere con i propri occhi ciò che Jason aveva scritto.
« Quel ragazzo è davvero uno stupido! Muoviamoci. »
Audrey sospira scuotendo il capo per poi fermarsi improvvisamente.
« Come ci arriviamo? Nessuna di noi ha la patente. »
Un sorriso birichino si posa sulle labbra della bionda ed osserva entrambe. Inutile descrivere l’espressione spaventata di Jasmine, vero?
« Guido io! Non è un problema.  »
Le due ragazze scuotono il capo, sospirando.
« Sì. Audrey, la morte è vicina.  »
La bionda osserva entrambe, fulminandole con lo sguardo per poi trascinarle in una delle auto di Jason.



Chiude la portiera dell’auto per poi osservare la struttura con attenzione. Non promette nulla di buono. Non può e non vuole tirarsi indietro. Si avvicina lentamente all’edificio, notando una guardia all’ingresso del cancello. Deve abbattere quell’uomo? Lo farà. O, magari, può semplicemente scavalcare il muretto dall’altra parte, evitando tutto ciò. No? No. Non può. Se vuole riavere sua nonna, o almeno il cadavere di lei, deve svolgere il tutto per bene. Ha visto molte volte le ragazze in azione ed ora, sa perfettamente come agire inoltre, fa palestra,  sa difendersi. Unico problema? Non possiede poteri. E’ ciò l’unica cosa che lo preoccupa davvero. Scuote il capo rapidamente per poi avvicinarsi al muretto, scavalcarlo e, assicurandosi che l’uomo non si sia accorto della presenza di quest’ultimo, si reca nell’edificio.
« E’ stato più facile di quanto pensassi…»
Non può far altro che pensare a voce alta e, si sente leggermente stupido per aver pronunciato queste parole. Eh no, non per le parole in sé, bensì perché non appena l’ha pensato e, soprattutto, pronunciato, si è trovato di fronte due ragazze che avanzano lentamente verso di lui.
Una di loro corre più rapidamente rispetto all’altra e, distendendo il braccio sinistro avvicina la mano stretta a pugno al  viso di Jason ma, riesce a schivarlo: afferra il polso della ragazza per poi gettarla addosso alla compagna. Jason non picchierebbe mai una donna ma, in questo caso, deve salvaguardare se stesso.
« Ferme. Ci pensiamo noi al  Morgenster. »
Jason torna in posizione eretta, abbandonando l’autodifesa. Come conoscono il cognome di quest’ultimo? Semplice. La nonna è stata qui.
Il ragazzo addenta il labbro inferiore non appena le due ragazze si appoggiano al muro, per osservare la scena. E’ evidente.
« Kieran! Devi prima presentarti, dove sono finite le buone maniere? Io sono Josh, lui da come avrai compreso è Kieran e lui, Eric… be- »
