Attacchi d'Arte
Hawke aveva bevuto troppo, le capitava spesso ultimamente. Si risvegliò indolenzita, la testa china su un braccio appoggiato su un tavolaccio appiccicoso. Il puzzo dell'Impiccato era inconfondibile. Sollevò il capo e si guardò attorno, Varric dormiva con la testa buttata all'indietro, appoggiata allo schienale della sedia. Le dita sporche d'inchiostro, carta e penna ancora davanti a lui. Hawke si alzò prese la penna alla rovescia come fosse un pennello e intinse la piuma nell'inchiostro. Iniziò a dipingere il viso del nano sogghignando. Barba e baffi. Perfetto. Lo guardò per un istante, poi chiuse gli occhi, gli schioccò un bacio sulla fronte e uscì in fretta.
Questa storia partecipa alla "Corsa delle 24 ore" indetta dal forum La torre di carta
Prompt: pennello