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Autore: Lady Moon    04/06/2016    0 recensioni
Un ragazzo con un coltello, mille paure, una difficile ma sana verità.
Come può qualcuno che minaccia di morte un uomo essere libero?
***
Buona lettura!
Genere: Generale, Introspettivo, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Through a look.



 
Si avvicinarono a passi svelti, ma silenziosi. Loro sono in gamba, ci sanno fare; sono un gruppo di ragazzi che hanno avuto a che fare già con una situazione simile, tuttavia mai avrebbero creduto che sarebbero potuti arrivare fino a quel punto... e in effetti, in situazioni così estreme non si erano mai cacciati.
Uno di loro, il più grande, di nome Mark, estrasse un coltello piuttosto spesso dal suo marsupio e, sbucando fuori dal suo nascondiglio, minacciò l'uomo anziano che stava prelevando i soldi in banca. 


«Dacci i soldi e nessuno si farà male» - gli disse, la voce incerta, le mani fredde, lo sguardo compunto.
L'uomo terrorizzato, iniziò ad urlare. Mark, che non sapeva bene come gestire quella situazione, gli saltò addosso, infilzandogli il coltello nella pancia. L'uomo iniziò a sanguinare, a gemere, i soldi finirono in terra. Un “aiutante” di Mark si apprestò a raccoglierli e lo avvertì di scappare, benché fosse disgustato dal gesto che aveva compiuto l'amico.


«Cos'ho fatto?» - ululò Mark, impaurito.


«Mark, ho detto: corri» - rispose l'amico.


Era passato un mese da quella vicenda. I ragazzi si ritrovarono nascosti nello stesso posto, ad aspettare di derubare un'altra persona facilmente minacciabile.


«Fermo! Non muoverti, non urlare, voglio solo i tuoi soldi!» - minacciò Mark ad un altro uomo piuttosto anziano, il quale stava prelevando i suoi soldi.


«Perché lo stai facendo, ragazzo?» - rispose l'uomo, ponderandolo e con la massima calma.


«Non fare domande! Non siam... non sono qui per perdere tempo! Dammi quei soldi!» - strepitò Mark, attirando l'attenzione di molti passanti, i quali terrorizzati iniziarono a digitare sulla tastiera del loro cellulare lo stesso numero, quello della polizia. 


«Allora sarai costretto ad uccidermi» - rispose l'uomo, alzando le braccia in segno d'arresa, ma rimanendo saldo il portafoglio in mano.


«No, Mark! Filiamo via!» - urlò un ragazzino che era con loro, tutti i suoi compagni sembravano convinti. 


«Ci stai pensando?» - domandò l'uomo, facendo innervosire Mark.


«No! Io ti... ti ucciderò» -


«Sai cosa succederà una volta che sarò morto? Sarai ricercato, finirai in prigione, avrai una vita senza pace» - proferì l'uomo.


«Sono già ricercato! E tu come puoi dirlo? Cosa ne sai? E se riuscissi a scappare? Allora in quel caso starei in pace, no?» -


«Ammesso che tu ci riesca, credi davvero che stare in pace con se stessi voglia dire scappare da qualcuno? Non pensi che voglia dire affrontare se stessi, i propri sbagli, garantirsi un futuro, pensare al proprio bene? Se mi uccidi, potrai trovarti da solo in mezzo ad un deserto per tutta la vita, lontano da ogni singola cosa, persino dagli animali o dal vento... ma non sarai mai libero» - rispose l'uomo, facendo rabbrividire Mark. Egli, che aveva compreso il messaggio dell'uomo, decise di abbassare il coltello che gli aveva spudoratamente puntato addosso, ma non rispose, non disse niente.


«Ti conosco» - disse l'uomo.


«No, tu non sai niente di me» - rispose il ragazzo in lacrime, calando la testa al suolo.


«Ho quasi ucciso un uomo. Finirò in prigione e tu... mi parli di libertà? Ho visto il suo sangue, le mie mani l'avevano percepito ed il mio coltello era zuppo. Ho visto il suo sguardo, mi sembrava di avere la certezza ch'egli fosse un uomo buono, o forse semplicemente era un perfetto sconosciuto a cui non volevo far del male, perché sapevo sarebbe potuto essere come un padre o un nonno... sapevo che c'è qualcuno che lo considera come tale. Ed io l'ho quasi ucciso» - dichiarò il ragazzo, stringendo il coltello tanto da lasciargli il segno.


«Proprio per questo dico di conoscerti» -


«Nessuno mi conosce! Come puoi conoscermi? Non ti ho mai visto prima! Non sai niente!» - urlò il ragazzo, confuso.


«So che d'ora in avanti sarai un ragazzo libero» - rispose l'uomo, sorridendo.









*Nota dell'autrice:
Salve lettori, sono lieta di essere riuscita a pubblicare in quanto sono dal cellulare e ho poco tempo T.T Per cui nulla, vi ringrazio per la lettura e per le eventuali opinioni ^-^!
Un salutone!*

 
   
 
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