Jason stringe la mano a pugno e, correndo verso uno di loro,  sferra un calcio in pieno viso, facendolo indietreggiare per poi cadere a terra. Inutile dire come Josh e d Eric fossero sorpresi no? Non si aspettavano di certo aspettato un Morgenster con poteri, giusto, ma neppure che frequentasse la palestra. Perché è così evidente, dalla tecnica utilizzata. Ha colpito Kieran in un punto preciso. Un sorriso divertito si posa sulle labbra dei due mentre, colui che ha subito il calcio, porta una mano sul mento per poi fulminarlo con lo sguardo. Si alza dalla propria posizione e si avvicina lentamente a Jason.
« Eh d’accordo Kieran! E’ tutto tuo. »
Jason osserva  due allontanarsi e sistemarsi di fianco alle due ragazze. Cos’era? Una sorta di spettacolo? A quanto pare sì.
Kieran senza attendere oltre lo afferra per un braccio spingendolo contro il muro e, non appena distende il braccio per colpirlo in viso, Jason si sposta, allontanandolo dal proprio corpo con un calcio per poi gettarsi sul corpo del proprio avversario, colpendolo più volte sul viso ma, l’azione viene interrotta da Kieran stesso il quale, blocca la mano del ragazzo , portando una mano sul petto di lui – facendo una piccola pressione – lo spinge via, togliendoselo di dosso.
Eric posa lo sguardo sul Morgenster. Dovevano finirla lì. Avrebbe utilizzato il suo potere, illusione ottica, affinché Kieran avrebbe avuto modo di farlo svenire una volta per tutte. E’ convinto che l’amico l’avrebbe ucciso certo, ma doveva fare in fretta.
« Kieran, preparati. »
Il ragazzo annuisce semplicemente per poi dedicarsi pienamente a Jason. Quest’ultimo porta entrambe le mani su ogni parte del corpo e, non può far altro che urlare. Calore. Dolore. Non ha modo di spegnerlo. Non ha modo di spegnere il fuoco. Eh sì. Eric ha scelto il fuoco.
Sul volto di Kieran si dipinge un bel sorriso divertito e, senza attendere oltre, porta una mano sul capo del ragazzo per poi fargli sbattere la testa contro il muro, lo afferra per il collo stringendo la presa per poi sbatterlo a terra. Non appena nota il ragazzo non muoversi più, gli sferra un calcio nello stomaco, per controllare. Non si è mosso di un centimetro. Oh be’, è soddisfatto di se.
« Dici che ha con sé il cellulare? »
Josh sorride divertito, chinandosi vicino al corpo del Morgenster per cercare nella tasca dei pantaloni l’oggetto.
« Ovviamente. E controlla a chi ha inviato l’ultimo messaggio, dobbiamo sapere se ha riferito a qualcuno che si trova qui. »
E’ Kieran a rispondere questa volta. Osserva il corpo del ragazzo schifato e, soprattutto, infastidito. Avrebbe davvero voluto continuare, doveva vendicarsi per averlo colpito. 
« Ha scritto ad una le coordinate della nostra azienda, scrivendo “raggiungetemi e finite il lavoro” »
Eric porta immediatamente lo sguardo su Josh. Addenta il labbro inferiore facendo segno alle due ragazze di portare Jason in qualche stanza. Loro tre, si sarebbero occupati delle ragazze.

