Era un giorno come tanti altri,quando questo cosino verde di dimensioni minuscole mi si presentò di fronte,li per li pensai di stare sognando quando si mise a parlare. disse con sguardo serio proseguì mentre si posizionava sul bracciolo del mio divano. Lo guardai mentre si metteva a sedere,tirava fuori da una tasca una pipa e iniziava a fumarsela,era davvero buffo,aveva un nasone gigantesco e due orecchie a punta altrettanto grandi,due occhi piccolissimi di un nero pece e dei capelli viola. domando dopo aver fatto un'altro tiro dalla sua pipa. Lo guadai ancora un pò e poi dissi . mi dice offeso continuò guardandomi sempre storto. chiesi sperando che finisse presto di fumare quella pipa,perchè iniziava a darmi alquanto noia. disse tranquillamente mentre finalmente prendeva la pipa e se la infilava di nuovo in tasta. Lo guardai come se fosse mattochiesi iniziando ad alterarmi. mi disse mentre già iniziava ad avviarsi verso la finestra. dissi,non so perchè ma quelle parole mi uscirono dalla bocca nel momento in cui lui saltò sul davanzale della finestra,probabilmente la mia vita mi faceva così schifo che avrei accettato qualsiasi cosa pur di cambiare le cose. Forse dovrei spiegarvi perchè,bene vedete io sono sempre stata una persona estremamente normale e ho sempre vissuto in una famiglia estremamente normale,e questo diciamo che è una noia mortale,in compenso mi sono sempre piaciute le cose strane,vedete io amo il fantasy e tutto ciò che ha a che fare con l'anormale,adoro i vampiri,i demoni le fate e tutto ciò che fa parte di quei mondi fantastici. Oltre a quell'amore verso il soprannaturale piano piano ho imparato che nella vita anche gli amici in realtà non fanno altro che pensare a se stessi,e a quanto pare solo io ho provato a pensare anche agli altri e di questo mi sentivo ancora più annoiata,volevo cambiare e quando mi si è presentata l'occasione di poter finire in uno di quei racconti fantastici ovviamente mi ci sono buttata dentro. Nel momento in cui accetai la richiesta il folletto sorrise e si volto di nuovo verso di me. mi disse sorridendomi domandò,anche se ero più che sicura che me lo avesse chiesto solo per convenzione. <..si mi chiamo Moe, Moe Hinoishi>.