Storie originali > Romantico
Ricorda la storia  |      
Autore: marthiachan    14/04/2009    8 recensioni
Due amici molto legati, ma è solo amicizia tra loro o c'è qualcosa di più?
Genere: Romantico, Erotico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Due amici molto legati, ma è solo amicizia tra loro o c'è qualcosa di più?


Amicizia..


Subito dopo una doccia, mi dirigo nella mia camera da letto e indosso qualcosa di caldo e confortevole. Non ho voglia di uscire, mi guarderò un film mentre resterò al calduccio nel mio divano. Non ho neanche voglia di prepararmi la cena, forse ordinerò una pizza. Prendo in mano il telefono per prenotare, ma prima che possa digitare il numero, comincia a squillare. È un amico.
“Pronto?”
“Ciao, ti disturbo?”
“No, dimmi pure.”
“Sono vicino a casa tua, posso passare?”
“Ma certo.. Tutto bene?”
“No, in realtà va tutto male. Poi ti spiego.”
Cinque minuti dopo entra in casa, ha lo sguardo basso e sembra davvero depresso. Lo saluto come sempre, con un abbraccio e un bacio sulla guancia, ma lui a mala pena ricambia. Lo faccio accomodare sul divano.
“Vuoi dirmi che succede? Hai una faccia..”
“Beh.. Oggi ho avuto l'ennesima dimostrazione del mio fallimento. Mi sono presentato a un colloquio di lavoro e mi hanno fatto sentire un essere inferiore, come se gli sporcassi il pavimento per il solo fatto di essere lì..”
“Mi spiace..”
“E non è tutto.. Ho rincontrato Lei.”
Lei? Intendi la tua ex? Quella Lei?”
“Sì.. Era con un ragazzo..” continua appoggiando la testa all'indietro sul divano.
“Le giornate no capitano.. Questa era una decisamente peggiore delle altre.”
“Io non ce la faccio più.. Ogni volta che mi sembra di vedere uno spiraglio di luce, una speranza, poi mi crolla tutto e finisco più a terra di prima. Sono stanco, sono davvero molto stanco.. Vorrei davvero farla finita.”
Mi avvicino a lui e gli do una spinta.
“Ma che diavolo dici? Vuoi che ti prenda a schiaffi?”
“Andiamo, non essere così scioccata. Sai che la mia vita è uno schifo, e nessuno sentirebbe la mia mancanza se non ci fossi.”
“Sei proprio stupido! Sai bene che non è vero! I tuoi genitori ti adorano, i tuoi amici ti adorano! Sai bene che tutti sentirebbero la tua mancanza.. Persino io, anche se ci conosciamo da poco..”
“Allora devo continuare a soffrire in questa vita squallida solo per non far soffrire gli altri?”
Sospiro. Perché ribalta ogni cosa che dico per darsi ragione?
“Lasciamo stare.. Stasera sei giù e lo capisco. Stavo per ordinarmi una pizza, la dividi con me?”
“D'accordo..” accetta lui con tono accondiscendente.
Mangiando sembra che il suo umore migliori, qualche volta riesce anche a sorridere alle mie stupide battute. Mi fa male vederlo così, vorrei poter fare di più. Durante la cena beviamo qualche birra, forse anche troppe, perché lui ha un aria un po' brilla.
“Non mi sembri in grado di guidare.”
“Non ti preoccupare, sto bene..” afferma poco prima di inciampare sui suoi piedi.
“Certo come no..” commento sarcastica. “Non è il caso che tu guidi. Puoi restare qui stanotte. Il divano si trasforma in un letto.”
“Non è necessario..”
“Sì che lo è. Non ti lascio andare via in queste condizioni.”
“Non voglio crearti disturbo..”
“Non me ne crei.”
“E le tue coinquiline?”
“Sono fuori per il week end.”
“Ma, vuoi davvero che resti? Sono molto fastidioso, sai?”
“Russi?”
“No.”
“Sei sonnambulo?”
