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Autore: sticky2012    07/06/2016    3 recensioni
Questa fanfiction è divisa in 2 parti. La prima ambientata durante il sesto anno di Ginny (settimo libro) mentre la seconda è ambientata l'anno successivo quando tutti, chi per una ragione e chi per un'altra, torneranno ad hogwarts e dovranno fare i conti con le conseguenze dell'anno precedente.
Di cosa parla? Di una Ginny innamorata del suo Harry ma , anche se lei farà molta fatica ad ammetterlo e ad accettarlo, entrerà qualcun'altro nel suo cuore.
Chi? Draco Malfoy. Mentre nella prima parte vedremo un Harry praticamente assente e una Ginny impegnata con un Malfoy molto "presente", nella seconda parte avremo tutti e tre i protagonisti insieme.
Perchè leggerla? Cercherò di far vedere una Ginny molto dolce, razionale e matura col suo Harry e farò emergere una Ginny completamente irrazionale e più spensierata con Draco.
Vedrete un Draco molto combattivo e pronto a tutto per ottenere quel che vuole realmente, una Ginny molto in contrasto con quello che le capiterà e un Harry innamorato nel termine più dolce.
Il finale? già scritto ed è già nella mia testa.
Ci sarà una scelta? Sì.
Chi la spunterà? leggete la storia.
Genere: Drammatico, Erotico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Ginny Weasley, Harry Potter | Coppie: Draco/Ginny, Harry/Ginny
Note: Otherverse | Avvertimenti: Triangolo | Contesto: II guerra magica/Libri 5-7, Dopo la II guerra magica/Pace
Capitoli:
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Capitolo 25
L’amore non basta.

 
 
 
 
-Ginny!! Che piacere rivederti!!-.
Andromeda Thonks, appena mi vede sull’uscio della porta, mi tira a sè in un abbraccio caloroso. E’ da molto che non la vedevo e, non so perché, ma mi sembra notevolmente invecchiata.
-Anche io, sono molto contenta di rivedervi!!- la stringo forte e lancio un sorriso a Ted Thonks, il padre di Ninfadora, che è rimasto proprio dietro la moglie.
-Sei diventata molto bella, Ginevra!!- dice il signor Thonks con sguardo quasi nostalgico –Harry, accomodati!!-.
Mi sciolgo dall’abbraccio con Andromeda e lascio passare Harry che era rimasto in disparte fino ad adesso.
Il signor Thonks ci fa segno di accomodarci al tavolo della cucina; io ed Harry ci scambiamo un piccolo sguardo d’intesa.
-Dov’è il piccolo Teddy??- chiedo curiosa.
-Di sopra!! Sta dormendo ma, se vuoi, vado a svegliarlo!!- mi risponde dolcemente Andromeda.
-No, no, no!! Non lo svegli!! Magari vado a darci un’occhiata io, più tardi!!-.
-Allora, Ginny, raccontaci un po’!! E’ così tanto che non ci vediamo!! Harry ci parla sempre di te. Sappiamo che stai per esordire nelle Holyhead!!-.
-Bhe sì!! Sono un po’ agitata ma …-.
-Sarai bravissima!! Se riusciamo, verremo a vederti!! A fare il tifo, ovviamente!!- dice il signor Thonks. Ho sempre saputo che era un appassionato di Quidditch; me lo raccontava sempre Ninfadora.
-Sarebbe un onore!!- gli accarezzo la mano.
-E, di voi due, cosa mi raccontate??- alzo la testa di scatto verso Andromeda –Harry ci ha raccontato che stavate attraversando un periodo di crisi!! Ma vedervi, qui, assieme … le cose si sono risolte??-.
Giro lo sguardo verso Harry che abbassa gli occhi, visibilmente imbarazzato. Non ha raccontato nulla ai signori Thonks!! Da una parte sono scioccata ma, dall’altra, forse è meglio così!! Se sapessero tutta la storia, compresa la parte su Malf … su lui, adesso non sarebbero così felici di vedermi!!
-Io e Ginny ci siamo presi una pausa di comune accordo!!- i signori Thonks strabuzzano gli occhi spaesati –Ma siamo in buoni rapporti!! Abbiamo preso strade separate ma ci vogliamo sempre bene!!-.
Annuisco alle parole di Harry e gli stringo la mano sotto al tavolo.
-Mi dispiace molto!!- il signor Thonks rompe il silenzio –Eravate una coppia così bella!! Ma, chissà!! Forse, un giorno … -.
So a cosa sta alludendo Ted e vorrei rispondergli che, da come sono messa ora, l’idea di avere nuove implicazioni sentimentali di qualsiasi tipo, mi da la nausea.
-Io e Ginny siamo venuti qui per parlare di Teddy!!- incalza Harry, parlando molto lentamente.
I signori Thonks si drizzano sulla sedia nel sentire il nomignolo del loro nipotino.
-Vi avevo, più o meno, anticipato le mie intenzioni! E, ora, se voi siete d’accordo, potremmo cominciare a dare il via alla pratica per … l’adozione!!- dice calmo Harry.
-Io e mia moglie ne abbiamo parlato e … - vedo gli occhi di entrambi riempirsi di lacrime. Traspare molta sofferenza dai loro volti. Perdere la propria unica figlia, dev’essere un dolore così grande che non potrà terminare mai. Guardandoli così fragili, ho l’impressione di essere, io,in difetto nei loro confronti. Loro piangono una figlia morta ammazzata mentre io piango un ex mangiamorte traditore che ha fatto semplicemente quello che c’era da aspettarsi da lui.
-Non voglio farvi stare male!!- si preoccupa Harry –Non voglio portarvi via nessuno. Teddy starà qui per quanto tempo volete. Lo faccio solo perché … -.
-Lo sappiamo Harry!!- lo ferma il signor Thonks –Lo sappiamo che lo fai sia per noi che per il bambino ed hai ragione tu. E’ la cosa più giusta da fare!! Noi siamo anziani e anche stanchi. Se ci succedesse qualcosa, il bambino rimarrebbe solo e noi, entrambi, siamo d’accordo nel pensare che anche nostra figlia e Remus avrebbero scelto te!!-.
Harry mi stringe di nuovo la mano; so che è emozionato, mi basta guardarlo!!
-State facendo la scelta giusta!!- dico guardando Andromeda che si sta asciugando una lacrima –Harry sarà un bravo padre e voi, dei nonni ancora più meravigliosi di quello che siete già!!- sentenzio sicura di quello che sto dicendo.
Che Harry sarà un buon padre, ne sono così sicura che sarei pronta a bruciarmi la mano.
Padre. Ogni volta che pronuncio quella parola, mi viene una fitta forte allo stomaco. Perché quando penso a Harry che potrebbe diventare papà, non posso fare a meno di pensare all’ altro futuro padre. E mi sale una rabbia ma una rabbia che …!!!
Mi sono obbligata a non pensare cose brutte perché poi divento cattiva  e non voglio esserlo.
Si tratta pur sempre di un bambino e ai bambini bisogna volere bene!!
Ai genitori no ma ai bambini sì!!
-Saremo una specie di famiglia!!- conclude Harry che cerca di fare un sorriso!!
Gli picchietto il braccio per catturare la sua attenzione; appena si gira, con lo sguardo, gli indico i documenti che ha messo dentro la giacca.
-Ah sì!! Quasi mi dimenticavo!! Vi ho portato questi. Li sono andati a prendere al Ministero!- afferra i fogli da dentro la tasca e li porge a loro –Sono solo i primi di una valanga di altri documenti da compilare e firmare ma, questi, danno l’inizio ufficiale a tutto. Domani li porterò al Ministero e la pratica sarà subito trasferita all’ufficio dei minori magici. Credo che tra non molto, verremo tutti convocati per discuterne. Vorranno sapere tutti i dettagli di qualsiasi cosa! Dobbiamo essere pronti!!-.
I signori Thonks annuiscono in egregio silenzio mentre Harry porge a loro le varie pergamene.
-Vi dispiace se mentre firmate, vado a vedere Teddy??- chiedo in sordina. Questo è un loro momento e non voglio essere invadente.
-Certo tesoro!!- mi risponde Andromena – E’ di sopra nel suo lettino. Lo abbiamo messo nella stanza di … Ninfadora!!-.
Sorride ma so che a pronunciare quel nome fa fatica a ricacciare indietro le lacrime.
-Ok! Ah.. quasi dimenticavo. Io ed Harry gli abbiamo regalato un trenino magico!! Nel negozio ci hanno detto che era il più adatto per la sua età!!-.
-Grazie mille!! Glielo daremo senz’altro!!-.
Annuisco ai signori Thonks e mi allontano dal tavolo e, mentre salgo le scale, sento il signor Thonks fare una domanda che però non capisco bene. Riesco a distinguere solo il mio nome.
Sento solo la risposta di Harry.
-Sì, è un momento un po’ delicato per lei ma ce la mette tutta per non darlo a vedere!!-.
Sentirlo parlare così di me, mi fa venire il magone. Devo essere proprio a pezzi se persino i signori Thonks se ne sono accorti.
-Ah! E, comunque, il trenino e’ stata tutta un’idea sua!!-.
Involontariamente, nonostante gli occhi lucidi, sorrido.
 

