Anche qui ho usato una marea di aggettivi o_o ma credo che la smetterò XD

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Spotted Cat

Camminava per le vie scure della città, alla ricerca ostinata di qualche anima. Le gocce di pioggia scendevano lento, senza far rumore: quasi come se nella notte si dovessero udire solo i suoi passi, il suo travolgente respiro, il brusio dei rossi capelli trasportati dal vento che andava contro di lui – e avrebbe potuto far tacere anche quello, se solo non avesse dato un tono molto più pericoloso alla sua immagine. Quell’ immagine che, però, col buio che c’era, non si riusciva a percepire.
Anche le piante erano come fifone: al suo arrivo, esse diventavano nere, prive di vita, e solo le spinose rose – rosse, ovviamente – splendevano di tante piccole luci provenienti dalla rugiada che prima non c’era.
Quella notte poteva diventare una festa.
Ma non trovava nessuno con cui festeggiarla.
Sentiva la pioggia persino nelle vene e sul cielo s’intravedeva uno stormo di nuvole: purtroppo le stelle erano come estinte; si riusciva a trovare solo la luna, grande, splendente...ma macchiata?
E sapeva anche il perché.
Decise di non pensarci: il suo sguardo ritornò verso la strada, intento a scomparire nell’oscurità dell’orizzonte.
Poi un suono.
Un rumore estraneo alla normalità di quel momento, quasi un lamento, un miagolio, proveniente dalla direzione della luna.
Alzò lo sguardo.
E fu lì che la vide.
La donna dai splendenti capelli neri, che aveva precedentemente incantato Sebastian –il suo Sebastian–, aveva miagolato, lasciandosi riflettere dalle luci della luna e macchiando la luna stessa. Era al sicuro, sul tetto di una casa.
I suoi occhi sembravano voler richiamare la sua attenzione, e i seguenti miagolii sembravano volerlo sfidare.
Sfidare. Perché Ormai era una guerra, fra lei e lo shinigami.
Si rendeva conto dell’insignificanza di quell’animale, ma gli scappò dalle labbra un sorriso. Poi si inginocchiò e, guardando verso l’alto il felino, con la mano gli fece segno di venire.
La gatta scese dal tetto, atterrando a quattro zampe. Si avvicinò a lui, strusciandosi contro le gambe e facendo la fusa.
Disgustoso, pensò lui.
La prese in braccio, esaminandola. Era molto ben curata, quasi come se non fosse selvaggia. Lo shinigami dai capelli rossi fece solo due calcoli per capire che la dimora del piccolo Phantomive non distava molto dalla sua attuale posizione.
La gatta fece di nuovo le fusa, incitandolo a coccolarla. Lui sorrise, con fare misterioso, sadico e anche un po’ effeminato come solo lui sapeva fare – e iniziò a prendere magicamente l’arma.

Grell recuperò la sua lenta camminata. La pioggia era cessata. Nel cielo, stavolta, era uno stormo di stelle splendenti a intravedersi e le nuvole erano come estinte. La luna era diventata un po’ rossiccia ma, insieme alle stelle, c’era finalmente abbastanza luce da rifletterlo, sporco di sangue, con l’ennesimo sorriso sulle labbra e quell’appagata risata che tanto gli mancava.
Ormai, alle sue spalle, non si sarebbe più dovuta vedere quella gatta, rimasta per terra, senza segni di vita, macchiata come un dalmata.

Era stata una lotta stupida? Aveva solo torturato un povero felino, anche se favorito di Sebastian, a scopo ludico?
Forse.
Come forse Sebastian aveva ragione a trovarla sublime. Lo era veramente, soprattutto se così curata da un demone maggiordomo.

Solo che le mancava un po' di rosso.



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...che dire, mi piace la morte XD Ma quella gatta l'ho sempre odiata u.u'
Spero vi sia piaciuta ^w^