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Autore: TheManiae    08/06/2016    5 recensioni
Solitudine
Dubbi
Paura
Distruggerò le vostre certezze :3
Genere: Dark, Horror | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Twilight Sparkle
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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"Forza Twilight! Vieni!"
L'unicorna ebbe appena il tempo di sollevare la testa al richiamo dell'amica, che un pallone da calcio la centrò in faccia. La poverina finì a terra assieme al libro che leggeva, con un grosso cerchio rosso sulla faccia.
"Scusa Twily" Disse Pinkie Pie prendendo il pallone, ma l'altra rimase a terra.
"Twily?" La scosse un poco la pony con lo zoccolo, ma quella rimase svenuta.
"Ci penso io Pinkie" disse Dash avvicinandosi. "HO VISTO UN PONY FARE DISEGNI SU UN LIBRO!"
Twilight spalancò gli occhi e scattò guardandosi attorno. "CHI ROVINA I LIBRI??? LO FACCIO A PEZZI!" Urlò furibonda scuotendo la pegaso.
"SCHERZAVO!" 
"NON SI SCHERZA MAI SUI LIBRI!!!"
Continuarono così per circa 4 minuti, finché Pinkie non intervenì.
"Torniamo a giocare invece" disse lanciando la palla verso le altre tre amiche che aspettavano sulla collinetta, e tutte continuarono a divertirsi.
Purtroppo, un grande rombo le bloccò spaventate.
In cielo videro grossi nuvoloni neri avanzare verso di loro.
"Strano. Oggi non mi pareva ci fossero nuvole." Disse Dash osservando i grossi ammassi neri. "Soprattutto nuvole controvento!"
"Oh no. Correte!" urlò Twilight, e senza nemmeno chiedere tutte la seguirono. Dietro di loro, le nuvole avevano iniziato a calare verso il terreno, e Fluttershy urlò quando vide cos'erano in realtà.
Centinaia di volti equini mostruosi apparivano dalla nube, con gli occhi bianchi che splendevano affamati di rovina. Le bocche spalancate e irte di grossi denti emettevano di continuo versi abominevoli che da lontano potevano sembrare tuoni.
L'ondata di oscurità si gettò sul terreno come un cane affamato su una bistecca, e continuava rapida verso Ponyville. L'erba sotto di essa diventò nera, mentre gli alberi inghiottiti diventavano secchi e contorti.
"Cosa sono quei cosi orrendi?" urlò Rarity terrorizzata.
"Umbrum! Esseri di oscurità che si nutrono di paura e angoscia! Ma non capisco, dovrebbero stare intrappolati sotto all'impero!" disse Twilight.
"Vuoi chiederglielo di persona?"
"Non scherzare Rainb-AAAHHH!"
Twilight saltò di lato appena in tempo per evitare un'enorme zoccolo azzurro sporco. Davanti a lei si trovava un'enorme essere equino che sembrava formato da fumo solido. Era alto diversi zoccoli, almeno tre volte Celestia. Gli zoccoli erano di una forma innaturale contorta, mentre sulla schiena svettavano un paio di ali simili a farfalle ma sempre di fumo.
"Che bel gruppetto di Little Pony, è da secoli che non mangio" disse la creatura fissandoli affamata, mentre decine di altre creature simili a lei ma più piccole circondavano le sei giumente.
"Fatevi sotto bestiacce!" urlò Dash gettandosi contro la marea di creature d'ombra, ma prima di poterle colpire fu atterrata da da una di loro e intrappolata da scie di fumo. Twilight si guardò attorno, e vide che anche le altre erano in difficoltà.
Applejack tirava calci a chiunque capitasse, ma si era ritrovata circondata. Pinkie sparava cupcake e coriandoli col cannone, ma quelli passavano attraverso i corpi d'ombra. Vide Fluttershy essere trascinata urlante nell'oscurità, con Rarity che tentava di aiutarla e finiva trascinata con lei.
"Ti consiglio di pensare a te, giovane incantatrice" disse quella enorme a Twilight. "In questi ultimi istanti almeno!" 
Twilight urlò mentre vide le fauci enormi della creatura venirle incontro.
Poi tutto divenne nero.




