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Autore: HarleyHearts    03/06/2016    1 recensioni
Lyla ha sempre avuto una vita normale, come tante sue coetanee ventitreenni.
Viveva con la madre e la sorellina minore, in una piccola casetta a schiera a Washington, e divideva le sue giornate tra l’Università e i migliori amici Rebekka e Robert. Andava tutto bene nella sua quotidiana monotonia.
Almeno, era così prima di incontrare in ospedale il nuovo medico pediatra Ciel O’Konnor; 27 anni di pure bellezza canadese, e un passato traumatico alle spalle.
Da quel giorno, da quel lieve sfioramento di mani, tutto è cambiato drasticamente.
L’esistenza di un mondo che credeva impossibile, una guerra sanguinosa che durava da decenni, creature straordinarie... persino Alpha; tutte cose che travolgeranno la sua vita, come un fiume in piena.
Prima storia della serie “Diversi, Simili ed Uguali”
Genere: Romantico, Sentimentale, Sovrannaturale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Yaoi
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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capitolo 20
Capitolo 20
A cena con l'Alpha.


Nonostante fosse una cena informale, quella tra lei e Ciel, Lyla aveva deciso comunque di farsi carina per lui. Aveva indossato un vestitino in maglia color grigio chiaro, delle calze scure molto coprenti e degli stivaletti neri con pochissimo tacco.
La strada per arrivare a casa del suo dottore se la ricordava perfettamente e, nonostante l'offerta di Ciel per andare a prenderla, aveva preferito andare da sola con la sua macchina.
Già Ciel si stava facendo in quattro per la cena, lei come minimo poteva portare da sè la sua persona fino a lì.
Si era anche offerta di portare qualcosa da bere, ma il corvino aveva insistito affinchè non lo facesse.
Alla fine si era vista costretta a fare come voleva lui.
Essere tremendamente testardi era una prerogativa della famiglia O'Konnor; di tutta la famiglia.
Arrivata nella via dove abitava Ciel, Lyla parcheggiò la macchina poco lontano dal portone d'ingresso.
Dall'episodio del "vampiro biondo", Lyla non si sentiva più sicura ad attraversare di sera lunghi tratti di strada da sola. Si faceva prendere molto dall'ansia, ed anche il più piccolo rumore poteva rappresentare un pericolo mortale.
Lyla aveva preferito non parlarne con Ciel per non farlo sentire in colpa.
Si sentiva ancora colpevole per averla lasciata ad aspettare da sola vicino al cinema, e la ragazza non se la sentiva d'infierire.
Ad accoglierla all'ingresso dell'appartamento fu proprio il suo ragazzo, con indosso jeans, camicia blu scuro con le maniche arrotolate sui gomiti e un ridicolo grembiule verde bottiglia allaciato ai fianchi e con diverse macchie sparse qua e là.
Aveva un'aria leggermente sconvolta, e i capelli scuri arruffati.
Non appena la vide, i suoi occhi parvero illuminarsi.
Si salutarono, con tanto di bacio a stampo, e la fece accomodare all'interno.
La cucina sembrava un campo di battaglia, ma il profumino che alleggiava nell'aria era a dir poco paradisiaco.
Il tavolo da pranzo era stato preparato con cura e precisione quasi maniacale. Semplice ed effetto; esattamente come piaceva a Lyla.
- C'è un profumino davvero delizioso! - esclamò estasiata la ragazza, avvicinandosi curiosa alle pentole fumanti - Cosa hai preparato di buono? -
Gli occhi di Lyla brillavano di pura eccitazione e curiosità, e vedere quella scena fece nascere un dolce sorriso sulle labbra di Ciel.
Con un braccio le circondò il fianco e con fare teatrale iniziò ad elencare - Lo chef questa sera propone: risotto ai frutti di bosco, seguito da un delizioso arrosto di cinghiale servito su letto di purea di patate e, per concludere, cheese cake ai mirtilli -
Ciel si era davvero atteggiato come uno di quei pomposi camerieri francesi tanto parodizzati, e Lyla non era riuscita a trattenere un risolino divertito.
- Sembra tutto squisito. Hai davvero preparato tutti questi piatti da solo? - chiese, davvero stupita, dalla quantità e qualità delle portate.
Lyla non era una cima in cucina, se la cavava egregiamente con i dolci, ma le pietanze elencate dal suo ragazzo le sembravano alquanto laboriose e complicate da preparare. O forse era solo una sua impressione.