“No.”
“Parli nel sonno?”
“No.”
“E allora non vedo quale sia il problema. Ti preparo il divano letto.” concludo senza aspettare risposta.  
Il divano in questione si trova nella mia camera da letto. Lo utilizzo quando guardo la tv, oppure quando viene a trovarmi mio fratello. Una volta aperto diventa un letto da una piazza e mezzo, sufficiente perché un adulto ci stia comodo.
“Senti, io.. Non credo che sia il caso.. Cioè, mi sembra fuori luogo dormire nella stessa stanza..”
“Andiamo, non essere così pudico. Non siamo nemmeno nello stesso letto!”
“Sì, però..”
“Non tirare fuori scuse.”
“Non ho il pigiama..”
Emetto un sospiro di esasperazione. Mi avvio all'armadio e ne prendo una maglietta e dei calzoncini da basket. Sono di mio fratello, dovrebbero stargli, hanno più o meno la stessa taglia.
“Ora non hai più scuse. Non andrai via di qui senza una buona dormita e una colazione sostanziosa.”
“Mi stai viziando..” esclama sorridendo. “Comincerò a chiamarti mamma..”
“Azzardati e ti meno!” lo minaccio ridendo.
“Va bene, va bene..” accetta fingendosi terrorizzato. “Grazie per tutto quello che fai per me.. Sei una vera amica.”
“Lo so..”  annuisco facendogli l'occhiolino. “Vado a lavarmi i denti, puoi approfittarne per cambiarti.” lo invito mentre esco dalla stanza.
Mentre mi preparo per la notte, penso ancora a quello che lui ha detto. Farla finita.. L'ho pensato anche io qualche volta nei miei momenti più neri, quindi in parte lo capisco, ma con il tempo ho capito che a tutto c'è rimedio. Non puoi abbattersi così.
Quando torno in camera si è già cambiato, e ora sta piegando accuratamente i suoi abiti e poggiandoli su una sedia poco distante.
“Io.. Ancora non so come ringraziarti..”
“Non devi. Una bella dormita ti farà stare meglio..”
Lui si sdraia nel divano letto e si infila sotto le coperte. Non so perché, ma mi sembra proprio un bambino. Anche io mi metto a letto e poi spengo la luce. Dopo un minuto, riesco a distinguere la sua sagoma anche al buio. Lo vedo rigirarsi più volte.
“Sei scomodo?”
“No, è solo che.. Non riesco a smettere di pensare.”
“A qualcosa in particolare?”
“A Lei.”
Lei. La Lei che l'ha lasciato senza una motivazione, spezzandogli il cuore.
“Senti, ma secondo te io..” comincia a dire con uno strano tono. “Io.. Cioè, obbiettivamente, cosa pensi di me? Come uomo intendo.”
“Intendi fisicamente?”
“Sì.”
“Non sei male.”
“Tutto qui?” domanda sorpreso.
“Sì, cosa altro vuoi sapere?”
“Se ci incontrassimo per caso, e io ti chiedessi di uscire con me, accetteresti?”
“Non accetto inviti da persone che conosco appena..” rispondo per prendere tempo.
“Andiamo! Sai cosa intendo!” si spazientisce.
“Ipoteticamente parlando, credo che accetterei. Ma stiamo parlando di fantascienza. Anche nel più sfrenato mondo parallelo non mi chiederesti mai di uscire.”
“Perché dici così?”
“Perché non sono il tuo tipo. Sono l'esatto opposto di Lei. E poi, beh.. So bene di non piacere ai ragazzi.. Almeno, non subito. Non sono esattamente una che attira l'attenzione.”
“E poi sarei io quello che si butta giù?” mi rimprovera ridendo. “Io invece credo che tu sia molto carina.”
“Sai, se non ti conoscessi, direi che ci stai provando.” lo provoco ridendo.
“Sarebbe così grave?”
Mi prendo qualche secondo per pensare a una risposta che non rovini la nostra amicizia.