 
-Non potevo crederci!! E’ il ritratto di Remus! Identico … ovviamente, a parte i capelli!!-.
E’ da quando ho visto Teddy dormire tranquillo nel suo lettino che non riesco a smettere di parlare. Non lo vedevo da quando era solo un neonato. E’ così cresciuto!!!
-Sì è vero!!! Quando dorme gli si schiariscono i capelli, quando è sveglio diventano più scuri!!- mi risponde Harry!!
-Se lo vedesse Ninfadora sarebbe … - non riesco a terminare la frase.
-Sarebbe felice!!- conclude Harry!
-Già!!-. Non posso fare altro che sorridere.
Siamo sul viale sterrato che conosco, ormai, fin troppo bene e che non vedevo da un po’. Dopo pochi passi, già la vedo : la Tana.
Casa mia!
Sono mesi che non torno qui. Mi fermo e sento le mani cominciare a sudarmi.
-Non posso farcela, Harry!!-.
No. Non sono pronta. Non so neanche cosa dire ai miei genitori.
-Invece, puoi!! Sono la tua famiglia!! Fai il primo passo e vedrai che dopo ne sarai contenta!!-.
Harry mi prende a braccetto ma io non riesco a spostare lo sguardo da casa mia.
-Ma se mi chiedono qualcosa … io cosa gli dico?? Non sono pronta!!-.
Sono spaventata, ecco la verità!!
-Dirai quello che ti senti, Ginny!!-.
Mi fermo di nuovo; siamo quasi davanti alla piccola porta di legno che da sulla cucina.
-Harry, ci sono cose che non riesco a spiegare nemmeno a me stessa. Figurati se riesco a farlo con loro!!-.
Mi tremano le gambe.
-Respira, Ginevra!! Solo quello che ti senti … -. Harry mi sorride e mi accarezza dolcemente una guancia. Dovrei ringraziarlo per tutta la pazienza che sta dimostrando nei miei confronti. Al posto suo, nessuno farebbe quello che sta facendo.
-Mi sembrava di aver sentito una voce familiare!!- mi drizzo sulla schiena e, molto lentamente, mi giro.
La porta non è più chiusa e a solo due metri di distanza da me, ora, c’è mia madre.
Non riesco a decifrare la sua espressione. Porta un vestito blu e, sopra, ha un grembiule rosso. Non è cambiata per nulla. Chissà se pensa la stessa cosa di me.
-Mamma … - dico con un filo di voce.
Mi guarda per qualche secondo senza tradire nessuna emozione. Sto quasi per girarmi e scappare via di corsa, quando la vedo sciogliersi in un sorriso.
-Amore mio …-.
Mi corre incontro e mi travolge nel suo abbraccio. Mi stringe così forte che faccio fatica a respirare. Vorrei stringerla ma ho le braccia bloccate. Vedo Harry, oltre la spalla di mia madre, sorridere soddisfatto.
-Non sai da quanto tempo ho sperato che tu tornassi da noi!!- la sento piangere e, tutta la mia tensione, lentamente si scioglie.
-Mamma … non vi ho mai lasciato!!- le bacio i capelli e ispiro il profumo di mia mamma. Il profumo di casa.
-La mia bambina!!- parla singhiozzando –ARTHUR!! ARTHUR!! Vieni a vedere chi c’è!! ARTHUR!!-.
Sento dei passi accelerati da dentro casa e, in pochi secondi, vedo comparire anche mio padre.
I miei occhi s’incastrano coi suoi e, subito, mi rendo conto di quanto lui, forse più di tutti, mi sia mancato!!
-Ciao papà!!- dico sottovoce ma, dalle lacrime che iniziano a scendere sulle sue guance, credo mi abbia sentito.
-Mia figlia …- risponde quasi balbettando.
Prima che possa aggiungere altro, mi salta addosso. Mi stinge forte e restiamo così, per non so quanto, avvinghiati.
Scorgo Harry poco lontano che mi sorride felice. Non faccio in tempo a contraccambiare che, mia madre, afferandolo per il braccio, lo tira insieme a noi.
-Sono così felice!!- mi sussurra mio padre. Sento Harry che cerca di svincolarsi dalla stretta di mia madre con scarso successo.
-Perché non entriamo e ci sediamo??- propone un Harry un po’ stravolto. Lo vedo mezzo spettinato e non posso fare a meno di ridere.
-Sì, entriamo! Io preparo il Thè per tutti!!- canticchia mia madre mentre saltella verso la cucina. Harry la segue dopo avermi lanciato uno sguardo d’approvazione; cerca di risistemarsi i capelli e si raddrizza gli occhiali.
Resto abbracciata a papà e mi rendo conto di aver fato bene a venire. Rivedere i miei, ne è valsa la pena. Aveva ragione Harry!!
-Devo spiegarti un sacco di cose!!- sussurro mentre chiudo gli occhi con la testa appoggiata alla sua spalla.
-E io non vedo l’ora di sentirle!!- mi bacia la fronte come faceva quando ero piccola.
-Non so neanche da dove cominciare!!- ammetto più a me stessa che a lui.
-Comincia da dove vuoi ma, prima, andiamo dentro a far felice tua madre!! Dopo tanti mesi, se lo merita!!-.
Annuisco e lo seguo dentro casa. Mi fa così strano rientrare nel mio salotto. Fino a qualche giorno fa, credevo che non sarei più rientrata per un bel po’ di tempo.
E, ora, eccomi qui …
Mi ero immaginata il mio ritorno, tante volte nella mia mente. Avevo immaginato che sarei venuta qui, magari con Draco, per cercare un compromesso tra di loro. Avrei voluto cambiare le cose, risolverle, mettere fine all’astio che ci portiamo dietro da così tanti anni.
Invece, le cose non sono andate come le immaginavo.
Non ci sarà nessuna presentazione e nessuna proposta di pace. L’astio non passerà, anzi …
Se possibile, penso che stia aumentando, giorno dopo giorno.
 