"AAAAAAAAAAHHHH!"
Twilight si svegliò nel suo letto agitata, tutta sudata e con le lacrime agli occhi. Respirava rapidamente grandi boccate d'aria, tentando di calmarsi. Quando riuscì a regolare il respiro, si accasciò sul cuscino, con la criniera sparpagliata su di esso in modo irregolare e fissando il soffitto pensierosa.
Era la terza volta quella notte che si svegliava, terrorizzata a morte da quegli incubi strazianti dove lei e le sue amiche facevano una brutta fine per mano di mostri e vecchi nemici. Stavolta per mano di Rabia e degli Umbrum, l'ora prima Discord, e quella prima ancora uno strano essere serpentino.
"Che mi succede stanotte? Dovrò chiedere a Princess Luna se può aiutarmi" mormorò l'unicorna rimettendosi a dormire, cullata dal silenzio della notte.
Non sapeva cosa l'aspettava il mattino dopo.





Giorno 1

"Yaaaawn, giorno Spike" disse Twilight scendendo le scale che portavano alla cucina dove Spike preparava ogni mattina la colazione. 
Ma non c'era nessuno.
"Spike? Ci sei?" chiese lei, ma nessuno rispose. Lo cercò ovunque nella biblioteca, nel bagno e nella cantina. Nessuna traccia del giovane draghetto.
"Ma dove sarà? Forse da Rarity" disse Twilight uscendo, pensando che appena l'avrebbe visto gli avrebbe fatto un bel discorsetto.
Appena uscita però, notò qualcosa di molto strano.
Le strade erano completamente deserte, senza un solo pony o pegaso nei paraggi. Il cielo era leggermente nuvoloso, ma quel silenzio dava al luogo un'aria estremamente tetra.
Un'altra pony sospettata di fare malefici? pensò camminando tra le strade desolate, osservando attraverso le finestre gli interni delle case. C'erano piatti ancora pieni di cibo sui tavoli e luci accese, come se fossero spariti in un istante.
Quando raggiunse il Carousel Boutique, lo trovò con la porta spalancata e alcune finestre rotte. 
"RARITY! STAI BENE!? RARITY!" urlò entrando in fretta e furia, e rimase shockata nel vedere i mobili ribaltati e diversi manichini a terra.  L'unicorna cercò l'amica ovunque per casa, ma quando uscì delusa, le venne un orribile pensiero.
Le altre
In pochi attimi si ritrovò a correre verso le case delle sue amiche, incurante della stanchezza degli zoccoli. 
Entrò nelle loro case, sfondando la porta, cercandole nelle stanze e urlando i loro nomi a squarciagola.
Nulla.
Non c'era nessuno a Ponyville.
Pinkie, Applejack, Rarity, Rainbow, Fluttershy, i loro animali, le loro amiche, tutti.
Era sola.



Quella verità la colpì come un martello di ferro. Si mise a riflettere su decine e decine di schemi, da quelli razionali a quelli da pazzo delirante.
Forse centra Discord! Oppure Trixie! O forse è un esame....
"Princess Celestia! Urlò esaltata. Come aveva fatto a non pensarci? Poteva chiedere aiuto alla sua maestra. Cominciò a pensare all'incantesimo di teletrasporto, e il corno iniziò a illuminarsi e a scoppiettare scintille magenta.
Non servì a nulla.
Il teletrasporto non funzionava.
"Ma che!? No! NO!" Urlò disperata, tentando di nuovo l'incantesimo.
Ancora nulla.
Era sola.



Si accasciò a terra, cominciando a piangere calde lacrime che scendevano lungo le guance. Non sapeva nemmeno lei perché. Forse perché, dopo aver finalmente avuto degli amici, ora è di nuovo sola.
Dopo non sa nemmeno lei quanto, minuti o ore, si rialzò e si asciugò le lacrime. Nessuno di coloro a cui tiene vorrebbe vederla così, ovunque siano finiti. Invece di piangersi addosso, avrebbe studiato questa situazione strana e avrebbe risolto tutto.
Corse rapidamente verso la biblioteca, e iniziò le ricerche.



Erano passate molte ore da quando si era rinchiusa nella biblioteca, ore passate a leggere enormi pile di libri e pergamene di ogni genere e ramo conosciuto della magia. Lesse perfino libri su maledizioni e leggende che le fecero storcere non poco il naso, ma non poteva farsi scrupoli.
Purtroppo, non servì a nulla.
Non c'era nulla riguardo la scomparsa degli abitanti di un'intera città. Neppure I changeling organizzavano rapimenti di tale portata.
Per la frustrazione, l'unicorna gettò il libro che aveva appena chiuso in un angolo della stanza e urlò verso l'alto, mentre altre lacrime scesero a terra.
Continuò a imprecare furiosamente e a gettare oggetti ovunque frustrata, per poi addormentarsi a terra con ancora gli occhi bagnati.





