Storie originali > Fantascienza
Ricorda la storia  |      
Autore: Esarcan    07/06/2016    3 recensioni
La parte umanista degli umani è stata quasi completamente spazzata via in un mondo distopico controllato dalla logica.
Genere: Fantasy, Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

L’appuntamento era fissato alle 8.30. Mentre mi muovevo con studiata lentezza sotto una leggera pioggerella, già pregustavo la possibile reazione di George. Attraversando una grigia piazza interamente realizzata in cemento armato, raggiunsi il luogo dell’incontro: si avvicinava molto a quello che un tempo sarebbe stato chiamato bar, ma i suoi frequentatori non vi si trovavano per vuote ciance. Una volta entrato mi diressi al solito tavolo, George era già seduto e fissava l’orologio con espressione impassibile. “Sei in ritardo di 12 minuti e 37 secondi esatti.” disse mentre mi accomodavo. “Si, lo sono.” ribattei con scherno. “Per questo salteremo i dovuti convenevoli.” La sua voce completamente atona, seppur familiare, mi fece rabbrividire. “Quali nuove idee hai per me Umanista?”

“Sarebbe possibile avere vestiti con colori più sgargianti, penso che rallegrerebbero l’atmosfera generale.”

“Ciò non è prioritario, ne necessario.”

“Gradirei qualcosa di diverso da quel pastone di soia e proteine che mi viene rifilato ad ogni pasto, è completamente insapore e la consistenza mi ricorda… lasciamo perdere cosa mi ricorda.”

“Il tuo cibo contiene tutti i nutriente che il tuo corpo necessita, quindi svolge correttamente la propria funzione.”

“Allora perché non costruire edifici con più personalità? Un’interminabile distesa di cubi grigi non è esattamente una vista esaltante, piuttosto monotona e deprimente è una descrizione ben più calzante.”

“Gli edifici sono realizzati in quel modo per essere pratici e sfruttare al meglio lo spazio che viene loro destinato, qualsiasi altra qualità è superflua.”

“Anche il tempo meteorologico non aiuta, dato che grazie a qualche vostra oscura tecnologia lo controllate…”

“Se queste sono le tue proposte, Umanista, stai sprecando il mio tempo.” Mi interruppe George con la propria voce priva di ogni sentimento.

“No, queste non sono tutte le mie proposte!” L’ira chiaramente percepibile nel mio tono di voce.

“Forse voi avete rinunciato alle vostre emozioni rifugiandovi dietro un muro di logica e scienza, ma in questo modo avete perso tutto. È solo grazie a quelli come me, che hanno mantenuto una parvenza di umanità, se non vi siete ancora estinti! Nella vostro folle corsa al progresso vi siete lasciati sfuggire una qualità fondamentale di qualsiasi innovatore: l’immaginazione. Ogni grande invenzione che l’uomo ha realizzato è scaturita dalla fantasia. I più grandi scienziati di un tempo furono anche grandi filosofi: basti pensare a Newton e Galileo.Il primo aereo non è stato costruito per soddisfare il bisogno pratico di un mezzo di trasporto più veloce ed efficiente, ma per appagare il desiderio di volare da sempre insito nell’uomo. Persino il cemento con cui realizzate quegli obbrobriosi cubi grigi venne inventato per rendere possibile agli architetti inventarsi forme sempre più astruse ed avere una maggiore libertà di espressione. Il vostro più grande errore è stato quello di dividere umanesimo e scienza, credendoli antagonisti, mentre invece partecipano entrambi all’innalzamento dell’uomo!”

“Se hai concluso con questa inutile filippica, per me sarebbe tempo di andare.” disse George completamente disinteressato alle mie parole e alzandosi lentamente. Vedere il suo completo grigio, perfettamente identico a quello indossato da ogni altro uomo, rinfocolò la mia rabbia. Mi alzai di scatto facendo cadere la mia sedia.

“L’omologazione assoluta alla quale aspirate tanto è ciò che distruggerà l’umanità! È nella sua infinita varietà che risiede la bellezza dell’uomo, quella che voi avete soffocato e quasi totalmente annichilito! Tanto vale eliminare anche i nomi ed identificarci con un numero tatuato sul polso!” Urlai ormai in preda alla furia.

“Questa è la prima buona idea che hai avuto oggi.” Rispose George calmo, per poi avviarsi all’uscita.

 
   
 
Leggi le 3 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Storie originali > Fantascienza / Vai alla pagina dell'autore: Esarcan