 
-Mamma, basta!! Sono due ore che mangio!! Sono piena!!- cerco di convincerla a non riempirmi più il piatto con altri dolci.
-Amore, sei così magra … e pallida!!-.
Mio padre mi sta tenendo la mano da quando ci siamo seduti; ogni tanto incrocio il suo sguardo e lui non fa altro che sorridermi.
-In effetti, non ha mangiato molto in questi giorni!!- dice Harry. Lo fulmino con lo sguardo. Ci manca solo che mia madre sappia che sono a digiuno da giorni.
-Si ma, ora, sono piena!!- blocco mia madre, prima che mi versi le quinta tazza di thè.
Nonostante il clima sereno, percepisco uno strano imbarazzo. Penso abbiano paura di farmi le domande sbagliate … o quelle giuste.
E’ arrivato il momento. Perché indugiare??
-Sentite, mamma e papà. Ora che, siamo tutti a pancia piena, ci tengo a dirvi alcune cose!!-.
Immediatamente mia madre si ferma e si siede accanto a mio padre, asciugandosi le mani nel grembiule. Sento Harry tossire; anche lui è nervoso!! La mano di mio padre si stringe ancora più forte, attorno alla mia.
-Non sono più venuta perché, come ben sapete, ho avuto molto da fare con la squadra!! Ma non solo … e voi penso sappiate a cosa mi riferisco!!- annuiscono. E’ più difficile di come immaginavo.
-Inutile che vi racconti i dettagli. Tanto, più o meno, credo abbiate capito cosa è successo e, soprattutto, di chi stiamo parlando!!-.
Vedo i miei genitori abbassare lo sguardo; non so se per dispiacere o per rabbia.
-Di … di Malfoy parliamo, vero??- mi chiede mio padre senza però guardarmi.
Mi fa male sentire pronunciare quel nome; mi si libera una dose di bile nello stomaco, indescrivibile.
-Sì!!- ammetto mentre sento la mano di Harry posarsi sulla mia spalla.
-Quello che ci tengo a precisare, prima di tutto, è che non sono stata soggiogata e non ero sotto l’effetto di una maledizione. E’ un’ altra cosa rispetto a quando ho aperto la camera dei Segreti!!-mi fisso le dita che tamburello nervosamente sul tavolo.
Non so nemmeno io da dove cominciare; più cerco di trovare un filo logico e più mi rendo conto che di logico, in quello che ho fatto con Malfoy, c’è poco e nulla.
-Non volevo fare un torto a voi. E’ dall’anno scorso, quando ho iniziato l’anno ad Hogwarts che è cominciato tutto. Harry non c’era e Hogwarts non era più la vecchia e cara scuola di Silente. Ho iniziato a vedere in lui delle cose diverse da quelle che ci aveva fatto conoscere a tutti noi-.
Noto che mia mamma mi segue molto attentamente, segue il movimento delle mie labbra con massima concentrazione mentre mio padre ha lo sguardo puntato sul tavolo. La cosa più rassicurante, però, è che non ha mai smesso di stringermi la mano.
-Faccio fatica a parlarne, visto anche come è andata a finire!-. Non penso di riuscire a raccontare tutta la storia. Come si spiegano a parole, le emozioni che ho provato?? Come si fa a spiegare che, anche quando la testa diceva di smettere, io non volevo fare altro che vederlo??
-Perché è finita, vero??- mi chiede mia mare tradendo un certo tono speranzoso.
-Sì!-. Vorrei poter dire che ho il magone o gli occhi lucidi ma l’unica cosa che sento è una rabbia indescrivibile. Ho voglia di alzarmi e prendere a calci la sedia ma faccio un lungo respiro e cerco di rilassare le spalle.
-E’ stato così sgradevole, quando è venuto qui!! Aveva gli occhi iniettati di sangue!! Davvero, hai pensato che ci fosse qualcosa di buono in lui??- sussurra mia mamma. La vedo scambiarsi un’occhiata con Harry. Loro erano qui e, solo loro, sanno la verità.
-Sì, l’ho pensato. Non mi è difficile immaginarlo sgradevole!! L’h visto spesso dare il peggio di lui!! Ha moltissimi difetti e, uno di questi, è che, quando è arrabbiato, non riesce a trattenersi! Chiedo scusa io per lui. Avrei voluto dirvelo io, in modo e tempi diversi!!-.
-Cosa ci avresti detto?- chiede dolcemente mio padre.
In effetti, non ci ho mai pensato. Come avrei fatto a dirglielo??
-Sinceramente, non lo so!! Mi sarebbe piaciuto farvi vedere che c’era altro dietro al mangiamorte strafottente e crudele che tutti abbiamo conosciuto ma, purtroppo, non andrà così. Pechè anche se provassi a raccontarvi un Malfoy diverso, i fatti mi smentirebbero!!-.
Mi sto incupendo e non devo farlo!! Ogni volta che sprofondo nei ricordi, mi deprimo.
-Ti ha trattata male?-. Mio padre si agita sulla sedia.
-Non nel senso in cui intendete voi!!-. Mi stringo forte le braccia attorno ai fianchi. Devo riuscire a trovare la forza in me stessa. Devo convincermi che starò di nuovo bene.
-Ginny, scusa se m’intrometto ma … - interviene Harry - … tanto, prima o poi, tutti lo sapranno. Tanto vale dirlo adesso e non toccare più l’argomento!!-.
Harry si tocca gli occhiali. Quando fa così è sintomo che è nervoso e, in fondo, lo capisco. Non deve essere facile stare qui, nemmeno per lui.
-Malfoy ha messo … - forza Ginny!!! Posso farcela. Un respiro e via. –Aspetta un bambino da Pansy Parkinson!!-.
Vedo lo shock negli occhi di mia madre ma, vorrei sbagliarmi, anche un filo di sollievo. Mio padre si è girato a guardarmi, forse, per verificare che non sia una battuta.
-Malfoy diventa … -. Neanche mio padre riesce a dirlo. Sembra la cosa più assurda e impensabile che possa accadere. Potrebbe essere una barzelletta e, invece, … è la semplice realtà!!
-Diventa papà!! Ebbene sì!!- mi scoppia una risata isterica. Vedo tre paia di occhi che mi guardano. Stanno, forse, cercando di capire se e quanto l’abbia presa male.
-E tu come stai??- chiede banalmente mio padre. E’ proprio qui il punto di tutta la storia. Io ne esco a pezzi mentre lui … è sempre lui. Ho fallito. Avrei voluto tanto sedermi a questo tavolo e poter raccontare ai miei di quanto bene mi facesse lo stare con Malfoy e, invece, sono qui che cerco di nascondere malamente la ferita che porto.
-Io provavo dei sentimenti e, penso che anche lui provava qualcosa di bello nei miei confronti. C’è stato molto di più rispetto a quello che vi ha raccontato lui!! Questo ci tengo a dirlo. Ma … siamo troppo diversi!! Diciamo, anche, che non abbiamo mai avuto un vento a favore!! E’ così e basta. Ora, però, mi piacerebbe tanto raccontarvi della squadra!!-. Mi strofino le mani, cercando di trasmettergli con lo sguardo il bisogno impellente di non parlare più di Malfoy. Fa ancora troppo male.
-Tesoro … - vedo gli occhi di mia madre riempirsi di lacrime. Chissà cosa starà pensando? Povera mia figlia, sempre la solita ingenua che è caduta delle fauci di quell’animale. O, forse, starà gioendo del fatto che abbiamo risolto il problema di Malfoy definitivamente.
-Mamma, ti prego!! Facciamo finta di niente!! Per favore … possiamo tralasciare, per il momento, questo argomento??- non ce la faccio più!! Anche Harry se n’è accorto.
-Quando hai detto che c’è la prima partita?? Dobbiamo cominciare a comprare i biglietti!! Voglio, assolutamente, essere nelle prime file!!- interviene mio padre. Gli stringo forte la mano per quanto gli sono grata di aver capito che ero arrivata al limite. Non ha voluto proseguire. A lui basta solo che io sia qui e mi accetta nonostante il fardello che mi porto sulle spalle. Vorrei abbracciarlo ma ho paura di scoppiare a piangere e, ora, proprio non voglio farlo.
-Arthur, li ho già presi io!!- risponde Harry –Da una settimana!!-.
Ringrazio Harry con il labbiale e, finalmente, li sento iniziare a parlare di Quidditch. Mia madre ricomincia a infornare biscotti e, io, finalmente, mi rilasso sulla sedia.
Vedo ma non riesco ad ascoltare nulla.  
L’ultima volta che sono stata qui, non ero in splendida forma ma ero ancor me stessa. Adesso che, sono tornata, non mi sento più me stessa ma solo un assemblaggio mal fatto dei mille pezzi che restano di me.
 

 
-Mamma, devo andare!! Le ragazze mi aspettano e si preoccupano se non mi vedono tornare!!-.
Mia madre non vuole sentire ragioni e vuole che mi fermi qui, a casa, per cena ma non ho proprio voglia di dover affrontare i miei fratelli. E, sinceramente, non vedo l’ora di tornare nella mia stanza.
L’abbraccio e le prometto che ci rivedremo prestissimo. Faccio la stessa cosa con papà.
-Dobbiamo aggiustare le cose anche con Bill e Ron!!- mi dice papà all’orecchio.
-Un passo alla volta. Non ho voglia di litigare!!- ammetto sincera –Un passo alla volta … magari, cominciate voi a spiegargli un po’ di cose!! Poi … e poi vedremo!! Ci vediamo alla partita??-.
-Ovviamente!!- mi risponde papà, tutto ringalluzzito.
Gli accarezzo una guancia, sperando di trasmettergli un po’ di tranquillità.
-Harry, non c’è bisogno che mi accompagni!! Appena arrivo, me ne vado dritta a letto!!- anticipo Harry che si stava già precipitando fuori dalla porta.
-No no, vengo con te!!- sto per ribattere –E non si discute!! Si fa così e basta!!-.
Il suo tono da finto autoritario mi ha sempre fatto sorridere.
-Ok!!- accetto senza protestare ulteriormente.
Usciamo dalla porta, lo afferro per un braccio e, prima di smaterializzarci, mi giro verso casa.
Sulla porta, ancora aperta, mamma e papà mi salutano con la mano e, non vorrei sbagliarmi, ma mi sembra d’intravedere una lacrima sulla guancia di mia madre.
 