- Devo ammetterlo: non è tutta farina del mio sacco - ammise il dottore - La cheese cake l'ha fatta Katia. Io sono una frana con i dolci, mentre le prime due portate le ho fatte io... sotto consulenza telefonica di Riccardo e Stefano -
Lyla riuscì a vedere, attraverso gli occhi di Ciel e le numerose pentole presenti, tutto l'impegno che ci aveva messo per preparare tutto e rendere quella serata perfetta ai suoi occhi.
Quella consapevolezza le riscaldava nel profondo il cuore, e le commuoveva.
Si girò verso il suo ragazzo, gli cinse i fianchi ed appoggiò la testa contro il suo torace. Incurante di macchiarsi il vestito con le macchie sul grembiule del dottore.
- È la cosa più dolce che qualcuno abbia mai fatto per me. Grazie, Ciel -
In quel momento Lyla voleva davvero dirgli mille parole, per fargli comprendere come si sentiva, ma non riuscì a dire nient'altro oltre a quella frase.
Ciel riuscì a comprendere lo stato d'animo della corvina, e il petto gli si gonfiò d'orgoglio. Era riuscito nel suo scopo, e felice strinse maggiormente la ragazza contro il suo petto.
Entrambi si sentivano al settimo cielo, e in pace con il mondo.


- Parlami un po' di come funziona un branco. Com'è essere un Alpha? - gli chiese curiosa Lyla, dopo aver finito la seconda fetta di torta.
A Ciel faceva davvero piacere vedere la propria compagna così curiosa di scoprire lui e il suo mondo; gli piaceva rispondere alle sue curiosità.
- La struttura di un branco cambia molto da mostro a mostro e dalla grandezza del branco stesso. Il mio branco, in quanto formato da lupi mutaforma, è molto complesso nella sua composizione. A capo di tutto c'è l'Alpha. Il suo compito è amministrare, proteggere e guidare il branco, e ne esistono di due tipi: gli Alpha di nascita e gli Alpha di diritto.
Gli Alpha di nascita si riconoscono dal colore del manto, unico per ogni specie. Per i lupi è il nero; se un lupo nasce con il manto di questo colore diverrà in futuro un Alpha. Mentre, per farti un altro esempio, per gli uomini-orso il colore del manto che deve avere un Alpha di nascita è il grigio.
Nascere Alpha non rende necessariamente una persona degna di esserlo, e qui subentrano gli Alpha di diritto. Un qualsiasi membro di un branco può decidere di sfidare apertamente il proprio Alpha in un combattimento, nel quale dovesse vincere lo sfidante quest'ultimo acquisterebbe per diritto il titolo di Alpha.
Al fianco di un Alpha ci sono il Beta e il Gamma. Il Beta è il secondo in comando, quando l'Alpha non c'è è lui ad amministare il branco. Il Gamma, oltre ad avere gli stessi identici poteri di un Beta, è anche la "guardia del corpo" dell'Alpha; ha il compito di proteggerlo ed assisterlo.
Poi... ci sono i quattro Delta. L'intero territorio del branco è diviso in quattro zone, o per meglio dire distretti, e a capo di ognuno di loro vi è un lupo Delta. Ogni Delta ha il compito di gestire la propria zona, e fare un rapporto mensile sulla situazione e portarlo direttamente all'Alpha, o ad uno dei due sottoposti.
Ogni branco è provvisto anche di un esercito; il nostro è davvero molto grande e formato dai lupi più forti e valorosi. A capo dell'esercito abbiamo tra lupi particolari: Omicron, Pi e Rho. Oltre a guidare l'esercito dell'Alpha, in occasioni molto particolari possono diventare i boia e sicari del branco; anche se, nella maggioranza dei casi, queste mansioni vengono lasciate ai Mastini o ai Segugi. Questi due non fanno veramente parte del branco. Sono più una sorta di mercenari che possono decidere di aggregarsi ad un branco, di loro spontanea volontà, o di venire semplicemente assunti dall'Alpha come qualsiasi altro mercenario.
Infine restano due figure molto importanti per un branco, che rappresentano l'anzianità e la saggezza del branco stesso: il Consiglio degli Anziani e la lupa Veggente.
Il Consiglio degli Anziani, come ben intuibile dal nome, è un consiglio formato dai lupi più anziani del branco e tra di loro si possono trovare ex figure di spicco, come vecchi Alpha, Beta od Omicron. Hanno il compito di consigliare l'Alpha ed istruire i lupi più giovani.
Ed infine, ma non per importanza, abbiamo la lupa, o in rari casi lupo, Veggente.
Devi sapere che noi mutaforma siamo mostri molto legati e dediti alla Madre Terra e alla natura, ed abbiamo bisogno di figure (quali Veggenti o Shamani) che ci aiutino a rimanere in sintonia con essa.