 

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« Non ci credo. Siamo salve! Fammi uscire da questa macchina! »

Audrey grida le ultime parole, raggiungendo Jasmine. La bionda non può fare a meno di sbuffare, ed uscire dall’auto. Secondo il proprio parere, non ha guidato così male o Jasmine si sarebbe lamentata e, invece, ha semplicemente trattenuto il respiro.
Afferra improvvisamente il polso di una delle ragazze indicando l’auto di Jason. Ora hanno la conferma: il loro amico è qui.
« Audrey, usa il tuo potere ma questa volta, non focalizzarti sulle parti intime di qualche ragazzo si? Avanti!  »
Kathryin sghignazza, nascondendo il proprio viso dietro la schiena di Jasmine.
« Ma cosa! Io non uso i miei poteri per sbirciare! »
La bionda a quell’affermazione non può far altro che ridere, chinarsi appena toccando il proprio stomaco e dare una gomitata a Jasmine per attirare l’attenzione della ragazza.
« Ma sentila! Allora o sei una suora o, una maledetta bugiarda. »
Prima che Audrey potesse rispondere, Jasmine interrompe le due.
« E’ quello l’edificio! »
Audrey passa la lingua sulle labbra e, una smorfia si posa sulle labbra della ragazza. Kathryn invece, sorride e fa segno di seguirla.
« Aspetta! Cosa vuoi fare?  »
Jasmine afferra il braccio della bionda attirandola verso di loro. Lo sguardo di Kathryn si posa sulla guardia. Secondo il suo parere è un bell’uomo e, può fare in modo di entrare senza troppe storie  mentre loro scavalcano quel muretto.
« Io lo distraggo e voi entrate e cercate Jason.Oh andiamo! Se avrò bisogno di aiuto grido »
Audrey scuote il capo ridendo per poi fare segno a Jasmine di seguirla mentre Kathryn si avvicina a passo lento verso l’uomo sorridendo come un perfetto angioletto. Porta qualche ciocca dietro l’orecchio per poi posare una mano sulla spalla di lui e sorridendo, notando che, finalmente, le amiche sono entrate nell’edificio. Non appena nota l’uomo avvicinare il viso al proprio, lo afferra per il collo per poi fargli sbattere la testa contro il cancello, provocandogli qualche graffio probabilmente, subito dopo gli sferra un pugno sul viso e, lo spinge via facendo in modo di farlo cadere a terra, in mezzo alla strada. Porta lo sguardo a terra, notando le proprie scarpe. Avrebbe dovuto correre con i tacchi: suicidio! Scuote il capo più volte e prima che l’uomo potesse alzarsi, la biondina spalanca il cancello per poi chiuderlo alle proprie spalle e correre –come meglio poteva – verso l’azienda ed entrare.
« Ah cazzo! Credo che l’ho colpito nell’occhio…  »
Passa la lingua sulle labbra per poi afferrare il cellulare e comporre il numero di Jasmine: segreteria telefonica. Inutile comporre anche il numero di Audrey, il cellulare lo ha dimenticato nell’auto quando fuggiva dal suo modo di guidare, impeccabile. Non può far altro che camminare lungo i corridoi silenziosamente e, nascondersi ogni qualvolta che nota qualcuno. Afferra nuovamente il cellulare notando un messaggio da parte di Jason. Alza un sopracciglio. “Ho il tuo amico”. Ah certo. Cos’è, una presa in giro? Compone il numero di Jason attendendo una risposta. Doveva parlare con uno di questi.
« Dove sei, razza di idiota. »
Ah, il linguaggio tagliente di Kathryn!
La risata da parte del ragazzo la fa rabbrividire
Sospira, infastidita. Desidera una risposta. Ci vuole tanto a capirlo?
A quanto pare, non è tanto intelligente.  Si chiude in uno sgabuzzino per poi mettere il vivavoce per poter sentire meglio ciò che aveva da dire il ragazzo.
« Molto coraggiosa ad affrontare la nostra guardia ma molto stupida: abbiamo le telecamere. Ad ogni modo, dovresti chiederti se il tuo amico è ancora vivo. »
Un sorriso si posa sulle labbra della bionda. Una cosa è certa: non si sono accorti di Jasmine ed Audrey.
« Oh, hai proprio bisogno che io prenda a calci ogni centimetro del tuo culo.  »
Un sorriso si posa sulle labbra della ragazza. Jason ha fatto in modo di installare nel cellulare di ognuna di loro – nel proprio compreso – un’applicazione che trova le coordinate delle loro posizioni. In altre parole? Può trovare Jason e le sue amiche.
« Devi prima trovarmi e questa azienda è grande Kathryn.  »
La bionda chiude la conversazione per poi aprire l’applicazione e trovare le coordinate di Jason: il suo cellulare è all’ultimo piano quindi, la terrazza. Jasmine e Audrey invece…si stanno recando esattamente lì. Deve raggiungerle, adesso. Non ha altra scelta.