 
-E’ andate bene, no??- mi chiede Harry mentre passeggiamo lungo il marciapiede che porta all’appartamento delle ragazze.
-Sì, direi di sì!!-. Ho fatto bene a dargli retta. Mi sento un po’ più leggera nel sapere che, nonostante tutto, ho ancora due genitori che mi vogliono bene.
-Domani vado al Ministero!! Ti faccio sapere com’è andata … magari, potrei venire per cena!!-.
-Harry, sto bene. Non ho bisogno che mi controlliate costantemente!! Non voglio essere un peso. Hai già fatto così tanto, per me!!!-.
E’ vero. In questi giorni, Harry è stato meraviglioso. Ha fatto qualsiasi cosa io gli chiedessi di fare, c’è sempre stato e non mi ha mai obbligato a riaprire certi argomenti. E, soprattutto, non aveva nessun obbligo verso di me. Anzi!!
-Infatti, non lo faccio per te!! Lo faccio per me stesso!! La tua compagnia è sicuramente la mia preferita!!- mi fa l’occhiolino.
-Ti accontenti di poco, allora!!- cerco di buttarla sul ridere per sdrammatizzare la cosa che ha appena detto.
-Probabile!!- ride.
Sto per salutarlo quando, voltato l’angolo, vedo l’ultima persona che avevo voglia d’incontrare.
Sul gradino del portone che porta al mio appartamento, c’è seduto, con una mano tra i capelli, Malfoy.
Sento Harry pietrificarsi, appena lo vede.
In pochi secondi, anche Malfoy, si accorge del nostro arrivo e si alza subito in piedi. Si ferma a guardare per qualche secondo Harry;  non si aspettava di incontrarlo qui.
-Ginny … - sento Harry chiamarmi.
Sono bloccata a vedere Malfoy che, con passo lento, si sta avvicinando.
-Potter … - dice Draco. Si ferma a un metro da me e, sotto la luce del lampione, mi accorgo che non ha una bella cera. La cosa mi provoca una strana soddisfazione.
Sono contenta se anche lui, prova un quinto del dolore che provo io.
-Malfoy …- Harry contraccambia il saluto, senza togliermi gli occhi di dosso.
-Sono due ore che ti aspetto qui fuori!! Margareth non ne ha voluto sapere di farmi entrare!!-.
Guardo Malfoy per controllare che io abbia sentito bene.
-Sono brava nello scegliermi almeno le amicizie giuste!!- rispondo acida, tanto che anche Harry sgrana gli occhi.
Malfoy, da quel sorrisetto sarcastico che ha, credo abbia accusato il colpo.
-Ginny, vuoi che me ne vada??- mi chiede gentile Harry.
-Sì, è arrivato il momento che tu ti tolga di mezzo, Potter!!- risponde Draco prima di me.
Per fortuna, sia io che Harry, con grande fatica, lo ignoriamo.
-Harry, vai a casa!! Non preoccuparti!! Qui me la cavo da sola!!- gli sorrido dolcemente e, poi, mi avvicino e gli do un piccolo bacio sulla guancia.
Harry mi ricambia il bacio e, ignorando il sospiro esasperato di Malfoy, si allontana.
Resto a fissare il punto in cui Harry è scomparso dalla mia visuale, non considerando la figura alle mie spalle.
-Possiamo parlare??- mi chiede Malfoy, toccandomi una spalla.
Mi tiro via dalla sua mano come se mi fossi appena bruciata.
-No! Non ho nulla da dirti!!- lo supero e mi avvicino al mio portone.
Sento i suoi passi dietro di me.
-Per favore, cinque minuti. Ti ho lasciato in pace fino ad adesso ma, ora, basta!! Devi ascoltarmi!!- mi incita arrabbiato.
Mi volto verso di lui e gli vado davanti, col dito puntato.
-Forse, non hai capito che non c’è un termine!! Tu mi devi lasciare in pace, non per qualche giorno ma per sempre. Hai capito??-.
-No, non lo capisco e non lo voglio capire!!- mi risponde strafottente –Devi ascoltarmi!!-.
-Pansy ha scoperto di non essere incinta??- gli chiedo, fermandomi sul posto.
Resta in silenzio.
-No!- mi risponde con un filo di voce.
-Il figlio non è più tuo??- cerco di guardarlo negli occhi ma lui abbassa lo sguardo.
-No!- si porta le mani nei capelli.
-Vedi?? Non abbiamo nulla da dirci!!- mi rigiro per entrare in casa ma lui mi riafferra per un braccio.
-Mollami!!- lui non molla la presa e più provo a sganciarmi più lui stringe forte.
-Non possiamo finirla così!!- mi ringhia in faccia.
-Tu l’hai fatta finire così!! Non io. Sapevi benissimo come sarebbe andata a finire. E’, per questo, che mi hai mentito per più di un mese!!!-.
Cerco ancora di tirare via il braccio ma niente.
-No! Ho aspettato perché volevo farti capire che tu sei più importante di tutto il resto!!- comincia a innervosirsi.
-Sei un bugiardo e un vigliacco!! Mollami il braccio! Non mi devi più toccare!!- lo spingo con l’unica mano libera che ho.
-Ti stai già consolando con Potter??- mi chiede con quel tono provocatore che mi ha sempre mandato su tutte le furie.
-Non è più affare tuo!!-.
-Sì che lo è!!! Che ti piaccia o no, tu sei e sarai sempre un affare mio!!- mi strattona e mi avvicina ancora più a lui.
-Devi rassegnarti!! Io non accetterò mai che tu abbia un figlio con la Parkinson, la ragazza più rivoltante dell’intero pianeta!! Mai!! Mettitelo in testa!- comincio ad alzare il tono della voce.
-Se mi chiedi di scegliere tra loro e te, io non ci penserei due volte a scegliere te- cerca di accarezzarmi una guancia ma riesco a girarmi in tempo.
-Stai per diventare padre e, secondo te, io riuscirei a stare con un uomo che non si prende le sue responsabilità col sangue del suo sangue??-.
-ALLORA, COSA VUOI CHE FACCIA?? DIMMELO .. E IO LO FACCIO!!!- urla non curante delle persone attorno a noi. Ha gli occhi stretti in due fessure e ha le vene del collo ben in evidenza.
-Basta, stai dando spettacolo!! Te ne devi andare!!-. Ne approfitto del fatto che lui si stia guardando attorno, per tirare via il mio braccio dalla sua presa.
-Dobbiamo trovarla una soluzione!!- si riavvicina ma io indietreggio fino a sbattere contro il portone.
-Lo sai dove sono andata oggi??- so dove colpirlo –Sono andata dai miei genitori, a casa mia!!-.
Finalmente, Malfoy si ferma e volta lo sguardo.
-Abbiamo fatto pace. Vedi?? L’ho trovata una soluzione!! Eliminando te, dalla mia vita, tutto torna al suo posto!!- butto fuori tutti i pensieri negativi che mi porto dentro.
Lui punto sul vivo, mi guarda con gli stessi occhi con cui mi guardava due anni fa. Pieno di disprezzo.
-Tu sei un Malfoy e, io, una Weasley e non saremo mai altro- concludo.
-Anche io sono andato a trovare mia madre, sai??- dice ironico. Lo guardo e capisco che non se lo sta inventando. Se da una parte sono ancora più arrabbiata che sia andato a trovare sua madre, proprio ora che è finita tra di noi, dall’altra parte, sono sorpresa.
-Le ho detto che ho incontrato la donna della mia vita: tu. E … e non abbiamo fatto pace!!- la rabbia scivola via per lasciare il posto al rammarico.
-Malfoy, credo di aver capito molto poco di te!! Non riesco a stare dietro a qualcuno che prima ti fa stare dieci metri sopra il cielo e poi ti distrugge!! Non riesco, devo arrendermi!! Non ti ho capito e mai ci riuscirò!! Pensi in un modo e agisci in un altro!! Sei un perenne salto nel vuoto e se, da una parte, è meraviglioso, dall’altra, è frustrante!!-.
Malfoy ascolta con attenzione, facendo attenzione a non perdersi neanche una mia parola. Solo ora, mi accorgo che non porta la giacca; solo una camicia bianca e un pantalone grigio.
-Se mi ami, non ti puoi arrendere con me! Non te lo ricordi?? E’ questo che mi hai insegnato. Non ci si arrende con le persone a cui vuoi bene!!! Io l’ho imparato. Non mi arrendo con te. E tu??-.
E’ la prima volta che ho quasi il dubbio che stia per piangere. Che belle parole!! Sarebbe bello vivere con solo le parole e non considerare i fatti.
-Draco, diventerai padre fra quanto?? Tre, Quattro mesi?? La Parkinson sarà sempre la madre di tuo figlio.  Non c’è più altro da dire!! Spero, per quel povero bambino, che tu divenga un buon padre. Migliore di quello che hai avuto tu!!-.
-Non mi arrendo, Weasley!!- ripete con gli occhi puntati nei miei.
Sospiro esasperata.
-Vattene via!!-  mi giro e, prima che lui se ne renda conto, mi sono già chiusa il portone dietro le mie spalle.
-WEASLEY!! WEASLEY, APRI LA PORTA!!- sento che dall’altra parte, ha cominciato a dare colpi alla porta.
Resto in silenzio mentre sento il respiro farsi più pesante. Sono costretta ad appoggiarmi al muro per cercare di regolarlo.
-TORNERO’!! VERRO’ TUTTI I GIORNI, SE NECESSARIO!! NON M’ ARRENDO, CAPITO?? DI’ A POTTER DI NON COMINCIARE ANCORA A FESTEGGIARE!!-.
Scivolo lungo il muro e mi siede, a gambe incrociate, sul pavimento freddo.
Sento le botte contro la porta e più si fanno frequenti, più il mio battito cardiaco aumenta il ritmo.
Non finirà bene, questa storia.
Non finirà affatto bene.
 

