L’acqua
cristallina brillava e rispecchiava i raggi del sole, limpida e misteriosa come
l’anima della ragazza che l’ammirava all’alba di una nuova,monotona giornata di
lavoro in piscina.
Era
estate e la giovane ragazza ventiduenne lavorava alla gestione del bar della
piscina per poter guadagnare quel tanto che le serviva … si divertiva a
lavorare lì ma le sarebbe tanto piaciuto viaggiare, Londra era una magnifica
città ma lei voleva girare l’Europa !
La
mattina si alzava all’alba e si dirigeva alla piscina per poter controllare che
tutto fosse in ordine prima di aprire al pubblico, con lei lavorava anche
Andrea, un ragazzo simpatico e carino con i capelli castano chiaro e gli occhi
neri … anche lei era molto carina, semplice, capelli biondo-cenere con gli occhi
grigi, amava tenere i capelli legati e il fisico non era niente male, ma era
molto introversa !!!
A –
buongiorno Julia ! mattiniera come al solito !!
J –
già !
A –
oggi non ci sono prenotazioni … speriamo venga poca gente, ultimamente non
abbiamo avuto tregua,sono stanchissimo !
J –
anche io ! stiamo a vedere !
Andarono
a fare colazione insieme,come tutte le mattine, poi intorno alle 9.00am
cominciarono ad arrivare i primi clienti, soprattutto bambini. Alle 10.30 era
già tutto pieno, Julia sedeva al bar e accontentava le richieste dei clienti …
A –
Jiù vado a prendere altre scatole di patatine, pensaci tu ai biglietti,mi
raccomando!
J –
non ti preoccupare
Dopo
pochi secondi la gente affollava il bar e Julia dovette farsi in quattro per
riuscire a tenere a mente le ordinazioni e il conto per non sbagliare il resto
… “non ce la faccio più!”
all’improvviso con la coda dell’occhio vide che un gruppo di quattro ragazzi
stava entrando dal cancelletto alla sua destra, si sbrigò a servire l’ultima
signora e si diresse velocemente dall’altro lato del bancone …
J –
buongiorno! Benvenuti!
Uno
dei quattro ragazzi si fece avanti e Julia rimase senza fiato per qualche
istante …
Era
bellissimo!!! Un biondino con gli occhi blu profondissimi !!!!
-
buongiorno,
quattro biglietti !
J –
s .. si ……ecco a te !
Gli
porse gentilmente i biglietti e lui glieli strappò da sotto le mani, aveva
un’aria da strafottente, di uno che se la tirava troppo !
I
quattro amici si accomodarono ad un ombrellone sul lato destro della piscina,
Julia li osservò tutti, uno era moro e di media statura, accettabile, un altro
era di carnagione scura ed era molto carino poi c’era un altro biondino con gli
occhi azzurro-verdi e anche lui era molto bello ma se la tirava quanto quello
che le aveva strappato i biglietti dalle mani …
A –
Julia, quando torni sulla terra vai all’ombrellone numero 7 sul lato destro e
portagli due aperitivi !
Julia
guardò più attentamente il lato destro e con molto piacere scoprì che il numero
sette non era l’ombrellone di quei quattro ragazzi ma quello dopo ..
“
menomale!” non sapeva perché ma i due biondini le stavano antipatici !
prese
un vassoio di legno abbastanza grande,vi pose i bicchieri con l’aperitivo e si
avviò lungo i bordi della piscina “ non mi va di passare davanti a loro ma devo
!!!” …
Gli
passò davanti senza rivolgergli una sola occhiata,arrivò all’ombrellone numero
7 ..
J –
ecco a voi ! –
-
grazie
!
Julia
rimase seria e notò che la coppia aveva un figlioletto, forse aveva 4 anni ma
era già molto sveglio e anche simpatico, le si fece vicino e le strattonò i
pantaloncini di jeans per attirare la sua attenzione ….
-
ciao!
Io mi chiamo Matteo tu?
J –
Julia !
La
tenerezza di Matteo riuscì a farla sorridere lievemente …
-
ti
va di giocare con me?
-
Matteo
la ragazza deve lavorare ! non può giocare con te!
Il
padre gli aveva detto la cruda verità e il piccoletto c’era rimasto abbastanza
male …
Julia
si chinò e gli prese le mani …
J –
non ti preoccupare, adesso un po’ di tempo ce l’ho se vuoi posso giocare con
te! Ma solo per pochi minuti ok ?
M –
ok ! giochiamo a palla?
Il
bimbo prese la sua palla firmata boyblade e la tirò a Julia, lei la prese al
volo e gliela rilanciò piano … andarono avanti per un po’ e Matteo riusciva a
mandare la palla sempre più lontano …
J –
sei bravo !
In
quel momento Matteo lanciò forte la palla e Julia,presa alla sprovvista non la
prese e la pallina andò in direzione dei quattro ragazzi …
M –
vado io …
Il
piccolo corse dietro alla palla che arrivò sotto i piedi del biondino con gli
occhi blu, il quale istintivamente gli diede un calcio, Julia fece in tempo a
vedere quel potente calcio sferrato a quella piccola pallina poi la madre di
Matteo la fece distrarre …
-
sei
gentile a giocare con Matteo !
All’improvviso
un tonfo d’acqua li fece sobbalzare, il piccolo Matteo era caduto in acqua nel
tentativo di riprendere la sua palla che era arrivata quasi a metà piscina !!
J –
o ca**o !!!!
Julia
si tuffò immediatamente e dopo pochi secondi riuscì a recuperare Matteo e a
passarlo al padre che aspettava ansioso sul bordo della piscina …. La madre lo
avvolse subito in un asciugamano e lo abbracciò forte … Julia li guardò
rincuorata,ancora da dentro l’acqua poi si diede un spinta con le braccia sul
muretto e appena fu fuori dalla piscina si diresse,ancora gocciolante, all’ombrellone
dei quattro ragazzi che erano rimasti a guardare senza nemmeno alzarsi dai loro
comodi lettini !!!!
Julia
guardò furente il biondino che aveva dato il calcio alla palla ….
J –
ma sei impazzito ?!
-
forse
ho calciato troppo forte !
J –
tu sei completamente idiota! Non avresti neanche dovuto calciare la palla!
Neanche piano! Siamo vicino al bordo della piscina, avresti dovuto capire che
la palla sarebbe finita in acqua!!!
-
se
quel bambino segue la palla fino in capo al mondo non è colpa mia!
Fece
un sorriso e cercò assenso dagli amici i quali rimasero impassibili …
J –
non ne vale la pena sprecare il fiato con uno come te!
Si
voltò e fece per andarsene ma venne bloccata per un braccio …
-
come
me, come ?
lei
si girò di scatto e si guardarono negli occhi, lui con un sorrisetto
ipocrita,lei serissima …..
J –
strafottenti, ipocrite che se la tirano fino a strapparsela !!!
Il
sorrisetto scomparve dal viso del biondino … a quanto pare non si aspettava una
risposta così azzeccata !!!!
J –
e adesso lasciami !
Lui
le lasciò il braccio e la ragazza andò nel botteghino del bar da dove Andrea
aveva assistito alla scena, ma sapeva che se fosse intervenuto lei non glielo
avrebbe perdonato
A –
tutto bene?
J –
tutto bene !
A –
vuoi un asciugamano ?
J –
no grazie, tanto fa caldo!
Si
sedette su una sedia, prese il suo cappello nero e se lo mise in modo che la
visiera le coprisse gli occhi …