Giorno 2

Quando Twilight si svegliò al centro della libreria, non si ricordò subito gli eventi accaduti il giorno prima. Dopo pochi secondi comunque, i ricordi la colpirono come una mazza, e si accasciò di nuovo in un pianto silenzioso.
Quando sentì il dolore calare abbastanza, si alzò con fatica e si diresse  a passo traballante verso la cucina. Per poco non cadde dallo sfinimento. Con gli eventi del giorno prima si era scordata di mangiare, e ora aveva pochissime energie.
Anche se doveva mangiare però, aveva un buco allo stomaco , quindi fece una colazione sufficiente a non farla svenire dalla fame e si uscì subito senza nemmeno preoccuparsi di chiudere la porta.
Vagò in giro per la città deserta, cercando indizi sulla misteriosa scomparsa di tutti.
Era strano. Alcune case erano rimaste perfettamente in ordine, come se non si fosse mai spostato nessuno. Altre invece, avevano gli interni praticamente distrutti, coi mobili rovesciati a terra e le finestre rotte. Qualcuno aveva lottato in modo molto brusco.
Provò anche a dirigersi verso Canterlot camminando, ma ritrovò tutte le strade coperte da una spessa nebbia grigia nella quale non si vedeva a più di un metro, e non volendo rischiare senza armi ne magia, tornò sui suoi passi.
Mentre camminava lentamente nella piazza, con lo sguardo a terra, un improvviso tuono la riscosse dai suoi pensieri. Guardando verso l'alto, vide i nuvoloso grigi del giorno precedente più spessi e scuri, e sul muso sentì la prima goccia gelata caduta dall'alto.
Corse rapidamente verso casa per non prendersi un malanno, ma appena stava per entrare nella biblioteca si bloccò e si voltò di scatto. Aveva udito un rumore, e mentre si voltava vide una figura sparire rapidamente dietro una casa.
"ASPETTA!" urlò correndo sotto la pioggia. Pensò che se c'era qualcuno, egli avrebbe potuto aiutarla a trovare gli altri.
Ma quando svoltò all'angolo dove la figura era sparita, si ritrovò in un vicolo cieco. 
E dell'essere, nessuna traccia.
"Ma....." disse osservando il vicolo con aria sconvolta, incurante della pioggia che gli bagnava il manto e la criniera, oramai zuppe d'acqua. Alcune lacrime si unirono alla pioggia, mentre l'unicorna si voltava e tornava a casa sua.
Era sola.





Giorno 3 

Twilight si svegliò nel suo letto di scatto, ma restò con la testa poggiata sul cuscino. Non aveva voglia di alzarsi o muoversi, era troppo triste.
Tutti i suoi amici e conoscenti erano spariti, ed era bloccata in una città deserta senza magia e senza nessuno che potesse aiutarla.
Per la prima volta nella sua vita, non aveva idea di come procedere.
Rimase li a piangere in silenzio, sperando fosse tutto un'incubo e che si sarebbe svegliata trovando accanto i suoi amici.



Dopo una buona ora di pianto, si asciugò le lacrime alla meglio e si alzò, guardando oltre il vetro della finestra. Le nuvole erano ancora più scure di ieri, e la pioggia continuava incessante. 
Pinkie impazzirebbe di certo, vedendo l'aura di tristezza e solitudine che avvolge l'intera città.
"Ma cos..."
Twilight aprì di scatto la finestra e guardò verso la piazza. Corse rapidamente verso l'uscita della biblioteca, ignorando il corpo dolorante.
Stavolta era sicura. Aveva visto qualcuno. E stavolta l'avrebbe preso.
Corse sotto la pioggia incessante, con gli zoccoli che si bagnavano e la coda che si sporcava di fango fresco, ma non ci face caso. Davanti a lei, la porta aperta della casa dove la figura era appena entrata.
Si tuffò dentro, quasi scardinando la porta dalla potenza usata, e si guardò intorno cercando l'essere. Non trovandolo al primo piano, lo cercò nel secondo, ma il risultato era lo stesso del giorno precedente.
Era sola.
Frustrata da quell'ennesimo scherzo della sua mente, iniziò a sfogarsi sulla casa, rovesciando mobili, lanciando oggetti, rompendo ogni cosa possibile continuando a urlare le peggiori imprecazioni contro ogni cosa, comprese Princess Celestia e Princess Luna.
Tornò a casa, dopo aver praticamente distrutto l'interno dell'edificio.