“Non ci crederei, so bene che stai pensando a Lei. Credo che tu abbia qualche birra di troppo in corpo..”
“E se ti dicessi che vorrei fare l'amore con te?”
“Ne sarei lusingata, ma ti direi che non sono io quella che cerchi.”
Vedo la sua ombra alzarsi in piedi e venire verso il mio letto. Oddio, che fa?  Si avvicina e poi mi accarezza il viso e, una volta trovate le mie labbra a tentoni, si abbassa e mi bacia.
Perché lo fa? Perché vuole cambiare tutto con il rischio di rovinare la nostra amicizia? Mille domande mi affollano la mente, ma all'improvviso scompaiono quando mi rendo conto che mi piace baciarlo. Quasi senza rendermene conto, alzo le mani verso di lui e gli accarezzo il viso attirandolo verso di me. Lui sale sul letto e si sdraia su di me mentre le sue labbra continuano ad accarezzare le mie.
“Come fai a dire che non sei quella che cerco?” mi sussurra all'orecchio con voce roca.
“Io.. Non credo di essere adatta a te. Forse ti farei soffrire.”
“Lascia decidere a me..” replica lui ricominciando a baciarmi il viso mentre si insinua sotto la mia maglia.
La sua mano calda mi accarezza la pancia e poi risale verso il seno e comincia ad accarezzarlo lentamente. Un gemito di piacere mi sfugge dalle labbra.
“Forse.. Dovremmo smettere.. Prima di fare qualcosa di cui.. Potremmo pentirci..” balbetto cercando di controllare l'eccitazione che mi pervade.
“Non voglio fermarmi..” conclude lui mentre la sua mano scende dal mio seno sino ai miei pantaloni e comincia a sfilarmeli.
Potrei ribellarmi, ma il mio corpo non risponde alla mia volontà. È troppo tempo che nessuno mi accarezza, è troppo tempo che non mi sento desiderata.. Il mio corpo è avido di attenzioni e non riesco a sottrarmi al suo tocco delicato.
Mi ritrovo nuda fra le sue braccia. Vedo la sua ombra che si sfila i vestiti e poi mi raggiunge. Anche lui è nudo ora e mi abbraccia. È strano come al buio i nostri corpi si trovino con naturalezza. Riesco a sentire la sua eccitazione contro di me. Sta per succedere davvero? Lui mi desidera? Io e lui.. Non ci avevo mai pensato..
Mi bacia ancora mentre la sua mano scende dal mio collo al mio seno e dopo averlo massaggiato, scende ancora sino alle mie cosce e poi le risale sino a raggiungere la mia calda e umida femminilità. Le sue carezze mi fanno rabbrividire e sento il mio corpo andare in fiamme. Le mie gambe si dischiudono, pronta ad accoglierlo in me. Lui si posiziona sopra di me e finalmente mi penetra lentamente ma con decisione. Emetto un sospiro di piacere quando lo sento dentro di me. È talmente tanto tempo che non faccio l'amore..
Cominciamo a muoverci all'unisono, aumentando di velocità costantemente.. Emetto un gemito gutturale quando sento il piacere invadermi e sento lui rilassarsi all'improvviso. Si accascia su di me e posiziona il viso nell'incavo della mia spalla. Quando il suo respiro si calma, sento le sue labbra baciarmi delicatamente il collo.
È stato bello, anzi molto bello. E ora cosa succederà? Cosa ne sarà di noi?
“Sei fantastica..” mi sussurra distogliendomi dai miei pensieri.
“È stato davvero meraviglioso, ma..” cerco di obbiettare.
“No, ti prego, niente “ma”. Non ora. Almeno per stanotte, lascia che mi illuda che non ci siano “ma” o “se”. Parliamone domani..”
“D'accordo.” acconsento dubbiosa.
Lui si sposta da sopra me e si mette al mio fianco abbracciandomi. In fondo, anche io vorrei non dover pensare per stanotte..