Spiegare a parole il ruolo di una lupa Veggente è... complicato. Dovresti vederlo con i tuoi occhi.
Per quanto riguarda la tua precedente domanda, essere l'Alpha di un branco è un po' come essere il sindaco di una cittadina, ma con più responsabilità e doveri. Tutto sommato è bello; il branco è come una famiglia, e la famiglia viene prima di tutto... anche della propria felicità -
Lyla rimase piacevolmente stupita dalle parole del suo ragazzo.
Non poteva minimamente immaginare quanto fosse complesso e strutturato un branco di mostri, e da come ne aveva parlato Ciel le si era scaldato il cuore.
Teneva davvero tanto al suo branco; lo si percepiva chiaramente.
- Che tipo di Alpha sei? Prima hai accennato al fatto che ne esistono di due tipi - gli chiese, dopo qualche minuto, sedendosi insieme a lui sul divano in salone.
Ciel la fece accocolare contro il petto ed iniziò a parlare - Di nascita. La prima volta che mi sono trasformato a sette anni, i miei hanno quasi avuto un infarto - ridacchiò l'uomo, ripensando a quel giorno di tanto tempo fa, con una leggera nota di malinconia - Sono stato il primo caso di lupo Alpha, di nascita, nella mia famiglia e non se lo aspettavano proprio. Ne erano davvero felici, anche se leggermente preoccupati dal ruolo che avrei dovuto ricoprire... -
La malinconia, nel tono di Ciel, era evidente e Lyla si girò verso di lui.
Non le era sfuggito il fatto che il suo ragazzo avesse parlato al passato dei suoi genitori, e questo le aveva fatto intuire il motivo di quell'improvvisa tristezza.
- Sono stati i licantropi? - chiese timidamente, con la paura di essere troppo brusca.
Ciel annuì, e d'impulso strinse maggiormente la ragazza in una morsa protettiva.
- I miei erano i vecchi Pi e Rho, ed erano a capo di due terzi dell'esercito. Una notte caddero in un'imboscata dei lycan... quel giorno persero la vita moltissimi lupi, poco più della metà, e i corpi dei miei genitori non furono mai ritrovati. Io avevo sedici anni, Alberich quindici e Katia solo tredici. È stata molto dura per noi andare avanti, ma alla fine ce l'abbiamo fatta. Due anni dopo divenni l'Alpha del branco, e dopo pochi anni Alberich divenne il mio Gamma e Katia il nuovo Pi -
Ora Lyla riusciva a comprendere quel velo di costante malinconia che, di tanto in tanto, riusciva a scorgere negli occhi del pediatra.
Perdere i genitori così giovani è qualcosa che ti segna dentro; una ferita che non può guarire, mai.
Per un attimo, complice il silenzio sceso nella stanza, Lyla ripensò alla lettera che aveva trovato nello studio di sua madre.
Cedric aveva accennato ad una guerra, trasformazioni e branchi; che c'entrasse, in qualche modo, con il mondo di Ciel?
Lyla non lo sapeva, e non sapeva se parlarne o meno con l'uomo che la stringeva a sè su quel divano scuro.
Quella sera la ragazza decise di non toccare l'argomento, poichè non era sicura, e i due rimasero lì a parlare d'argomenti futili e a coccolarsi come due adolescenti.




Angolo della mente malata:
Eeeeehhhh buon salve miei Lords & Ladies! :D
Siamo al capitolo ventiiiii *canticchia allegra*. Giuro che non ho bevuto robe strane e che non sono sotto dubbie sostanza (o almeno credo).
Cosa belle stanno per succedere, fidatevi.
Vi dico già che il prossimo capitolo sarà uno molto leggero e di passaggio, in cui vedremo Lyla, Rob e Beki tutti insieme e... nel capitolo 22 arriva un personaggio che, non è propriamente nuovo, ma è già stato nominato una volta (in un momento molto particolare). Non dico altro.
Domani non so se riesco ad aggiornare (anche perchè è il mio compleanno), e non sono nemmeno sicura su domenica. Come già detto, mi  sembra l'altra volta, lunedì parto per andare a fare gli esami in un'altra città (4-5 giorni di MERAVIGLIOSI ESAMI) e devo ancora fare la valigia. Sì, faccio schifo. Non dovrei fare le cose all'ultimo, me lo dice sempre anche mia madre. Ma è contro la mia natura portarmi avanti in qualsiasi cosa nella mia vita. Sono un caso perso. Capitemi.
Come sempre spero che il capitolo vi sia piaciuto
io vi mando un bacino zuccheroso
- Harley ;*


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