Giorno 4

Se il giorno prima era andata male, oggi la situazione era orribile.
La nebbia che copriva le strade fuori città allungarono i loro artigli su Ponyville, gettando l'intero paese in un grigiore innaturale, ancora più scuro per colpa delle nubi sempre più nere.
Le strade stavano diventando praticamente impraticabili, quindi l'unicorna decise di restare tutto il tempo in casa, a farneticare su folli teorie.
Mentre parlava con se stessa ad alta voce, con la criniera scompigliata e gli occhi assatanati, un dubbio gli passò nella mente come un colpo di spada.
Mi hanno abbandonato
Ma certo! l'avevano lasciata li a se stessa! 
Mi hanno abbandonato
Tutti. La città. Le principesse. le sue amiche.
"MI HANNO ABBANDONATO!"
Twilight urlò ad alta voce, con una rabbia mai provata prima. Prese ogni cosa a portata di zoccoli e iniziò a distruggere ogni cosa.
"MORITE TROIE! PUTTANE! SPERO SIATE MORTE E STIATE SOFFRENDO NEL TARTARO!" urlò lanciando una foto di lei e le sue amiche contro la parete, per poi staccare con la sola forza degli zoccoli una gamba della scrivania, continuando a colpire la foto urlando FANCULO a ogni colpo.
Fu allora che sentì il bussare.
Perse un colpo.
Osservò la porta, cercando di elaborare se quello che aveva sentito fosse vero o un'altro inganno della mente.
Un altra serie di colpi la fecero risvegliare dalla sua trance, e corse ad aprire.
Ma non c'era nessuno.
Era reale! Non l'aveva immaginato!
Era reale....vero?
Era sola
O no?





Giorno 5

Twilight era distrutta.
Era rannicchiata in un angolo della sua camera, col corpo orribilmente magro e un paio di occhiaie enormi.
Era intenta a scrivere agitata su un blocchetto di fogli, mentre un occhio aveva un tic nervoso.
Il silenzio fu interrotto da un incessante bussare di porte e finestre, e l'unicorna si tappò le orecchie digrignando i denti.
"ANDATEVENE! LASCIATEMI IN PACE BASTARDI! STATEMI LONTANO!" urlò disperata, ma il bussare incessante non si fermò.
Si alzò di scatto e iniziò a picchiare la parete della stanza con gli zoccoli, lasciando cadere il foglio dove stavano scritte ovunque: CONTINUANO A BUSSARE! CONTINUANO A BUSSARE!
Continuò a colpire la parete finché gli zoccoli non sanguinarono, e continuò ancora per altri 10 minuti, urlando quasi fino a strapparsi le corde vocali, per poi cadere a terra e rannicchiarsi in posizione fetale, piangendo. 
All'improvviso però, il suono di colpì cessò.
Twilight alzò lo sguardo sconvolta da quel silenzio inquietante e assordante allo stesso tempo, rotto solo dal lento cigolare della porta che si apriva e da suono di passi sul legno.
Una figura entrò nel suo capo visivo, ma contemporaneamente la vista iniziò a sfocarsi sempre di più. Vide che l'essere davanti a lei aveva una vaga forma pony completamente nera, di cui l'unica parte riconoscibili erano gli inquietanti occhi. Due pozze bianche in un corpo completamente nero.
Le sembrò quasi che l'essere sorridesse, prima che tutto diventasse nero, e in lontananza, le parve di sentire un grido.



























"TWILIGHT! SVEGLIATI!"
L'unicorna si svegliò spaventata, col fiatone e osservandosi attorno freneticamente.
Le sue amiche erano tutte accanto a lei, con i volti preoccupati.
"Cosa... Dove...."
"Devi aver fatto un bel incubo zuccherino" disse Applejack "Continuavi a urlare e dimenarti come una pazza"
"Un....Un incubo?"
"Si. Ti aspettavamo stamattina alla collina, ma quando non sei arrivata siamo venute qua e ti abbiamo trovato qui a urlare" rispose Dash.
Twilight rimase con lo sguardo vacuo e spento per alcuni secondi, per poi stringere tutte le sue amiche in un abbraccio.
"Vi voglio bene ragazze..."
Le altre rimasero un secondo basite, poi risposero con un'abbraccio di gruppo.
Twilight non era più sola



































O si?




Angolo Kishin
Eh eh eh.
Avanti, ditemi.
Cosa pensate ora?
Qual'è la realtà? Qual'è il sogno?
E chi era la figura?
Solo un nome
Neytmer
E P.s:
BUON ANNO SU EFP A ME! :D
   
 
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