Era seduto in penombra con la luce della luna che gli accarezzava un solo lato del corpo, le gambe erano accavallate. I capelli neri lunghi gli ricadevano sul petto lasciato scoperto dalla camicia sbottonata, su una mano teneva un bicchiere di vino, mentre nell’altra stringeva un bastone da passeggio.
I suoi occhi erano fissi su di me, mi incatenavano. Si passò la lingua fra le labbra come in un muto invito a raggiungerlo, così mossi i primi passi verso di lui e mi fermai non appena lui alzò il bastone verso di me, sfiorandomi un fianco.