Anime & Manga > Kuroko no Basket
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Autore: kohay90    06/06/2016    2 recensioni
“Aomine- Kun posso sapere che razza di usanza giapponese ti sei inventato, e perché l‘hai insegnata a Kagami- kun?”
“Posso spiegare…” deglutì nervosamente iniziando a raccontare ciò che era accaduto qualche giorno fa.....
Genere: Comico | Stato: completa
Tipo di coppia: Yaoi | Personaggi: Daiki Aomine, Taiga Kagami, Tetsuya Kuroko
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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A greeting kiss.
 


Erano le 8:00 del mattino, gli uccellini cinguettavano sul pianerottolo di una finestra che collegava la sua stanza. Le tende leggermente spostate permettevano ai pochi raggi solari di entrare nella stanza e colpire sugli occhi il mal capitato, che infastidito aprì lentamente gli occhi mettendosi seduto sul letto.
“Devo preparare la colazione.” mormorò spettinando la chioma rossa, non aveva molta voglia di alzarsi presto la domenica mattina ma doveva farlo, tentò di alzarsi quando una mano scura l’afferrò per la spalla bloccandolo, “Ahomine!” disse contrariato il rosso ma, ad Aomine non interessò molto.
“Giorno…” rispose strofinandosi gli occhi per poi sbadigliare.
“Ahomine lasciami andare, devo preparare la colazione .”
“Ti lascerò andare bakagami solo quando mi avrai salutato come si deve.” Rispose il moro bloccando ogni tentativo di fuga dell’altro, intanto infastidito dai loro soliti battibecchi, Kuroko si svegliò ancora un po’ assonnato e si voltò verso il letto di Kagami per cercare di farli smettere.
Era da stupidi iniziare a litigare già di prima mattina ma qualcosa lo lasciò completamente di stucco. 
Sia Kagami che Aomine avevano smesso di litigare e adesso si stavano baciando, quando il rosso si staccò e si accorse che Kuroko li stava osservando sorrise dicendo.
“Oh buon giorno Kuroko, hai dormito bene? ” Chiese il rosso mentre si avvicinava per baciare anche lui ma, prima che potesse farlo Aomine lo bloccò di colpo.
“Time out, non puoi baciarlo.”
“E’ perché, in Giappone non è una tradizione?” chiese ingenuamente Kagami ancora bloccato.
“Si ma… questo tipo di saluto devi darlo a me. Solo a me intesi?” Rispose Aomine lasciando finalmente la presa. 
Una volta libero il povero Kagami si alzò dal letto dirigendosi in cucina borbottando qualcosa di incomprensibile, intanto che anche Aomine stava per alzarsi e seguirlo ma, venne bloccato da Kuroko che adesso lo stava osservando con uno sguardo omicida.
“Aomine- Kun posso sapere che razza di usanza giapponese ti sei inventato, e perché l‘hai insegnata a Kagami- kun?”
“Posso spiegare…” deglutì nervosamente iniziando a raccontare ciò che era accaduto qualche giorno fa.
Non era la prima volta che il moro dopo un intero pomeriggio passato a giocare a basket con il rosso si fermasse a dormire a casa sua, proprio in uno di quei giorni quando Kagami si svegliò e salutò Aomine, in quel momento gli venne la cattiva idea di fargli uno scherzo. 
“Ma come Kagami non lo sai?” Ghignò divertito.
“Cosa dovrei sapere?” Chiese stupito. 
“Devi sapere che in Giappone è tradizione salutarsi la mattina con un bacio sulle labbra, altrimenti devi fare seppuku.”
Kagami lo osservò ancora più stupito, crescendo in America la patria della libertà non si era mai preoccupato delle tradizioni giapponesi e ne i suoi genitori si erano preoccupati di insegnargliele, quindi se era davvero cosi importante farlo non poteva ritrarsi, cosi senza farsi notare dal moro si avvicinò lentamente mentre quest’ultimo prima che alzasse il capo disse sorridendo. 
“Stavo scherz…” non riuscì mai a terminare la frase che venne baciato dal rosso.
Un bacio puro e tenero che lasciò di stucco il moro, incapace di poter reagire, chiuse gli occhi per poter assaporare bene il sapore di quelle labbra ma prima che potesse farlo, Kagami si staccò dalle sue labbra e con le gote leggermente tinte di rosso disse. 
“Buon giorno Daiki.”
Quello fu il punto di non ritorno, la goccia che fece traboccare il vaso, concluse Aomine mentre Kuroko ascoltò attonito e anche un po’ infastidito dal comportamento del compagno. 
“Tu non puoi capire Tetsu, era troppo carino. Con quale faccia dovevo dirgli che era tutto uno stupido scherzo, non mi perdonerebbe mai.” disse nascondendo il viso leggermente imbarazzato.
“Aomine- kun hai davvero un‘anima nera. Perché dormi nel letto di Kagami- kun?” Chise infine notando che il moro era seduto sul letto di Kagami.
“Mi sembra ovvio, perché si sente il suo odore.” Rispose accoccolandosi nelle coperte e respirando il suo profumo. 
“Aomine- kun, sei davvero innamorato di Kagami- kun.” disse il piccoletto scuotendo leggermente il capo. 
“Non è vero!” 
Forse era vero ma di una cosa ne era certo non l’avrebbe mai detto al rosso.


Salve a tutti^^ dopo un pò di tempo ho scritto la mia seconda storia è, una aokaga con una piccola comparsa di Kuroko spero vi piaccia e vi diverta come ha divertito me nello scriverla. Chiedo scusa per gli errori di ortografia. Un saluto a tutti XD.  
  
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