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Autore: Natsuya88    03/06/2016    0 recensioni
Ventunesimo secolo.Improvvisamente la vita della caotica città di New York viene stravolta da un anomala invasione di zombie,della quale non se ne conosce la causa.Scatta così una lotta alla sopravvivenza dove non si guarda più in faccia nessuno.Richard Kane,studente quattordicenne,attraverso una storia d'amicizia e d'amore,vivrà questo periodo della sua adolescenza con un unico scopo,scoprire chi c'è dietro a ciò che ha stravolto la vita di tutti
Genere: Avventura, Azione, Fluff | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Prologo
Tutto iniziò durante una calda mattina di giugno, non poi così calda in realtà, ed io, Richard Kane, purtroppo, avrei dovuto svolgere degli stupidissimi esami a scuola. Dunque, mi presento, così vi fate un idea di me. Chi sono? Un semplice ragazzo, abbastanza alto per la mia età, moro, occhi neri e carnagione scura. Sono un gran Testardo, una testa calda forte e per finire, amo cacciarmi nei guai. Ma tornando a noi, Sì daccordo, sono nella magnifica New York, succedono ogni giorno un casino di cose interessanti, cosa potrebbe fregarvene degli esami di un quattordicenne qualsiasi? Ma ormai che ho iniziato con questa storia perché non continuare?
-David sei pronto?- Strillai al telefono
.-Non rompere Richard, ho sonno...- Rispose lui con voce rauca.
-Scherzi? Fra 20 minuti cominciano gli esami e tu sei ancora a letto?!-
-Oh merda!-
.sto ragazzino fa sempre a dormire.
Passiamo a David. È il mio migliore amico, ed è anche la mia antitesi, infatti io sono quello responsabile, studioso e tutto, lui invece è decisamente il contrario. Irresponsabile, nullafacente e svogliato. Ma in compenso è un amico fedelissimo. Statura "normale", qualche centimetro più basso di me , capelli biondo cenere e occhi castani. Appena scese salimmo di corsa sul mio scooter ed attraversammo le lunghe vie di New York superando semafori, tagliando la strada a chi ci passava davanti e combinando le solite cazzate che non sto qui a raccontarvi.
-Corri cazzo!- urlò lui dietro di me.
-David lo so, Ma è colpa tua! Se solo ti fossi svegliato qualche minuto prima!- Risposi alterato.
-Perchè devi sempre darmi la colpa di tutto?- Chiese lui scazzato. Improvvisamente però si zittì. -Ehm...Richard...?-
-Sì?-
-Non te lo vorrei dire...ma c'è la polizia che ci corre dietro.- Sbarrai gli occhi e iniziai ad imprecare in tutte le lingue del mondo.
-Stupido scooter, vai più veloce cazzo!-
-Aspetta.- Disse lui zittendomi.
-Cosa?!- Chiesi fuori di testa.
-Non seguono noi, ma vanno verso quei tizi che si stanno prendendo a pugni!- Esclamò lui felice. Tirai allora un sospiro di solievo e continuai a guidare verso la scuola. Arrivammo in tempo e David con un salto scese dallo scooter e si avviò verso l'interno
.Bhe quando vuole è veloce
.
Entrai anche io ed assistetti agli esami del mio amico. Non vi dico che noia, rischiavo seriamente di addormentarmi. Dopo una ventina di minuti, che mi parvero ore, sentii un rumore rauco, quasi come un gorgoglio e così mi diressi verso l'esterno, in cortile. Restai scioccato da quella oscenità che mi si presentò davanti. Un uomo, forse, aveva bloccato a terra il professor Smith e sembrava sul punto di addentarlo. Cercai di non fare rumore, ma fu tutto inutile, non appena si accorse della mia presenza mi saltò addosso. Avendo un po' d'esperienza nei combattimenti, considerato che praticavo arti marziali, precisamente Karate, da otto anni, lo adocchiai subito come un bersaglio facile poichè il suo equilibrio era tutt'altro che stabile. Aspettai un paio di secondi e non appena mi si lanciò addosso mi spostai in diagonale spazzandogli la gamba in modo da farlo cadere per terra, per poi finirlo con un calcio sul naso. Bravo Richard, hai appena ucciso un uomo starete pensando, ma no! Quel coso poteva essere definito qualsiasi cosa tranne che un uomo! Così decisi di liquidarmi, mi allontanai velocemente e chiusi la porta. Dei bidelli, sentito il gran chiasso uscirono per controllare cosa fosse successo. Una persona normale sarebbe già corsa in un altro pianeta per lo spavento, ma visto che io amo cacciarmi nei guai ritornai ad osservare la situazione, sta volta però un po' più al sicuro, dalla finestra. Mi si presentò davanti un' altra scena orribile. Il professor Smith, che davo per morto, era in piedi, e per di più stava divorando un bidello. Deglutì.
Cazzo Richard,devi andare immediatamente ad avvertire qualcuno.
 E così girai le suole ed iniziai a correre come un dannato verso la sala esami. Così iniziò tutto.

Note Autore

Bene,finalmente eccomi qui,a pubblicare il mio primo "capitolo".Ancora non so con certezza come sono finito qui,ma una cosa la so.Sicuramente il merito è di YuGiesse,è stata lei a invogliarmi a scrivere qui,ad aiutarmi e a farmi ambientare nel sito,quindi vi invito a fare un giro sul suo profilo...detto questo bhe,spero che la storia vi interessi e che continuate a seguirla
Natsuya88
   
 
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