 
E’ un’emozione indossare la divisa ufficiale della squadra, per la prima volta.
Tutte sistemate su tre dislivelli, pronte per il servizio fotografico della Gazzetta Ufficiale, in forma smagliante; devo ammettere che siamo proprio belle.
Per l’occasione, da Londra, sono anche arrivati i due proprietari della squadra e i vari sponsor. Sono tutti così seri!!
-Guardate tutte, l’obiettivo!! Facciamo prima delle foto tutte insieme e, poi, le faremo singolarmente!!-. Il fotografo della Gazzetta, un ometto più largo che lungo e con una folta barba, ci da il conto alla rovescia per lo scatto delle foto.
Chissà come apparirò in foto. Dopo la scenata di Draco, di ieri sera, non ho chiuso occhio. Spero solo che le truccatrici abbiano fatto il miracolo sul mio viso.
-Potete sciogliere le righe!! Ora ne facciamo un’altra un po’ meno seria!!! Mettetevi come volete!!- ci suggerisce l’assistente del fotografo.
Dopo circa cento di foto di gruppo, veniamo spedite a bordo campo. Ora, saremo chiamate, una per una, per la foto singola e l’intervista. Per mia fortuna, niente Rita Skeeter.
Sono un po’ nervosa all’idea di fare un’intervista. Devo dire quello che mi passa per la testa o dire quello che piacerebbe leggere alla gente.
Mi chiederanno da dove arrivo e chi sono. Deve essere una cosa così! Non può essere nient’altro!!
-Cominciamo dall’ultima arrivata: Weasley!!- mi sento chiamare dal centro del campo.
Come non detto. La prima.
Cammino accanto alle mie compagne, Margareth mi da anche un colpetto sulla schiena.
-Stai tranquilla!!- mi suggerisce Gwendolyn.
-E se do qualche risposta sbagliata?? Se vi faccio fare brutta figura??- confesso un po’ le mie paure.
-Devi dire solo quello che pensi!! Le persone devono amarti per quello che sei e non per quello che vuoi apparire!! Solo te stessa!!- risponde con la solita pacatezza che la contraddistingue.
-Weasley!! Ginevra Weasley!!-.
-Ora, vai!! Prima che il fotografo dia di matto!! Non è abituato a tante donne!!- scoppio a ridere.
Respiro e, sotto gli occhi di tutti, mi avvicino a centro campo.
-Bene!! Procediamo. Da cosa preferisce cominciare?? Foto o intervista??- mi chiede il fotografo mentre posiziona la macchina fotografica.
-Intervista!- via il dente, via il dolore!!
-Bene, allora vada dal mio collega!! Quello con la camicia azzurra!!- mi indica un uomo sulla cinquantina, intento a leggere il suo quadernetto.
Mi avvicino ma lui non sembra accorgersi del mio arrivo.
-Buon giorno!! Sono Ginevra … - finalmente alza la testa da quello che sta leggendo.
-Oh scusi!! Ero sovrappensiero!!- mi porge la mano destra e gliela stringo –Sono Peter Baston!-.
-Baston?? Lei è il padre di …- mi ricordo bene chi è suo figlio.
-Si!! Sono il padre di Oliver Baston, capitano della squadra di Quidditch dei Grifondoro!!- sembra un brav’uomo.
-Io sono Ginevra …-.
-Ginevra Weasley!! La conosco!!- mi sorride.
-Conosce la mia famiglia??-. Il mio cognome è ben noto.
-Anche ma non solo!!-.
-Perché sono amica di Harry Potter??- se non è per una cosa, è per l’altra!!
-No, signorina! O, almeno, non solo per quello!!- non riesco a capire -Nell’’ambiente sportivo, lei è data come une delle migliori rivelazioni, se non l’unica, del nuovo campionato di Quidditch!!-.
Resto  bocca aperta!! Nell’ambiente sportivo, si parla di me??
-L’ho vista volare un paio di volte e, penso, che ci riserverà delle belle sorprese!!-.
Sono scioccata.
-La ringrazio ma … pensavo che i giornalisti scrivessero per criticare, non per elogiare!!-.
Il signor Baston scoppia a ridere.
-Ma come si fa a criticare una ragazza bella e brava come lei!! Cominciamo??-.
Sono più rilassata. Sì, posso farcela.
-Sì!! Possiamo iniziare!!-.
 

 
-Non mi hai ancora detto com’è andata l’intervista???- mi chiede Margareth ma sono troppo concentrata a guardare dalla finestra per risponderle.
E’ venti minuti che è lì seduto. Lo sapevo che avrebbe fatto qualche cavolata ma non pensavo che parlasse, sul serio, quando ha detto che sarebbe tornato.
-Terra chiama Ginevra!- mi giro di scatto e mi ritrovo Margareth accanto che si sporge per capire cosa stavo guardando.
-Cosa ci fa qui quel bastardo?? Non ha ancora capito??- esclama sorpresa!!
-Mi ha detto che sarebbe tornato ma non pensavo che si sarebbe messo a sorvegliare il portone di casa!!-.
-Non può stare lì!! Ci sono i giornalisti che girano in città, questa settimana!!Gli sponsor.. i nostri capi, sono qui!! C’è la presentazione della squadra e lui da un po’ nell’occhio!! Se lo vede Gwendolyn … - sembra più agitata di me!!
-Si stancherà!! Non resisterà per molto!! Non sa cosa sia la costanza!!- mi allontano dalla finestra, cercando di scacciare dalla mente l’idea di Malfoy seduto lì fuori.
 

 
-Domani siamo sul giornale, ragazze!! Quindi, se avete raccontato qualcosa che non sapevamo, questo è il momento per confessarsi. Ora o mai più!!- scherza Gwendolyn.
-Io ho dovuto raccontare che avete un gusto pessimo nell’abbigliamento e non avete la minima idea di cosa sia il buon gusto!!- ci provoca Margareth.
Scoppio a ridere.
-Ah!! Io, invece, ho dovuto raccontare che siamo perseguitate da uno stalker ... tutte le sere!!- dice Olivia, appena entrata in cucina. L’acqua che stavo bevendo, mi va di traverso.
Mentre il silenzio cala in tutta la stanza, io corro alla finestra.
E’ di nuovo lì. E’ la terza sera di fila . Cammina avanti e indietro, con le mani in tasca, davanti al portone. Ogni tanto, tira su la testa per guardare la nostra finestra.
Per fortuna che, con l’incantesino anti-riflesso, nessuno da fuori può guardare dentro casa.
-Cos’è che avevi detto, tre sere fa, due sere fa e anche ieri? Che si sarebbe stufato!!- dice Margareth, imitando il tono della mia voce.
-A me, prima mentre entravo, mi ha chiesto se eri qui ma non gli ho detto nulla!!- dice Olivia che ci ha seguite vicino alla finestra.
-Hai fatto bene!! Dobbiamo ignorarlo!! Tutte quante!! Avete capito!!- guardo le mie compagne una alla volta.
-Se va avanti così, devi trovare una soluzione!!- mi dice calma Gwendolyn.
-Penso che domani, non ci sarà più!!- rispondo incuriosendo tutte le mie compagne attorno a me.
-Non hai parlato di lui al giornale, vero??- mi chiede Margareth.
-No. Non ho parlato di lui … non come intendi tu!!- so cosa ho detto e so cosa verrà scritto.
Penso che, domani, a quest’ora, Malfoy non avrà più così tanta voglia di venire qui.
 

