Teen Wolf, 'Noi siamo il NOSTRO destino.' di Miss Hoech su EFP Fanfiction

Come avrete già letto, questo è un prologo per una
#fanfic che ho intenzione di scrivere a capitoli.
La storia avrà un testo in corsivo (riferito al passato degli Sterek),
quindi se non capite bene, potete chiedere chiarimenti in un MP
(messaggio privato).

Detto ciò... Buona lettura. :)

Settecentotrenta giorni, Tredici ore, Cinquanta minuti, e Ventiquattro secondi.
Ecco da quanto tempo sono composti due anni…
ed ecco da quanto non vedevo mio marito, Derek Hale.
Siamo stati il classico cliché adolescenziale:
Lui capitano della squadra di basket, io il nerd segretamente innamorato.
Se ci ripenso ora, dopo ben dieci anni, non riesco ancora a credici.
Eppure, lui aveva scelto me…

21 Ottobre 2016, Beacon Hills.
Ore 11:20 a.m.

Stiles, dovresti seriamente smetterla di nasconderti dietro ad ogni muro o scalinata della scuola. Vacci a parlare. –
Cos- MA SEI PAZZO SCOTT? Insomma… lui è Derek Hale, mentre io sono solamente 66kili di ossa fragili, pelle bianca, ed una quantità esagerata di sarcasmo che farebbe perdere la pazienza persino ad un Santo. –

Ed ecco un altro giorno della vita di Stiles Stilinski.
Classico nerd del liceo, giovane ed unico figlio dello Sceriffo John Stilinski, orfano della madre Claudia Moore Stilinski.

Erano passati ben 30 giorni esatti da quando il castano si era imbattuto nel capitano della squadra di basket della sua scuola.
A detta sua era il segno divino che l’Hale era la sua anima gemella, ma al parere di Scott McCall, suo migliore amico dall’asilo, era l’ infatuazione dovuta ad un casuale incontro tra i corridori della scuola.
Ciò nonostante, Stiles si premunì di osservarlo da lontano, seguendolo passo passo per la scuola e le lezioni, catturandone la figura in piccoli scarabocchi da lui disegnati.

La maestosità del Maggiore Hale avanzava lungo l’entrata dell’accademia d’arte di New York, così raggiungendo il professore di disegno&pittura… suo marito Stiles.

Co-cosa ci fai qui? –
Ciao anche a te, Stiles. –
Non hai risposto alla mia domanda. -

L’espressione di Stiles divenne più dura.
Da quando Derek aveva preferito entrare nell’esercito, il giovane Stilinski lo aveva messo alle strette, chiedendogli di scegliere tra lui e l’arma, così ritrovandosi a vivere da solo, senza il compagno, senza amore, senza protezione, né felicità.
Sono tornato. Per te. Per noi… -
E’ tardi Derek. Non c’è più un noi. –
Lo pensi anche per nostra figlia? Merita di avere entrambi i genitori! –
No! Merita di avere una famiglia intatta, è tu l’hai spezzata abbandonandoci. -

14 Febbraio 2016, Beacon Hills.
Ore 20:32 p.m.

Non riesco ancora a crederci. –
A cosa moccioso? –
Non smetterai mai di chiamarmi in questo modo? –
Tu imparerai mai a non chiamarmi Sourwolf? –
No. –
Ti sei appena risposto. -

La risata di Derek era il paradiso di Stiles.
Stavano insieme da Tre Mesi, Ventiquattro Giorni, Due Ore, Diciassette Secondi.
Dicevo… Io e tu che festeggiamo insieme San Valentino. Se me lo avessero detto tre mesi fa, avrei riso fino ad avere mal di pancia. –
Effettivamente non ci avrei creduto nemmeno io. Eppure… eccoci qui. Io, innamorato del ragazzino più petulante di tutta la California. –

Con le gote arrossate e le mani a nascondersi il viso, Stiles Stilinski si rese conto di quanto amasse il suo capitano di basket.

Derek non sapeva cosa dire o come comportarsi.
Erano due anni che non vedeva, né abbracciava il suo cucciolo d’uomo, e l’espressione di dolore, di rabbia, che quest’ultima gli stava riservando, era una coltellata dritta al cuore.

Sono tornato. Non andrò mai più via. Io te- te lo prometto amore… -
Non farlo Der. Non chiamarmi amore. –
Perché? Sei mio marito, come io sono il tuo. Noi, il nostro affetto, i nostri sentimenti, sono la strada del nostro destino. –
Io… Io sto lavorando. Sei libero di tornare a casa per stare con Clara, ma non per stare con me. –

Con quelle parole, ad entrambi dolorose, Stiles oltrepassò il soldato, dirigendosi in aula per iniziare la solita lezione di arte.

25 Dicembre 2023, New York.
Ore 16:05 p.m.

Davvero Der? Scappare è la tua soluzione? –
Non sto scappando. Ho-ho bisogno di tempo. Di… -
Non dire cazzate. Stai scappando, senza pensare a me, a Clara, alla nostra famiglia! –
Cristo Stiles! Mia sorella è morta. Mi era rimasta solo lei, ed ora è morta. –
Solo lei? Io e tua figlia cosa siamo? I nostri amici cosa sono per te? –
Sai cosa intendo dire. Eravamo solo io e lei dopo l’incendio, ed ora… Lei è morta. Cora è morta. –

Un macigno nel cuore di Derek si era insinuato tra lui e Stiles, portandolo così ad una scelta, all’allontanamento dall’uomo che amava.

Stretto con la sua bambina di tre anni, il Maggiore Hale stava piangendo di gioia.
La piccola Clara Stilinski Hale… Pelle biancastra, capelli lunghi e neri come la pece, occhi castani contornati di verde, e numerosi nei che le decoravano le guanciotte rosee e il collo slanciato.

Papà, adesso resti? Vero? –
Si tesoro mio. Resto per sempre. –
Io e Papino siamo felici allora. Noi tre insieme. –
Si pulce. Noi tre insieme. -

Continua...