« Sicura che sia qui?  »
Audrey porta lo sguardo su Jasmine e, quest’ultima non può far altro che annuire alla domanda dell’amica. Porta la mano sulla maniglia della porta e, con una leggera spinta, la apre. Audrey avanza e nota tre ragazzi.
« La nostra ospite è arri- ma non è lei Josh!  »
Kieran si volta lentamente verso le due ragazze, ascoltando la voce di Eric. Ah no. Non è assolutamente la biondina, questo è sicuro. L’avrebbe sicuramente riconosciuta.  Jasmine a sua volta, sgrana gli occhi, riconoscendo due ragazzi: Eric e Josh. I due del mese scorso. Addenta il labbro inferiore, chiudendo la mano a pugno. Oh be’, ora avrebbe avuto modo di vendicarsi per bene.
L’edificio inizia a tremare. Un urlo improvviso interrompe una possibile conversazione o, discussione: dipende dai punti di vista, no? Le due ragazze si osservano per poi portare entrambe le mani alle orecchie. La porta si spalanca improvvisamente.
« Che schifo! Quella specie di coso peloso! Stavo per avere un infarto. »
I tre ragazzi osservano l’entrata in scena della bionda, mentre le due amiche posano lo sguardo su Kathryn portando successivamente una mano sulle labbra della ragazza, per zittirla.
La più bassa del gruppo – e si, Kathryin --  osserva le due confusa. Eh si, non riesce a capire perché hanno portato entrambe la mano sulle labbra di lei.
« Smettila di urlare, hai fatto tremare tutto.  »
La Baizen porta una mano sopra le loro, schiaffeggiando entrambe. Vouole tornare a respirare anche con la bocca! Jasmine ed Audrey la lasciano andare per poi voltarsi verso i tre. La bionda scuote appena il capo sussurrando alle due che hanno avuto modo di contattarla dal cellulare di Jason. Avrebbe voluto strozzarli, uno dopo l’altro. Avanza di qualche passo, per avvicinarsi ai tre ma Jasmine l’afferra facendola tornare indietro.
« Cosa ti prende?!? »
Audrey le domanda, portando lo sguardo su di lei.  
« Senti, io sono una che agisce ed ora, voglio ucciderli, è colpa loro se stavo con quel coso! »
Ed ecco che l’edificio inizia a tremare nuovamente, ma questa volta è una scossa più lieve. Nulla di preoccupante, no?
« Kath, hanno Jason…dobbiamo prima ascoltarli... »
La Baizen non può far altro che alzare un sopracciglio e scuotere il capo.
« Avete finito la riunione? »
Eric si reca dalle ragazze, seguito da Kieran e Josh.
« Posso colpirlo ora? »
La bionda pone la domanda a Jasmine, voltando il capo verso di lei.
« No. Aspetta. »
Un sospiro esce dalle labbra delle ragazze e, non appena i tre ragazzi le raggiungono, si sorridono a vicenda. Non possono davvero evitarlo.
« Ecco cosa vi proponiamo, non vogliamo spargimenti di sangue. »
E’ Josh a parlare e, in quel momento Kathryn alza un sopracciglio e ride, divertita. Jasmine porta una mano davanti il volto dell’amica, come per zittirla per poter ascoltare.
« Immagino… »
Il commento sarcastico di Audrey attira l’attenzione del biondo che la osserva. Eh già. Non può far altro che osservarla, con attenzione. Studia ogni piccolo particolare di lei ma, ciò che il ragazzo non sa è, che la bella Audrey esamina a sua volta il corpo di lui. In modo differente, ovviamente.
« Ci serve per avere qualche informazione e, per fare qualche esame, lo riavrete….fra qualche giorno. »
Jasmine ascolta le parole di Josh, incredulo scuotendo il capo.
« Ora, posso colpirlo? »
Kathryin fulmina con lo sguardo le parole del ragazzo attendendo la risposta  dell’amica e, appena ode il suo “sì”, distende il braccio per potergli sferrare un pugno sul viso ma, improvvisamente scompare. Alza un sopracciglio comprendendo di aver colpito esattamente l’aria.  Prima ancora di potersene accorgere, si ritrova tra le braccia di uno dei due ragazzi: eh si, il caro Josh si è teletrasportato dietro di lei.
« Mostrami come prendi a calci ogni centimetro del mio culo, bella. »
La bionda alza appena lo sguardo, incontrando gli occhi di lui. Si, ingoia la propria saliva per aprire leggermente le labbra non appena sente le parole del ragazzo. Non conosce il suo nome ma, mentre gli altri due li ha ricordati per ciò che è accaduto lo scorso mese, di questo, non sa esattamente nulla, non l’ha mai visto. E’ con lui,comunque, che stava conversando al telefono o meglio, discuteva. Addenta il labbro inferiore per poi spingerlo via e prepararsi a colpirlo.
Jasmine, invece, si divertiva a stuzzicare il “povero” Eric. Oh be’, dopo aver fatto in modo che i suoi pantaloni toccassero il pavimento, si avvicina rapidamente a quest’ultimo, sferrandogli un calcio in pieno viso, facendolo cadere a terra. Audrey, invece, si trova leggermente più in difficoltà: certo, para tutti i colpi di Josh ma, il potere di lui non l’aiuta di certo.

 


SPAZIO AUTRICE:

Buonasera! Sono consapevole che il capitolo è abbastanza lungo ma ho voluto farlo per bene. Spero comunque che vi piaccia e, sono consapevole di una cosa: probabilmente non ho inserito troppe informazioni per farvi comprendere al meglio la situazione e, gli eventuali poteri dei personaggi ma,vi posso assicurare che nei prossimi capitoli vi sarà tutto più chiaro. Ad ogni ogni volevo informarvi che, è la prima storia fantasy di conseguenza mi scuso in anticipo se appare ai vostri occhi banale e, soprattutto, se ci sono errori ( di ripetizione, grammaticale o distrazione ) ma,non ho avuto modo di rileggerlo e, di correggerlo. 


 

  
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