 
-Ho detto, silenzio!! Non voglio sentire fiatare una mosca!!- sbatto la mano sulla cattedra.
Stamattina i grifondoro del secondo anno, mi danno sui nervi. Sono stranamente euforici.
-Allora, chi sa rispondere alla mia domanda. Cos’è un Molliccio??- chiedo spazientito senza nemmeno alzare la testa, tanto so che nessuno sa la risposta.
-Nessuno che lo sappia??- sfoglio svogliatamente il libro. Alzandomi, scorgo, tre ragazzini in quarta fila che se la ridono beatamente. Noto, soprattutto, che invece di leggere il libro si stanno passando qualcosa sotto il banco.
Mi avvicino facendo meno rumore possibile, per non farmi scoprire.
-Vi disturbo??- chiedo avvicinandomi alle teste dei tre ragazzini che appena sentono la mia voce, scattano indietro sulla sedia.
-No .. no, professor Malfoy!- dice il più coraggioso dei tre.
-Posso sapere cosa state nascondendo di tanto interessante che non vi permette di seguire la mia lezione?? Oppure vi sto solo annoiando??-.
-No … noi … - balbettano uno peggio dell’altro. Uno dei tre nanerottoli cerca malamente di nascondere qualcosa sotto un libro.
-Signor Morther mi dia, subito, quello che ha in mano. Non mi faccia perdere tempo!!- porgo la mia mano, in attesa, che il cretino mi consegni il suo tesoro.
-Noi stavamo solo leggendo la Gazzetta del Profeta!- il ragazzino tira fuori da sotto il banco, la copia stropicciata del giornale.
-Ahhhahhahah!- rido da tanta stupidità – Non avete tempo abbastanza a colazione per poter aggiornarvi su tutte le disgrazie del mondo magico??-.
Afferro il giornale e lo strappo via dalle mani del ragazzino.
-C’è un’ ex grifondoro sul giornale!!- dice piano il terzo teppistello di cui non riesco mai a ricordare il nome.
-Ah sì?? Uao!! Sono emozionatissimo!! Un vecchio alunno sul giornale!! Che cosa avrà fatto di nuovo?? E’ un nuovo Auror? Ha fatto qualche arresto interessante? ha pubblicato un libro? Ha scoperto un nuovo incantesimo o inventato una nuova pozione??-. Li prendo in giro; mi è sempre piaciuto farlo.
Di solito non mi avrebbe dato tanto fastidio mentre, oggi, visti i miei nervi già super tesi, vorrei cacciarli tutti a calci.
-No … professor Malfoy!! Ginevra Weasley … è la nuova giocatrice delle Holyhead Harpies!! C’è una sua intervista!!!- dice il ragazzino non curante dell’effetto che mi faccia sentire quel nome.
-Gwendolyn ci ha appena detto che la Gazzetta del Profeta dedicherà la prima pagina a tutte noi della squadra, con tanto di foto e interviste a ognuna di noi!! Dovrebbe uscire la settimana prossima!!-.
Mi cade il giornale dalle mani! Me lo aveva detto lei stessa, la sera in cui le ho detto tutto. Avevamo anche festeggiato con tutte le sue compagne.
Guardo il giornale per terra e mi accorgo che, proprio sulla prima pagina al centro, c’è una foto dell’intera squadra. Mi casca l’occhio proprio su Margareth, mi aspettavo di trovarla proprio lì accanto a lei ma non c’è!
-Professor Malfoy … professore !!- mi sento chiamare ma non rispondo.
-Uscite!! La lezione è finita!! Uscite tutti, ORA!!!- sbatto la mano su uno dei banchi. Mentre escono, disordinatamente, li sento parlottare tra loro.
Riesco a captare solo una frase.
-Lui li ha sempre odiati gli Weasley!! Una Weasley famosa e bella … per di più, la ragazza di Harry Potter. Sai come gli rode il fegato!!!-.
-E cento punti in meno ai grifondoro!!-. Vorrei urlare che quella di cui stanno parlando è la mia di ragazza, che non mi sta rodendo il fegato e che ho conosciuto personalmente tutta la squadra!!
Ma non lo faccio. Afferro il giornale da terra, lo apro e guardo meglio la foto.
Ecco perché non la trovavo. E’ nella prima fila, a destra.
Coi capelli sciolti che le ricadono sulla divisa bianca … com’è bella.
Leggo il titolo grande che troneggia in alto:
Le Holyhead Harpies tornano più forti che mai.
E il sottotitolo:
Vecchie conoscenze che se ne vanno e nuovi arrivi sorprendenti. La presentazione ufficiale della squadra femminile più forte del campionato, a pagina sette e otto.
Sfoglio le pagine del giornale mentre mi appoggio al banco dietro di me.
Trovata! Pagina sette.
Le prime interviste sono quelle di Gwendolyn, Margareth e Olivia. Ma di lei nulla.
Giro pagina ed eccola!! Un’intera pagina dedicata a lei.
Nell’angolo a destra c’è una foto di Ginevra che ride davanti all’obiettivo.
Faccio un lungo respiro e comincio a leggere.
Di Peter Baston.
La prima volta che la vidi aveva sette anni. Era bassa, non parlava e non catturava l’attenzione di nessuno.
Coi suoi sei fratelli maschi, lei era quella che meno dava nell’occhio.
Sono passati più di dodici anni ed ecco: Ginevra Weasley.
La prima cosa che ho pensato quando l’ho rivista è stata: No, non può essere lei!! Insomma, dov’è finita quella bambina bruttina e lentigginosa??
Beh … le lentiggini un po’ sono rimaste ma di bruttino, in lei, non è rimasto proprio niente.
Una bellezza rara, elegante … quasi sofisticata.
Che rimanga tra noi?? Una delle più belle donne che abbia mai visto. Soprattutto nel mondo del Quidditch.
Molti la conoscono più per il suo cognome. La sua famiglia è famosa per aver condotta la resistenza contro Voldemort. Altri la conoscono come la fidanzata di Harry Potter (Aspettate! Non siate frettolosi!! Le ho chiesto anche di lui!! Pazientate e lo saprete!!).
L’ascolto e, se all’inizio sembra un po’ intimorita, dopo poco comincia a parlare a ruota libera.
Parliamo di tutto. Del suo rapporto con la sua famiglia, con Harry Potter. Di come ha affrontato la perdita di suo fratello. Dei sostenitori di Voi-Sapete-Chi. Del suo talento nel Quidditch.
Non fatevi distrarre troppo!
E, ricordatevi, di non fantasticare troppo: è impegnata!!
Buona lettura.
Sono già nervoso dopo aver letto di Potter ma non riesco a fare a meno di compiacermi per le belle cose che il giornalista ha scritto su di lei. E’ la pura verità. Di quella ragazzina anonima e bruttina, non è rimasto più nulla.
Respiro e continuo a leggere.
Innanzitutto, prima cosa, le devo dare del lei o del tu??
“Del tu, ovviamente!”
Non so proprio da dove iniziare. Ci sono così tante cose di cui parlare con te. La prima cosa che mi viene in mente è se ci puoi raccontare come hai preso la notizia di essere stata scelta come battitrice nelle Holyhead Harpies.
“Il giorno del mio compleanno, mi è arrivata una lettera. Quando l’ho aperta, mi sono resa conto che era una convocazione per un provino nelle Holyhead. Non credevo ai miei occhi. Un mese dopo ho affrontato altri quattro provini e … sono andati bene!! Quando Gwendolyn, il capitano, mi ha detto che ero entrata nella squadra, non riuscivo a crederci”.
Ha scelto il numero sette di maglia. Perché??
“Io sono la settima figlia, e anche ultima, di una famiglia molto numerosa. Sono la più piccola! Ho sei fratelli più grandi e, quando giocavamo, da bambini, mi davano sempre questo numero. Mi dicevano che,  siccome ero le settima, io ero l’ultima che entrava a giocare. Sono affezionata a questo numero. Ma perché ha cominciato a darmi del lei??”.
Abitudine. Il suo cognome e la sua famiglia sono molto conosciuti nel mondo magico. Da che realtà viene, se vuole raccontarcelo.
“La mia famiglia ha origini molto umili. Non abbiamo mai vissuto nella ricchezza. Tutti noi, i miei fratelli e i miei genitori, abbiamo dovuto fare dei compromessi e, a volte, delle rinunce. Questo sì ma, ora, a ripensarci credo che, fondamentalmente, non mi sia mai mancato nulla. Siamo stati una famiglia normale. E continuiamo a esserlo!! Siamo in tanti e, a volte, è difficile andare tutti d’accordo. Tante teste, tante idee diverse.”.
Ecco, con sei fratelli maschi che hanno tutti la passione del Quidditch, secondo loro, quante probabilità c’erano che in una squadra professionista sarebbe stata scelta la loro sorellina più piccola??
“Beh dipende!! Alcuni, non ci avrebbero scommesso neanche un galeone mentre altri, che giocano con una certa frequenza a Quidditch, qualcosa avevano notato!!”.
A proposito di fratelli. La vostra famiglia è stata in prima linea nella guerra contro Voldemort. Avete sostenuto con decisione quello che, ormai, possiamo definire un altro membro della vostra famiglia: Harry Potter. Ma in questa guerra, anche voi, avete subito delle perdite.
Sì! La guerra è stata impegnativa per tutti e anche per noi. Uno dei mie fratelli è morto durante la battaglia ad Hogwarts. Abbiamo perso anche tanti cari amici!! E’ la guerra. Lascia vittime ovunque, sia nei vinti sia nei vincitori. Su mio fratello che non c’è più … non ho molto da dire!! E’ un dolore costante che ci segue ovunque, andiamo!! Era una bella persona, nel vero senso della parola. Mi manca la sua risata. Mi manca lui … molto!!”.
Esiste il perdono per le persone che, in qualche modo, si sono sporcate le mani del sangue di poveri innocenti??
“Non credo che possa esserci, per il semplice motivo che sono loro stessi che non vogliono essere perdonati”.
Molti sono stati condannati a vita nella prigione di Azkaban. Altri usciranno fra qualche anno. E altri ancora, sono già liberi. Potrei farle molti nomi. Uno tra tutti è Draco Malfoy, su cui l’opinione pubblica si è spaccata. Sa che lavora come professore nella stessa scuola in cui, lui stesso, ha confessato di aver fatto entrare i Mangiamorte? Cosa ne pensa??
“Sinceramente sono la meno adatta a parlare di queste cose ma penso che, se il Wizengamot ha preso questa decisione, avrà avuto le sue motivazioni”.
Se fosse stata lei a dover decidere, avrebbe avuto la stessa clemenza che ha avuto la corte, per alcuni di loro??
“Se mi sta chiedendo di Draco Malfoy, mi dicono voci a me vicine, che sta facendo un buon lavoro. Penso che la punizione più giusta per lui, sia proprio di stare lontano dalla sua famiglia. Non può fargli che del bene. I Malfoy uniti, sono un pericolo. Da separati, forse, sonno innocui.
Premesso questo, posso anche dirle che, secondo me, chi nasce carne non potrà mai morire pesce.”.