La luce mi ferisce gli occhi e li apro con fatica. E poi lo vedo. Dorme accanto a me, le sue braccia mi circondano i fianchi. I nostri corpi nudi sono talmente vicini che non capisco dove finisco io e inizia lui. Dormendo sembra sereno. Il suo viso è rilassato e le sue labbra sono leggermente incurvate, come se stesse sorridendo. Un istinto irrefrenabile mi spinge ad accarezzargli le labbra seguendone il contorno con un dito. Quelle labbra mi hanno baciato. Ancora mi sembra assurdo.
Lui apre gli occhi e mi sorride leggermente.
“Buongiorno..”
“Buongiorno a te. Hai dormito bene?”
“Benissimo.” risponde lui prima di avvicinarsi a me e baciarmi le labbra.
Ne rimango spiazzata. Non pensavo che lo avrebbe fatto. Non prima che potessimo parlare in merito a quello che è successo.
“Tutto bene?” mi chiede percependo la mia sorpresa.
“Sì, solo che sono ancora confusa, per quello che è successo stanotte.” confesso cercando di sembrare serena.
“Sei pentita?”
“No, ma non posso fare a meno di farmi delle domande. E tu?”
“No, sono solo pentito di aver aspettato tanto..”
“Aspettato?” domando sorpresa.
“Era tanto che volevo baciarti..” mi confessa mentre mi accarezza le labbra come ho fatto io poco fa. “Ed era tanto che ti desideravo..”
“Davvero?” esclamo stupita. “Ma io credevo che tu pensassi solo a Lei!”
“Sì, ma da quando ti conosco..”
“Quindi io credevo che fossimo amici e invece non era così?” chiedo sentendo una punta di delusione.
“No, cioè.. Io ero contento della nostra amicizia, però tu sei così sexy..”
“Cosa? Io.. Sexy?”
“Molto.. Tu non hai idea di quanto sei eccitante..” mi sussurra mentre mi mordicchia il labbro inferiore e le sue mani mi accarezzano portandomi a desiderarlo ancora..
“Aspetta.. Fermati, ti prego..”
“Perché?” mi chiede ansimante.
“Perché io non capisco cosa vuoi. Vuoi che siamo amici o qualcosa di più?”
“Io preferirei qualcosa di più, ma dipende da cosa vuoi tu..”
“Io.. Ho bisogno di pensarci. È successo tutto così in fretta.” confesso sperando di non ferirlo.
“E mentre ci pensi possiamo fare l'amore?” mi domanda con tono provocante mentre riprende a baciarmi il collo e ad accarezzarmi in mezzo alle cosce.
“Ecco io.. Credo di sì..” accetto lasciandomi trasportare dal piacere.
In fondo, lui è dolce e carino e gli voglio bene. Forse dovrei smettere di pensare e lasciarmi andare..

Osservo la caffettiera sul fuoco e ascolto il rumore caratteristico che ne proviene quando il caffè comincia a uscire. L'odore sa di buono, di casa, di domenica mattina. Lo verso nelle tazzine e lo porto a tavola, poi vado in camera da letto. Lui sta dormendo e sembra sereno. Si rigira nel sonno e bofonchia qualcosa. Nel mezzo c'è anche il mio nome. Sorrido. È bello sentirgli fare il mio nome. Il Mio non quello di Lei.
Ho detto che ci dovevo pensare, ma ora mi rendo conto che non c'è nulla a cui pensare. Non possiamo essere solo amici. È innegabile che tra di noi c'è qualcosa di più.
Mi chino su di lui e lo bacio per svegliarlo..
“Il caffè è pronto amore..”
Lui mi sorride e mi bacia a sua volta prima di alzarsi e seguirmi in cucina. Poi all'improvviso mi attira a se e mi bacia con maggiore passione.
“Credo di amarti..” mi sussurra a fior di labbra.
“Anche io.”


FINE
   
 
Leggi le 8 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Storie originali > Romantico / Vai alla pagina dell'autore: marthiachan