Faccio una pausa dalla lettura. Mi allento il primo bottone della camicia. E’ questo che pensa di me?? Mi liquida così? Mi merito quello che ho avuto perché tanto sarò sempre quello che ero prima?
In fondo, cosa dovevo aspettarmi?? Che dicesse che si era follemente innamorata di me??
Riprendo a leggere.

Parliamo di cose più leggere. Come si trova nella squadra e con le sue compagne?
“Molto bene. Le mie compagne sono meravigliose. Hanno superato, di gran lunga, le aspettative che avevo su di loro. Mi hanno accolta a braccia aperte, senza mai farmi sentire l’ultima arrivata o quella fuori posto ma una di loro. Sono una seconda famiglia. Hanno fatto molto per me e devo tanto io a loro!!.”.
E’ strano, trovare un gruppo di belle ragazze che vanno così d’accordo tra di loro. Qual è il segreto??
“Non ci sono segreti. Nessuna di noi ha nulla da invidiare alle altre!! Siamo coscienti delle nostre capacità e qualità!”.
Mi dice esattamente il momento in cui si è resa conto di essere una delle più belle streghe in circolazione??
“Ma non è vero!! Ci sono streghe molto più belle di me!! Diciamo che negli anni, mi sono sviluppata bene.”.
Ecco, questo mi da lo spunto per farle una delle domande tante attese. Oltre alla fila di corteggiatori che avrà, è fidanzata?
“Devo rispondere per forza??”
Sì! Sarò più preciso. Le ultime notizie la davano felicemente fidanzata con Harry Potter. Ci sono novità? I fan della coppia possono continuare a sperare nel lieto fine??
“Non mi piace parlare della mia vita privata e, ancora meno, mi piace parlare di Harry perché, conoscendolo, so quanto è riservato. Io e lui ci conosciamo da tanti anni e ci siamo sempre voluti bene, in tutte le forme possibili. Dall’amicizia fino all’amore. Ci sono alti e bassi, in ogni storia e noi ne abbiamo vissuti tanto. Oggi, essendo iniziato, in un certo senso, un nuovo capitolo della mia vita, dico che Harry sarà, sempre e ovunque io vada, parte della mia vita!! Lieto fine?? Non lo so. Penso però che, crescendo, si dovrebbe smettere di pensare alle frivolezze o alle follie momentanee  e, invece, bisognerebbe pensare a cosa si vuole dal futuro!!”.
Grazie di tutto, signorina Weasley, e in bocca al lupo per tutto.
“Grazie a lei!”.

Prendo il giornale, lo accartoccio e lo lancio lontano da me.
Maledizione!! E’ questo che pensa?? In una settimana, lei dice questo!!
Afferro la giacca e m’incammino fuori dallo studio.
Devo andare a congratularmi per l’intervista.
 

 
-Bella e professionale!!- si complimenta Gwendolyn mentre finisce di leggere la mia intervista –Era la prima!! Sei stata molto brava!! Di solito, si dicono solo stupidaggini!!-.
-Grazie!!- sono contenta che le sia piaciuta.
-Anche se … - s’intromette Margareth –Alcune risposte, potevano essere un po’ più … !-.
-So cosa vuoi dire!! Ma la leggeranno tutti! Non volevo creare polveroni ancora prima di iniziare e, poi, ho detto quello che mi sentivo!!- dico scocciata.
E’ la quinta volta che mi lancia la battutina.
-No, no, hai fatto bene!! A me, è piaciuta molto la parte del “chi nasce carne, non muore pesce”. Sintetica e molto diretta!!-.
Le altre scoppiano a ridere.
-Non so cosa ci troviate da ridere. Mi hanno chiesto, tra tanti, proprio di lui. Cosa dovevo dire??- cerco di giustificarmi –Non ho detto che deve morire ad Azkaban. Ci sono andata leggera, mi sembra!!-.
-Appunto!!- sorride Margareth –Forse, da te, non si aspettava che tu fossi così … leggera!!-.
-E’ quello che si è meritato!!- concludo.
-Harry, lo hai già sentito?? Starà facendo i trenini, da solo, in casa!!-.
Fatico a trattenere una risata.
-Si. Mi ha mandato un biglietto, prima. Si è congratulato. E’ molto più intelligente di noi e avrà capito cosa volevo dire!! Non gli ho dato false illusioni!! Siamo amici!! Stop!!- chiarisco.
-Si, come no!! Avrà sicuramente capito quello!!- borbotta Margareth.
Sto per parlare quando sento dei colpi contro la porta.
-Aprite, subito!! Aprite!! Butto giù la porta!!-. Come ha fatto ad entrare nel pianerottolo? Guardo le ragazze, sperando che una di loro mi dia una spiegazione!!
Non voglio avere l’ennesima discussione. Sono stanca di ritrovarmelo sempre davanti. Non risolviamo mai nulla. Litighiamo e basta.
-Qualcosa mi dice che ha letto già il giornale!!- ironizza Margareth.
-Ti sembra il momento di scherzare??- la fulmino.
-Ti prego fallo smettere!!- si lamenta Olivia.
I colpi alla porta si fanno sempre più forti; invece di diminuire, aumentano.
-Ok! Se vedete che non torno, venite a cercarmi!!-.
Margareth mi da una pacca alla spalla e le sorrido per ringraziarla. Noi siamo così; prima battibecchiamo e, subito dopo, non ce lo ricordiamo neanche più.
Vado alla porta e, dopo un lungo respiro, mi decido ad aprirla.
Appena vede che sono io ad avergli aperto, si blocca. Forse, non si aspettava di avermi lì davanti così facilmente.
Supero la porta e me la chiudo dietro. Non voglio dare spettacolo in casa.
-Dimmi!- mi appoggio al muro del corridoio.
-Dimmi? Hai il coraggio di parlare dopo questa cazzo d’intervista!!- prende il giornale da dentro la giacca e me lo sbatte a terra.
-Non capisco cosa ti faccia tanto arrabbiare! Cosa ti aspettavi?? Una dichiarazione d’amore??- spalanco le braccia.
-E’ vero!! Meglio farla a Potter , la dichiarazione d’amore!!- mi risponde acido. Ha tutti i capelli spettinati ed è molto rosso in faccia. Deve essere arrivato qui in un paio di minuti.
-Non ho fatto nessuna dichiarazione!! Non ho detto che è il mio fidanzato!!-.
-Vuoi che te la legga o la smetti di fare la finta ingenua!!- prende il giornale da terra e me lo porta davanti alla faccia.
Con una mano lo sposto.
-Ho detto che fa parte della mia vita!! Lo avrei detto, anche se, con te, le cose fossero andate bene!! Perché è la verità!! Lui è un pezzo della mia famiglia!! Devi rassegnarti!!-.
Sono stanca di spiegargli sempre lo stesso concetto.
-Ed io? Io, cosa sono?? Niente!! L’indifferenza più totale. Il caso vuole che ti si faccia una domanda su di me e tu, nulla!! Uno qualunque! Mancava solo che dicessi che meritavo di marcire ad Azkaban, e poi avresti completato l’opera!!!-.
-Avrei potuto parlare male di te, invece non l’ho fatto … !-. Forse, dovevo andarci giù più pesante. Questo è il ringraziamento per aver fatto la persona matura.
-Non me ne frega niente di come parli di me!! Vuoi dire che sono una merda? Dillo. Che sono uno stronzo? Dillo. Un mangiamorte? Sì, lo sono stato. Il problema è che avevi l’occasione per buttare acqua sul fuoco e, invece, il nulla!! Una Weasley che parla di un Malfoy, con gli stessi modi e termini di sempre-.
Non rispondo. Sinceramente, non sono pentita di quello che ho detto.
-L’hai fatto apposta. Per punirmi. Non è così??- si avvicina cercando d’incrociare il mio sguardo –Sapevi che mi sarei arrabbiato. Giusto??-.
Mi guardo attorno.
-Giusto, Weasley?- Non parlo –Rispondi!!-.
Non voglio parlare. Lui, spazientito, tira un colpo dritto nel muro. Non mi scompongo minimamente.
-Sto impazzendo. Non ce la posso fare!!- mi dice con la testa contro il muro.
-Anche io non ce la posso fare!! Tu stai male? Ed io? Sono sempre io che devo capire la tua cavolo di mentalità perversa??-.
Vorrei picchiarlo. Lo odio. Basta.
-Cazzo! Hai rovinato tutto!! Ora, mi devi anche tormentare? Mi devi far sentire in colpa e pretendi che io parli bene di te??-.
Lui si allontana dal muro e viene proprio di fronte a me.
-Se separati non stiamo bene, perché stare separati??- cerca di prendermi il volto ma mi tiro indietro.
-Separati? Io vorrei almeno provarci a stare separata da te. Come faccio a sapere che sto male lontana da te, se tu mi giri sempre intorno??-.
-Sì che siamo stati separati! Ti ho lasciato in pace per tre giorni!- dice ingenuamente.
Sospiro esasperata. Come ci si fa a ragionare, se ti risponde così.
-Draco, io, per separati, intendo un tempo molto più lungo!!- dico calma.
Mi distraggo e lui riesce a prendermi il volto nelle sue mani.
-Troviamo un compromesso!!- avvicina la sua fronte alla mia. Afferro le sue mani per cercare di liberarmi ma non riesco a smuoverle.
Non va bene così. So come reagisce il mio corpo, in queste situazioni. So come finisce e non va bene, questa volta.
-No! Più andiamo avanti e peggio è! Se anche tu, adesso, riuscissi a convincermi, quando nascerà il bambino, noi ci ritroveremo nello stesso punto in cui siamo adesso-.
-Ok!! Dammi ancora tre mesi! Mi va bene. Dammi tempo!!-.
Si avvicina sempre di più. Cerca di baciarmi ma io sposto la bocca. Non so per quanto riuscirò a svincolarmi.
 -Ma cosa stai dicendo?? Una storia non è un affitto!! Non puoi prenotarti a mesi!! Non puoi fissare delle date!- per un secondo, le sue labbra si attaccano alle mia ma riesco a tirare indietro la testa.
-Non spostarti!!- si lamenta nel mio orecchio.
-Draco, spostati tu!! Non giocartela così!! Ti prego!! Non buttarla tutta sull’attrazione fisica!! Sai benissimo che non è quello il problema tra di noi!-.
-E tu rinunci a tutto questo??- la sua mano scivola sul mio collo.
-Non sono io che ho scelto di rinunciarci! Me lo hai fatto scegliere tu!!-.
Ho caldo e, quando ho caldo, non è mai un buon segno.
-Smettila!! Siamo in un corridoio, davanti a casa mia. Potrebbe uscire qualcuno da un momento all’altro!! Ti prego!!-.
-Lascia che ci guardino. Lascia che provino invidia!!-.
-Piantala!!- ho le sue mani ovunque. Non ce la faccio più.
-Lo sai come finirà, Malfoy?? Io e te, ora, andiamo a letto insieme e domani io non cambierò idea. Non ti vorrò lo stesso!! Tu vuoi solo questo da me? Ti accontenti di questo??-.
-Si. Voglio una notte! L’ultima. Se domani, non cambi idea, non ti farò più le poste sotto casa. Non ti assillerò più. Ti aspetterò e basta. Saprai tu dove trovarmi!! Ti prego!! Una notte!! Una sola e ti lascerò in pace per un po’!! Promesso!!-.
Le sue labbra si avvicinano alle mie e io non indietreggio. Accolgo le sue labbra come pura aria fresca.
Non aspetto molto ad approfondire il bacio. Le nostre labbra e le nostre lingue sono incollate come se fossero una cosa sola. Vorrei baciargli il collo ma lui mi anticipa e si avventa sul mio.
Sto per accarezzargli la schiena ma, per caso, i miei occhi vedono il giornale per terra e torno lucida. Ne approfitto del fatto che Draco sia poco vigilie, lo spingo e lo allontano.
-No! Non è come dici tu! Domani, se venissi a letto con te, non cambierebbe nulla. Tu avresti vinto di nuovo e io avrei fatto dei passi indietro!! Non voglio!! Tu mi rendi irrazionale e io, ora, non voglio esserlo. Non c’è più spazio per queste cose!! Non bastano più!! Domani non cambierebbe nulla. Se potessi esprimere un desiderio, vorrei che tu non avessi messo incinta la Parkinson. Perché se fosse stata solo una scopata, te l’avrei perdonata ma questo no!! Pensa se ti dicessi che mentre stavo con te, aspettavo un figlio da Harry. Lo avresti accettato? Vorrei tanto passare la notte con te e il giorno dopo e il giorno dopo ancora. Io non vorrei passare tre mesi con te, a me piacerebbe dirti che ci voglio passare tutta la vita con te ma non posso dirtelo perché, appena penso a quello che succederà fra qualche mese, mi viene la nausea. Non posso amarti e, allo stesso tempo, detestarti. Mi lacera dentro. Devo scegliere e, data la situazione, scelgo di detestarti!! Perché non ci sono altre soluzioni … -.
-Mi dici che mi ami, che vorresti passare la vita con me e, allo stesso tempo, mi lasci?- si tira indietro con le spalle. Sembra così fragile.
-Si perché non voglio lasciarti un cattivo ricordo. Non sono come i tuoi genitori. Io ti ho voluto bene per quello che sei veramente, senza finzioni e senza maschere. Non è l’amore che manca. L’amore, da solo, non basta!! Serve devozione, coraggio, rispetto, sacrificio, un progetto di vita, sicurezza. E noi, a parte il sentimento, non abbiamo niente!!-.
-Ricordo? Io non voglio che tu sia un ricordo!!- non so se ha sentito bene quello che gli ho detto.
-Non ha funzionato.- mi scende una lacrima –Avrei voluto tanto che funzionasse. Mi sarebbe piaciuto avere le prove da poter mostrare agli altri di quanto io non fossi pazza a essere orgogliosa di te!! E tutto quello che io ho raccolto, tu lo hai distrutto!!-.
-Tu non hai idea di quanto io ti amo!- confessa. E’ la prima volta che lo dice così apertamente –Non l’ho detto mai a nessuno. Non ho mai detto neanche ti voglio bene!!-.
-Lo so! Su questo, ti credo!- respiro –Perché non fai una cosa? Provi a farla per me. Perché non trovi un punto d’incontro con la Parkinson e provate a dare a questo bambino, due genitori migliori di quelli che hai avuto tu??-.
Mi costa tanto dirlo ma un bambino merita questo.
-Mi stai chiedendo di tornare dalla Parkinson??- è sconvolto. Mi guarda come se fossi pazza.
-Ti sto chiedendo di fare l’uomo. Di prenderti le tue responsabilità e di non far crescere questo bambino, con delle colpe che non ha!! Sii migliore di tuo padre!! Dimostrami che ho sbagliato a dire quelle cose su di te!!- indico il giornale.
-Non ce la faccio se tu non mi dai una mano!! Li odierò se perdo te!!-.
-Non è vero!! Il bambino non ha colpe!!E’ un innocente come lo eri tu quando sei venuto al mondo!! Lo crescerai con amore … quello che non hai avuto tu!!-.
Mi avvicino, gli prendo il volto e gli do un bacio leggero sulla fronte.
-Sii migliore di come ti vogliono descrivere!! Schierati dalla parte dei buoni!! E’ la tua occasione, non buttarla via!!-.
Mi guarda come un animale ferito. Ho voglia di consolarlo ma non posso.
-Facciamo così?? Io ti perdono per la bugia che mi hai detto. Non posso tornare con te perché abbiamo vite e progetti troppo diversi però, se in futuro, hai bisogno di qualcuno che stia dalla tua parte, puoi venire a cercarmi!! Non torniamo a odiarci!! Conserviamo un buon ricordo!!-.
Sto per accarezzargli una guancia ma chiudo la mano, prima che la mia pelle sfiori la sua.
Non aspetto la sua risposta, lo lascio lì, in mezzo al corridoio, ancora sconvolto. Apro la porta ed entro in casa. Una volta dentro, vado in salotto ed, esausta, mi lascio cadere sul divano.
E’ finita. Ho resistito e sono fiera di me stessa. Il pensiero, però, di lasciarlo andare è devastante. Sento le lacrime scendermi.
-Sei stata brava!!- Margareth si siede accanto a me –Io non ce l’avrei mai fatta!! Devi essere fiera di te stessa!! Forse, hai regalato un padre a quel bambino!!-.
Mi abbraccia e io verso le ultime lacrime sulla sua spalla.
 
 
 



 
 
Eccomiiii !!!
So che molte di voi, saranno in ansia ma la storia non finisce qui!!!
Questa non è stata l’ultima volta che Ginny e Draco si sono visti e, l’amore che provano l’un l’altro, non si è spento!! Di più non posso dirvi.
Anzi sì!! Nel prossimo capitolo ci sarà un salto temporale di quattro mesi!!!!!!
E non dico altro!!
Per le fan Drinny: non temete!! I due si rincontreranno!! Quando, come e perché non si sa!! Anzi, io lo so!! Voi, invece, dovete pazientare. Ma, lo sapete, che Draco è sempre nei paraggi??
Per quelle che tifano Harry, invece, posso dirvi che anche voi avrete i vostri bei momenti.
In fondo, si sa, i veri triangoli non finiscono mai!!
Fatemi sapere cosa ne pensate di questo capitolo.
Grazie a tutti!! Mi seguite sempre con tanto affetto.
A presto!!!!
  
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